Romano
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Questa è l'orazione con la quale la fiducia richiesta da Cicerone, dopo aspre critiche, viene in larga parte concessa, anche se non deliberata, dai membri del Senato.
Dopo questa dichiarazione del Crasso, da cui ci si aspettava un voto contrario al Principe, scoppia un aspro dibattito in Senato.
Il motivo della mia scelta, che tutti chiederanno sicuramente spiegazione, è dettata principalmente da due fattori.
Il primo è la posizione che il PD, attraverso i suoi membri, ha optato molto recentemente cambiando la sua posizione da sfavorevole per Cicerone, in principio, a leggermente favorevole in seguito.
Il secondo è dettato da ciò che è accaduto in questi ultimi giorni attraverso ardue meditazioni.
E' vero, quello che è successo in questo periodo si può intendere come mancanza di voglia di fare da parte del nostro Princeps, e su questo nessuno può negare l'evidenza.
E' vero, lo ammetto, sono stato io il primo che si è "lamentato" indirettamente quando non arrivava l'approvazione per la fondazione della commissione per i lavori del codice legislativo.
E' vero, sono stato io stesso insieme ad Aquila ad avere da ridire sulla condotta del Principe in questo periodo.
Ma nonostante tutto, mi sono chieso, chi sono io per non poter concedere una seconda possibilità?
Signori, molte volte mi sono ritrovato a dover sopperire a situazioni ostiche, ma questa è stata la peggiore.
Ma in Caio Regolo Cicerone, e posso ormai parlare abbastanza liberamente delle sue migliori qualità poichè, sicuro della vostra saggezza, non ho ritegno a fare qualche confessione, non c'è stata nessuna dissolutezza e credo che semplicemente sia stato colto in un momento di debolezza, niente di più.
Nonostante questa alta opinione di lui, mi sono imposto di andare fino in fondo alla faccenda parlando sia con Aquila, il quale egregiamente mi ha illustrato i motivi della sua scelta di sfiduciare Caio Regolo Cicerone, sia parlando con il Princeps che, dopo un'attenta analisi mi chiese una seconda possibilità, una possibilità per rimediare ai suoi errori, insomma un modo per poter riscattarsi. Chiedendo ciò inoltre, o padri coscritti, ha giurato di non farmi pentire della scelta che oggi, ho deciso di compiere.
Ordunque senatori, esimi colleghi di questa augusta camera, dopo un'attenta riflessione dettata da una fiducia che ripongo in Cicerone e da una esigenza di partito io, Marco Licinio Crasso, questore e senatore della nostra grande patria Res Publica SPQR, concedo la fiducia al nostro attuale Princeps Senatus con la ripromessa che da ora in poi si impegni costantemente nell'incarico che lui stesso ha deciso di ricoprire.
Per chi è interessato al contesto originale:
https://respublicaspqr.forumcommunity.net/?t=16202379
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