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Il Gallo.
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una piccola premessa: quello che segue è un RIASSUNTO dell'argomento trattato in questa lezione (argomento davvero troppo vasto), ho cercato, quindi, di riportare solo le parti più importanti. qualora qualcuno avesse dei dubbi o volesse saperne di più è pregato di fare domande, sono qui apposta. CITAZIONEPartiamo col dire che alla base di tutto, ovviamente, vi è una idea.
Essa può essere più o meno articolata, sta allo sceneggiatore riuscire ad ampliarla e riuscire a trasformarla in un SOGGETTO.
Il soggetto altro non è che l’idea ampliata e scritta sotto forma di breve racconto di facile lettura. Ora, per un buon sceneggiatore o scrittore in generale le idee sono come il pane, non bisogna mai rimanerne senza, occorre quindi imparare ad annotare tutto ciò che può dare ispirazione (io, per esempio, ho sempre un taccuino con me).
Per imparare a scrivere un buon soggetto bisogna “sezionare” la trama. Ogni trama risulterà quindi divisa in tre parti: incipit, corpo e desinit o explicit.
L’inizio o incipit è la parte iniziale della storia, il suo compito è quello di attirare il lettore e persuaderlo a continuare la lettura (compito più difficile di quello che sembra).
Il corpo è la lunga sezione centrale della nostra storia dove succede tutto e il contrario di tutto, il ritmo può essere più o meno serrato ma è in questa parte che, per esempio, il protagonista affronta la sua missione scontrandosi con tutti i meccanismi antagonisti scatenatigli contro dal malvagio.
L’ultima parte, sulla quale ci soffermeremo di più, è il finale.
Il finale, detto anche desinit o explicit, ha appunto il compito di svelare, spiegare tutti gli intrighi e le complicazioni avvenute nel corpo della storia. In pratica se l’incipit deve invogliare il lettore a leggere la nostra storia il desinit deve ricompensarlo, dimostrargli che ha fatto bene a leggere.
Prima del desinit vi è la fase detta di risoluzione. È la fase dove il protagonista conquista il necessario per battere l’antagonista, dove i suoi dubbi vengono sciolti, in pratica la fase che ci introduce al desinit e che da senso alla vittoria dell’eroe.
Ritorniamo al desinit.
Esso deve dare al pubblico una emozione positiva (es. divertimento, commozione), ma deve gratificare anche intellettualmente confermando le deduzioni del lettore. A queste si accompagna anche la catarsi, cioè la purificazione, l’effetto liberatorio che il pubblico deve avere. Ciò avviene tramite il premio che sarà dato al protagonista e la punizione dell’antagonista.
L’explicit, poi, deve essere esplicativo ed esaustivo, deve spiegare tutti gli snodi logici della storia (nessuno escluso), in pratica tutti i meccanismi che hanno portato alla vittoria del protagonista devono essere chiare e devono soddisfare le aspettative del lettore. Tuttavia possono esserci delle omissioni intenzionali da parte dello sceneggiatore, in pratica si possono introdurre dei fattori e lasciarli in sospeso per riprenderli poi in una altra eventuale serie.
Se la nostra serie è poi un fumetto seriale (es. Tex, Zagor, Topolino) alla fine deve essere garantita di nuovo la continuity, cioè tutto deve ritornare allo stadio iniziale.
bene, anticipo che nella prossima lezione parleremo dell'architettura di una storia, della scelta del titolo e dei personaggi.. -
Gneo Sergio Catilina.
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Quindi, professor Gallo, la storia è suddivisibile così:
Incipit
Parte iniziale, deve attirare il lettore a continuare, narrativamente rappresenta l'antefatto a ciò che descritto nel corpo.
Corpo
Svolgimento, parte centrale della storia, in cui narrativamente avviene lo scontro tra antagonisti e protagonisti, capovolgimenti vari, intrighi, etc. L'ultima parte del corpo è la Risoluzione che può essere vista anche come introduzione al finale.
Finale
Fine della storia, che si può concludere bene o male. Il lettore deve avere sensazioni positive dal finale e gli deve essere ripagato lo "sforzo della lettura" (se così possiamo dire).
In seguito vorrei, professore, che ci spiegaste (forse è già in programma) come si fanno ad imprimere ad una storia sensazioni e sopratutto quella che ha chiamato "catarsi", il senso di purificazione e liberazione.CITAZIONETuttavia possono esserci delle omissioni intenzionali da parte dello sceneggiatore, in pratica si possono introdurre dei fattori e lasciarli in sospeso per riprenderli poi in una altra eventuale serie.
Le omissioni, da lettore, le trovo fondamentali per la riuscita di una storia.CITAZIONEEsso deve dare al pubblico una emozione positiva (es. divertimento, commozione), ma deve gratificare anche intellettualmente confermando le deduzioni del lettore.
Non vorrei che fosse una regola perchè la vedo spesso infranta e quando succede ciò il fumetto mi piace ancora di più per i suoi inaspettati risvolti.CITAZIONESe la nostra serie è poi un fumetto seriale (es. Tex, Zagor, Topolino) alla fine deve essere garantita di nuovo la continuity, cioè tutto deve ritornare allo stadio iniziale.
Ho perplessità sull'uso del termine garantire, ho visto spesso storie finire con il protagonista in un letto di ospedale o in fin di vita per poi ritrovarlo come al solito pimpante nella storia successiva.
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Il Gallo.
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CITAZIONEIncipit
Parte iniziale, deve attirare il lettore a continuare, narrativamente rappresenta l'antefatto a ciò che descritto nel corpo.
Corpo
Svolgimento, parte centrale della storia, in cui narrativamente avviene lo scontro tra antagonisti e protagonisti, capovolgimenti vari, intrighi, etc. L'ultima parte del corpo è la Risoluzione che può essere vista anche come introduzione al finale.
Finale
Fine della storia, che si può concludere bene o male. Il lettore deve avere sensazioni positive dal finale e gli deve essere ripagato lo "sforzo della lettura" (se così possiamo dire).
esattamenteCITAZIONEIn seguito vorrei, professore, che ci spiegaste (forse è già in programma) come si fanno ad imprimere ad una storia sensazioni e sopratutto quella che ha chiamato "catarsi", il senso di purificazione e liberazione.
rimandiamo alla lezione sugli espedienti letterariCITAZIONECITAZIONETuttavia possono esserci delle omissioni intenzionali da parte dello sceneggiatore, in pratica si possono introdurre dei fattori e lasciarli in sospeso per riprenderli poi in una altra eventuale serie.
Le omissioni, da lettore, le trovo fondamentali per la riuscita di una storia.
pure io ritengo fondamentali le omissioni, questo punto, tuttavia, è a discrezione dello sceneggiatore...io lascio sempre qualche punto in sospeso, per esempioCITAZIONECITAZIONEEsso deve dare al pubblico una emozione positiva (es. divertimento, commozione), ma deve gratificare anche intellettualmente confermando le deduzioni del lettore.
Non vorrei che fosse una regola perchè la vedo spesso infranta e quando succede ciò il fumetto mi piace ancora di più per i suoi inaspettati risvolti.
ovviamente non è una regola, ma un consiglio...che molte volte non viene considerato! io per esempio preferisco credere una cosa che verrà poi smentita dalla bravura dello sceneggiatore (cosa che faccio nelle mie storie)CITAZIONECITAZIONESe la nostra serie è poi un fumetto seriale (es. Tex, Zagor, Topolino) alla fine deve essere garantita di nuovo la continuity, cioè tutto deve ritornare allo stadio iniziale.
Ho perplessità sull'uso del termine garantire, ho visto spesso storie finire con il protagonista in un letto di ospedale o in fin di vita per poi ritrovarlo come al solito pimpante nella storia successiva.
vedi, Catilina, nei fumetti seriali la continuity è essenziale poichè senza essa il lettore si troverebbe spiazzato...supponi di aprire lo Zagor di Maggio e scoprire che Bonelli ha deciso di far morire Cico o Drunky Duck...sarebbe la fine! così a volte si usano gli espedienti che hai detto tu (il protagonista è morente e dopo dieci minuti è più pimpante di prima). -
Gneo Sergio Catilina.
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CITAZIONEpure io ritengo fondamentali le omissioni, questo punto, tuttavia, è a discrezione dello sceneggiatore...io lascio sempre qualche punto in sospeso, per esempio
Anche perchè poi dà la possibilità di fare un seguito in futuro.CITAZIONEio per esempio preferisco credere una cosa che verrà poi smentita dalla bravura dello sceneggiatore (cosa che faccio nelle mie storie)
Idem, ma purtroppo non sono sicuro di riuscire a imprimere quest'effetto.CITAZIONEvedi, Catilina, nei fumetti seriali la continuity è essenziale poichè senza essa il lettore si troverebbe spiazzato...supponi di aprire lo Zagor di Maggio e scoprire che Bonelli ha deciso di far morire Cico o Drunky Duck...sarebbe la fine! così a volte si usano gli espedienti che hai detto tu (il protagonista è morente e dopo dieci minuti è più pimpante di prima)
Io facevo semplicemente una critica al termine garantire che poi nella pratica tanto "garantire" non è perchè, ripeto il mio concetto, "ho visto spesso storie finire con il protagonista in un letto di ospedale o in fin di vita per poi ritrovarlo come al solito pimpante nella storia successiva.".
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Il Gallo.
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CITAZIONECITAZIONEpure io ritengo fondamentali le omissioni, questo punto, tuttavia, è a discrezione dello sceneggiatore...io lascio sempre qualche punto in sospeso, per esempio
Anche perchè poi dà la possibilità di fare un seguito in futuro.
e anche perchè, poi, lasci al lettore una sana curiosità che potrà venire colmata con una nuova serie o lasciata in sospesoCITAZIONECITAZIONEio per esempio preferisco credere una cosa che verrà poi smentita dalla bravura dello sceneggiatore (cosa che faccio nelle mie storie)
Idem, ma purtroppo non sono sicuro di riuscire a imprimere quest'effetto.
non preoccuparti, quella dote si può affinare con la praticaCITAZIONE"ho visto spesso storie finire con il protagonista in un letto di ospedale o in fin di vita per poi ritrovarlo come al solito pimpante nella storia successiva.".
appunto. con continuity narrativa si intende che a termine di una storia tutto deve tornare come era all'inizio. poi sono d'accordo con te, a volte ci sono inspiegabili sbalzi spazio-temporali e il protagonista, morente in una storia, ritorna misteriosamente in forze nella storia successiva (cosa che non si dovrebbe fare, biogna dare spiegazioni al lettore e dire come il personaggio si è ripreso)
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Maximus Seiano Conti.
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fino ad alcuni anni fa scrivevo fumetti per hobby . -
Gneo Sergio Catilina.
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Be' si è interrotto il corso? . -
Il Gallo.
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no, no, martedì prossimo posto la seconda lezione...chiedo venia ma tra la scuola e altro il tempo scarseggiava . -
Gneo Sergio Catilina.
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Ocappa! .