V.Disposizioni Belliche

-Le Forze Armate

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    Picchè nu sem nu e quand passeme la gente fa': esseè...quiss!!

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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 28/3/2008, 19:12)
    Art. 2
    E' possibile nominare un Capo di Stato Maggiore unico, detto Magister Militum Prasentalis. Questo coordina i comandi strategici e tattici.

    no, non mi piace questa aggiunta: il comando è onere dei due consoli e del principe.
     
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    Romano

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    Oddio, ma in tutti gli eserciti i politici delegano questo ruolo!
     
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    Romano

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    CITAZIONE
    E' possibile che in periodo di guerra i consoli ed il principe del senato nomino un Capo di Stato Maggiore unico, detto Magister Militum Prasentalis, che li affianchi nella attività di comando. Questo coordina i comandi strategici e tattici.

    Va bene ora? Nessuno rinunzia a niente, ma come in ogni stato si crea questa figura FONDAMENTALE.
     
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  4. Marco Licinio Crasso
     
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    Invece di mettere "è possibile" perchè non mettere "E' coercitivo"?
     
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    Romano

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    No, non credo, perché una possibilità, non un obbligo.
     
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  6. Marco Licinio Crasso
     
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    Favorevole al magister militum praesentialis
     
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    Art. 1

    Le Forze Armate della Res Publica (F.A.R.P.) sono l'unico organo di mantenimento dell'ordine pubblico e di difesa autorizzato ad operare nella Repubblica Romana e per conto del popolo della stessa.
    Tutti i membri delle FARP debbono essere cittadini della Res Publica e prestare giuramento di servizio che li vincola alla fedeltà assoluta alle stesse.

    Le FARP sono divise nei seguenti settori di competenza:
    - mantenimento della sicurezza e dell'ordine pubblico, compito della Milizia;
    - difesa della Res Publica ed eventuali operazioni riservate e di attacco, compito della Legione.


    Art. 2

    Le FARP sono dirette dallo Stato Maggiore della Res Publica, struttura di comando così suddivisa:
    - il Comando Strategico delle FARP è assegnato al Principe del Senato con il compito di coordinare le FARP e sorvegliarne l'azione;
    - il Comando Tattico delle FARP è assegnato ai Consoli della Res Publica in carica, secondo gli accordi tra loro in essere; essi esercitano il comando diretto dei reparti operativi;
    - tutti i restanti membri delle FARP aderiscono allo Stato Maggiore per obbedienza ed eventualmente consulto da parte dei comandi.

    I Consoli e il Principe del Senato possono esercitare il diritto di demandare gli incarichi di comando ad altri per un tempo limitato indicando il proprio Optio, che ne assume temporaneamente i pieni poteri.
    Tutti gli altri membri delle FARP hanno come Optio i due Consoli, cui può essere rimesso temporaneamente il proprio incarico.

    E' possibile che in periodo di guerra i consoli ed il principe del senato nomino un Capo di Stato Maggiore unico, detto Magister Militum Prasentalis, che li affianchi nella attività di comando. Questo coordina i comandi strategici e tattici.




    Art. 3

    Al di sotto dei comandi le FARP sono regolate secondo una ferrea gerarchia di comando, subordinata allo Stato Maggiore, così ordinata:
    - Legato
    - Tribuno (*)
    - Centurione (*)
    - Decano

    Tutti i gradi, sono acquisibili progressivamente tramite meriti riconosciuti o promozioni, sotto segnalazione dei Consoli e approvazione dal Principe del Senato.
    Tali gradi comportano responsabilità e autorità di comando sui sottoposti, ove ci siano, e subordinazione ai superiori in grado.
    La composizione delle FARP, la sua evoluzione e le sue operazioni devono essere pubbliche solo nelle parti cui è richiesto di mantenere l'ordine pubblico.
    L'organizzazione interna delle strutture ospitanti le FARP è onere concordato dei Comandi.

    (*) questi gradi vengono introdotti solo al raggiungimento di un numero consistente di operativi al fine di mantenere una adeguata catena di comando.


    Art. 4

    Talune attività e reparti delle FARP possono essere secretati e messi a conoscenza dei soli Consoli e Principe del Senato, oltre che dei membri coinvolti.


    Art. 5

    L’arruolamento può avvenire per proposta de diretta ad uno o più cittadini da parte del comando tattico o per volontà di un cittadino.
    Il cittadino volontario viene giudicato dai Consoli e dal Principe del Senato, che ne stabiliscono la competenza e la compatibilità con eventuali incarichi riservati.


    Art. 6

    La Milizia deve tutelare la pacifica convivenza negli spazi della Res Pubblica. Per tale motivo può essere disposto l'affido della moderazione di talune sezioni a Miliziani, secondo le direttive dello Stato Maggiore, con il vincolo di non concedere la moderazione su tutte le sezioni ad un unico soggetto.
    La moderazione comporta una responsabilità diretta di fronte alla legge, salvo i casi attuati sotto ordini superiori.

    Per l’intervento di moderazione i Miliziani debbono attenersi alle sueguenti regole:
    - Se il Miliziano osserva taluni comportamenti scorretti che ritiene possano nuocere alla pacifica convivenza, egli deve richiamare all'ordine e alla tranquillità i coinvolti.
    - Se il Miliziano considera gravi i comportamenti in essere ad opera di cittadini, a sua discrezione può temporaneamente chiudere la discussione e chiedere agli organi giudiziari di intervenire ove necessario.
    - Se il Miliziano considera gravi i comportamenti in essere ad opera di stranieri, a sua discrezione può temporaneamente chiudere la discussione e chiedere agli amministratori di intervenire ove necessario.
    - Se il Miliziano ravvisa spam o messaggi offensivi, a sua discrezione può immediatamente chiudere le discussioni o censurare i messaggi.
    - Se un cittadino chiede l'intervento di un Miliziano responsabile di una certa sezione, egli è tenuto a prestare attenzione e valutare discrezionalmente la richeista di intervento.
    Sono escluse dalla competenza della Milizia le sezioni già sottoposte all'autorità pubblica delle isitituzioni e quelle private, fatta salva la richiesta di intervento del cittadino o delle stesse autorità.

    Le modifiche di tali regole possono avvenire solo con decisione del Comando Tattico e autorizzazione del Senato.

    Seguendo la gerarchia di comando, si può richiedere l’autorizzazione per attività operative particolari, salvo veto dei superiori in grado.

    I Miliziani possono svoglere ulteriori compiti assegnati dalle Leggi della Res Publica, ma possono essere impiegati come supporto per i Legionari e le loro attività solo in caso di belligeranza.


    Art. 7

    La Legione ha il dovere di svolgere tutte le azioni possibili per la difesa preventiva della Repubblica e per eventuali azioni di attacco motivato.

    Sotto autorizzazione dei Consoli e del Principe del Senato possono essere impiegati in azioni segrete di controllo, infiltrazione e raccolta di informazioni a fini preventivi o per azioni di difesa e attacco preventivo; su tutte le loro attività può essere concessa deroga ed immunità sulle leggi della Res Publica a giudizio dei Consoli e del Principe del Senato.

    Tutte le operazioni giudicate degne di segretezza possono essere secretate dal Principe del Senato e dai Consoli a diversi livelli sia interni che esterni alle FARP.


    Art. 8

    La responsabilità penale delle azioni dei membri delle FARP, ove previsto, segue la gerarchia di comando che le ha autorizzate.
    La responsabilità di azioni non autorizzate è responsabilità unica di chi le compie.

    I membri delle FARP che abusano della propria autorità o non adempiono correttamente ai propri incarichi sono punibili:
    - dal Comando Tattico con sospesnione dal servizio;
    - dal Comando Strategico con ban temporanei di al massimo 30 giorni e sospensione dal servizio a tempo indeterminato.

    Chi è a conoscenza di informazioni segrete è tenuto a mantenerle tali, pena l'immediata sospensione da tutti gli incarichi e condanna per tradimento.

    Mi prendo la responsabilità di mettere ai voti.

    FAVOREVOLE
     
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  8. Marco Licinio Crasso
     
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    favorevole
     
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    contrario alla proposta di Aquila.


    certo che uno ce la mette proprio tanto per creare confusione -.-"

    prima pensa ad un terzo incomodo che nn serve a nulla... poi se ne esce col capolavoro dell'inutile: un terzo capo in comando che non prende in mano la sitazione per portare ordine... nooo ci mancherebbe che Aquila per una volta pensi alla semplificazione tosto che alla moltiplicazione della burocrazia (e delle seggiole)... il terzo incomodo cosa fa? "affianca" gli altri 3 comandanti in capo e li "coordina"...

    poteva - ma nn mi convince - avere un senso una cosa del tipo delega di entrambi i comandi al capo di stato maggiore... ma no... si è preferito aggiungere un posto a tavola e moltiplicare le teste pensanti in caso di conflitti. quei casi - i conflitti - dove serve rapidità ed efficienza... non l'aggiunta di un altro al comando.





    p.s.
    visto che in passato qualcuno ha contestato alcuni dettagli sostenendo che avrei degli interessi personali, prima che solo si inizi a millantare una simile porcheria ricordo che tra un paio di giorni finisce il mio mandato e non ho intenzione di ricandidarmi ad alcuna carica di comando.
    quindi cari detrattori della prima e dell'ultima ora, risparmiate pure il fiato.
     
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    Personalmente io credo che sia logico che vi sia un comando unico a cui i comandi inferiori sono subordinati, e che li coordino. Sono elementi basilare della guerra.
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 30/3/2008, 19:10)
    Personalmente io credo che sia logico che vi sia un comando unico a cui i comandi inferiori sono subordinati, e che li coordino. Sono elementi basilare della guerra.

    non capisco come continui a sfuggirti il significato delle parole della lingua italiana.

    tu hai proposto l'introduzione di una terza figura di comando che coordina gli altri due. non hai migliorato l'efficienza, l'hai peggiorata.

    tu ha proposto che le massime cariche di comando siano coordinate da qualcuno... come se questo qualcuno avesse una autorità leggermente superiore (il coordinamento presuppone una qualche autorità maggiore ma nn del tutto superiore). cosa assurda perchè tanto valeva nominare un unico comandante e finita lì la cosa.
    avrei preferito questa opzione... ma quando ho provato a dire che era illogico che principe e consoli avessero autorità di comando... apriti cielo! dagli al congiuratore che distrugge la romanità -.-"

    cosa diversa sarebbe stata - te lo rispiego con calma così pure tu puoi capire - DELEGARE, AFFIDARE, DEMANDARE - usa il verbo che capisci meglio - i due comandi integralmente al capo di stato secondo il principio che nn sempre un buon politico (il principe e i due consoli) è anche un buon comandante militare.
    questa sarebbe stata una proposta *efficiente*.
    ma tu nn hai proposto questo, come ti ho già ribadito 2 volte.
     
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    Senti, vuoi prestato un qualsiasi libro di strategia e comando?

    "Meglio un cattivo ma unico comadante, che due buoni" N.Bonaparte.

    Un comando unico CI DEVE essere: siccome tuttavia non si può DELEGARE sia il strategico che il tattico, si creano delle sottofigure per il primo che il secondo, ma che si rifanno al comando unico per operare.
    COME IN OGNI ESERCITO MODERNO.
     
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    Aquila penso d'aver spiegato le mie motivazioni. fai quello che ti pare e non romepre più con la tua saccenza.
    mi ci pulisco sai cosa, capito?
     
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    CITAZIONE (Flavio Giulio Bellico @ 30/3/2008, 19:48)
    Aquila penso d'aver spiegato le mie motivazioni. fai quello che ti pare e non romepre più con la tua saccenza.
    mi ci pulisco sai cosa, capito?

    La tua si chiama IGNORANZA, invece. E tienitela, non so che farmene. Aspetto il voto di Cicerone, dopodiché con questi giochetti avremmo finito.
     
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    ma quali giochetti?
    ho detto le motivazioni del mio essere contrario ed espresso il mio voto. che cavolo vuoi?
    a te nn va mai bene che uno si esprima contrario alla tue proposte... ma a me proprio nn interessa, sai?
    sei convinto sia buona la tua proposta? vai avanti chi ti dice nulla. io conto contro ma nn minaccio proprio un bel niente :D
    esercito una mia facoltà.

    oddio... tu davvero vedi cospirazioni e manipolatori ovunque ^^

    prenditi una camomilla ogni tanto, ti fa bene se no cresci col fegato roso dalla bile.




    p.s.
    lo so... èstato faticoso scrivere una Costituzione con uno che ti limava le palle.
    lo so che era megli ose la scrivevi in solitudine.
    però che vuoi farci... mi trovavo di passaggio ed ho pensato bene di rompere le scatole per scrivere un testo decente.
    e mi pare di esserci riuscito a mantenere la decenza se confrontiamo questo lavoro con il vecchiop quadro normativo....
    altro che giochetti!

    sono sicuro che Cicerone voterà favorevole, quindi mi permetto di dire ora che è stato un piacere lavorare con tutti: con Alice, con Crasso, con te e con Cicerone.
    abbiamo fatto un buon lavoro, nonstante gli sgambetti di chi pensava che da solo potesse far di meglio ;)
     
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51 replies since 9/3/2008, 19:24   264 views
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