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Gneo Sergio Catilina.
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Introduzione
Cari aspiranti cittadini, preaparo questa guida, ebook se volete, per aiutarvi nella scelta, spesso ardua, del nome affinchè esso possa essere tipicamente romano o per lo meno sul modello della "convenzione dei nomi romani".
E' importante dire che il nome di un cittadino romano era composto da tre nomi detti, in ordine, praenomen, nomen e cognomen, ai quali si poteva aggiungere un quarto nome, detto agnomen. Per capire la funzione dei vari nomi va aperta una parentesi sulla società romana. Nella Roma antica la popolazione si suddivise in gruppi gentilizi (gentes) composti da famiglie (familiae) che vantavano la discendenza da un comune antenato (Ascanio o Iulo, figlio di Enea, per esempio, per la gens Iulia). Nella Roma arcaica Romolo (secondo la tradizione) suddivise la popolazione in distretti territoriali, detti tribù, le tribù erano tre: una di origine sabina, i Tities, una latina, i Ramnes, e una etrusca, i Luceres. Nei comizi curiati la popolazione era suddivisa in base alle tribù, le quali erano suddivise in Curie (da co-viria), e di ciascuna curia facevano parte dieci gentes.
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Il cittadino romano maschio aveva quindi tre nomi, ciascuno con una particolare funzione:
- Praenomen, designava un individuo all'interno della propria famiglia (l'equivalente del nostro nome);
- Nomen, indicava la gens di provenienza del cittadino in questione;
- Cognomen, indicava la familia di provenienza all'interno della gens(l'equivalente del nostro cognome);
ai quali si poteva raramente aggiungere un quarto nome, l'agnomen, assegnato ad indicare le gesta di un cittadino in un particolare contesto.
Quindi il nome Marco Tullio Cicerone designava un cittadino proveniente dalla gens Tullia, dalla famiglia dei Cicerones, che portava il nome di Marcus (Marco). Publio Cornelio Scipione Africano, vincitore di Annibale a Zama (presso Cartagine) era un tale Publio della famiglia degli Scipiones, appartenente alla gens Cornelia, che si era particolarmente distinto in Africa.
PRAENOMEN
C'è, ovviamente, libertà di scelta del praenomen, si può anche mettere il proprio nome, ma se si vuole rimanere in stile tipicamente romano è bene scegliere un praenomen, appunto, tipicamente romano. Di seguito un elenco di praenomina molto comuni a Roma, con traduzione e abbreviazione.
Aulus, Aulo, A.
Decimus, Decimo, D.
Gaius, Gaio o Caio, C.
Gnaeus o Cnaeus, Gneo o Cneo, Cn.
Lucius, Lucio, l.
Manius, Manio, M'.
Marcus, Marco, M.
Publius, Publio, P.
Quintus, Quinto, Q.
Secundus, Secondo, S. o Sec.
Servius, Servio, Ser.
Sextus, Sesto, Sex.
Spurius, Spurio, Sp.
Tertius, Terzo, Ter.
Tiberius, Tiberio, Ti.
Titus, Tito, T.
C'erano inoltre dei praenomina usati tipicamente da alcune gentes, per esempio Appius dalla g. Claudia, Numerio dalla g. Fabia, Decio dalla g. Minatia, Camillo dalla g. Furia, Herius dalla g. Asinia.
NOMEN
Il nomen, come detto in precedenza, indicava la gens di appartenenza. In epoca arcaica le gentes erano circa 100, ma andarono aumentando con il passare del tempo. Di seguito alcuni nomi di gentes, dai quali per formare il nomen va ricavato l'aggettivo maschile corrispondente (Claudio per la gens Claudia; Quinzio per la gens Quinzia; ecc.).
Aemilia (Emilia), Cornelia, Fabia, Horatia (Orazia), Menenia, Papiria, Romilia, Sergia, Veturia, Curtia (Curzia), Hostilia, Pompilia, Marcia, Valeria, Tullia, Cloelia (Clelia), Gegana, Servilia, Curiatia (Curazia), Quinctia (Quinzia), Sempronia, Porcia, Licinia, Manlia, Domitia (Domizia), Claudia, Flavia, Furia, Fufia, Fulvia, Iunia, Pompeia.
COGNOMEN
Il cognomen indicava la famiglia di appartenenza all'interno della gens di appartenenza, pertanto ogni gens aveva le proprie famiglie (familiae).
Il più noto membro della gens Sergia è sicuramente Lucio Sergio Catilina, appartenente appunto alla familia dei Catilina, ma tra i Sergii oltre ai Catilina c'erano i Sifo e i Fidena. Ecco alcuni cognomina romani con corrispettiva gens.
g. Aemilia: Paolo, Lepido, Mamercino, Scauro;
g. Cornelia: Cicerone, Scipione, Silla, Cinna, Lentulo, Cethegio, Dolabella, Maluginense;
g. Orazia: Barbato, Pulvilla, Flacco;
g. Fabia: Massimo, Pittore, Ambusto;
g. Claudia: Nerone, Cieco, Marcello;
g. Sempronia: Gracco, Longo;
g. Valeria: Potito, Poplicola, Publicola, Massimo, Faltone, Levino, Messalla, Flacco, Triario, Orca;
g. Iunia: Bruto, Silano.
Quindi a ogni gentes corrispondevano dei cognomen (anche se talvolta erano in comune tra più gentes), ma non sarebbe un problema se si abbinassero cognomina a gentes non corrispondenti. Come cognomen si può inserire anche il proprio cognome.. -
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Ho messo la discussione importante. Complimenti, Catilina! . -
Gneo Sergio Catilina.
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Grazie, sono contento di aver trovato il vostro consenso. . -
Ged90.
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perfetto
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Krieg.
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Se posso permettermi, per gli eterni indecisi, si può sempre ricorrere ai vecchi nomi "estratti", ve ne posto uno fra i tanti: LinK
Se credete che questo post sia fuori luogo cancellatelo o spostatelo pure, non mi offenderò.. -
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Un pò una cazzata, ma vabbé, sempre utile. . -
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Picchè nu sem nu e quand passeme la gente fa': esseè...quiss!!
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se uno non ha fantasia credo sia un ottimo suggerimento =)
bravo Krieg!
grassie!. -
Petrus Ruber Apulia.
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o_o l'ho letto solo ora.sono ancora in tempo per farmi un altro nome no???
da petrus ruber apulia a ..lo vedrete a momenti. -
Gneo Sergio Catilina.
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Sìsì Orazio Barbato .