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Caio Duilio Simone.
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Onorevoli senatori, quiriti, colleghi.
Ciò che è successo a Vitla è stato per noi un evento a dir poco deplorevole e sconcertante, ma esso non deve distogliere l'attenzione dal nostro reale interesse in questa faccenda.
Senatori, io sono fermamente convinto che la nostra amata Res Publica basi la propria forza su ideali, ideali tratti dai nostri antichi predecessori, uomini veri, pragmatici, estranei a ogni macchinazione politica tendenziosa e credo detto ciò che le nostre decisioni in merito non debbano essere incentrate su fattori quale l'appartenenza a un determinato partito politico.
E orbene colleghi mi chiedo, perchè non accettare quali amici tutte e due le micronazioni?
Perchè assumere una posizione di parte e di conseguenza sbilanciarci mettendo a rischio la nostra posizione sul panorama intermicronazionale? Eh sì signori per intermicronazionale intendo per tutte le micronazioni che ci vedranno, se scindiamo i rapporti con Vitla, degli sleali, e se non riconosciamo la Repubblica Democratica di Vitla come dei conniventi a ipotetici liberticidi.
Riflettete colleghi e date quindi un giusto verdetto..
In merito alla Questione Vetlana M.L. CrassoDiscorso di Crasso durante il Consulto sulla Questione Vetlana 10/05/2008-2761 |