[CONVEGNO] Fascismo e democrazia

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  1. Josif Vissarionovic Dzugasvili
     
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    Mussolini a differenza di Hitler e Stalin ebe un consenso basso,questo consenso era dato dall'orgoglio più che dalla ragione
     
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  2. Furio Camillo
     
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    CITAZIONE (Sesto Giulio Cesare @ 21/4/2009, 23:08)
    democrazia come sappiamo è potere del popolo......poichè durante il periodo del fascismo il popolo chiedeva e al popolo veniva dato (dipende dalla propria ideologia.....cosi' non facciamo critiche inutili)percio' il popolo comandava perchè il duce non era altro k l'uditore della voce del popolo percio'.....

    a me non pare che i fatti siano stati proprio questi...il potere a Mussolini lo diede il Re,e per le sue ragioni. vorrei ricordare che il primo governo Mussolini non era mica tanto legale...dal 22 al 24 Mussolini potè tranquillamente operare dall'alto e fare agire le camice nere verso l'opposizione...e vorrei anche ricordare che alle elezioni del 24 non si presentò mica da solo il partito Fascista,ma con liberali e domocratici...e che come affermò Matteotti le elezioni si svolsero in un clima generale di violenza e intimidazione! e giustamente il Fascismo dimostrò qual'era la libertà di espressione e critica esso concedeva uccidendo il deputato socialista! il popolo non chiedeva le manganellate agli oppositori,il popolo non chiedeva che non gli fosse concessa la libertà di sciopero e di espressione! il popolo chiedeva posti di lavoro e miglioramento delle condizioni,e per questo Mussolini si adoperò,ma a che prezzo?! e non tollero risposte del tipo: gli Italiani erano iscritti al partito. avevano poca scelta! non c'erano più altri partiti e i sindacati erano diventati Fascisti... quella gente in piazza,poteva anche essere a favore della guerra(e non credo che tutti fossero lì di propria volontà),ma ci vuole ben poco a riempire una piazza,bastavano gli ex combattenti che avevano perso tutto e volevano riscattarsi,cioè quei disperati che avevano marciato su Roma nel '22. quindi non proviamo a chiamare la Dittatura fascista democrazia,perchè solo per la presenza di un dittatore e la mancanza di un opposizione non può più essere considerata tale.
    Scusate se non ho portato documenti a risprova delle mie parole,ma mi sono sembrati fatti condivisi e accreditati,i fatti che si insegnano nelle scuole...

    per il resto quoto la definizione di democrazia che ha dato Jegan
     
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  3. Flames~
     
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    CITAZIONE (simocor @ 21/4/2009, 19:04)
    Cosa si intende per democrazia?

    Bisognerebbe prima rispondere a questo quesito perchè se la democrazia è quella che regna al giorno d'oggi, accostarla al fascismo è una pura bestemmia. :rolleyes:
     
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  4. Sesto Giulio Cesare
     
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    ma k idea avete di fascismo voi=?? pensate davvero k esistevano tanti uomini al mondo da appioppare a ogni famiglia italiana una camicia nera con il mitra k li costringeva ad applaudire e votare per mussolini???

    il re pufff k re......un savoia (e gia' qui) un codardo k pero' ha riconosciuto la sua incapacita' nel guidare uno stato e l'ha data a k di dovere.......... vedete sotto e leggete pero'

    SPOILER (click to view)
    Ecco qui 100 dei tanti provvedimenti del duce: Benito Mussolini

    1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184
    2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158
    3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841
    4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653
    5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277
    6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798
    8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312
    9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928
    10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397
    11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827
    12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768
    13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264
    14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di
    15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817
    16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048
    17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138
    18. Istituto Autonomo Case Popolari
    19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali
    20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859)
    21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande,
    22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori)
    23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927
    24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alu
    25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni
    26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole
    27. Abolizione della schiavitù in Etiopia
    28. Lotta contro la malaria
    29. Colonie marine, montane e solari
    30. Refezione scolastica
    31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni
    32. Scuole professionali
    33. Magistratura del Lavoro
    34. Carta della Scuola
    35. Bonifiche paludi Pontine
    Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano.Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia, Carbonia, Fertilia, Segezia, AlbereseMussolinia (oggi Alborea), Tirreni
    36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo
    37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie
    38. Roma: Viale della Conciliazione
    39. Progetto della Metropolitana di Roma
    40. Tutela paesaggistica ed idrologica
    41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città
    42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane
    43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore
    44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia
    45. Fondazione di 16 nuove Province
    46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”)
    47. Creazione quartiere dell’EUR
    48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi
    7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055
    50. Costruzione di numerose dighe
    51. Fondò l’istituto delle ricerche
    profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte
    52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA
    53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze
    54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri
    55.Opere eseguite in Etiopia:
    56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico
    57. Patti Lateranensi, 11/02/1929
    58. Tribunale del popolo
    59. Tribunale speciale
    60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989),
    il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada,ect ect ect....
    61. Conferenza di Losanna
    62. Conferenza di Locarno
    63. Conferenza di Stresa
    64. Patto a quattro
    65. Patto anti-Comintern
    66. Riconquista della Libia
    67. Conquista dell’Etiopia
    68. Guerra di Spagna
    69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932
    70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933
    71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706
    72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse
    il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio
    73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944
    74. Parità aurea della lira
    75. Battaglia del grano
    76. 1929: crisi finanziaria mondiale
    77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24)
    78. Attacco al latifondo siciliano
    79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso l’Urss
    80. Pareggio di bilancio già dal 1924
    81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923
    82. Fondazione di CINECITTA’
    83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927
    84. Primi esperimenti della televisione
    che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione
    85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia
    prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata
    86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928
    87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925
    88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo
    (tra l’altro, fu in quella occasione che venne inaugurata la “posta aerea”)
    89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.)
    90. Littoriali della cultura e dell’arte
    91. Registro per armi da fuoco
    92. Istituzione della guardia forestale
    93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923
    94. Fondazione della FAO
    49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia
    (ex Montecelio), dotata del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma)
    95. Fondazione dei consorzi agrari
    96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate
    97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932
    98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco.
    99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni
    100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate




    avete ancora il coraggio di dire cio'??


     
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  5. Furio Camillo
     
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    CITAZIONE (Sesto Giulio Cesare @ 22/4/2009, 21:46)
    ma k idea avete di fascismo voi=?? pensate davvero k esistevano tanti uomini al mondo da appioppare a ogni famiglia italiana una camicia nera con il mitra k li costringeva ad applaudire e votare per mussolini???

    il re pufff k re......un savoia (e gia' qui) un codardo k pero' ha riconosciuto la sua incapacita' nel guidare uno stato e l'ha data a k di dovere.......... vedete sotto e leggete pero'

    avete ancora il coraggio di dire cio'??[/SPOILER]

    ma tu leggi quello che gli altri scrivono o fai finta?!
    ho detto che l'Italia era piena di camice nere? a me non pare,ho solo riportato le parole di Matteotti. "le elezioni si svolsero in un clima di violenza e intimidazione",non ho detto che tutti gli Italiani furono costretti. ho detto che la situazione creatasi non era la più appropriata per consentire delle regolari elezioni. E mi riferisco agli attacchi ai giornali,alle sedi dei partiti e al pestaggio degli iscritti. e leggi quello che ho scritto riguardo al riempire una piazza di gente...bastavano i suoi fedeli,quelli stessi che avevano marciato su Roma... e il Re diede il potere a Mussolini per paura,ed è solo grazie a quel re che tu come me(per ragioni diverse)disprezzi che il tuo Duce ha ottenuto il potere. e poi è inutile che mi elenchi le belle cose che ha fatto il Duce. le ho forse criticate? anzi,se tu leggessi ho anche detto: "il popolo chiedeva posti di lavoro e miglioramento delle condizioni,e per questo Mussolini si adoperò,ma a che prezzo?!". ma non dovrebbe essere neanche questa la domanda,anche se mi piacerebbe fartela(questi bei provvedimenti che hai elencato valevano una guerra e centinaia di migliaia di morti Italiani?sono serviti all'Italia per non farla vivere nella poverta durante la guerra e nei decenni successivi?)
    ma la domanda a cui dovresti rispondere(perchè il topic era su questo) è: pensi davvero che la Dittatura fascista fosse una democrazia?! cerca di dirmi perchè i libri di storia sbaglierebbero nel dire che il dominio Fascista fu violento nella sua affermazione,e quindi niente affatto democratico
     
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  6. Sesto Giulio Cesare
     
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    avevo capito male mi scuso.......le opere di mussolini hanno portato e portano beneficio in italia ancora oggi......bonifiche acquedotti ecc ecc.....i libri sbagliano perchè scritti dai vincitori.....tutti sappaimo k ad esempio commodo era davvero ben visto dal popolo romano ma avverso ai senatori.perciò oggi conserviamo di commodo un idea negativa a causa dei vincitori (i senatori) che hanno scritto di lui ciò k hanno voluto......stessa cosa per il duce........per quanto riguarda i morti esiste una nazione che non ne ha avuti?? immagina senza l'asse dopo un attacco da parte della germania ?? altro k mila morti.....miliardi..........lo stesso mussolini scrisse:
    "La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie(...)L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora. Tutti i dittatori hanno fatto strage dei loro nemici. Io sono il solo passivo; tremila morti contro qualche centinaio. Credo di aver nobilitato la dittatura. Forse l'ho svirilizzata, ma le ho strappato gli strumenti di tortura.
    Stalin è seduto sopra una montagna di ossa umane. E' male? Io non mi pento di aver fatto tutto il bene che ho potuto anche agli avversari, anche ai nemici, che complottavano contro la mia vita, sia con l'inviare loro dei sussidi che per la frequenza diventavano degli stipendi, sia strappandoli alla morte.
    Ma se domani togliessero la vita ai miei uomini, quale responsabilità avrei assunto salvandoli? Stalin è in piedi e vince, io cado e perdo. La storia si occupa solamente dei vincitori e del volume delle loro conquiste ed il trionfo giustifica tutto. La rivoluzione francese è considerata per i suoi risultati, mentre i ghigliottinati sono confinati nella cronaca nera. "
     
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  7. Josif Vissarionovic Dzugasvili
     
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    probabilmente Mussolini ebbe un amnesia di quelli morti in Etiopia e in Jugoslavia
     
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  8. Furio Camillo
     
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    bene,orgomentazione buona e non evasiva. hai risposto alla domanda. io lascio la parola a qualcun'altro che continui il dibattito. tolto jegan,nessuno ha fatto un discorso organico,e voglio sentire altre voci.
    buona serata Roma
     
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  9. Sesto Giulio Cesare
     
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    CITAZIONE (Josif Vissarionovic Dzugasvili @ 22/4/2009, 22:42)
    probabilmente Mussolini ebbe un amnesia di quelli morti in Etiopia e in Jugoslavia

    un centinaio se va bene.... e stalin del suo esercito sacrificato ai nazisti??
     
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  10. simocor
     
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    CITAZIONE (Sesto Giulio Cesare @ 22/4/2009, 22:46)
    CITAZIONE (Josif Vissarionovic Dzugasvili @ 22/4/2009, 22:42)
    probabilmente Mussolini ebbe un amnesia di quelli morti in Etiopia e in Jugoslavia

    un centinaio se va bene.... e stalin del suo esercito sacrificato ai nazisti??

    Cerchiamo di non andare fuori tema....
     
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  11. Josif Vissarionovic Dzugasvili
     
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    CITAZIONE (Sesto Giulio Cesare @ 22/4/2009, 22:46)
    un centinaio se va bene

    Un centinaio sono coloro che solo in Jugoslavia sonos tati presentati come criminali di guerra italiani ora da questo penso che si possa dedurre che a meno che ogni criminale non avesse cmpiuto un solo crimine a testa sia un po di più del centinaio

    CITAZIONE
    e stalin del suo esercito sacrificato ai nazisti??

    Che significa sacrificato?Non avrebbe dovuto forze impiegarlo?
    L'esercito è uno stumento di difesa o di offesa ma che comunque deve salvagurdare il territorio quindi mi sembra logico l'impiego dell'esercito

     
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  12. Sesto Giulio Cesare
     
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    rispondo è chiudo......l'operazione barbarossa falli anche perchè stalin lascio' milioni di prigionieri sulla strada verso mosca...questa mossa rallento' i nazisti.......ma a k prezzo??? milioni di vite e di persone segante per la vita da torture.......

    rispondi al post di prima
     
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  13. Josif Vissarionovic Dzugasvili
     
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    CITAZIONE (Sesto Giulio Cesare @ 22/4/2009, 22:59)
    rispondo è chiudo......l'operazione barbarossa falli anche perchè stalin lascio' milioni di prigionieri sulla strada verso mosca...questa mossa rallento' i nazisti

    E questa dove l'hai trovata :D
    CITAZIONE
    rispondi al post di prima

    Quale?
     
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  14. Tiberio Sempronio Gracco
     
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    Bisogna chiarire se il topic si chieda se "c'era democrazia durante il ventennio" sulla qual cosa mi pare nessuno possa rispondere affermativamente, o se l'ideologia fascista (quindi il fascismo) può essere considerato democratico, come mi pare abbia chiaramente scritto simocor.
    Orbene, prendiamo l'ufficiale Dottrina del Fascismo:

    il Fascismo è contro la democrazia che ragguaglia il popolo al maggior numero abbassandolo al livello dei più; ma è la forma più schietta di democrazia se il popolo è concepito, come dev’essere, qualitativamente e non quantitativamente, come l’idea più potente perché più morale, più coerente, più vera, che nel popolo si attua quale coscienza e volontà di pochi, anzi di uno, e quale ideale tende ad attuarsi nella coscienza e volontà di tutti.
    (Dottrina del Fascismo, 1933)

    Il concetto di Democrazia cui si richiama il fascismo, è quello di Democrazia Organica, ovvero la realizzazione politica del modello organizzativo economico noto come Corporativismo.

    Il Corporativismo è il fenomeno rivoluzionario che incarna l’unica democrazia possibile. Scrisse infatti Giuseppe Bottai nel dopoguerra: <<e’ fuor di dubbio che con la “unità” e la “libertà” d’associazione sindacale il Fascismo avesse posto le basi d’un regime rappresentativo nuovo, capace d’affiancare alla deputazione parlamentare una rappresentanza “diretta”, mentre con il principio dell’autogoverno corporativo soppiantava la delegazione del potere con un potere diretto. I due problemi, che la democrazia moderna si pone, erano virtualmente risolti>>.

    Lo Stato è altresì Etico, guidato cioè da una Morale è uno Stato con una precisa volontà. Cosa chiede questo Stato al Cittadino? Esso chiede non un’astratta e formale cooptazione all’interno di un organismo superiore, eterno e intangibile, bensì una partecipazione attiva fatta di responsabilità e diritti.
    La Democrazia nostrana grava sul cittadino come un governo assillante, sempre pronto a invadere in modo indebito lo spazio di libertà del singolo, soffocandolo con un peso burocratico e legislativo tanto più insopportabile quanto più si manifesta in modo paternalistico; il Cittadino dello Stato Etico Corporativo concepito dal fascismo, invece, esalta le proprie prerogative e capacità specializzate, mettendole a disposizione di un ente di cui è parte piena, cosciente e legittima. La sua produttività viene valorizzata dall’interno di una comunità politica nella quale i consociati attraversano tutta la propria vita.

    Così lo Stato non sarà più un leviatano oscuro e incombente: accoglierà invece la vita intera del Cittadino-Produttore, gratificato dalla Compartecipazione ad una struttura collettiva a cui ha tutto l’interesse – in primo luogo Morale – di essere solidale. Lo Stato, da parte sua, amplia il proprio ruolo sociale, trasformandosi da spettatore asettico delle esistenze dei propri abitanti a interprete delle loro esigenze, ma anche e soprattutto suggeritore di stili, abitudini, mentalità.
    Ma tutto ciò deve avere alla base una Rivoluzione Morale che, mirando alla creazione di un Uomo Nuovo portatrice di nuovi valori morali, dia ai Cittadini la possibilità di identificarsi con lo Stato.
    Lo Stato assume così una propria disciplina politica capace di coinvolgere tutti gli strati della vita nazionale: superando conflitti e lacerazioni, esso si pone come espressione di un potere collettivo. La democrazia diretta appunto.
    Sempre Bottai afferma che "Il Sindacato, la Corporazione, il Partito Unico, che furono, e possono ancora essere, in altri sistemi, strumenti di dominio della massa sull'uomo, sono mezzi giuridici dati dallo Stato Fascista all'uomo per riscattarsi dalla tirannia della massa, dal brigantaggio dei grossi feudatari dell'economia capitalistica, dalla concorrente omertà delle fazioni, fondando una gerarchia autentica e naturale di valori individuali e collettivi".
     
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  15. ~Jegan
     
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    Quello che bisogna capire è se veramente la democrazia diretta rappresenta un evoluzione in meglio rispetto a quella rappresentativa...
    Io non credo per due motivi:
    1) Mancanza di un confronto vero e proprio nelle varie materie. In caso di questioni complesse è troppo semplicistico giudicare con un si o con un no. Bisogna prima discutere, confrontarsi, avvicinare le posizioni e trovare un punto di intesa( tra maggioranza e opposizione)
    2) Mancanza di controllo e quindi minor senso di responsabilità.
    E non dimentichiamo che la democrazia rappresentativa presenta alcune possibilità di voto diretto dei cittadini: istituto referenziale.
     
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48 replies since 21/4/2009, 18:04   492 views
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