IV. ORDINAMENTO DELLO STATO

I. Le Assemblee Legislative - II. Il Principe del Senato

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    Picchè nu sem nu e quand passeme la gente fa': esseè...quiss!!

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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 4/11/2008, 21:36)
    Senti, Bellico, sono stanco di replicare, anche perché è come parlare ad un sordo, mi limito ai punti che mi interessano.

    se io sono sordo a te mancano tutti e 5 i sensi.
    è inutile farti domande, chiederti di motivare le tue accuse o invitarti a ragionare: tanto alla fine fai così, ti smarchi eludendo il tutto. e meno male che l'avevo pure previsto questo tuo atteggiamento.
    pazienza.


    CITAZIONE (~Jegan @ 4/11/2008, 23:36)
    1) Sono della stessa posizione di Aquila in questo punto. I Tribuni onorari hanno una funzione più che altro rappresentativa, non è giusto abolirli, ma anzi è necessario stabilire lo loro funzioni.

    problemi:
    - quali incarichi dargli?
    - quali poteri cocnedergli?
    - quando possono esercitarli?
    - a chi attribuire queste cariche?

    nel cercare risposta a queste domande io ho visto solo cose fumose e che ritengo sbagliate.
    per questo reputo sia meglio attribuire questi titoli come onoreficienze limitatissime ma vuote di potere.
    davvero non capisco a cosa debba servire concedere ruoli a vita a qualcuno. spiegatemelo voi.
    io ci vedo solo una attribuzione di potere che non passa per la selezione del voto, nel bene e nel male.
    e non è un'accusa questa, è una domanda di confronto: rispodnete a quei pochi interrogativi.

    per Aquila: sei egocentrico. non ci dovrebbe interessare cosa fai o non fai tu. dobbiamo discutere di cosa è buono e cosa non è buono per la Res Publica, cosa è utile e cosa non lo è.



    CITAZIONE (~Jegan @ 4/11/2008, 23:36)
    2) Sinceramente non vedo quale sia il problema del Tribuno che presiede il Senato...E perchè sarebbe un offesa per la storia di Roma? Addirittura...dopotutto tale carica rappresenta pienamente e totalmente il popolo e il Senato è costituito dai rappresentanti dei cittadini; tutta questa lontananza non la vedo...

    esattamente quel che dico io... ma Aquila mi accusa di essere chissà quale imbroglione. mha...



    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 4/11/2008, 21:36)
    3) Principe del Senato... allora. Possiamo anche ammettere gente che sia stata per lungo tempo all'interno del Senato (tipo un tot legislature).
    Tuttavia, non chi è stato tribuno: sarebbe sempre scorretto, come sopra.

    Jegan, riassumendo:
    - io ho scritto che può essere eletto Principe del Senato un ex console o un ex tribuno della plebe
    - Aquila vuole mantenere la possibilità ridotta ai soli ex consoli

    4) Aquila te l'ho già detto, io ho i log di messenger che riportano quando avevo iniziato a aprlare di contrasto al partitismo e di quando siete venuti tu e silla a parlarmi della cosa molto tempo dopo.
    vuoi che li pubblichi? li cerco e lo faccio, che ti devo dire.
    bando alle ciance, alla Lista Civica non hai partecipato mai... come fai a fare affermazioni su cosa è stato discusso al suo interno non lo so.


    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 4/11/2008, 21:36)
    5) La forma potrebbe essere migliorata e si dovrebbe migliorare. Se poi ritieni di essere giunto alla perfezione, mi arrendo.

    fino ad ora ti sei limitato ad accuse e sberleffi. come da questo si possa intendere una volontà di migliorare me lo chiedo.
    confronta il tuo primo post e quelli di Siculo: è la differenza tra il proporre migliroamenti e l'insultare qualcuno.


    CITAZIONE (~Jegan @ 4/11/2008, 23:36)
    6) Anche questo punto non mi sembra così importante. Che l'assemblea del Popolo si chiami "Assemblea Popolare" o Assemblea dei Comizi Curiati, mi sembra decisamente inifluente. L'importante è che i nuovi cittadini capiscano le sue funzioni. Tutto qui.

    Jegan credo di aver capito di cosa parla Aquila. se magari si lasciava andare a meno accuse e fango in faccia nelle sue risposte lo capivamo molto prima.
    c'è sia nel vecchio testo che in quello nuovo un refuso che parla di "comizi curati": è un errore, perchè ci doveva essere scritto "assemblea popolare". tutto qua.


    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 4/11/2008, 21:36)
    7) Attenzione alla questione dei poteri: il Principe del Senato è il primo nella gerarchia, poi vengono i consoli, successivamente viene il resto.
    Se faccio critiche è in virtù di ciò. Se hai cervello per capirlo, bene. Altrimenti è inutile ancora parlare.

    ma nulla impone, in questa gerarchia, di dare al principe del Senato diritto a regnare invece che governare...
    nè il Principe del Senato può essere intoccabile come invece accade ora.


    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 4/11/2008, 21:36)
    Infine... le tue repliche sono sempre "interessanti" e "mirate" fin troppo. Chi avrà il coraggio di leggere con attenzione - ma mi stupisco sempre con enorme rammarico che tutti si dileguino in queste situazioni... - si accorgerà di quel dico.

    l'ennesimo passo dell'opera "creazione della repubblica di bellico, della morte nera e della sua dittaura a vita".
    un'opera che alscia il tempo che trova. per ora spopola solo nelle orge di follia di due sole persone: Aquila e Cicerone. chissà perchè...


    CITAZIONE (~Jegan @ 4/11/2008, 23:36)
    Rispondo ora ai punti citati da Bellico:
    1) Non sono d'accordo sull'invertire gli articoli 41 e 42...semmai direi di effettuare la stessa operazione con il 40 e 41...
    2) va bene
    3) approvo
    4) ripeto è totalmente insignificante dal mio punto di vista.

    1. la cosa mi lascia indifferente ma tendenzialmente lascerei le cose così come stanno
    2. ok, correggerò "senato autorizza per consulto ULTIMO magistrature straordinarie"
    3. ok correggerò anche "alcuni senatori nominati" con "secondo quanto prevede la legge"
    4. spero che finalmente siamo riusciti a decifrare i segnali di fumo e quindi il problema non si pone. spero.

    CITAZIONE
    Piuttosto continuo a credere che nella nuova costituzione( come nella vecchia del resto) bisogna specificare meglio le funzioni del Concilio della Plebe. E' spiegato dettagliatamente chi vi partecipa, ma non altrettanto i motivi per cui si convoca.

    come l'avevo sempre pensato io, il concilio della plebe viene richiesto quando si vuole sentire il parere di tutti i cittadini su qualcosa e non le due assemblee legislative separate.
    quindi i motivi non sono spiegati perchè dipendono dalle motivazioni con i quali consoli, tribuno e principe lo convocano.
    sono apero a suggerimenti perchè altro non mi viene in mente :adore:
     
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  2. ~Jegan
     
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    problemi:
    - quali incarichi dargli?
    - quali poteri cocnedergli?
    - quando possono esercitarli?
    - a chi attribuire queste cariche?

    nel cercare risposta a queste domande io ho visto solo cose fumose e che ritengo sbagliate.
    per questo reputo sia meglio attribuire questi titoli come onoreficienze limitatissime ma vuote di potere.
    davvero non capisco a cosa debba servire concedere ruoli a vita a qualcuno. spiegatemelo voi.
    io ci vedo solo una attribuzione di potere che non passa per la selezione del voto, nel bene e nel male.
    e non è un'accusa questa, è una domanda di confronto: rispodnete a quei pochi interrogativi.

    per Aquila: sei egocentrico. non ci dovrebbe interessare cosa fai o non fai tu. dobbiamo discutere di cosa è buono e cosa non è buono per la Res Publica, cosa è utile e cosa non lo è.

    Beh ma siamo qui proprio per questo! Invece di litigare come bambini pensiamo insieme al ruolo da dare a questi Tribuni onorari. Sono convinto che il Tribuno abbia bisogno di eventuali assistenti. Ricordo che nell'antica Roma erano due, e infatti io avevo proposto a Siculo, subito dopo l'elezione, di continuare il suo mandato, senza dubbio eccellente, come o aiutante o secondo Tribuno. Mi ha riferito che era impossibile per lui accettare anche perchè esistevano questi due Tribuni onorari. Allora o queste cariche rimangono ma danno una mano seria, non rimanendo solo rappresentative, altrimenti è senz'altro meglio, modificare la costituzione e aggiungere i due Tribuni, come a Roma.
    Se questo non è possibile al momento, per evidenti difficoltà di presenze, si faccia in seguito...ma si faccia!
    CITAZIONE
    Jegan, riassumendo:
    - io ho scritto che può essere eletto Principe del Senato un ex console o un ex tribuno della plebe
    - Aquila vuole mantenere la possibilità ridotta ai soli ex consoli

    Qui propendo più a favore di Aquila, dopotutto qui si parla del Princeps, non di una carica qualsiasi. Ed è giusto che possa conseguire tale importantissimo ruolo solo chi abbia dimostrato il suo valore durante il suo corsus honorum. Quindi diventare Console, mi sembra come minimo indispensabile.


    CITAZIONE
    Jegan credo di aver capito di cosa parla Aquila. se magari si lasciava andare a meno accuse e fango in faccia nelle sue risposte lo capivamo molto prima.
    c'è sia nel vecchio testo che in quello nuovo un refuso che parla di "comizi curati": è un errore, perchè ci doveva essere scritto "assemblea popolare". tutto qua.

    Allora va bene. Si proceda...^^

    CITAZIONE
    ma nulla impone, in questa gerarchia, di dare al principe del Senato diritto a regnare invece che governare...
    nè il Principe del Senato può essere intoccabile come invece accade ora.

    Sono d'accordo: può diventare Princeps chi ha un corsus honorum tale da poterselo permettere, però è necessario che il princeps in caso di prolungata assenza o di incapacità possa essere messo da parte senza troppi problemi. Meritocrazia è la parola che deve regnare sovrana almeno in questa micronazione.

    CITAZIONE
    1. la cosa mi lascia indifferente ma tendenzialmente lascerei le cose così come stanno

    Anche per me questo non è certo il problema più importante...però se proprio bisogna toccare qualcosa sull'ordine allora si faccia come ho proposto io^^

    CITAZIONE
    come l'avevo sempre pensato io, il concilio della plebe viene richiesto quando si vuole sentire il parere di tutti i cittadini su qualcosa e non le due assemblee legislative separate.
    quindi i motivi non sono spiegati perchè dipendono dalle motivazioni con i quali consoli, tribuno e principe lo convocano.
    sono apero a suggerimenti perchè altro non mi viene in mente

    Io continuo ad essere del parere che bisogna metterci qualcosa sul Concilio della Plebe. Ad esempio che è convocato solamente in casi eccezionali( a mio avviso proprio le dimissioni del Princeps).
    Oppure al posto del Plebiscito in casi di estrema importanza(ad esempio le dimissioni forzate di un ministro.)
     
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    CITAZIONE (~Jegan @ 7/11/2008, 01:21)
    Beh ma siamo qui proprio per questo! Invece di litigare come bambini pensiamo insieme al ruolo da dare a questi Tribuni onorari.

    non vorrei apparire polemico, ma è quello che pensavo io. invece il primo messaggio di Aquila (e da lì gli altri) è stato solo di accusa per chissà quale sotterfugio o macchinazione da burattinaio: di proposte alternative manco l'ombra... solo la pretesa che i tribuni onorari restino, addirittura senza manco precisare a fare cosa.
    io continuo a pensare che i due tribuni onorari sono inutili e dannosi, ho già spiegato il perchè (secondo me), ovvio che non posso essere io ad avanzare proposte.

    CITAZIONE
    Sono convinto che il Tribuno abbia bisogno di eventuali assistenti. Ricordo che nell'antica Roma erano due, e infatti io avevo proposto a Siculo, subito dopo l'elezione, di continuare il suo mandato, senza dubbio eccellente, come o aiutante o secondo Tribuno. Mi ha riferito che era impossibile per lui accettare anche perchè esistevano questi due Tribuni onorari. Allora o queste cariche rimangono ma danno una mano seria, non rimanendo solo rappresentative, altrimenti è senz'altro meglio, modificare la costituzione e aggiungere i due Tribuni, come a Roma.
    Se questo non è possibile al momento, per evidenti difficoltà di presenze, si faccia in seguito...ma si faccia!

    benissimo Jegan, questa risposta ci permette di lavorare serenamente.
    un ruolo da ausiliario di supporto al Tribuno ci può stare. però ancora non comprendo la logica del conferire tale incarico ad honorem, sopratutto un honorem vitalizio e basato su un merito, indiscutibile, ma non che renda tutto lecito.
    la proposta può essere di fare una cosa analoga al Console scelto, o di un segretario, entrambi scelti dal tribuno eletto che così si prende un collaboratore di fiducia per farsi aiutare.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Jegan, riassumendo:
    - io ho scritto che può essere eletto Principe del Senato un ex console o un ex tribuno della plebe
    - Aquila vuole mantenere la possibilità ridotta ai soli ex consoli

    Qui propendo più a favore di Aquila, dopotutto qui si parla del Princeps, non di una carica qualsiasi. Ed è giusto che possa conseguire tale importantissimo ruolo solo chi abbia dimostrato il suo valore durante il suo corsus honorum. Quindi diventare Console, mi sembra come minimo indispensabile.

    ne prendo atto, ripeto che la mia motivazione era rivolta ad allargare la base su cui far spiccare il merito, ma se queste sono le vostre posizioni è inutile imporre un blocco dei lavori.
    siamo in 4, anche se Ged appoggiasse la mia posizione ci sarebbe uno stallo, quindi cedo il passo. sperando che almeno questo gesto non venga bollato per l'ennesima volta come un sotterfugio malefico.



    CITAZIONE
    (sull'inversione degl iarticoli 40, 41 e 42)
    Anche per me questo non è certo il problema più importante...però se proprio bisogna toccare qualcosa sull'ordine allora si faccia come ho proposto io^^

    decidiamoci su come ordinare questi articoli XD
    io sono d'accordo con te, invertiamo il 40 con il 41 solo perchè nel 39 si parla di senatori ed è bene mantenere il filo per poi passare al tribuno (l'attuale 40) e poi ai tipi di voto (l'attuale 42):

    CITAZIONE
    Art. 40
    Il mandato legislativo dei Senatori eletti è fissato nella durata di sei mesi, cui può essere concessa per legge una o più proroghe soltanto in caso di guerra o magistratura speciale ed in ogni caso non superiore ai tre mesi complessivi.
    Le elezioni del Senato devono svolgersi entro sessanta giorni dalla fine del mandato precedente.
    I Senatori, prima di assumere le proprie funzioni, prestano in seno al Senato il seguente giuramento: "Io giuro, davanti a tutto il Senato e al Popolo Romano, di osservarne fedelmente la Costituzione , tutte le romane leggi e le sue volontà cercando di adempiere al meglio nell’esercizio del mio dovere di Senatore della Res Publica."
    Le prime riunioni del Senato e dell'Assemblea Popolare hanno luogo non oltre il decimo giorno dalle elezioni.
    I Senatori nominati dal Principe del Senato rimangono in carica fino al termine del mandato di quest'ultimo.

    Art. 41
    Il Tribuno della Plebe è un membro dell'Assemblea Popolare eletto semestralmente a maggioranza assoluta della stessa. Durante le elezioni l'Assemblea Popolare è presideduta dai Consoli. L'esito favorevole delle elezioni del Tribuno della Plebe è ratificato e reso noto dai Consoli tramite provvedimento pubblico che gli è obbligato dal rispetto della volontà dell'Assemblea Popolare.
    Il Tribuno della Plebe, prima di assumere le sue funzioni, presta in seno all'Assemblea Popolare il seguente giuramento: "Io giuro, davanti a tutto il Popolo Romano, di osservarne fedelmente la Costituzione , tutte le romane leggi e le sue volontà cercando di adempiere al meglio nell’esercizio del mio dovere di Tribuno della Plebe."
    Il Tribuno della Plebe gode delle seguenti inalienabili prerogative:
    - presiede l'Assemblea Popolare e regolarne le attività;
    - partecipa di diritto al Consiglio dei Ministri;
    - avanza richiesta di rimozione dall'incarico di altre istituzioni, secondo quanto previsto dalla legge;
    - chiede pareri all'Assemblea Popolare;
    - può emanare Decreti Ministeriali su tutto ciò che non sia competenza di altri ministeri o già materia di una legge esistente;
    - svolge obbligatoriamente gli altri compiti che la Costituzioni e la legge gli affidano.
    In caso di assenza superiore ai sei giorni o di impedimento, l'incarico è affidato temporaneamente ad uno dei Consoli secondo le indicazioni del Consiglio dei Ministri.
    In caso di assenza ingiustificata superiore ai venti giorni si procede con la richiesta di autorizzazione alle dimissioni forzate.

    Art. 42
    Il Plebiscito è il mezzo con il quale il Tribuno della Plebe chiede il parere dell'Assemblea Popolare. Il voto a maggioranza assoluta dei votanti, ovvero la metà più uno di coloro che esprimoni il proprio voto, dell'Assemblea gli concede diritto di veto su eventuale provvedimento in discussione al Senato, oppure l'autorizzazione a chiedere la rimozione dall'incarico di istituzioni elette.
    Il Consulto è il voto che sancisce l'approvazione dei provvedimenti in discussione al Senato, il cui esito è il giudizio che raccoglie la maggioranza assoluta dei Senatori eletti, cioè la metà più uno degli aventi diritto.
    Il Consulto Ultimo è il voto espresso a maggioranza qualifica dei Senatori, ovvero dai due terzi del Senato, su questioni riguardanti l'autorizzazione chiedere la rimozione dall'incarico di istituzioni elette, modifiche alla Costituzione, decisioni di grave importanza su cui è richiesto il voto da parte del Principe del Senato, oppure dei Consoli oppure del Tribuno della Plebe.

    CITAZIONE
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    come l'avevo sempre pensato io, il concilio della plebe viene richiesto quando si vuole sentire il parere di tutti i cittadini su qualcosa e non le due assemblee legislative separate.
    quindi i motivi non sono spiegati perchè dipendono dalle motivazioni con i quali consoli, tribuno e principe lo convocano.
    sono apero a suggerimenti perchè altro non mi viene in mente

    Io continuo ad essere del parere che bisogna metterci qualcosa sul Concilio della Plebe. Ad esempio che è convocato solamente in casi eccezionali( a mio avviso proprio le dimissioni del Princeps).
    Oppure al posto del Plebiscito in casi di estrema importanza(ad esempio le dimissioni forzate di un ministro.)

    allora, sulle dimissioni del principe io avevo previsto che il tribuno sentisse solo l'AP. questo gl idava poi l'autorizzazione achiedere le dimissioni. dimissioni che possono essere concesse solo se sono d'accordo anche i Consoli.
    vorrei lasciare questo punto in questo modo.

    per le altre motivazioni che possono richiedere la convocazione del Concilio della Plebe ripeto: lascerei ampio spazio senza approfondire se si vuole lasciare un carattere consultivo a questo tipo di riunione.
    se invece vogliamo dargli un carattere imperativo, allora bisogna fare delle modifiche, che vi invito a fare perchè io opterei per l'altro e altre idee non ne ho ^^.
     
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    Io vi prego di evitare di dire cose un pò sconsiderate sul tribunato.

    1) I Tribuni sono sempre stati tre e successivamente due di questi sono stati concessi ad honorem da un decreto del Senato e confermati dalla II costituzione. Se ve l'ho detto, non è per giocare.

    2) Il tribunato onorario ha funzionato da ausiliario ogni volta che Siculo me lo ha chiesto o si è reso necessario - e quindi smentisco Jegan sul fatto che non siano mai serviti a nulla.

    Es: 1) https://respublicaspqr.forumcommunity.net/?t=15404636
    2)https://respublicaspqr.forumcommunity.net/?t=15405077

    Non solo, per coloro che hanno memoria lunga sono stati utili in contesti di grandissima gravità e situazione difficile. Ne rammento personalmentre tre importanti:
    1) Attacco del 1 Aprile, quando devastata la micronazione, fu convocato dal Tribunato Onorario un'Assemblea dei Cittadini o Concilio della Plebe - secondo l'ordinamento di allora.
    Le decisioni che ne seguirono furono la ricostituzione dello stato e la formazione del Triumvirato.
    2) Passaggio a secondo forum: fu convocata un'assemblea cittadina, vista la situazione di grave abbandono.
    3) Caduta del Governo di Coriolano: ricordate tutti no? Grazie a ciò fu possibile la mia dittatura e la costituzione di un governo in una situazione abbastanza delicata.


    3) Non è vero che non ho proposto come chiarire il ruolo dei Tribuni Onorari. Quindi smentisco vigorosamente questa affermazione di Bellico.

    Sopra ho scritto, ma evidentemente mi avete ignorato:

    "Il Tribunato Onorario è una carica concessa ai Padri della Patria, come riconoscimento dei loro meriti. In numero di due, alla scomparsa dei pater patriae diviene per nomina del Tribuno della Plebe popolarmente eletto.
    Il loro ruolo è quello di fungere da interré o di inseririrsi come rappresentanza in casa di lunga assenza del Tribuno eletto.
    In casi di eccezionale gravità possono invocare un Concilio della Plebe, accordandosi con le altre cariche dello stato."

     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 7/11/2008, 14:59)
    Io vi prego di evitare di dire cose un pò sconsiderate sul tribunato.

    Non ce modo di finirla eh?
    di rimando sconsiderate sono le tue affermazioni, non le mie nè quelle di Jegan.

    CITAZIONE
    1) I Tribuni sono sempre stati tre e successivamente due di questi sono stati concessi ad honorem da un decreto del Senato e confermati dalla II costituzione. Se ve l'ho detto, non è per giocare.

    tutte cose che possono essere prese e gettate in un cestino quando si parla di "modificare la costituzione", che è quel che stiamo facendo.
    la sappiamo la solfa, ma che ci interessa?

    CITAZIONE
    2) Il tribunato onorario ha funzionato da ausiliario ogni volta che Siculo me lo ha chiesto o si è reso necessario - e quindi smentisco Jegan sul fatto che non siano mai serviti a nulla.

    Es: 1) https://respublicaspqr.forumcommunity.net/?t=15404636
    2)https://respublicaspqr.forumcommunity.net/?t=15405077

    CITAZIONE
    Non solo, per coloro che hanno memoria lunga sono stati utili in contesti di grandissima gravità e situazione difficile. Ne rammento personalmentre tre importanti:
    1) Attacco del 1 Aprile, quando devastata la micronazione, fu convocato dal Tribunato Onorario un'Assemblea dei Cittadini o Concilio della Plebe - secondo l'ordinamento di allora.
    Le decisioni che ne seguirono furono la ricostituzione dello stato e la formazione del Triumvirato.
    2) Passaggio a secondo forum: fu convocata un'assemblea cittadina, vista la situazione di grave abbandono.
    3) Caduta del Governo di Coriolano: ricordate tutti no? Grazie a ciò fu possibile la mia dittatura e la costituzione di un governo in una situazione abbastanza delicata.

    senza dubbio hanno agito, ma il problema è che questa azione non è legittimata da nulla di preciso.
    mi spiego: non sto parlando di azioni illegali (tutt'altro), ma del fatto che vi è una carenza legislativa a riguardo.
    nella costituzione attuale si parla di "affiancamento al tribuno eletto". è inutile arrabattarsi su perniciose interpretazioni: affiancare vuol dire aiutare, ma non c'è scritto come, con quali poteri e quali modalità. lasciando questo vuoto si oscilla tra il "consultarli giusto per fare due chiachciere se e solo se il tribuno lo chiede" e il "cocnedergli poteri e caratteristiche identiche al tribuno eletto". un'ambiguità che deve essere risolta, non incrementata.
    e proprio per questo che è meglio sorvolare su questa proposta:
    CITAZIONE
    "Il Tribunato Onorario è una carica concessa ai Padri della Patria, come riconoscimento dei loro meriti. In numero di due, alla scomparsa dei pater patriae diviene per nomina del Tribuno della Plebe popolarmente eletto.
    Il loro ruolo è quello di fungere da interré o di inseririrsi come rappresentanza in casa di lunga assenza del Tribuno eletto.
    In casi di eccezionale gravità possono invocare un Concilio della Plebe, accordandosi con le altre cariche dello stato."

    ancora peggio dell'attuale vuoto perchè lo estende a tutto il sistema :\
    e ribadisco che a me 'sta cosa del ricorrere ad uomini della provvidenza sempre in riserva e sempre in carica proprio non va giù.
    ci sono i mezzi e gli strumenti per supplire alle mancanze e alle evenienze, qui attribuite ai tribuni, con cittadini regolarmente eletti dai Quiriti quindi senza dubbio degni in quel momento di fiducia e meritevoli.
    questo non toglie i meriti di chi attualmente è tribuno onorario, ma diamine manco può essere una presenza sempre incombente nonostante ci siano tante persone per bene pronte a supplire quando serve.




    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    3) Non è vero che non ho proposto come chiarire il ruolo dei Tribuni Onorari. Quindi smentisco vigorosamente questa affermazione di Bellico.
    Sopra ho scritto, ma evidentemente mi avete ignorato:

    non mi è sfuggita la proposta e non hai da smentire vigorosamente un bel niente.
    è un ben che non abbia criticato come si deve questa cosa in quel frangente.
     
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    Il punto è semplice: tu vuoi abolirli, io no. Non ci può essere nessun punto d'intesa. Per questo è come una discussione tra un sordo ed un cieco.
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 7/11/2008, 19:39)
    Il punto è semplice: tu vuoi abolirli, io no. Non ci può essere nessun punto d'intesa. Per questo è come una discussione tra un sordo ed un cieco.

    allora tu cosa proponi? scrivi un paragrafo di un vago che è spettacolare?
    andiamo, davanti ad una proposta organica, concreta, strutturata e seria io (tu?) posso anche accettare una trattativa e un compromesso, davanti al vuoto spinto che è stato fino ad ora proposto spiacente ma posso solo impuntarmi.
    vuoi i tribuni onorari? bene, prendi carta e penna e fa qualcosa di simile a quello che ho cercato di fare per le altre istituzioni e se ne può parlare. parlare.

    nota per prevenire eventuali insinuazioni di una mia presunzione vanagloriosa: "cercato", non di sicuro fatto al 100% ma è innegabile che un tentativo consistente l'ho fatto.
     
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    ehilà.... c'è nessuno?
     
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  9. ~Jegan
     
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    Scusate ma ho problemi di connessione^^
    Cmq sono pienamente d'accordo con Bellico per quanto riguarda i tribuni onorari. Il problema non è che non servono a nulla... però bisogna stabilire concretamente i loro poteri: se puramente di consulta, o gli stessi del Tribuno( e quindi servirebbero in caso di assenza giustificata di quest'ultimo). Se queste sono le condizioni non ho niente contro di essi, anche se sono convinto che una carica del popolo e per il popolo, sia necessario renderla elettiva .Una domanda allora sorge spontanea: ma come possono essere onorari se sono elettivi? E la mia risposta è semplice: perchè non sostituirli, a questo punto, con un secondo Tribuno, o meglio un vice? Un pò come il Consolato tanto per capirci, con la differenza che anche il secondo Tribuno, verrà scelto dal popolo.
    Ma voglio chiarire ulteriormente la mia proposta:
    Con le elezioni del Tribunato due o più quiriti si scontreranno per tale carica. Ognuno di essi, prima del giorno dell'elezione, sceglierà un suo vice. Ed ecco che quindi i cittadini potranno fin da subito scegliere l'accoppiata migliore e più convincente.
    Quello che sto proponendo è un sistema simile all'elezione del presidente americano tanto per capirci.
    E chiedo ad Aquila di ripensare a questi famosi privilegi, di cui godono i veterani, dal suo punto di vista giustamente. In fin dei conti, già esistono i Senatori nominati dal Princeps per i loro meriti( anche se io ridurrei la loro funzione alla semplice consulta). Il Tribunato però è una carica molto diversa, la più vicina al popolo. Eventuali privilegi possono esserci in qualsiasi altro ministero o rappresentanza, ma non qui.
     
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    Jegan leggendo il tuo messaggio non posso che ribadire ciò che ho detto e ho scritto già nel testo di riforma

    CITAZIONE (~Jegan @ 10/11/2008, 18:22)
    Cmq sono pienamente d'accordo con Bellico per quanto riguarda i tribuni onorari. Il problema non è che non servono a nulla... però bisogna stabilire concretamente i loro poteri: se puramente di consulta, o gli stessi del Tribuno( e quindi servirebbero in caso di assenza giustificata di quest'ultimo). Se queste sono le condizioni non ho niente contro di essi, anche se sono convinto che una carica del popolo e per il popolo, sia necessario renderla elettiva .Una domanda allora sorge spontanea: ma come possono essere onorari se sono elettivi? E la mia risposta è semplice: perchè non sostituirli, a questo punto, con un secondo Tribuno, o meglio un vice? Un pò come il Consolato tanto per capirci, con la differenza che anche il secondo Tribuno, verrà scelto dal popolo.
    Ma voglio chiarire ulteriormente la mia proposta:
    Con le elezioni del Tribunato due o più quiriti si scontreranno per tale carica. Ognuno di essi, prima del giorno dell'elezione, sceglierà un suo vice. Ed ecco che quindi i cittadini potranno fin da subito scegliere l'accoppiata migliore e più convincente.
    Quello che sto proponendo è un sistema simile all'elezione del presidente americano tanto per capirci.

    perfetto, è una idea che posso tranquillamente appoggiare perchè ricalca quel principio che ho voluto seguire "il tribuno rappresenta il popolo".


    CITAZIONE
    Senatori nominati dal Princeps per i loro meriti( anche se io ridurrei la loro funzione alla semplice consulta).

    se leggi il testo che ho proposto c'è proprio questo:
    CITAZIONE
    Art. 39
    Tutti i Senatori hanno il diritto di partecipare ai lavori di discussione del Senato.
    Alle votazioni del Senato sono ammessi i soli Senatori eletti, salvo diverse eccezioni specificate dalla costituzione.

    ergo: i senatori nominati dal principe possono partecipare alle discussioni, ma non votano.
     
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  11. ~Jegan
     
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    Ma infatti l'avevo letto... ma ho ricordato la mia posizione in merito!XD
     
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    Continuo ad essere contrario. Sono cariche onorarie, comunque risulterebbe difficile coprire un prolungamento del tribunato in modo elettivo.

    Mi hai chiesto oggi di aprire il concilio della plebe al posto tuo... a me sembra chiaro che il ruolo di interré e quello sostituivo siano più che chiari. Il vago decantato da Bellico non esiste.

    Io non intendo assolutamente retrocedere. La riforma sembra essersi affossata sul tribunato onorario... come se fossero questi i problemi che dovevamo affrontare. Sono molto deluso.
     
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  13. ~Jegan
     
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    Beh se proprio lo vuoi sapere ti ho chiesto un favore, dato che non ho più la connessione e vado per quella wireless, certamente meno stabile. Se poi questa semplice richiesta, la sfrutti per discorsi senza senso( l'hai pure ripresa su Assemblea Popolare) allora dimenticala...
    Convocherò l'Assemblea quando potrò...ecco che i Tribuni onorari tornano inutili ok?

    E io sono molto deluso dal tuo comportamento e dalla tua decisione. Basta mantenere i propri privilegi, distinguersi dalla massa che per te tutto va bene...
    Magari mi sbaglio, ma questo appare al primo impatto.
    Cmq come si esce da questa situazione?
     
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    CITAZIONE (~Jegan @ 11/11/2008, 00:29)
    Cmq come si esce da questa situazione?

    ho provveduto a modificare il testo seguendo alcuni dei suggeriemnti avanzati.
    ho tenuto conto solo di quei suggerimenti che hanno visto favorevoli almeno due eprsone e si sono concretizzati in qualcosa di organico (quindi la proposta dei tribuni onorari senza capo ne piedi non c'è: quando qualcuno scriverà per filo e epr segno TUTTO CIO' CHE LI RIGUARDA, allora ne rpenderò atto):

    - modificato "alcuni senatori".

    - modificato "comizi curati" con "assemblea popolare".

    - tolti gli ex tribuni dagli eleggibili a principe del senato.

    - invertiti art. 40 e 41.

    - Art. 37, aggiunto: [Concilio della Plebe convocato] "in tutte le occasioni nelle quali tutti i Quiriti sono chiamati a pronunciarsi colleggialmente in modo pubblico o con voto segreto."

    - art. 38, aggiunto: "Il numero di seggi del Senato può essere modificato, a fine legislatura e prima delle nuove elezioni, in funzione della popolazione Quirita, procedendo ad una variazione di un seggio per ogni variazione di cinque Quiriti rispetto alla popolazione presente nella precedente elezione." --> tradotto: a fine del mandato e prima delle elezioni si ocntano quanti quiriti c'erano alla scorsa elezione e quanti possono votare a quella imminente: ogni +5 quiriti scatta +1 seggio; ogni -5 quiriti scatta -1 seggio.

    - Art. 41, modifiche e aggiunte:
    Il Tribuno della Plebe è un membro dell'Assemblea Popolare eletto semestralmente, a maggioranza assoluta, da un Concilio della Plebe da convocarsi obligatoriamente dai Consoli che lo presiedono. Durante le elezioni i lavori dell'Assemblea Popolare sono sospesi. L'esito favorevole delle elezioni del Tribuno della Plebe è ratificato e reso noto dai Consoli tramite provvedimento pubblico che gli è obbligato dal rispetto della volontà dei Quiriti.
    Può candidarsi per la carica di Tribuno qualunque Quirita appartenente all'Assemblea Popolare. Prima delle elezioni il Tribuno deve scegliere un vice che svolga i compiti di supplenza secondo le modalità previste dalla legge.
    [...]
    In caso di assenza superiore ai sei giorni o di impedimento, l'incarico è affidato temporaneamente al suo vice. In caso di eguale assenza del vice l'incarico passa provvisoriamente ad uno dei Consoli secondo le indicazioni del Consiglio dei Ministri.

    - modificato dove occorre con la presenza del vice del Tribuno della Plebe



    il risultato è questo:

    CITAZIONE
    I. Le Assemblee Legislative


    Art. 36
    Il potere legislativo è onere delle assemblee del Senato della Res Publica e dell'Assemblea Popolare che esercitano tali incarichi per conto dei Cittadini della Res Publica.
    La Legge determina i casi d’ineleggibilità e d’incompatibilità con l'ufficio di Senatore o la partecipazione all'Assemblea Popolare, fatto salvo il principio dell'unicità di appartenenza ad una sola delle due assemblee.
    Ogni membro delle assemblee legislative rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
    I membri del Senato non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni e dei voti espressi nell'esercizio delle proprie funzioni.
    Ciascun’assemblea adotta il proprio regolamento procedurale a maggioranza assoluta dei suoi membri.

    Art. 37
    Le sedute delle due assemblee avvengono in modo separato.
    La seduta unica delle due assemblee è detta Concilio della Plebe ed è convocata su richiesta dei Consoli, o del Tribuno della Plebe o del Principe del Senato, in tutte le occasioni nelle quali tutti i Quiriti sono chiamati a pronunciarsi colleggialmente in modo pubblico o con voto segreto.
    L'Assemblea Popolare è presieduta dal Tribuno della Plebe, il Senato è presieduto dal Principe del Senato e i Concili della Plebe sono presieduti dai Consoli.
    Le sedute del Senato sono aperte per la discussione ai Senatori, ai Consoli, ai Ministri, al Principe del Senato e al Tribuno della Plebe eletto.
    Le sedute dell'Assemblea Popolare sono aperte per ogni attività ai suoi membri, ai Consoli e, se convocati, a terzi cui è concesso solo il diritto di parola.
    Le deliberazioni di ciascun’assemblea non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro membri e se non sono adottate a maggioranza dai presenti, salvo differenti prescrizioni stabilite dalla Costituzione.

    Art. 38
    Il Senato della Res Publica è composto da sette Senatori, eletti dai cittadini nei modi previsti da apposita legge elettorale, e da Senatori che possono essere nominati del Principe del Senato per particolari meriti verso la Res Publica, esclusivamente nel primo mese del proprio mandato. Il Principe del Senato può nominare fino ad un massimo di tre senatori complessivi nel proprio mandato, comprensivi di eventuali cittadini rimossi da tale incarico.
    Sono eleggibili e nominabili tutti i cittadini che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età.
    Sono ammessi all'Assemblea Popolare tutti i cittadini che non fanno parte del Senato, purchè abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età.
    Il numero di seggi del Senato può essere modificato, a fine legislatura e prima delle nuove elezioni, in funzione della popolazione Quirita, procedendo ad una variazione di un seggio per ogni variazione di cinque Quiriti rispetto alla popolazione presente nella precedente elezione.

    Art. 39
    Tutti i Senatori hanno il diritto di partecipare ai lavori di discussione del Senato.
    Alle votazioni del Senato sono ammessi i soli Senatori eletti, salvo diverse eccezioni specificate dalla costituzione.

    Art. 40
    Il mandato legislativo dei Senatori eletti è fissato nella durata di sei mesi, cui può essere concessa per legge una o più proroghe soltanto in caso di guerra o magistratura speciale ed in ogni caso non superiore ai tre mesi complessivi.
    Le elezioni del Senato devono svolgersi entro sessanta giorni dalla fine del mandato precedente.
    I Senatori, prima di assumere le proprie funzioni, prestano in seno al Senato il seguente giuramento: "Io giuro, davanti a tutto il Senato e al Popolo Romano, di osservarne fedelmente la Costituzione , tutte le romane leggi e le sue volontà cercando di adempiere al meglio nell’esercizio del mio dovere di Senatore della Res Publica."
    Le prime riunioni del Senato e dell'Assemblea Popolare hanno luogo non oltre il decimo giorno dalle elezioni.
    I Senatori nominati dal Principe del Senato rimangono in carica fino al termine del mandato di quest'ultimo.

    Art. 41
    Il Tribuno della Plebe è un membro dell'Assemblea Popolare eletto semestralmente, a maggioranza assoluta, da un Concilio della Plebe da convocarsi obligatoriamente dai Consoli che lo presiedono. Durante le elezioni i lavori dell'Assemblea Popolare sono sospesi. L'esito favorevole delle elezioni del Tribuno della Plebe è ratificato e reso noto dai Consoli tramite provvedimento pubblico che gli è obbligato dal rispetto della volontà dei Quiriti.
    Può candidarsi per la carica di Tribuno qualunque Quirita appartenente all'Assemblea Popolare. Prima delle elezioni il Tribuno deve scegliere un vice che svolga i compiti di supplenza secondo le modalità previste dalla legge.
    Il Tribuno della Plebe, prima di assumere le sue funzioni, presta in seno all'Assemblea Popolare il seguente giuramento: "Io giuro, davanti a tutto il Popolo Romano, di osservarne fedelmente la Costituzione , tutte le romane leggi e le sue volontà cercando di adempiere al meglio nell’esercizio del mio dovere di Tribuno della Plebe." Stesso giuramento va fatto dal vice.
    Il Tribuno della Plebe gode delle seguenti inalienabili prerogative:
    - presiede l'Assemblea Popolare e ne regola le attività;
    - può convocare il Concilio della Plebe;
    - partecipa di diritto al Consiglio dei Ministri;
    - avanza richiesta di rimozione dall'incarico di altre istituzioni, secondo quanto previsto dalla legge;
    - chiede pareri all'Assemblea Popolare;
    - può emanare Decreti Ministeriali su tutto ciò che non sia competenza di altri ministeri o già materia di una legge esistente;
    - svolge obbligatoriamente gli altri compiti che la Costituzioni e la legge gli affidano.
    In caso di assenza superiore ai sei giorni o di impedimento, l'incarico del Tribunato è affidato temporaneamente al suo vice. In caso di eguale assenza del vice l'incarico passa provvisoriamente ad uno dei Consoli secondo le indicazioni del Consiglio dei Ministri.
    In caso di assenza ingiustificata superiore ai venti giorni si procede con la richiesta di autorizzazione alle dimissioni forzate.

    Art. 42
    Il Plebiscito è il mezzo con il quale il Tribuno della Plebe chiede il parere dell'Assemblea Popolare. Il voto a maggioranza assoluta dei votanti, ovvero la metà più uno di coloro che esprimoni il proprio voto, dell'Assemblea gli concede diritto di veto su eventuale provvedimento in discussione al Senato, oppure l'autorizzazione a chiedere la rimozione dall'incarico di istituzioni elette.
    Il Consulto è il voto che sancisce l'approvazione dei provvedimenti in discussione al Senato, il cui esito è il giudizio che raccoglie la maggioranza assoluta dei Senatori eletti, cioè la metà più uno degli aventi diritto.
    Il Consulto Ultimo è il voto espresso a maggioranza qualifica dei Senatori, ovvero dai due terzi del Senato, su questioni riguardanti l'autorizzazione chiedere la rimozione dall'incarico di istituzioni elette, modifiche alla Costituzione, decisioni di grave importanza su cui è richiesto il voto da parte del Principe del Senato, oppure dei Consoli oppure del Tribuno della Plebe.

    Art. 43
    L'iniziativa di legge è prerogativa di entrambe le assemblee.
    Il Senato è il primo detentore del diritto a legiferare per lo Stato, per proposta dei Senatori, o per Petizione Popolare posta in Assemblea Popolare e segnalata in Senato dal Tribuno della Plebe o su sollecitazione del Governo.
    L'Assemblea Popolare è il mezzo di consultazione del popolo per il Tribuno della Plebe. In essa possono essere discussi tutti i tipi di provvedimenti non Costituzionali.

    Art. 44
    Ogni provvedimento, che venga dall'Assemblea Popolare o dallo stesso Senato, deve essere presentato ai Senatori affinchè possano prenderne visione e discuterne. Al termine del dibattito il Tribuno della Plebe può esprime il suo giudizio favorevole o può invocare un Plebiscito che gli conferisca il potere di veto.
    Dopo la discussione, se il Tribuno della Plebe non ha posto il proprio veto, il disegno di legge è sottoposto al Consulto da parte del Senato.
    Il Principe del Senato, entro una settimana dall'approvazione del medesimo, può controfirmare il provvedimento ed ufficializzarlo, oppure può rimandarlo al Senato per un nuovo Consulto. Se il nuovo Consulto ha esito favorevole il Principe è obbligato controfirmare il provvedimento ed ufficializzarlo.

    Art. 45
    E' indetto Referendum Popolare su richiesta dell'Assemblea Popolare mediante il Tribuno della Plebe, o su proposta di cinque Senatori della Res Publica.
    Il Referendum può essere indetto per deliberare l'abrogazione, totale e parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge.
    Non è ammesso il referendum per leggi di amnistia o d’indulto e per la ratifica di trattati internazionali.
    Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini.
    La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto e se è raggiunta la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
    La legge determina i modi di attuazione del referendum.

    Art. 46
    L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.
    Negli altri casi il Governo non può, senza delega delle assemblee, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria, se non sotto magistratura straordinaria.

    Art. 47
    Il Senato autorizza con Consulto la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio o oneri alle finanze o modificazioni di leggi.
    Il Senato autorizza con Consulto Ultimo l'adozione di Magistrature Straordinarie e conferisce agli aventi diritto i poteri che esse comportano secondo i modi espressi dalle leggi, altresì delibera con Consulto Ultimo lo stato di guerra e conferisce al Governo i poteri necessari.
    L'Amnistia e l'indulto sono concessi con legge deliberata a Consulto Ultimo dei membri del Senato, in ogni suo articolo e nella votazione finale.
    La legge che concede l'amnistia o l'indulto stabilisce il termine per la loro applicazione. In ogni caso l'amnistia e l'indulto non possono applicarsi ai reati commessi in seguito alla presentazione del disegno di legge.

    Art. 48
    I Senatori eletti, il Principe del Senato e il Tribuno della Plebe possono essere rimossi previa richiesta di rimozione dall'incarico avanzata da uno dei seguenti soggetti:
    - Tribuno della Plebe, dopo Plebiscito dell'Assemblea Popolare;
    - Senato, tramite provvedimento sottoposto a Consulto Ultimo;
    - Consoli;
    - Principe del Senato;
    Le rimozioni possono essere autorizzate o respinte dopo parere favorevole a maggioranza assoluta di altre istituzioni elette secondo le seguenti prescrizioni:
    - in caso di richiesta di rimozione di Senatori eletti, sono chiamati ad esprimersi il Principe del Senato, il Tribuno della Plebe, i Consoli;
    - in caso di richiesta di rimozione del Tribuno della Plebe o del suo vice, sono chiamati ad esprimersi il Principe del Senato e i Consoli;
    - in caso di richiesta di rimozione del Principe del Senato sono chiamati ad esprimersi i consoli e il tribuno della Plebe.
    Gli incarichi cui è stata autorizzata la rimossione non possono rimanere vacanti per più di quindici giorni, periodo entro il quale si devono tenere elezioni supplettive per assegnare gli stessi.
    I Cittadini rimossi possono ricandidarsi per le nuove assegnazioni, salvo se sottoposti ad inchiesta per reati gravi che ne cagionano l'eleggibilità.
    Se i Cittadini rimossi da un incarico vengono rieletti per lo stesso, non è possibile chiederne nuova rimozione entro due mesi dalla nuova elezione.
    I Senatori nominati possono essere rimossi in qualunque momento del loro mandato dal Principe del Senato.
    Non possono essere nominati Senatori dal Principe cittadini cui è stata imposta la rimozione dall'incarico di Senatori eletti durante la legislazione corrente.


    II. Il Principe del Senato


    Art. 49
    Il Principe del Senato è il Capo dello Stato. Egli rappresenta l'unità della nazione, è il garante della Costituzione e assicura il regolare funzionamento dei poteri pubblici e la continuità dello Stato.

    Art. 50
    La carica del Principe del Senato è annuale.
    Egli è eletto dal Senato mediante Consulto Ultimo. Al terzo scrutinio è eletto mediante Consulto. Durante le elezioni il Senato è presideduto dal Tribuno della Prebe. L'esito favorevole delle elezioni del Principe è ratificato e reso noto dai Consoli tramite provvedimento pubblico che gli è obbligato dal rispetto della volontà del Senato.
    In caso di assenza superiore ai sei giorni o di impedimento, l'incarico è affidato temporaneamente ad uno dei Consoli secondo le indicazioni del Consiglio dei Ministri.
    In caso di assenza ingiustificata superiore ai venti giorni si procede con la richiesta di autorizzazione alle dimissioni forzate.
    È eleggibile solo un Cittadino che abbia ricoperto per almeno un mandato completo l'incarico di Console.

    Art. 51
    Il Principe del Senato gode delle seguenti inalienabili prerogative:
    - presiede il Senato, partecipando alle discussioni e alle votazioni dello stesso anche se non è eletto;
    - vaglia i documenti e i provvedimenti del Senato secondo le modalità espresse dalla legge;
    - conferisce l'incarico alle istituzioni elette tramite provvedimento pubblico che gli è obbligato dal rispetto della volontà popolare;
    - emana editti della durata di quindici giorni e regolamentati, come previsto dalla legge;
    - ha diritto di veto sui Decreti Legge e sui Decreti Legislativi;
    - provvede alla scelta dei Senatori nominati secondo quanto previsto dalla legge, sotto consiglio del Tribuno della Plebe, o del Senato, o dell'Assemblea Popolare, o secondo motu proprio; le nomine debbono tener conto dei limiti numerici previsti dalla legge; gode altresì del potere di revoca di tali nomine;
    - avanza richiesta di rimozione dall'incarico di altre istituzioni, secondo quanto previsto dalla legge;
    - ha il comando strategico delle forze armate;
    - in caso di guerra presiede lo Stato Maggiore della Repubblica per la Difesa Nazionale, coadiuvato dai Consoli secondo la legge;
    - svolge obbligatoriamente gli altri compiti che la Costituzioni e la legge gli affidano.

    Art. 52
    Il Principe del Senato non è responsabile per gli atti compiuti nell'esercizio delle funzioni che obbediscano all'adempimento degli obblighi previsti dalla legge.
    Tale tutela decade per ogni atto di alto tradimento, o attentato alla Costituzione o violazione di qualunque legge della Res Publica cui è obbligato a rispondere come esempio per tutti i Cittadini.

    Art. 53
    Il Principe del Senato, prima di assumere le sue funzioni, presta in seno al Senato il seguente giuramento: "Io giuro, davanti a tutto il Senato e al Popolo Romano, di osservarne fedelmente la Costituzione , tutte le romane leggi e le sue volontà cercando di adempiere al meglio nell’esercizio del mio dovere di Principe del Senato."

     
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    E io sono molto deluso dal tuo comportamento e dalla tua decisione. Basta mantenere i propri privilegi, distinguersi dalla massa che per te tutto va bene...

    A me deludete tutti voi: mi volete togliere il tribunato onorario, il succo e la sostanza è tutta qui. Non ci sono molte altre questioni teoriche da andare a rispolverare.
    Tutti voi state decidendo questo: che Aquila non è più meritevole del Tribunato Onorario, perché in fondo quello di Cicerone non se lo è cagato mai nessuno.

    E questo mi fa schifo: a chi ha dato dato tanto alla Res Publica ed ancora da molto viene rinfacciato tutto e criticato tutto. A te sembra giustizia? Per me è vergognoso.
    Non potete trovare un accordo con me in questo caso: non sono diventato così stupido da sorridere a tutti gli affronti che mi si fanno.
     
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