josip broz tito

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  1. Sgarra
     
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    CITAZIONE
    Solo nel mare hanno ritrovato 682 corpi... bisogna aggiungere ancora tutti gli infoibati.
    Basta numeri a casaccio, è finita l'epoca delle cazzate revisioniste.

    Che senza prove sarebbero uccisi dai slavi

    Edited by Sgarra - 22/8/2009, 14:46
     
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  2. anarquista
     
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    è una dottoressa universitaria dell'università di Pisa non una feroce bolscevica..
     
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    CITAZIONE (Sgarra @ 22/8/2009, 13:27)
    CITAZIONE
    Solo nel mare hanno ritrovato 682 corpi... bisogna aggiungere ancora tutti gli infoibati.
    Basta numeri a casaccio, è finita l'epoca delle cazzate revisioniste.

    Che senza prove sarebbero uccisi dai slavi

    Oppure che il modo di legare le persone 20-30 alla volta, con un filo di ferro e alla fine un masso da 200 kg è proprio una pratica dei partigiani titini? Anche perché ritrovare dei corpi di alcuni italiani in mezzo al mare, dopo essere stati uccisi in modo così brutale, può esser opera di chissà quale entità... magari gli alieni.

    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 15:02)
    è una dottoressa universitaria dell'università di Pisa non una feroce bolscevica..

    Ah beh, la Kersevan: la più grande parassita a cui Creatore abbia potuto regalar vita, molto conosciuta agli ambienti di destra.
    Ricercatrice e revisionista italiana, insieme ai suoi amichetti del PCI, quando presenta i suoi libri in giro per l'Italia si ritrova sempre a scappare con la coda fra le gambe... le piacciono i monologhi, ma odia la verità e la storia.

    Una testimonianza di Luigi Beviglia, http://www.luigibeviglia.it/, presente ad un comizio di quella mezza-scimmia umanoide:
    CITAZIONE
    Accanto a me sedeva mia madre, un’arzilla ottantatreenne goriziana che, contrariamente alla Kersevan, molto più giovane, ha vissuto in prima persona quegli eventi. Da cinquant’anni sento lei, e prima ancora di lei sentii mio nonno, raccontare di quel periodo così triste per quella città di confine a volte così dimenticata dagli Italiani ma inequivocabilmente protagonista nei due precedenti conflitti mondiali. Ho sentito innumerevoli volte il racconto dell’infoibamento dello zio di mia madre che, per quanto ebreo, era riuscito ad evitare la deportazione nei campi di concentramento nazisti per poi finire i suoi giorni per mano dei partigiani di Tito. Altri racconti riguardano un professore della sua scuola, infoibato, ed anche di alcuni compagni di studi, anch’essi uccisi così barbaramente.
    Ma mia madre ed io non siamo stati gli unici a rimanere sbigottiti ed a controbattere. Anche altri convenuti hanno avuto modo di portare la propria testimonianza con inconfutabile imbarazzo e disappunto della Kersevan che evidentemente pensava di poter sostenere un monologo davanti ad un piccolo e sprovveduto uditorio di un piccolo Comune di una piccola Provincia dell’Italia occidentale.
    Era presente Giuseppe Daversa, Consigliere dell’ Opera Nazionale Caduti senza Croce, che non è riuscito a resistere dalla necessità di controbattere e che alla fine, evidentemente disgustato, ha preferito abbandonare la sala piuttosto che continuare a sentire la Kersevan.
    Anche altri convenuti hanno espresso in modo inequivocabile il proprio disappunto, ed in particolare una Signora ha voluto testimoniare riferendo dei racconti dei propri genitori esuli dalle terre istriane.
    La storiografa, o presunta tale, ha concluso la propria dissertazione con uno scoop: la foiba di Basovizza non è mai esistita! Testimonianze oculari di chi là ha assistito alle trucidazioni ed agli infoibamenti vengono miserabilmente taciute o, peggio, rinnegate dalla Kersevan.
    Se questo è il modo di raccontare la storia, allora preferisco la prossima volta starmene a casa a guardare la televisione. Ma la Kersevan evidentemente non è della mia idea e chissà oggi, domani e dopodomani dove allestirà il suo spettacolo. Di Amministrazioni Comunali come quella di Samarate, o Circoli disposti a foraggiare i suoi spostamenti, ne troverà di certo degli altri.

     
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  4. anarquista
     
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    CITAZIONE (Flames~ @ 22/8/2009, 15:50)
    CITAZIONE (Sgarra @ 22/8/2009, 13:27)
    CITAZIONE
    Solo nel mare hanno ritrovato 682 corpi... bisogna aggiungere ancora tutti gli infoibati.
    Basta numeri a casaccio, è finita l'epoca delle cazzate revisioniste.

    Che senza prove sarebbero uccisi dai slavi

    Oppure che il modo di legare le persone 20-30 alla volta, con un filo di ferro e alla fine un masso da 200 kg è proprio una pratica dei partigiani titini? Anche perché ritrovare dei corpi di alcuni italiani in mezzo al mare, dopo essere stati uccisi in modo così brutale, può esser opera di chissà quale entità... magari gli alieni.

    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 15:02)
    è una dottoressa universitaria dell'università di Pisa non una feroce bolscevica..

    Ah beh, la Kersevan: la più grande parassita a cui Creatore abbia potuto regalar vita, molto conosciuta agli ambienti di destra.
    Ricercatrice e revisionista italiana, insieme ai suoi amichetti del PCI, quando presenta i suoi libri in giro per l'Italia si ritrova sempre a scappare con la coda fra le gambe... le piacciono i monologhi, ma odia la verità e la storia.

    Una testimonianza di Luigi Beviglia, http://www.luigibeviglia.it/, presente ad un comizio di quella mezza-scimmia umanoide:
    CITAZIONE
    Accanto a me sedeva mia madre, un’arzilla ottantatreenne goriziana che, contrariamente alla Kersevan, molto più giovane, ha vissuto in prima persona quegli eventi. Da cinquant’anni sento lei, e prima ancora di lei sentii mio nonno, raccontare di quel periodo così triste per quella città di confine a volte così dimenticata dagli Italiani ma inequivocabilmente protagonista nei due precedenti conflitti mondiali. Ho sentito innumerevoli volte il racconto dell’infoibamento dello zio di mia madre che, per quanto ebreo, era riuscito ad evitare la deportazione nei campi di concentramento nazisti per poi finire i suoi giorni per mano dei partigiani di Tito. Altri racconti riguardano un professore della sua scuola, infoibato, ed anche di alcuni compagni di studi, anch’essi uccisi così barbaramente.
    Ma mia madre ed io non siamo stati gli unici a rimanere sbigottiti ed a controbattere. Anche altri convenuti hanno avuto modo di portare la propria testimonianza con inconfutabile imbarazzo e disappunto della Kersevan che evidentemente pensava di poter sostenere un monologo davanti ad un piccolo e sprovveduto uditorio di un piccolo Comune di una piccola Provincia dell’Italia occidentale.
    Era presente Giuseppe Daversa, Consigliere dell’ Opera Nazionale Caduti senza Croce, che non è riuscito a resistere dalla necessità di controbattere e che alla fine, evidentemente disgustato, ha preferito abbandonare la sala piuttosto che continuare a sentire la Kersevan.
    Anche altri convenuti hanno espresso in modo inequivocabile il proprio disappunto, ed in particolare una Signora ha voluto testimoniare riferendo dei racconti dei propri genitori esuli dalle terre istriane.
    La storiografa, o presunta tale, ha concluso la propria dissertazione con uno scoop: la foiba di Basovizza non è mai esistita! Testimonianze oculari di chi là ha assistito alle trucidazioni ed agli infoibamenti vengono miserabilmente taciute o, peggio, rinnegate dalla Kersevan.
    Se questo è il modo di raccontare la storia, allora preferisco la prossima volta starmene a casa a guardare la televisione. Ma la Kersevan evidentemente non è della mia idea e chissà oggi, domani e dopodomani dove allestirà il suo spettacolo. Di Amministrazioni Comunali come quella di Samarate, o Circoli disposti a foraggiare i suoi spostamenti, ne troverà di certo degli altri.

    C'è chi afferma di aver visto volare gli UFo..i documenti tangibili sono fatti..le testimonianze orali per me possono anche andare in culo..una vecchietta del ventennio indottrinata e clericamente plagiata può dire che vuole.
     
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    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 16:19)
    C'è chi afferma di aver visto volare gli UFo..i documenti tangibili sono fatti..le testimonianze orali per me possono anche andare in culo..una vecchietta del ventennio indottrinata e clericamente plagiata può dire che vuole.

    I documenti tangibili non sono fatti, sopratutto se i documenti provengono da libri scritti da revisionisti. Ci sono documenti che affermano anche di galline che sono evoluzioni del tricheco o che l'omosessualità è una cosa naturale, ma non per questo bisogna crederci, anzi, tutto ciò dovrebbe spingerci ad informarci di più e, per lo meno, leggere le tesi opposte.
    Ma poi, quali sarebbero questi documenti? Una fonte? Una copia dei documenti?
    E sopratutto, che tipo di documenti? C'è un documento, una carta controfirmata da nazioni, che affermano che le foibe sono un invenzione del terzo millennio e che 350'000 persone sono andate via dall'Istria per puro divertimento?
    Sinceramente preferisco fidarmi di una signora anziana che ha vissuto la pulizia etnica sulla propria pelle... altro che prove e prove. E poi, se tutti le vecchiette del ventennio sono indottrinate, come mai hanno voluto uccidere il povero duce? C'è qual quadra che non mi cosa... o meglio ancora: c'è stato un complotto? oppure, come volevasi dimostrare, c'è qualcuno che spara un po' troppe cazzate?
     
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  6. anarquista
     
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    CITAZIONE (Flames~ @ 22/8/2009, 17:08)
    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 16:19)
    C'è chi afferma di aver visto volare gli UFo..i documenti tangibili sono fatti..le testimonianze orali per me possono anche andare in culo..una vecchietta del ventennio indottrinata e clericamente plagiata può dire che vuole.

    I documenti tangibili non sono fatti, sopratutto se i documenti provengono da libri scritti da revisionisti. Ci sono documenti che affermano anche di galline che sono evoluzioni del tricheco o che l'omosessualità è una cosa naturale, ma non per questo bisogna crederci, anzi, tutto ciò dovrebbe spingerci ad informarci di più e, per lo meno, leggere le tesi opposte.
    Ma poi, quali sarebbero questi documenti? Una fonte? Una copia dei documenti?
    E sopratutto, che tipo di documenti? C'è un documento, una carta controfirmata da nazioni, che affermano che le foibe sono un invenzione del terzo millennio e che 350'000 persone sono andate via dall'Istria per puro divertimento?
    Sinceramente preferisco fidarmi di una signora anziana che ha vissuto la pulizia etnica sulla propria pelle... altro che prove e prove. E poi, se tutti le vecchiette del ventennio sono indottrinate, come mai hanno voluto uccidere il povero duce? C'è qual quadra che non mi cosa... o meglio ancora: c'è stato un complotto? oppure, come volevasi dimostrare, c'è qualcuno che spara un po' troppe cazzate?

    Allora se ti dicessi che la mi bisnonna era di Pola e che quando le parlai delle violenze dei Titini lei mi ha detto che queste fantomatiche violenze erano rivolte solo ed esclusivamente verso i Fascisti e le forze d'Invasione Tedesche?
    e che da quel che sa lei nelle foibe non c'è sytata la carneficina che racconti te e i tuoi colleghi menzogneri?
    E se dicessi che quel documento c'è ed pè firmato dal comando angloamericano?E se i profughi istriani se ne sono andati volontariamente come fece mia nonna e sua madre poichè preferivano la nazionalità italiana a quala Jugoslava? Ora e sempre onore al Compagno Tito e alla Resistenza Jugoslava..basta con le menzogne!
     
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    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 19:36)
    Allora se ti dicessi che la mi bisnonna era di Pola e che quando le parlai delle violenze dei Titini lei mi ha detto che queste fantomatiche violenze erano rivolte solo ed esclusivamente verso i Fascisti e le forze d'Invasione Tedesche?
    e che da quel che sa lei nelle foibe non c'è sytata la carneficina che racconti te e i tuoi colleghi menzogneri?

    Anche se fossero solo fascisti c'è stata in ogni caso, sotto ogni valore morale ed umano, una strage.

    Ma siccome è ormai assodato con tutte le documentazione del caso che non c'erano solo fascisti tra le vittime, ma anzi erano la minoranza, la tua bisnonna vuol dire che ha detto tante bugie oppure si ricorda male.

    Lista degli infoibati accertati tra il 1943 e il 1948:
    SPOILER (click to view)
    Agenti Pubblica sicurezza.
    Accampora Pasquale, nato a Resina (Napoli); Adamo Emilio, nato a Ripi
    (Frosinone); Adamo Gennaro, nato a Pozzuoli (Napoli); Anfuso Aurelio,
    nato a Castelferrato (Enna); Anzaloni Bruno, nato a S. Agata
    Bolognese; Antuoro Guido, nato a Versano (Napoli); Aurisicchio
    Francesco, nato a Ostuni (Brindisi); Avellino Luigi, nato a
    Civitavecchia; Aloe Nicola, nato a Longobardi (Caserta); Barbierato
    Umberto, nato a San Martino di Varezze (Rovigo); Bellanza Giovanni,
    nato a Mussomeli (Caltanisetta); Berti Giuseppe Ottavio, nato a
    Pianiga (Vicenza); Bertola Giuseppe, nato a Salle delle Langhe
    (Cuneo); Blanco Rosario, nato a Modica (Ragusa); Blundetto Tommaso,
    nato a Scicli (Ragusa); Borelli Carlo, nato a Camaiore (Lucca); Bosso
    Giuseppino, nato ad Asti; Bucchieri Giuliano, nato a Pietraperzina
    (Enna); Buffoni Mario, nato a Montignosso (Massa Ferrara); Burlo
    Giovanni, nato a Noto Siracusa; Buccino Roberto, nato a Bianzè
    (Vicenza); Cairone Giuseppe, nato a Comittini (Agrigento); Cantile
    Domenico, nato a Villa di Briano (Caserta); Cantile Vigilante, nato a
    Villa di Briano (Caserta); Cantone Domenico, nato a Catania;
    Caratozzolo Salvatore, nato a Messina;Casini Luigi, nato a Massaro
    (Lucca); Cesaro Armidio, nato a Torreglia (Padova); Chianese Antonio,
    nato a Villarico (Napoli); Chipa Lionetto, nato a Tubo sul Trasimeno
    (Perugia); Chiuzzelin Nazzareno, nato a Fiume; Ciccarone Giovanni,
    nato a Bitonto (Bari); Cinerari Guerrieri Antonio, nato a Vazzola
    (Treviso); ColussiAntonio, nato a Cormons; Coppola Ciro, nato a San
    Giovanni Teduccio (Napoli); Cordero Michele, nato a Vernate (Cuneo);
    Crea Giuseppe, nato a Motta San Giovanni (Reggio Calabria); De
    Dominicis Assunto, nato a Monte Argentario (Grosseto); Delle Vergini
    Antonio, nato a San Marco in Lamis (Foggia); Dell'Orco Angelo, nato a
    Alatri (Frosinone); De Petri Mario Valentino, nato a Udine; Di Lauro
    Vincenzo Pietro, nato a Manduria (Taranto); Di Stefano Severino, nato
    a Ocre (L'Aquila) Eremita Carlo, nato a Nola (Napoli); Farzaglia
    Giuseppe; Fezzi Walter, nato a Gazzo Veronese (Novara); Forcisi
    Francesco, nato a Catania; Forcisi Paolo, nato a Catania; Giliberto
    Rosarsio, nato a Partana (Trapani); Giordano Raffaele, nato ad Ariano
    Irpino (Avellino); Garzarelli Giuseppe, nato a Ortona (Chieti); Ingrao
    Antonino, nato a Palermo; Isidori Vincenzo, nato a Carpendolo
    (Brescia); Lamberti Vincenzo, nato a Castel San Giorgio (Palermo);
    Licitra Giovanni, nato a Ragusa; La Micela Carmelo, nato a Scicli
    (Ragusa); Manzione Domenico, nato a Postiglione (Salerno); Mizza Santo
    Paolino, nato a Lusevera (Udine); Montresor Umberto, nato ad Avio
    (Trento);Mazzacca Tullio, nato a Mignano Montelungo (Napoli); Monaco
    Nicola, nato a Caserta; Olivieri Pasquale, nato a Corato (Bari);
    Pasquale Carmelo, nato a Turci Siculo (Messina); Pennelli Vito, nato a
    Modugno (Bari); Pezzato Augusto, nato a Morgeno (Treviso); Pezzone
    Giovanni, nato a Parete (Cesena); Pierasco Luigi; PuglisiGiovanni,
    nato a Nicosia (Enna); Putignano Aurelio, nato a Casoria (Napoli);
    Pasqual Carlo, nato a Jesolo (Venezia); Promutico Franco; Querini
    Cosimo, nato a Pasian di Prato (Udine); Romeo Delfio, nato a Taormina;
    Scarabel Aldo, nato a Maserada di Piave (Treviso); Sciammanini Bruno,
    nato a Roma; Severino Stefano; Sortino Gaetano, nato a Caltagirone
    (Catania); Savo Sardaro Gerardo, nato a Torrice di Frosinone; Tenavi
    Giulio, nato a Fiesso Umbertino (Rovigo); Tomadini
    Dino, nato a Udine; Tagliasacchi Francesco, nato a Messina; Ventin
    Giovanni, nato a Castelier di Visinada (Istria); Ventura Giorgio, nato
    a Taranto; Zuccoli Mario, nato a Trieste; D'Ermo Orlando; Gobbo
    Antonio; Piscopello Amleto, nato a Aliste (Lecce).


    Deportati dall'ospedale militare del seminario minore a Gorizia.
    Bandeli Luigi (Bandelj Alojz), nato a Comeno; Bologna Umberto, nato a
    Isola d'Istria; Brescia Antonio, nato a Gorizia; Brighetto Tullio;
    Brosolo Duilio, nato a Trieste; Contin Bruno; Covacich Umberto
    (Kovacich Humbert), nato a Trieste; De Lorenzo Domenico, nato a
    Milano; De Simon Aldo, nato a Maipu (Argentina); Ferrero Ferruccio,
    nato a Genova; Fornasetti Romeo (Fornasaric), nato a Gorizia; Furlani
    Oliviero Antonio, nato a Sanvincenti d'Istria; Gabrijelcic Rudolf,
    nato a Anhovo; Gerussi Benito, nato a Treppo Grande (Udine);
    Giovanetti Diego, nato a Genova; Li Gioi Corrado, nato a Gorizia;
    Mirengo Fulvio, nato a Trieste; Moscarda Luciano, nato a Rovigno;
    Nucci Luigi;Orel Elios, nato a Trieste; Pochet Felice, nato a Napoli;
    Puissa Giovanni Matteo, nato a Trieste; Risotti Natale, nato a Novara;
    Spazzal Mario (Spacal Mario), nato a Trieste; Suggin Francesco (Sugin
    Franc); Ubaldini Cesare, nato a Trieste; VidicPietro (Vidic Peter);
    Anzil Liberale; Rupe Milan, nato a Opicina (Trieste); Crosato Massimo,
    nato a Treviso; Vaneti Filippo, nato a Laveno-Montebello (Varese).

    Carceri dell'Ozna a Lubiana. Prelevati dal carcere alla fine di
    dicembre 1945 e all'inizio del 1946.

    Battello Marino, nato a Brno (Cecoslovacchia); Caloro Giuseppe, nato a
    Tricase (Lecce); Cassanego Emilio, nato a Gorizia; Luciani Oscar, nato
    a Fiume; Marcosig Mario, nato a Mossa (Gorizia); Moschè Vito, nato a
    Trzic nella Carniola Superiore (Neumarkt, D); Olivi Licurgo, nato a
    Bagolo di Piano (Reggio Emilia); Olivo Engilberto, nato a Gorizia;
    Pagliaini Mario, nato a Genova; Panebianco Santo, nato a Cerignola
    (Foggia); Rufolo Alberto, nato a Eboli (Salerno); Rupeni Furio
    (Rupnik), nato a Trieste; Sverzutti Augusto, nato a Terzo di Aquileia
    (Udine); N.N., nato a Monopoli (Bari).

    Appartenenti al XIV Battaglione Costiero.
    Corrente Giordano, nato a Trieste; Cosulich Teofilo, nato a Gradisca
    d'Isonzo (Gorizia); Micheloni Silvano, nato a San Pietro al Natisone
    (Udine); Rigo Angelo, nato a Udine; Scrobogna Alter (Walter, Augero,
    Angelo), nato a Fiume; Vellenich Antonio, nato a Portole d'Istria;
    Zanuttini Gino, nato a San Giovanni al Natisone (Udine); Corrazzato
    Benito, nato a Fiume; Corrazzato Rodolfo, nato a Fiume; Deconi
    Antonio, nato a Villanova di Parenzo; Genisa Francesco, nato a Sambusa
    (Sicilia); Luccarini Marino, nato a Trieste; Schmidt Nevio, nato a
    Fiume; Superina Silvio (Livio); Marsanich Aurelio, nato a Fiume;
    Gallovich Valentino, nato a Fiume; Januale Raffaele, nato a Fiume;
    Zulich Mario, nato a Fiume; Negro Andrea, nato a Fiume; Canto
    Giovanni; Ricabon Aureliano; Luciani Marino; Zanarolo Giuseppe.

    Finanzieri.
    Adorno Riccardo, nato a Napoli; Anacoreto Umberto; Candileno
    Salvatore; Capodiferro Antonio, nato a Gioia del Colle (Bari); Carbone
    Michele; Della Zona Giovanni; Diez Francesco; Faè Giuseppe, nato a
    Sassari; Genda Antonio; Indiani Gennaro; Mariniello Agostino, nato a
    Parete; Marra Francesco, nato a Marano (Napoli); Masara (Masala)
    Pietro; Michele Bruno, nato a Lecce; Mirabella Ignazio; Mucelli
    Giacomo; Occhioni (Orecchioni) Pasquale, nato a Sassari;Pintore
    Gianbattista; Santariello Felice; Scopelliti Luigi; Sias Antonio;
    Suligoj Pavel (Suligoi Paolo); Vassilich (Vasilic) Pietro; Bruno
    Michele; Chiapparini Giovanni; Fusco Michele.

    Carabinieri.
    Abate Umberto, nato a Santo Lucido (Cosenza); Abeni Sante, nato a
    Loria (Treviso); Affrunti Francesco; Andaloro Giuseppe, nato a San
    Cataldo (Cl); Allegretti Giovanni; Bassani Paolo, nato a Volterra
    (Pisa); Bergognini Giacomo, nato a Calpenaso (Brescia); Betti Guido;
    Cimino Pasquale; Cossetto Albino, nato a Visinada d'Istria; Dalle
    Nogare Otello, nato a Vicenza; Dalla Valle Antonio, nato a Santa Maria
    Capua Vetere (Napoli); Di Donna Antonio; Dugo Giuseppe, nato a
    Patagonia (Catania); Famichetti Giuseppe; Fiore Agostino; Frisco
    Salvatore; Fusano (Fusaro) Mario; Fabiano (Fabiani) Salvatore;
    Ferruzzi Alessandro; Gagliato Francesco (Galioto), nato a Siracusa;
    Gagliotti Gino; Gattiglia Carlo, nato a Rimini; Grispo Angelo
    (Crispo), nato a Palermo; Guarini Pasquale, nato a Montalbano di
    Fasano (Brindisi); Guarnieri Carmelo (Guagliardi); Grilotti Dino;
    Giuliani Salvatore; Intilisano (Iutilisano) Biagio, nato a Messina;
    Laura Silvio (Silvestro, Estero, Salvatore), nato a Baiardo (Imola);
    Leone Salvatore, nato a Cinisi (Palermo); Lorenzini Raffaele;
    LuisiLuigi, nato a Putignano (Bari); Lombardo Giovanni; Marone
    Alfonso; Marzocca Ruggero, nato a Barletta; Miccoli RoccoMoretti
    Guido, nato a Roma; Masinara Bruno; Modenini Fiore; Morittu G.
    Battista; Musumeci Orazio, nato a Giarre (Catania); Nastasi Sante;
    Pino Addelico,nato a Cassarano (Lecce); Pavan Giuseppe
    (Clemente);Prescianotto Mario; Picchierri Cosimo; Cesare Rosario, nato
    a Messina; Rossi Isaia, nato a Tretto (Vicenza); Ricci Ernesto, nato a
    Sezzo Romano; Rioldi Giordano; Salari Fiore, nato a Fabriano (Ancona);
    Saletti Giuseppe; Scrioni Francesco, nato ad Abbiategrasso (Milano);
    Silvestri Mario, nato a Monfalcone; Spada Cosimo; Tancred(Tangrei)
    Giuseppe, nato a Roma; Totaro (Todaro) Natale, nato a Fiumedinisi
    (Messina); Volante Gerardo; Zilli Cosimo, nato a San Cesareo (Lecce);
    Zuch Massimo, nato a Oberslinger (Germania); Zanotti Luciano;
    Zaninelli Giovan Battista; Pellegrino RaffaelNapoli;Dessi Ignazio;
    Garbino Antonio; Totaro Libero; Orlandini Benigno; Valente Gerardo;
    Draicchio Rocco; Salta Agostino.

    MDT - IV Reggimento.
    Antonaci Nicola, nato a Gallipoli (Lecce); Bastante Gino, nato a
    Padova; Bosio Gino, nato a Sazzara (Mantova); Buiatti Antonio, nato a
    Feletto Umberto (Udine); Bonello (Benello) Bruno (Teobaldo); Candutti
    Mario, nato a Gorizia; Cosulini (Kozlin) Ugo (Cusolini); Fabiani
    Giuseppe, nato a Gorizia; Gabrielcich (Gabrijelcic-Gabrielli) Rodolfo
    (Rudolf); Goriup (Gori, Gorjup) Guerrino (Vojko), nato a Lestizza
    (Udine); Josini Ervino, nato a Gorizia; Jacopalli Francesco;Jakopelli
    Procopio; Lippi Virgilio, nato a Gorizia; Loria Claudio, nato a
    Gorizia; Massari (Masari) Mario, nato a Gorizia; Mazzolin(i) Longino,
    nato a Gorizia; Panizza Vincenzo, nato a Gonzaga (Mantova);
    Quarantotto Augusto, nato a Pola.

    Bersaglieri.
    Argenti Fabio, nato a Terni; Asterini Mario, nato a Vicenza; Borghese
    Mario, nato a Trieste; Bichelli Nicola, nato a Vicenza; Cadoppi
    (Cadotti) Vittorio, nato a Reggio Emilia; Debei (Debel) Armando, nato
    a Chioggia; Debei (Debel) Augusto, nato a Chioggia; Dubbini (Dubin)
    Giorgio, nato a Terni; De Cleva Bruno, nato a Visignano d'Istria;
    Julita Francesco, nato a Messina; Lando Caterino, nato a Pasiano
    (Pordenone); Mastinu Giovanni, nato a Nuoro; Muracca Antonio, nato a
    Reggio CalaOscar, nato a Ferrara; Degoli Franco, nato a Modena; Di
    Giorgi (Di Giorgio) Giovanni, nato a Vico Gargano (Foggia); Di Stefano
    Salvatore, nato a Pozzogallo di Ragusa; Ferro Pietro (Giuseppe), nato
    a Venezia; Flaminio Silvano, nato a Castel Gandolfo (Roma); Flaminio
    Vladimiro, nato a Brescia; Gagliotti Roberto, nato a Vittorio Veneto;
    Marigliano Ennio, nato a San Paolo di Piave; Porro Riccardo, nato ad
    Andria (Bari); Scaringi Domenico, nato a Tripoli; Simone Giacomo, nato
    a Venezia; Toderini De Gagliardis Dalla Volta Vincenzo, nato a Pisa;
    Miotto Dante, nato a Piazzola sul Brenta (Padova); D'Alessio Alberto,
    nato a Napoli; Macchi Giorgio, nato a Trieste; Spongia Romeo, nato a
    Trieste; Pisano Giuseppe, nato a Mogoro (Cagliari); Arcangeli; Barozzi
    Alfredo; Barucci Sandrino; BellettAntonio; De Vita Luigi; Galli
    Alfredo; Guadagnini Luigi;
    Impellizzieri; Loner; Mannuppelli Giuseppe; Manicardi Enrico (Ennio);
    Mazzi Atebano, nato a Capoliveri (Livorno); Manzoni Luigi; Marchiori
    Primo, nato a Lendinara (Rovigno); Marte Giovanni; Masazza Cesare;
    Massimo Loreto; Mileti Milvio, nato a RRenzi Goffredo; Ragno Renato
    (Sergio); Sabbatini Giuseppe; Sallustri Franco (Ferruccio); Sandrin
    Antonio; Sencchi (Scucci) Giuseppe; Travaini Ruggiero, nato a
    Frosinone; Vanoni Giuseppe; Zeni Santo; Zorzi Renato; Verrando
    Domenico; Oliva; Oliver (Olivieri) Agostino; Pieri Piero; Previti
    Antonio; Raho Paolo; Siligoni; Tommasin; Turbani; Zucchelli Angelo;
    Tavardo Giuliano; Viviani Gabriele; Udovic; De Silvestri Luigi; Roich
    Ennio; Uricelli Ferdinando.

    Militari.
    Avian Giovanni Battista; Bardaro Gaspare, nato a Pescara; Bertos
    Guido, nato a Gorizia; Illi Achille, nato a Padova; Berardi Manlio,
    nato a Sarandi Grande (Uruguai) (Napoli); Borsieri Giuliano, nato a
    Firenze; Bruni Francesco; Carrara Umberto, nato a Mariano di Parma;
    Casagrande Umberto, nato a Vallorbe (Chieti); Casalena Angelo,nato a
    Teramo; Cocina Michele (Kocina Kocjancic Mihael), nato a Gorizia;
    Colla Silvio, nato a Parma; Colombo Giacomo; Colussi Angelo, nato a
    Venezia; Culiersi Tommaso, nato a Rocale (Lecce); De Finetti Franco,
    nato a Gradisca d'Isonzo; D'Aco Antonio; Farcincasi Mario; Farina
    Angelo, nato a Palermo; Forcessin Ettore (Forcesin Hektor); Fanfani
    Mario, nato a Montepulciano (Siena); Gaier Renato, nato a Gorizia;
    Gaspa(e)rutti Rodolfo, nato a (Cormons) Corno di Rosazzo (Udine);
    Gazbar Francesco (Franc), nato a Idria; Jordan Luciano, nato a
    Gorizia; Jordan Pietro; La Micela Luigi, nato a Sicli (Ragusa); La
    Palermo Girolamo; Leopoli Romano, nato a San Martino di
    Quisca;Loviscek Emilio (Loviscek Emil) (Loviscig), nato a Piedimonte
    (Gorizia); Marcato Angelo; Marcon Goffredo, nato a San Vito al Torre
    (Udine); Mariano Angelo, nato a Avellino; Marizza Vittorio, nato a
    Sagrado (Gorizia); Mastroianni Antonio, nato a Maddaloni (Ce)
    (Napoli); Mazzatenta Giorgio; Menotti Vittorio, nato a Romans
    (Gorizia); Music(h) Gino; Pascolat Francesco, nato a Cormons
    (Gorizia); Petraglia Francesco, nato a Palermo; Posa Vincenzo, nato a
    (Montrone) Adelfia (Bari); Pranzo Orazio; Rimani Vittorio; Ripetto
    Pietro; Rizzi Umberto, nato a Chiusaforte (Udine); Ronco Enzo, nato a
    Fermo (Ascoli Piceno); Roscio Lodovico; Rossanda Tullio, nato a Pola;
    Rossi Francesco; Santori Gino, nato a Serra San Quirino (Ancona);
    Saviano Giuseppe, nato a Palermo; Sigismondi Mario; Simone Antonio,
    nato a Molfetta (Bari); Simonetti Mario, nato a Sagrado (Gorizia);
    Skocir Silvio (Silvo); Smogliani Umberto; Sorano Donato; Spanghero
    Clemente, nato a Gorizia; Tandoi Pasquale, nato a Corato (Bari);
    Tavian Giovanni, nato a Cormons (Gorizia); Todisco Domenico, nato a
    Rovigno; Trusso Franco; Tunisi Francesco Paolo, nato a Marsala;
    Bussini Lorenzo.

    Ulteriore elenco di deportati.
    Alfieri Guido; Assi Renato; Di Biaggio Giuseppe; Di Stefano Carlo;
    Donatella Orazio; De Pregi Luigi; De Spirito Alfredo; Dami Giorgio;
    Fait Giuseppe (Josef); FilettiVittorio; Ferrari Vittorio (Ciro);
    Ferrara Sigismondo; Finelli Federico; Gai Guerrino; Gantar Cirillo
    (Ciril); Gabrielcis Bruno (Gabrielcic); Gabrielcich Stanislao
    (Gabrielcic Stanislav); Gemelli Mario; Goljevscek Francesco (Franc);
    Goljevscek Raffaello (Rafael); Gozzi Nino; Gobbetto Dino; Granieri
    Donato; Gregorig Antonio (Gregoric Anton); Grilotti Dino; Intrepido
    Angelo; Konjedic Francesco (Franc); Kaniz Janez (Keinz Fritz); Kanzler
    Giuseppe; Lucchese Luigi (Lukezic Alojz); Lorenzon Pietro; Luzio
    Arturo; Lippi Bruno; Leupuscek Andrea; Lentini Francesco; Manzano
    Gagliano; Malfatti Bruno; Malfatti Ugo; Marte Pietro; Maroni Mario;
    Martinuzzi Bruno (Martinuc); Meneghini Walter; Melidona Giuseppe;
    Miani Bruno; Medvesek Antonio (Medvescek Anton); Molinaro Domenico;
    Motta Bernardo; Moira Giovanni; Mocnik Marjan; Muzzaglia Lauro;
    Moretti Nicolò; Nicola Stasio; Nanut Enrico (Henrik); Ozioni Vittorio.

    Il contingente dei domobranzi.
    Passoni Ermes; Padovan Ermenegildo; Paussig Beniamino (Pavsic
    Benjamin); Pertot Bruno; Pertini Luigi; Pellegrin Donato; Petta
    Giuseppe; Peiratti Giuseppe; Pecorari Mario; Pellegrini Ferruccio;
    Pelesson Luigi (Pelicon Alojz); Pertot Alessandro (Aleksander); Pielig
    Ezio; Porta Basilio; Pocar Ubaldo; Quaglio Luigi; Rizzi Carlo;
    Ronchini Alfredo; Ruggeri Giuseppe; Rutar Ivan; Russian Luigi (Rusjan
    Alojz); Stirgar Mario; Serdan Ottelio; Scardino Nicola; Staniscia
    Francesco (Stanisa Franc); Secchi Antonio; Sfiligoi Alfredo (Sfiligoj
    Alfred); Sfiligoi Ignazio (Sviligoj Ignac); Sfiligoj Rodolfo (Sviligoj
    Rudolf); Sgubin Danjel (Skubin Daniel); Spanghero Italo; Sciarrone
    Franco; Scuoto Umberto; Schweickert Arno; Scaldavilla Gaetano;
    Stecchina Primo; Scopazzi Desiderio; Tuccillo Mariano; Talutto
    Gaspare; Tami Emilio; Tignola Giovanni; Tomasello Giuseppe; Tronci
    Michele; Trost Giovanni (Ivan); Toros Mario; Vercelli Giovanni;
    Ve(n)toruzza Guido; Viliadoro Nicola; Vir Carlo; Veluscek Mario;
    Weimar Toffanello; Zentil Marcello; Zotti Adriano (Cotic); Zorz
    Edoardo; Medvescek Luigi (Alojz); Medvescek Rodolfo (Rudolf);
    Medvescek Giuseppe (Jozef); Biontino Ottavio; Aielli Gualtiero;
    Olivieri Silvestro; Auzil Liberale; Bradaschia Giuseppe; Bucik
    Giovanni (Ivan); Berlot Alojz; Bevilacqua Domenico; Corizzato
    Vincenzo; Crojoldi Enrico; Corettig Marino; Glessi Raffaele;
    Goljevscek Antonio (Anton); Lazzari Giuseppe; Leonardo Mario; Panagini
    Giuseppe.

    Scomparsi, riportati solo con nome e cognome.
    Gamberale Giorgio; Jakin Egidio (Jakini); Sorano Pietro; Herbecher Franz.

    Prelevati dalle carceri di Monfalcone in provincia di Gorizia.
    Andrei Antonio; Andrei Stanislao; Bampi Aldo, nato a Trento; Chessa
    Lorenzo; Colautti Giuseppe, nato a Monfalcone; Cortese Mario, nato a
    Pola; Comandini Olindo, nato a Cesena; De Carlo Domenico, nato a
    Massafra (Taranto); De Carlo Marcello, nato a Monfalcone; Fattoretto
    Vittorio, nato a Piove di Sacco (Padova); Ferluga Severino, nato a
    Trieste; Idà Aurelio, nato a Napoli; Lubrano Michele, nato a Radicena
    (Reggio Calabria); Maggio Augusto, nato a Gallipoli; Maurutto Nella,
    nata a Monfalcone; Miceli Giuseppe, nato a Monfalcone; Misciali
    Emanuele, nato a Gallipoli (Lecce); Morello Giuseppe, nato a Taggiano
    (Salerno); Pano Tommaso, nato a Galatina (Lecce); Pellican Vincenzo,
    nato a Ruvo di Puglia; Rizzo Antonino, nato a Condrò (Messina); Rossi
    Angelo, nato a San Canzian d'Isonzo; Scommegna Francesco, nato a
    Barletta; Tanzariello Rocco, nato a Ostuni (Brindisi); Zorzetti
    Romano, nato a San Canzian d'Isonzo; Cavazzini Gino, nato a Colecchio
    (Parma); D'Acerno (D'Acervo) Federico, nato a Fondi (Lt); Gallinari
    (Renato), nato a Milano; Gaspa Giovanni, nato a Sassari; Rimanelli
    Michele, nato a Casacelenda (Campobasso); Rupnik (RupiniFrancesco
    (Franc), nato a Udine; Salvini Iginio, nato a Villesse; Satta (Saetta)
    Carmine (Carmelo), nato a Cristano (Cagliari); Todde Pietro, nato a
    Pirri (Cagliari); Gallopin Lionello, nato a Ronchi; Gianbianco
    Salvatore, nato a Palermo; Li Volsi Francesco, nato a Caltagirone;
    Mastrocinque Nicola, nato a Taranto (Alessandria).

    Tradotti nel campo di concentramento per prigionieri militari a Borovnica.
    Alfano Ciro, nato a Gragnano; Banesi Aldo, nato ad Agazzano (Vicenza);
    Celadini Antonio, nato a Garzigliano (Padova); Famea Luigi, nato a
    Mossa (Gorizia); Gandi Anselmo, nato a Fallonica (Burlonica)
    (Grosseto); Jakovinovich Antonio, nato a Lanteg (Germania); Nalgi
    Giorgio, nato a Celje; Rebora Alfonso, nato a Millesimo (Savona);
    Russo Vittorio Emanuele, nato a Napoli; Roberto Ignazio, nato a Roma;
    Taverna Vinicio, nato a Cervignano (Udine); Trastullo (Trastulla)
    Angelo, nato a Imperia; Stacul Pietoso, nato a Medea; Ferro Giuseppe,
    nato a Padova; Rampazzo Nino, nato a Padova; Zecchinelli Antonio, nato
    a Verona; Pelici Cesare, nato a La Maddalena (Sassari).

    Deceduti nel campo di concentramento per prigionieri di guerra a
    Borovnica.

    Aiello Girolamo, nato a Palermo; Brugo Giovanni, nato a Novara;
    Carnevali Giustino, nato a Carpi (Modena); Cesaro Armidio, nato a
    Torreglia (Padova); Crepaldi Emilio, nato a Taglio Po; Landini
    Antonio, nato a La Spezia; Richetti Ferdinando, nato a Modena; Tischi
    Tiechi, Tisghi) Alberto, nato a Cremona; Cozzi (Gozzi) Serafino, nato
    a Baldowiz (Ucraina).

    Deceduti a Skofja Loka.
    Balos Isidoro, nato a Verteneglio; Consentino Sebastiano, nato a
    Mistella (Messina); Liaci Antonio, nato a Gallipoli (Lecce); Mattiech
    Boris, nato a Ragusa (Zadar); Stacul Oreste, nato a Medea; Tossut
    Claudio, nato a Udine; Urdan Giuseppe, nato ad Aurisina (Trieste);
    Chierego Manlio, nato a Trieste.

    Deceduti nelle carceri (ospedale) a Lubiana.
    Bach Riccardo, nato a Leopoli (Siracusa); Del Ponte Oscar, nato a
    Trieste; Zoratti Pietro, nato a Ptuj.


    Deceduti ad Aidussina.
    Chersovani Carlo (Kersevan Karel), nato a Montespino (Dornberk).

    Deceduti a Gorizia.
    Monaco Giuseppe, nato a Palermo.

    Civili.
    Abrile Alberto, nato a Torino; Abrile Enzo, nato a Gorizia; Abrile
    Renato, nato a Gorizia; Angelini Tullio, nato a Cremona; Appiani
    (Happacher) Renato, nato a Gorizia; Baggiani Lelio, nato a Casalino
    Ponzana (Novara); Baiz Stanislao (Baic Stanislav), nato a Prosecco
    (Trieste); Barbasetti (Di Prun) Paolo, nato a Padova; Barbieri
    Alfonso, nato a Galliere (Bologna); Battigelli Francesco (Batagelj
    Franc), nato a Kamnje (Aidussina); Belling(c)ar Carolina (Belingar
    Karolina), nata a Gorizia; Benaglia Liana Lucinda, nata a Trento; Benc
    (Bencz) Giorgio, nato a Marburgo (Germania); Bergerard Giovanni;
    Boltar Luigi (Alojz); Bonnesi Ettore, nato a Gorizia; Bramo Giovanni,
    nato a Gorizia; Brecelj Augusta, nata a Salcano; Bresciani Carlo, nato
    a Gorizia; Bressan Guido, nato a Lucinico Marino, nato a Farra; Bullo
    Giuseppe, nato a Cormons; Burnich Elino, nato a San Lorenzo di Mossa;
    Beuzzar Giuseppe, nato ad Abbazia; Benedetti Luigi; Bonne Luigi (Bones
    Alojz), nato a Gorizia; Blasi Danilo (Blazic), nato a Gorizia;
    Cadamuro Antonio, nato a Cimadolmo (Treviso); Calligaris Augusto, nato
    a Cormons; Calligaris Mario, nato a Cormons; Calvi Amedeo, nato a
    Bologna; Cartelli Eugenio, nato a Fiume; Casasola Antonio, nato a
    Salcano; Cassanego Saturnino, nato a Gorizia; Cerchier(l) Nicolò, nato
    a Venezia; Ceschia Giuseppe, nato a
    San Lorenzo (Capriva); Chiades Carmen, nata a Gorizia;
    ChiadesFernanda, nata a Gorizia; Ciani Sofia, nata a Spalato; Ciargo
    Giovanni (Cargo Ivan), nato a Salona d'Isonzo; Cingolani Mariano, nato
    a Recanati (Ancona); Ciuffarin Anna Maria (Cufarin Annamaria), nata a
    Volosca; Ciufferli Giuseppe (Cuferli Jozef); Clede Carlo (Hlede
    Karel), nato a Kopildno (Cecoslovacchia); Clede Luigi (Hlede Alojz),
    nato a Gorizia; Cocianni Emilia (Kocijancic Emilija), nata a Gorizia;
    Codarin Alfredo, nato a Trieste; Colla Maria (nata Leitgeb), nata a
    Gorizia; Colmari (Gollmayer) Arrigo, nato a Trieste; Colotti Carlo,
    nato a Gorizia; Coniglio Cosimo, nato ad Adesino (Catania);Coniglio
    Cosimo Francesco, nato a Gorizia; Contino Biagio, nato a (Cormons)
    Cattolica Eraclea; Cosmi Cleto, nato a Palmanova (Udine); Cossovel
    (Coselli) Egone (Kosovel Egone), nato a Gorizia; Cossovel (Coselli)
    Giuseppe (Kosovel Jozef), nato a Gorizia; Cossutta Armando, nato a
    Villesse (Gorizia); Cuccurullo Girolamo, nato ad Aleppo (Siria); Curti
    Fermo, nato a Ceranova (Pavia); Cussigh Antonio, nato a Dobrova
    (Lubiana); Cecchi Mario; Cracchi Angela Maria Ginetta, nata a Latisana
    (Udine); Corquel (Cargnel Carniel) Bruno, nato a Lucinico (Gorizia);
    D'Ambrosi Mario, nato a Caserta; D'Atri Mario, nato a Castrovillari
    (Cosenza); D'Atri Oscar, nato a Castrovillari (Cosenza); Dean Antonio,
    nato a Piedimonte (Gorizia); Dean Rodolfo, nato a Fiumicello (Udine);
    De Colle Carlo, nato a Gorizia; De Ferri Bruno, nato a Gorizia; De
    Ferri Giuseppe, nato a Gorizia; De Ferri Mario, nato a Gorizia; Del
    Franco Eugenio, nato a Gorizia; Della Ricca Lorenzo Luigi, nato a
    Palazzolo (Udine); Derndich Milena, nata a Pola; Dessi Eugenia, nata a
    Ronchi dei Legionari; Di Blas Alfredo, nato a Gorizia; Donatini
    Armando, nato a Villesse; Fait Giovanni (Fajt Jvan), nato a Gorizia;
    Fait Giulio (Fajt Julij), nato a Untergries (Germania); Ferfoglia
    (Ferfolja) Bruno, nato a Gorizia; Fedon Aristide, nato a Fiumicello
    (Udine); Ferrari Ciro, nato a Mantova; Fonzari Guido, nato a San Mauro
    (Gorizia); Fornasari Giovanni (Fornazaric Ivan), nato a Romans;
    Furlani Angelo, nato a Gorizia; Furlani Emilio, nato a Gorizia;
    Fiamingo Alfio; Gentile Rizzieri; G(h)ergolet Umberto, nato a Gorizia;
    Giana Andrea, nato a Roccaforte di Mondovì (Cuneo); Grapulin Dolores,
    nata a (Gorizia Lubiana; Grapulin Edoardo sr., nato a Gorizia;
    Grapulin Edoardo jr., nato a Gorizia; Grauso Ernesto, nato a Cagliari;
    Graziato Nicola, nato a Tribano (Padova); Greco Guido, nato a San
    Secondo Parma; Grion Olga, nata a Capodistria; Gronelli Orestina, nata
    a Gorizia; Grossi Teresio, nato a Carbonara Scrivia (Alessandria);
    Gueli Emilio, nato a Raffadoli (Agrigento); Gueli Emilio Eugenio, nato
    a Gorizia; Graziani Vittorio, nato a Gorizia; Hahn De Hahnenberg
    (Hannerben) Guido, nato a Gorizia;Jacovino Giovanni, nato a Slivno
    (Spalato); Jourdan Honoré Marcello, nato a Gorizia; Kravos Stanislava;
    Kocina France, nata a Dobrovo; Lazzaro Arturo, nato a Saonara
    (Padova); Lazar (Lazzer) Giovanni, nato a San Polo di Piave (Treviso);
    Leghissa Guglielmo, nato a Monfalcone; Lelli Aldo, nato a Savona
    (Arezzo); Lentini Michelangelo, nato a Vizzini (Catania); Leone
    Quintigliano, nato a Lecce; Lingua Bruno, nato a Gorizia; Longo
    Nicola, nato a Corato (Bari); Lopell (Loppel) Leopoldo, nato a Pola;
    Lovisi Giuseppe (Loviscek) Jozef, nato a Gorizia; Macuzzi Carlo (Makuc
    Karel), nato a Gorizia; Malena Gregorio, nato a Rossano Calabro
    (Cosenza); Mally Ermanno, nato a Idria di Sotto; Maniacco Mario, nato
    a Gorizia; Mantini Arcibaldo, nato ad Ancona; Marassi Giuseppe, nato a
    Gorizia; Marian Ezio Carlo, nato a Cameri (Novara); Mastrandea Maria
    Carmen, nata a Gorizia; Matteucci Aldo, nato a Senigallia; Mattiussi
    Aristide, nato a Trieste; Mauri Andrea (Mavri Andrej), nato a Vrtace
    (Kojsko); Mezzorana Mario, nato a Gorizio; Mezzorana Oscar, nato a
    Capriva; Miano Aldo, nato a San Pietro al Natisone; Modes (Moderc)
    Elizabeta, nata a Hall (Austria); Monaco Emilio, nato a Oria
    (Brindisi); Morassi Giovanni Luigi, nato a Gorizia; Movia Giovanni,
    nato a Gradisca d'Isonzo; Morassi Flora; Majnik Mariano (Marjan),
    nato a Gorizia; Moscheni Francesco, nato a Gorizia; Nadaia Augusto,
    nato a Piedimonte (Podgora); Nanut Giuseppe (Jozef); Nardini Giuseppe,
    nato a Gorizia; Nardini Guido, nato a Gorizia; Nardini Vittorio, nato
    a Gorizia; Nicora Bruno, nato a Gorizia; Nicolaucig Lidia (Nikolavcic
    Lidia); Nespolo Antonio, nato a San Donà di Piave; Ongaro Giuseppe,
    nato a Gorizia; Padovan Giuseppe, nato a Gorizia; Pagliari Lucio, nato
    a Cremona; Paternolli (Venuti) Giuseppina, nata a Gorizia; Pedone
    Giovanni, nato a Botrugno (Lecco); Pellaschiari Antonio, nato a
    Capodistria; Peresson Regina (nata Sennis), nata a Gorizia; Persa
    Renato, nato a Gorizia; Piccoli Fortunato, nato a
    Farra; Picech Maria Luigia, nato a Cormons; Piemonti Luciano, nato a
    Trieste (Gorizia); Pizzucchini Vittorio, nato a Gorizia; Polesello
    Bartolo, nato a Prata di Pordenone; Poleselli Antonio (Pozenel Anton),
    nato a Montenero d'Idria; Posenelli Stanislao (Pozenel Stanislav),
    nato a Montenero d'Idria; Pregali Giuseppe nato Metljca; Pregelli
    Giuseppe (Pregelj) Jozef; Prencis Stojan Mariano, nato a Dutovlje;
    Prencis Vilibaldo, nato a Dutovlje; Primosic Teodoro (Primozic
    Bozidar), nato a Canale; Princis Corrado, nato a Gorizia; Papis
    Marianna (maritata Screnzel), nata a Gorizia; Podgornik Maria, nata a
    Idrija ob Baci; Podgornik Emma, nata a Idrija ob Baci; Rajer Casimiro,
    nato a Aidussina; Rajer Marija (nata Miljavec), nata a Gorizia; Resch
    Giuseppe, nato a Sagrado; Rigon Bruno, nato a Vicenza; Rissdorfer
    Erminia, nata a Freiwaldau (Slesia); Rizzatto Bruno, nato a Trieste;
    Rosolen Luigi, nato a Piedimonte (Podgora); Rossaro Giorgio, nato a
    Rovereto (Trento); Rustja Olga; Ricchetti Aldo; Saletta Iginio, nato a
    Schio (Vicenza); Saxsida Giuseppe (Saksida Jozef), nato a Dorenberk;
    Schonta Edoardo, nato a Pola; Severin Fulvio, nato a Gorizia; Stecar
    Luigi (Stekar Alojz), nato a Kojsko; Stringhetti Giovanni Battista,
    nato a Udine; Saletta Renzo (Bruno), nato a Venezia; Saletta Agostino;
    Sprinar Enrico (Errich), nato a Dol Otlica; Sprinar Errich (da
    Montenero); Sirca Maria; Tatti Antonio, nato a Bortigiades (Sassari);
    Tomasetti Italico, nato a Gorizia; Tromba Giorgio, nato a Gorizia;
    Umercetti Benito; Varlec Marino, nato a Kanal; Varutti Ernesto, nato a
    Coseano (Udine), Venezia Giulia, nata a Udine; Vidoz Luigi, nato a
    Lucinico; Vites Ermanno (Vitez Herman), nato a Salcano; Volpi
    Ariodante, nato a Sanvincenti d'Istria; Volpi Bruno (Volk Bruno), nato
    a Gorizia; Weinlechner Oddone, nato a Weidling (Austria); Zagaglia
    Vittorio, nato a Pordenone; Zagar Rodolfo (Zagar Rudolf), nato a
    Trieste; Zbogar Roberto (Zbogar Robert), nato a Gorizia; Zorzenone
    Giovanni, nato a Gracova Serravalle; Tercuz Assunta Zenska; Azzolina
    Mario, nato a Caltagirone (Catania); Rogas Pietro, nato a Palermo;
    Saletti Agostino, nato ad Asciano (Siena); Spanghero Ermanno, nato a
    Turriaco; Ciccia Salvatore, nato a Catania; D'Ambrosio Antonio; nato a
    Padova; Pegan Anna, nata a Vipacco; Ursic Andrej, nato a Caporetto.

    Ritornati.
    Agati Antonio; Baucon Giuseppe (Bavcon Jozef), nato a Gradisce ob
    Soci; Betnazik Corrado (Bednarzik Radivoj), nato a Gorizia; Brizzi
    Giancarlo; Bertossi Italo; Carriera Stefano; Ceccon Virgilio; Comel
    Luigi (Komel Alojz), nato a Gorizia; Cassini Carlo; Calderari Amedeo;
    Cerne Nada, nata a Dornberk (Vogrsko); Chiariotto Guido; Citti
    Giovanni, nato a Lecce; Cumar Giordano, nato a Parenzo; Fant Elvezio;
    Ferracin Antonio; Ferfoglia Giovanni (Ferfolja Janko), nato a Merna;
    Furlan Lamberto (Lambert), nato a Aidussina; Falconi Alfredo;
    Fervolino Antonio, nato a Poggiomarino (Napoli); Feresin Arrigo, nato
    a Capriva; Gatti Natalia (maritata Koralek), nata a Gorizia;
    Giacomelli Annunzio Vittorio, nato a Udine; Iercich Albina (Jerkic),
    nata a Dolonje Brdo vicino a Gorizia; Kenda Francesco (Franc); Kogoj
    Angelo (Janko), nato a Merna; Komianc Vittoria (Viktorija), nata a San
    Floriano (Steverjan); Kuemaier Maria (sorella Caterina), nata a Baden
    sul Danubio; Ligresti Sebastiano, nato a Malta; La Scala Mario; Lollai
    Salvatore; Maiani Oreste, nato a Sant'Angelo di Brollo (Messina);
    Margara Giovanni; Marianelli Franco; Mauri Antonio, nato a Trieste;
    Meneghetti Narciso; Miclus Antonio (Mikluz Anton), MosetichGabriele
    (Mozetic Gabrijel); Mutti Redento; Marchiori Umberto (Markocic
    Albert?); Manfredi Roberto; Mazzeo Michele; Misciali Giuseppe, nato a
    Gallipoli; Michelus Elio (Mikluz), nato a Gorizia; Nefat Elisabetta,
    nata a Rovigno; Oddo Rosolino Franco (Rosolino Oddo); Paulin Emilio
    (Pavlin Emil), nato a Gorizia; Pussig Emilio (Pavsic Emil); Pevere
    Maria, nata a Maragno Lagunare; Perini Giuseppe; Persolja Anton; Piani
    Francesco, nato a Rakek; Pirollo Renato, nato a Gorizia; Prencis
    Daniele (Princic Danijel); Princi Emma (Princic Princez); Patuma
    Lodovico, nato a Gradisca d'Isonzo; Podbersig Daniele (Podbersic
    Danijel), nato a Gorizia; Quartuccio Severino, nato a Chorio (Reggio
    Calabria); Ronutti Sergio; Ruggero Vincenzo; Rustja Stanislav, nato a
    Lokovec; Rustian Antonio; Russo Ciro;Rustja Giuseppe (Jozef), nato a
    Skrilje (Aidussina); Rossetti Francesco, nato a Ostra Vetere (Ancona);
    Sacher Alberto, nato a Umago; Saldarini Attilio, nato a Cormons;
    Scarpin Ugo, nato a Medea; Sellini Mario, nato a Trieste; Spessot
    Bruno, nato a Gorizia; Stulle Tullio; Serafino Ernesto; Salvaterra
    Giuseppe, nato a Gorizia; Saksida Zora; TrulloVincenzo (Truglio), nato
    a Catanzaro; Tomasi Ugo; Tutta Venceslao (Tuta Venceslav), nato a
    Tolmino; Ursic Mirko, nato a Sela vicino Volcah; Ursic Gabriel (Ursic
    Gabrijel); Velicogna Giovanni (Velikonja Ivan), nato a Gresenbrun
    (Austria); Vidich Valentino (Vidic Zdravko), nato a Canale; Vidimari
    Bruno (Vidmar Bruno), Velikonja Giuseppe (Jozef); Zorattini
    Giuseppina, nata a Maribor; Zuccalli Teofioro (Teodoro); Zanello
    Bruno; Zanghi Umberto, nato a Susak; Zotti Antonio (Cotic Anton);
    Morel Ignazio (Ignac), nato a Gorenje Polje; Ipavec Giuseppina
    (Jozefa); Mazzoccone Camillo; Caputo Giovanni; Gelli Michele, nato a
    Pistoia; Kaucic Giovanni (Kavcic Ivan); Manca Gavino (Gaetano);
    Mughe(r)lli Valentino (Mugerli Valentin); Rosini Gino; Concilio
    Domenico, nato a Battipaglia; De Vecchia Ida, nata a Sandrinetto
    (Verona); Fabbri Guerrino; Mauro Emanuele, nato a Gela; Podgornik
    Gualtiero (Vojko); Sfiligoi Jozef (Sfiligoj Jozef); Sinigoj Daniel,
    nato a Dornberk; Turroni Trebles, nato a Forlì; Bastianutto Luigi,
    nato a Trieste; Barazzetti Mario, nato a Gorizia; Beggi Giovanni, nato
    a Gorizia; Citta Carlo, nato a Lecce; Schilacci (Schillaci) Angelo,
    nato a Favarra (Agrigento).

    Scomparsi prima del 1 maggio 1945
    Ambrosi Egidio, nato a Sagrado (Gorizia), Badalini Erminio, nato a
    Gorizia; Belli Renato, nato a Gorizia; Blasizza Alfredo (Blazic
    Alfred), nato a Podgora (Piedimonte); Bucovini Aldo (Bukovic), nato a
    Gorizia; Burcheri Cataldo, nato a San Cataldo (Cl); Bensa Basilio,
    nato a Gorizia; Biscardi Rosario, nato a Vittoria (Ragusa); Boschin
    Antonio (Boskin Anton), nato a Gorizia; Causer Egidio, nato a
    Monfalcone; Cechet Attilio, nato a Fogliano Redipuglia; Cigoli
    Giuseppe (Cigoj Jozef), nato a Salcano; Cinti Giacinto; Ciuffarin
    Rodolfo (Cuferin Rudolf), nato a Gorizia; Clancis Severino (Klancic
    Severin), nato a Lucinico (Gorizia); Cociancig Aldo (Kocjancic), nato
    a Gorizia; Coos Alfredo (Kos Alfred), nato a Lucinico (Gorizia); Culot
    Giovanni (Kulot Ivan), nato a Gorizia; Calligaris Emilio, nato a
    Trieste; Caratti Rodolfo, nato a Reana del Roiale; Chiapulin
    (Carletti) Margherita, nata a Gorizia; Cocianni Luigi (Kocjancic
    Alojz), nato a Trieste; Collini Giuseppina, nata a Gorizia; Comelli
    Agostino (Komel Avgust), nato a Kromberk (Gorizia); Cumar Mario (Humar
    Mario), nato a Gorizia; Danieli Valentino, nato a Genova; Degano
    Riccardo, nato a Pasian di Prato (Udine); Del Zotto Gerardo, nato a
    Manzano; Del Zotto (nata Celli) Luigia, nata a Cormons (Gorizia); De
    Martissa Eugenio, nato a Gorizia; De Piero Angelo, nato a San Nicola
    Manfredi (Benevento); Dilena Bruno, nato a Mossa (Gorizia); Dossio
    Alberto, nato a Monaco; Duca Vladimiro (Knez Vladimir), nato a
    Caporetto; Epicuri Felice, nato a Padova; Franchi Umberto(Franko
    Albert), nato a Gorizia; Furlani Teodoro, nato a Moste (Lubiana);
    Fabbio Idelberto, nato a Salerno; Faggiani Ettore, nato a Portogruaro;
    Franceschinis Giovanni, nato a Brasilia; Fois Lucio (Fon Alojz), nato
    a Caporetto; Gaier Luigi, nato a Gorizia; Gargano Sabino, nato a
    Barletta (Bari); Ghi Andrea, nato a Sassari; Gianna Severino, nato a
    Foggia; Gutierrez Stefano, nato a Sassari; Giani Ferruccio, nato a
    Gorizia; Giana Francesco, nato a Samicandro Garganico (Foggia);
    Grignetti Umberto, nato a Roma; Grinovero Giovanni, nato a Cividale
    (Cedad); Hois Ugo; Hahn De Hannenbeck Sergio, nato a Gorizia; Iach
    Giuseppe (Lah Jozef), nato a Dobravlje; Isotta Maria; Leogrande
    Giovanni; Liceni Radovano (Licen Radovan), nato a Branik (Gorizia);
    Lovini Francesco (Loviscek Franc), nato a Medana; Lippi Luigi
    (Lipicar), nato a Gorizia; Larucci Luciano, nato a La Spezia; Lazzini
    Renata, nata a Cherso; Lodi Luigi, nato a Mantova; Longo Ugo, nato a
    Capodistria; Lupi Carlo, nato a Trieste; Manfrin Gino, nato a Rovigo;
    Marchi Jolanda, nata a Piedimonte (Gorizia); Marcocic Luigi (Markocic
    Alojz), nato a Gorizia; Mattei Vicnenzo, nato a Pisino; Mazzatenta
    Giorgio; Milost Eugenio (Eugen), nato a Salcano; Muzzolini Leonardo,
    nato a Billerio (Udine); Magris Sergio, nato a Trieste; Medeot
    Giovanni, nato a Farra d'Isonzo (Gorizia); Micheli (Turchi) Isa, nato
    a Torrita di Siena; Malandrini Romano, nato a Venezia; Marvin
    Valentin, nato a Gorizia; Muzzolini Ivano, nato a Billerio Mignano
    (Udine); Novo (nata Battiston) Rina, nata a Pordenone; Olivo Vittorio,
    nato a Rivignano; Paulin Luigi (Pavlin Alojz), nato a Gorizia;
    Pellegrino Pasquale, nato a Falerna (Catanzaro); Perla Giuseppe, nato
    a Teramo; Persoglia Oscar (Persolja Oskar), nato a Possio San
    Valentino; Paoletti Aldo (Pavletic), nato a Gorizia; Piemonti
    Giuseppe, nato a Cormons; Privitera Alfio; Pueri Giorgio, nato a
    Trieste; Ronca Danilo, nato a Gorizia; Ruffel(l)i Antonio, nato a
    Vilonitz (Cechia); Rizzoli Luigi, nato a Camposanto di Modena;
    Scacciante Arminio, nato a Ghirignano (Venezia); Soffientini Corrado,
    nato a Gorizia; Spezzano Giacomo, nato a Reggio Calabria; Scaglia
    Guglielmo, nato ad Agrigento; Sivilotto Artusa, nata a Komen; Spazzali
    Giuseppe Federico, nato a Untergerhoff (Austria); Sussi Isidoro (Susic
    Izidor), nato a Gorizia; Turel Guerrino (Vojko), nato a Gorizia;
    Turisani Edi (Italo) nome partigiano Sergio, nato a Cormons (Gorizia);
    Tomin Dino, nato a Noventa (Padova); Troian Sisino, nato a Grado;
    Tortul Isidoro, nato a Farra (Gorizia); Travan Carlo, nato a Gorizia; Volpat Orion, nato a
    Pola; Venturini Augusta (maritata Usaj), nata a Gorizia; Visin Dario
    (Vizin), nato a Gorizia; Vitello Fulvio, nato a Trieste; Voncina
    Andrea (Voncina Andrej), nato a Gorizia; Watt Luigi, nato a Gorizia;
    Zorzi Zei Adriana (Zorc nata Cej Adrijana), nata a Gorizia; Zorzi
    Gabriella (Zorc Gabrijela), nata a Gorizia; Zorzin Guglielmo, nato a
    Cormons, Brazzano; Zorgia Ermenegildo, nato a Villa Estense (Padova);
    Zagaglia Giuseppe, nato a Padova; Addeo Giovanni, nato a Udine;
    Cavallo Salvatore; Fedri Carlo, nato a Trieste; Fonzari Franco, nato a
    Trieste; Beuzar Francesco (Bavcar Franc), nato a Rocinj; Bidut Bruno,
    nato a Monfalcone; Bigerna Otello, nato ad Acquapendente (Viterbo);
    Bertolussi Rinaldo; Camolese Angelo (Mario, Giorgio), nato a Roncade
    (Treviso), Canalesi Maria; Cantarutti Edoardo, nato a Cormons
    (Gorizia); Chezzi Luigi (Chessa Luigi), nato a Boretto (Reggio
    Emilia); Comel Antonio (Komel Anton), nato a Gorizia; Cumini
    Bruno, nato a Campolongo al Torre (Udine); Di Lena Longino, nato a
    Campolongo al Torre (Udine); Dimarch Valerio, nato a San Vito al
    Tagliamento (Udine); Di Marco Epifanio; Forestan Danilo, nato a
    Vicenza; Ganzer Oskar; Longo Francesco, nato a Gorizia; Mazzoli Oscar,
    nato a San Canzian d'Isonzo (Gorizia); Olivo Ugo, nato a Cavezzano
    (Modena); Pagnussat Mario; Pagnussat Vittorio; Pergolis Bruno, nato a
    Trieste; Rupil Luciano, nato a Cormons (Gorizia); Storni Giovanni,
    nato a Ronchi dei Legionari; Toplicar Ladislao (Toplihar Ladislav),
    nato a Gorizia; Visintin Oddone, nato a Gorizia; Cabas Bruno (Cabras),
    nato a Udine; Gallavotti Felice, nato ad Arpino
    (Frosinone); Marega Avvelino, nato a Trieste; Giardina Vincenzo, nato
    a Trieste; Pizzutti Emilio (Ennio); Di Falco Salvatore, nato ad
    Agrigento; Piscopello Amleto, nato ad Aliste (Lecce).

    Appartenenti ai Domobranzi.
    Begus Rodolfo (Begus Rudolf), nato a Nemski Rut; Crali Antonio (Kralj
    Anton), nato a Canale; Gerbec Riccardo (Gerbec), nato a Rocinj; Gerbec
    Andrea (Gerbec Andrej), nato a Rocinj; Hladnik Anton, nato a Krizna
    Gora di Aidussina; Hvalica Giuseppe (Jozef), nato a a Rocinj; Jug
    Antonio (Anton); Jug Valentino (Valentin); Jug Hilarij; Kogoj
    Francesco (Kogoj Franc), nato a Rocinj; Kogoj Bruno (Kogoj), nato a
    Rocinj; Kemperle Lodovico (Ludvik), nato a Nemski Rut; Kemperle
    Giustino (Justin), nato a Nemski Rut; Leban Giovanni (Ivan), nato a
    Prapetno (Tolmino); Podreka Antonio (Anton), nato a Volce; Presen
    Karel, nato ad Avce; Samec Albino (Albin), nato a Canale; Snidersich
    Agostino (Znidersic Avgustin), nato a Morska di Canale; Suligoi Bruno
    (Suligoj); Sulligoi Pietro (Suligoj Peter), nato a Canale; Tinta
    Francesco (Franc); Vuga Dogomiro (Dragomir); nato a Rocini; Bubbola
    Giuseppe; Krapez Anton; Goriup Antonio (Anton); Leskovic Dusan, nato a
    Lubiana; Medved Franc, nato a Masore Cerkno; Rakar Alojz, nato aSent
    Lovrenc na Dolenjskem; Novak Ivan, nato a Lubiana; Lukan Janez, nato a
    Rovte pri Logatcu; Erzen Ludvik, nato a Luce di Skofja Loka;
    Zgavec Franc, nato a Jelicni vrh di Idria; Leban Jozef.

    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 19:36)
    E se dicessi che quel documento c'è ed pè firmato dal comando angloamericano?

    Benissimo, allora sicuramente potrai mostrarmelo.

    CITAZIONE (anarquista @ 22/8/2009, 19:36)
    E se i profughi istriani se ne sono andati volontariamente come fece mia nonna e sua madre poichè preferivano la nazionalità italiana a quala Jugoslava? Ora e sempre onore al Compagno Tito e alla Resistenza Jugoslava..basta con le menzogne!

    Tua nonna ha sicuramente fatto bene, ma non c'è nessun onore in un criminale di guerra come Tito. Le menzogne stanno dalla parte di chi definisce le foibe come "la meta preferita degli italiani per i suicidi".
     
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  8. anarquista
     
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    CITAZIONE
    Anche se fossero solo fascisti c'è stata in ogni caso, sotto ogni valore morale ed umano, una strage.

    Ma siccome è ormai assodato con tutte le documentazione del caso che non c'erano solo fascisti tra le vittime, ma anzi erano la minoranza, la tua bisnonna vuol dire che ha detto tante bugie oppure si ricorda male.

    Lista degli infoibati accertati tra il 1943 e il 1948:

    SPOILER (clicca per visualizzare)

    -Tutte le forze di occupazione italianie in Croazia dopo l'ottto settembre,se decidevano di continuare a combattere dovevano giurare fedeltà a Hitler e a Mussolini,in quanto l'Istria la Dalmazia e la Croazia erano doventate territori del Terzo Reich.Quindi ogni singolo militare italiano fedele a Mussolini e al Terzo Reich era un fascista...e per me uccidere un fascista,cento fascisti,millefascisti dopo che questi hanno dimostrato tutta la loro bestialità come forze di occupazione non è una brutale strage o assassinio ma giustizia.
    -Prima di postare un elenco di vittime magari dimmi quali sono le fonti.
    CITAZIONE
    Benissimo, allora sicuramente potrai mostrarmelo.

    Dato che non ho la facoltà di raggiungere l'archivio militare di Washington direi di no..
    CITAZIONE
    Tua nonna ha sicuramente fatto bene, ma non c'è nessun onore in un criminale di guerra come Tito. Le menzogne stanno dalla parte di chi definisce le foibe come "la meta preferita degli italiani per i suicidi".

    Le menzogne sono dalla parte di chi vuole difendere il compito dei fascisti come difensori dell'Italianità delle regioni Triestine e Istriane quando se avvesse vinto l'Asse quelli sarebbero stati territori del Reich.La menzogna è dalla parte di chi mistifca la relatà e difende un presunto patriottismo ed eroismo delle vittime delle foibe,le menzogne sono dalla parte di chi fa dei carnefici dei martiri.
     
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  9. anarquista
     
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    Campi di Concentramento Italiani in Istria
    Durante la visita di Ciampi in Friuli-Venezia Giulia un emissario del Presidente ha avuto l’incarico di portare una corona al monumento ai morti nel campo di concentramento di Gonars. È stata la prima volta, probabilmente per insistenza dell’ANPI regionale, che un alto esponente dello Stato italiano ha ricordato l’esistenza dei campi di concentramento fascisti (il monumento di Gonars era stato costruito nell’83 per volontà della Repubblica Jugoslava). È un gesto fra l’altro che avviene in controtendenza rispetto a una campagna revisionista e antislava sempre più ossessionante. Comunque, qualsiasi sia stata la motivazione di Ciampi, per la gran parte della gente, non solo nel resto d’Italia, ma anche in Friuli, quel gesto è stato occasione di scoprire qualcosa di terribile del nostro passato.
    La tragedia dei campi di concentramento fascisti è stata infatti in tutti questi anni nascosta o minimizzata, così come i crimini dell’esercito italiano nei paesi aggrediti, per alimentare invece il mito dell’"italiano buono e amato" anche se aggressore e vittima a sua volta degli aggrediti infoibatori. È un mito continuamente alimentato che oggi serve a puntellare una politica neoirredentista nei confronti dei paesi dell’ex Jugoslavia, che si basa su un rinascente razzismo antislavo, che si va diffondendo anche a sinistra (sintomatico e sconvolgente a questo proposito l’Espresso del 16/3/2000, che ha in copertina il titolo "Sicurezza: slavi maledetti", e poi nelle pagine centrali il reportage "Fortezza Italia", sulla situazione dell’Istria, dove i croati vengono definiti da un intervistato - con molta condiscendenza da parte dell’intervistatore - "i "drusi", i maiali, i comunisti titini").
    Quando si va ad analizzare invece sui documenti ciò che ha fatto l’esercito fascista italiano nei paesi aggrediti, il quadro che ne esce è quello di un comportamento criminale. Qualche tempo fa inoltre sono stati trovati , durante una ricerca nell’Archivio di Stato di Udine, dei documenti della Commissione Censura della Provincia di Udine, da cui la situazione degli internati di Gonars e di Visco, i due campi di concentramente del Friuli, risulta semplicemente sconvolgente. Una breve premessa storica permetterà a tutti di inquadrare i fatti e comprendere appieno i documenti.

    1941: l’invasione della Jugoslavia
    Il 6 aprile 1941 Hitler e Mussolini invadono la Yugoslavia. C’è una immediata reazione e l’inizio della resistenza jugoslava.
    La Slovenia viene smembrata fra Italia (il territorio che diventa provincia di Lubiana) e Germania. Per quanto riguarda la Croazia il 18 maggio Aimone di Savoia, diventa re di Croazia, con il collaborazionista Ante Pavelic come primo ministro.
    In Slovenia già dall’ottobre del 1941 il tribunale speciale pronuncia le prime condanne a morte, il mese dopo entra in funzione il tribunale di guerra. La lotta contro i partigiani, che diventano una realtà in continua espansione, si sviluppa nel quadro di una strategia politico-operativa rivolta alla colonizzazione di quei territori. Con l’intervento diretto dei comandi militari italiani la politica della violenza si esercita nelle più svariate forme: iniziano le esecuzioni sommarie sul posto, incendi di paesi, deportazioni di massa, esecuzioni di ostaggi, rappresaglie sulle popolazioni a scopo intimidatorio e punitivo, saccheggiamento dei beni, setacciamento sistematico delle città, rastrellamenti… prende corpo il progetto di deportazione totale della popolazione, con il trasferimento forzato degli abitanti della Slovenia, progetto che i comandi discutono con Mussolini in un incontro a Gorizia il 31 luglio 1942 e che non si realizza solo per l’impossibilità di domare la ribellione e il movimento partigiano. Nel clima di repressione instauratosi con l’occupazione militare nel territorio jugoslavo, per il regime fascista nasce inevitabilmente l’esigenza di creare delle strutture per il concentramento di un gran numero di civili, deportati da quelle regioni.
    I campi di concentramento e deportazione italiani furono almeno 31, di cui 26 in Italia, e vi morirono oltre 7.000 persone. Vi furono internati soprattutto sloveni e croati (ma anche "zingari" ed ebrei), famiglie intere, vecchi, donne, bambini.

    Il campo di concentramento di Gonars
    Il campo di concentramento di Gonars, in provincia di Udine, quindi vicinissimo alle zone slovene e alle zone in cui era già iniziata la guerra di liberazione, fu uno dei luoghi in cui si svolse la grande tragedia di questi deportati. Venne istituito già nel dicembre del 1941, costituito da tre settori, circondato da filo spinato, controllato dai carabinieri e da circa 600 soldati con 36 ufficiali. Ai lati nord e sud del vasto spazio recintato da due torri alte sei metri, armate con mitragliatrici puntate verso il campo, con riflettori che di notte illuminavano a intervalli di pochi minuti il campo e il circondario. Tutto intorno una "cintura" larga due metri, in cui le sentinelle avevano l’ordine di sparare senza preavviso a tutti quelli che la oltrepassavano.
    All’arrivo i nuovi internati venivano denudati, "disinfestati", rapati a zero. Ma nonostante la pulizia quotidiana delle baracche tenuta dagli stessi internati, i parassiti si moltiplicavano. Essi si diffondevano in prevalenza addosso agli internati che, a causa dell’indebolimento fisico, giacevano sempre a letto e si lasciavano andare all’apatia.
    Il 25 febbraio 1943 ci sono a Gonars 5.343 internati di cui 1.643 bambini. Ci sono intere famiglie provenienti da Lubiana o dai campi di Arbe (Rab) o di Monigo (Treviso); due terzi croati e un terzo sloveni. Baracche strette e lunghe, da 80 a 130 prigionieri per baracca; baracche praticamente senza riscaldamento o con stufe mal funzionanti, ma molti (specialmente uomini adulti) dormivano in tenda; igiene impossibile per mancanza di tutto; pidocchi, scabbia erpete e altre malattie contagiose; per quanto riguarda le donne incinte, l’80% dei nati erano morti. Mangiare del tutto insufficiente, minestrone mezzogiorno e sera, praticamente acqua, + 200g di pane. "La gente è affamata. Ma forse è meglio dire che muore di fame", scriveva il salesiano padre Tomec, come risulta da una sua lettera in data 6 febbraio 1943. "Queste famiglie non hanno nessuno che possa mandargli i pacchi, perché le loro case sono state bruciate e i parenti sparpagliati. (…) Una grande maggioranza di internati è venuta da Arbe (Rab) e sono giunti già esausti, simili a scheletri. (…) Dal 15 dicembre 1942 al 15 gennaio 1943 ne sono morti 161. In media muoiono 5 persone al giorno. (…) Il maggiore medico Betti mi ha detto che in due mesi il 60% di questa gente morirà, se prima non vengono liberati. (…) Una scena triste viene offerta dalla baracca nella quale ci sono soltanto bambini orfani che hanno perso i genitori ad Arbe o a Gonars". "Dio ci guardi da qualche epidemia nel campo. Le persone cadrebbero una dopo l’altra come mosche." Così scriveva ancora padre Tomec. E di una epidemia, si ha proprio notizia dai documenti della censura che si trovano nell’Archivio di Stato di Udine (fascicolo Prefettura). Infatti se in febbraio i problemi erano soprattutto la fame e il freddo, si ebbe anche un’epidemia di tifo petecchiale, non sappiamo con quali esiti. Di un’altra, nel giugno del ‘43, si sa anche per il campo di internamento di Visco (a 3 chilometri da Palmanova, a 10 dall’altro campo, quello di Gonars). C’erano in questo campo 4000 persone, che in maggio, come risulta sempre da questi documenti della Censura, erano stati picchiati dai carabinieri con "botte da orbi" perché "quando hanno saputo che abbiamo perso la Tunisia, si sono messi tutti a gridare "Viva la Russia"".
    Mentre sul campo di concentramento di Gonars ci sono stati degli studi che, seppur conosciuti solo localmente, hanno messo in luce questa tragedia, del campo di concentramento di Visco si sa poco e niente, ma la grande tragedia che vi si svolse emerge dai documenti che affiorano oggi dall’Archivio di Stato di Udine. Nel monumento ossario del cimitero di Gonars sono sepolti 453 corpi.
    I prigionieri vengono liberati nel settembre del ‘43.
     
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  10. Sgarra
     
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    Per l'esodo basti pensare che un gruppo di persone se non sbaglio a Monfalcone fu picchiato al ritorno in Italia
     
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  11. Lucio Giunio Bruto
     
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    Certo... alcuni non tolleravano che delle persone fossero fuggite da un regime comunista...
     
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  12. dalmatino
     
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    Grazie a Tito, avevamo liberato la Dalmazia occupata, avevamo fatto tornare Istria, Fiume e Zara a madre patria slava.E tutto quello grazie a Tito.
    Per questo rispetto Tito.Oltre ad aver pulito la canaglia italofascista dalle terre slave, lui e' meritevole di aver fatto tornare le citta' slave a madre patria.
     
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  13. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (dalmatino @ 11/4/2010, 01:12)
    Grazie a Tito, avevamo liberato la Dalmazia occupata, avevamo fatto tornare Istria, Fiume e Zara a madre patria slava.E tutto quello grazie a Tito.
    Per questo rispetto Tito.Oltre ad aver pulito la canaglia italofascista dalle terre slave, lui e' meritevole di aver fatto tornare le citta' slave a madre patria.

    grazie a tito? casomai grazie ai russi :asd: fosse stato per i croati, finchè potevano massacrare chiunque non fosse un croato sarebbero rimasti tranquillamente a fare da cani agli italiani e ai padroni tedeschi degli italiani.
     
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  14. Graaf Helmut Von Moltke
     
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    Tito? Ma chi? Quello comunista che però accettava armi dagli americani negli anni '50? :D
     
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  15. dalmatino
     
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    QUOTE (Jacopo Vibio Frentano @ 11/4/2010, 01:20)
    grazie a tito? casomai grazie ai russi

    Anke ai russi, ma senza la lotta antifascista di Tito, ci sarebbe stato nulla.
    Quindi, Grazie a grande uomo di Josip Broz Tito.

    QUOTE (Jacopo Vibio Frentano @ 11/4/2010, 01:20)
    fosse stato per i croati, finchè potevano massacrare chiunque non fosse un croato .

    Non furono solo i croati a massacrare, o gli altri slavi.Lo facevano tutti.Anche gli italiani.Solo che gli italiani furono gli aggressori delle terre slave, mentre Tito difendeva la propria patria.
     
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147 replies since 18/8/2009, 11:11   4726 views
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