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Caio Fabio Massimo.
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La mia posizione è chiara, spero di arrivare ad una rinascita di Res Publica, ma credo che anche se effettivamente la fusione di due micronazioni come Vitla e Res Publica sarebbe difficile, non sia impossibile. Se si dovesse arrivare a questo, penso che una sintesi dei due modi di pensare sia possibile, anche se ci vorrebbe una discussione lunga e ben ragionata per mantenere in un'eventuale nuova micronazione i tratti distintivi e le idee delle due micronazioni. . -
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Benone. . -
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Innnanzitutto sarebbe opportuno conoscere su quali resti delle gloriose legioni quirite e vetlane si potrebbe contare. In Vitla quando abbiamo tentato di ripartire eravamo una decina, ma di fatto chi si è impegnato sono stati 4/5. . -
Caio Fabio Massimo.
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Qui su Res Publica dovremmo essere 3,4.
Da quel che sto vedendo in questi giorni, mi pare di capire che l'entusiasmo non c'è più, è molto difficile far ripartire un progetto in 3,4 ed in più con poca voglia. L'unico modo a mio avviso per riportare entusiasmo è creare qualcosa di nuovo, che porti elementi quiriti e vetlani.. -
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Qualcosa di nuovo è l'unica soluzione. Ma mi sembra che non ci sia entusiasmo neppure per questo. . -
Caio Fabio Massimo.
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Da parte mia c'è. Da parte tua? Il resto dei vetlani? . -
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Sinceramente non ho certo l'entusiasmo di quando ho iniziato la mia esperienza micronazionale e neppure più lo stesso tempo da dedicare, però ci sono.
E, anche se dovesse rivelarsi inutile, bisogna iniziare a discutere su come fondere i valori quiriti e vetlani.. -
Caio Fabio Massimo.
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Il metodo migliore per discuterne è organizzare un incontro in una chat con tutti i partecipanti.
Hai qualche idea? Io non so dove, ne quando.. -
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Res Publica ci starebbe poco a ripartire. L'interrogativo di non pochi Romani è sempre il medesimo: perché? Potremmo fare una nuova levata, un nuovo richiamo. Risponderebbero, perché è nel dna di molti ormai. Ma perché? Gli uomini vogliono cause per cui combattere, non pesi da portare avanti. . -
Caio Fabio Massimo.
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Perchè? Perchè è l'unico modo per diffondere l'idea di Roma.
L'ho già spiegato nel primo post, e mi sembra di esser stato abbastanza chiaro.. -
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Mi sembra che se a Vitla manca l'entusiasmo, qui manchi proprio l'accordo su cosa fare.
Prima di tutto dovreste sciogliere questo nodo, poi decidere se eventualmente continuare con SPQR vecchia maniera o puntare su qualcosa di nuovo che cerchi di compenetrare gli ideali quirito-vetlani.. -
Caio Fabio Massimo.
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Quel che sembra è che continuare con SPQR vecchia maniera sia impossibile ed è chiaro leggendo questa discussione, perciò io credo di puntare su qualcosa di nuovo. . -
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Ideologie e valori a parte, i più grossi problemi che notato in questi anni di esperienza micronazionale sono le sovrastrutture istituzionali che inevitabilmente si creano man mano che la micronazione cresce, ed assumono aspetti elefantiaci. Se Vitla era complessa, SPQR era parossistica in questo. Per poter adempiere ai compiti istituzionali sarebbe stato necessario essere o dei pensionati o dei disoccupati con tanto tempo libero. Alla fin fine, a parte inevitabili conflitti personali, penso che questa sia stata la causa fondamentale del fallimento. Se mai si creerà una nuova realtà, dovrà essere leggera. . -
Caio Fabio Massimo.
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Vero, hai ragione. Bisognerebbe far si che bastino 10 minuti al giorno per poter adempiere a tutto, il che vuol dire che dovrà essere una realtà leggera, come hai detto giustamente tu, ma non una realtà trascurata, perchè un altro fattore a mio avviso che è stato causa del fallimento è stata l'inattività.
Però per creare una nuova realtà inizialmente ci vorrà più tempo a disposizione.. -
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Chi si assumeva compiti gravosi alla fine schiattava perché non riusciva a starci dietro, ma è stata soprattutto l'inattività di chi tali compiti non aveva a far finire tutto a meretrici. Non ci sono solo senatori, presidenti, consoli, ministri ecc., servono anche coloro che ravvivano la vita socio-culturale. Infatti finché sia in Vitla che in SPQR c'è stata vita socio-culturale bene o male si andava avanti, terminata quella ciao ciao. .
RIPARTIAMO! |
