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Questa piccola orazione, F.G.Bellico, battagliero oratore della Res Publica, si candida su richiesta a Principe del Senato contro C.R.Cicerone.
In realtà l'orazione era senza nessun titolo; è stato attribuito un titolo arbitrario al fine di una più facile identificazione.
Signori Senatori, nonostante io per primo abbia avanzato il nome di Cicerone come nostro futuro Principe del Senato, mi sento il dovere di dare un seguito alla proposta di Frentano e raccogliere una sorta di guanto di sfida cordiale candidandomi parimenti per tale incarico.
Nulla ho da recriminare contro l'ottimo Cicerone! Per questo nelle poche ore che ci separano dal voto non ho alcuna intenzione di fare una "campagna elettorale", figuriamoci screditare l'avversario (che tale onestamente non ritengo) millantando d'esser io migliore e lui indegno. Oltretutto proprio per onestà intellettuale e a rigor di logica tali affermazioni andrebbero a cozzare con quanto ho detto ieri l'altro.
Dunque questa, venerandi Senatori, è solo la formalizzazione della mia candidatura: Flavio Giulio Bellico lo consocete ed avete avuto modo di valutare il suo operato. Se ritenete che meriti la carica di Principe del Senato, votatemi. Altrimenti votate per il comunque valido Cicero nostro viro collega.
Concludo comunque dicendo che sempre viva è in me la volontà di vedere un terzo candidato proporsi in questo scontro. E' tutto a beneficio della Res Publica poter scegleire tra i valenti Senatori che siedono virtualmente in quest'assise.F.G.Bellico
Console della Res Publica
Per chi è interessato al contesto originale:
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