josip broz tito

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    CITAZIONE (Sgarra @ 22/8/2009, 13:27)
    CITAZIONE
    Solo nel mare hanno ritrovato 682 corpi... bisogna aggiungere ancora tutti gli infoibati.
    Basta numeri a casaccio, è finita l'epoca delle cazzate revisioniste.

    Che senza prove sarebbero uccisi dai slavi

    Oppure che il modo di legare le persone 20-30 alla volta, con un filo di ferro e alla fine un masso da 200 kg è proprio una pratica dei partigiani titini? Anche perché ritrovare dei corpi di alcuni italiani in mezzo al mare, dopo essere stati uccisi in modo così brutale, può esser opera di chissà quale entità... magari gli alieni.

    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 15:02)
    è una dottoressa universitaria dell'università di Pisa non una feroce bolscevica..

    Ah beh, la Kersevan: la più grande parassita a cui Creatore abbia potuto regalar vita, molto conosciuta agli ambienti di destra.
    Ricercatrice e revisionista italiana, insieme ai suoi amichetti del PCI, quando presenta i suoi libri in giro per l'Italia si ritrova sempre a scappare con la coda fra le gambe... le piacciono i monologhi, ma odia la verità e la storia.

    Una testimonianza di Luigi Beviglia, http://www.luigibeviglia.it/, presente ad un comizio di quella mezza-scimmia umanoide:
    CITAZIONE
    Accanto a me sedeva mia madre, un’arzilla ottantatreenne goriziana che, contrariamente alla Kersevan, molto più giovane, ha vissuto in prima persona quegli eventi. Da cinquant’anni sento lei, e prima ancora di lei sentii mio nonno, raccontare di quel periodo così triste per quella città di confine a volte così dimenticata dagli Italiani ma inequivocabilmente protagonista nei due precedenti conflitti mondiali. Ho sentito innumerevoli volte il racconto dell’infoibamento dello zio di mia madre che, per quanto ebreo, era riuscito ad evitare la deportazione nei campi di concentramento nazisti per poi finire i suoi giorni per mano dei partigiani di Tito. Altri racconti riguardano un professore della sua scuola, infoibato, ed anche di alcuni compagni di studi, anch’essi uccisi così barbaramente.
    Ma mia madre ed io non siamo stati gli unici a rimanere sbigottiti ed a controbattere. Anche altri convenuti hanno avuto modo di portare la propria testimonianza con inconfutabile imbarazzo e disappunto della Kersevan che evidentemente pensava di poter sostenere un monologo davanti ad un piccolo e sprovveduto uditorio di un piccolo Comune di una piccola Provincia dell’Italia occidentale.
    Era presente Giuseppe Daversa, Consigliere dell’ Opera Nazionale Caduti senza Croce, che non è riuscito a resistere dalla necessità di controbattere e che alla fine, evidentemente disgustato, ha preferito abbandonare la sala piuttosto che continuare a sentire la Kersevan.
    Anche altri convenuti hanno espresso in modo inequivocabile il proprio disappunto, ed in particolare una Signora ha voluto testimoniare riferendo dei racconti dei propri genitori esuli dalle terre istriane.
    La storiografa, o presunta tale, ha concluso la propria dissertazione con uno scoop: la foiba di Basovizza non è mai esistita! Testimonianze oculari di chi là ha assistito alle trucidazioni ed agli infoibamenti vengono miserabilmente taciute o, peggio, rinnegate dalla Kersevan.
    Se questo è il modo di raccontare la storia, allora preferisco la prossima volta starmene a casa a guardare la televisione. Ma la Kersevan evidentemente non è della mia idea e chissà oggi, domani e dopodomani dove allestirà il suo spettacolo. Di Amministrazioni Comunali come quella di Samarate, o Circoli disposti a foraggiare i suoi spostamenti, ne troverà di certo degli altri.

     
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147 replies since 18/8/2009, 11:11   4726 views
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