Res Publica, anno XIX: la guerra civile

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  1. Renard le Rouge
     
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    La rivoluzione mancata...
     
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  2. ~Jegan
     
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    Questa eccessiva calma non mi piace...
     
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    Romano

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    L'incontro tra Catilina e Traiano durò più a lungo e fu meno intenso. Sia l'uno che l'altro, fiutandosi, evitavano di dire troppo o scoprire le proprie carte. Almeno all'inizio.
    La calma di Traiano, che rimaneva sempre pacato, senza tuttavia sorridere come aveva fatto Crasso, aveva fatto oltremodo innervosire Catilina.
    Il console, infatti, faceva da tempo parte del gruppo dominante: la morte di Aquila non doveva essergli piaciuta, benché egli non avesse mai assunto posizioni estreme, ma piuttosto avesse sempre cercato di trattare con amici e nemici.
    L'idea del collega di invitare a cena i principali sospettati dell'assassino, cosìccome sicuramente le menti che erano dietro il parapiglia della gran giornata, non gli era granché piaciuta. Ma, come nella sua natura, aveva accettato l'idea sospirando ed adesso affrontava il pericoloso Catilina.
    Era stato servito il vino in due parti , una d'acqua e l'altra di vino, forse volutamente, e Cneo, nervoso, aveva alzato oltremodo il gomito.
    - Morto Aquila, Console, non è più come prima! Dispiace a tutti: ma non è più come prima... voi siete consoli, tu, Crasso.
    - Già, Consoli.
    - E voi, e io... sono uno degli uomini più potenti della Res Publica. I miei uomini sai benissimo cosa sanno fare...
    - Vuoi lavarti le mani, Cneo?
    - Le mani?
    - Sì, le mani. Potrebbero essere sporche.... e dobbiamo mangiare.
    - Ah, sì, sì... comunque, Paolo, tu dosponi dell'esercito! E tu puoi...
    - Io e gli altri .
    -... e tu puoi farne quel che vuoi.
    - Catilina, io non ho molto da proporti. Né da accoglierti. Voglio solo scoprire chi ha ucciso Aquila, ripristinare il potere dei consoli e del senato, dopodiché farla finita. Tuttavia, dai, sono disposto a discutere.
    Catilina tacque. Non c'era modo di trovare un modo per unire a sé quell'uomo, che con la sua calma, la sua pacata, risulta essere sfuggente... sì, sfuggente.
    E la sua calma gli dava i nervi. Bastardo.
    - Console, alleiamoci per il bene della res publica. Alleati, nessuno potrà resisterci! Non credi?
    - Ho già i miei alleati. Ma se vuoi, Cneo, noi saremo amici.
    - Amici? Forse, ma quel giorno sarai... l'ultimo dei miei amici. Non mi stimi, vero, Paolo? Magari mi consideri tra gli assassini? Vedrai, vedrai...
    - Finché c'é speranza, c'é vita.
    Era tardi. Catilina, furente, si alzò ed andò via, dicendoo che avrebbe fatto qualcosa, senza garantire niente, per fare una breve tregua, potendo così ristabilire l'ordine. Avrebbe voluto uccidere Traiano, ma non era il momento.
    Quest'ultimo, vedendolo uscire, tirò un sospiro. Chi glielo aveva fatto fare divenire console?
     
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  4. Luca Giulio Siculo
     
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    Molto avvincende... aspetto come tutti il seguito.
     
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  5. Gneo Sergio Catilina
     
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    :asd: attendo il seguito e le mie gesta
     
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  6. Marco Licinio Crasso
     
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    Eh he eh tremate, tremate Crasso e Gallo colpiranno image
     
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  7. Jacopo Vibio Frentano
     
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    è una figata XD
     
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  8. Paolo Tullio Traiano
     
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    Sto già reclutando soldati in Tracia per un esercito clandestino per fare fuori Catilina XD
     
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    Romano

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    In una villa, lontano dalla città, camminava lentamente ed in silenzio per un ampio portico. Pensieroso, combatutto tra mille torbide passioni, stava lì, impotente, il grande Caio Regolo Cicerone.
    - Padrone! Padrone! Un messaggio da Roma.
    - Parla.
    - Aquila è stato assassinato in Senato.
    - Aquila... morto?
    Il servo, ancora trafelato, annuì. E sì, Aquila, il suo vecchio compagno Aquila, adesso era morto. Dopo le mille avventure e disanventure, quel suo fido amico era morto.
    Morto.... finalmente. Finalmente lui, Cicerone, fondatore, potentissimo, illustrissimo, ex console, ex principe, lui, non doveva essere più in ombra a qualcuno. Anni di esilio, di silenzio, di allontanamento.... per non potere sopportare, vedere...
    - Stefano! Fa preparare la mia lettiga, veloce, rapido.
    - Dove andiamo, padrone?
    - A Roma, a Nova Roma!
    - A Nova Roma?
    - Sì. Veloce!

    L'arrivo di Cicerone in città non era atteso. Ormai, si credeva che non sarebbe più tornato alla luce del foro, agli scranni del senato, chiuso nel suo sdegnoso silenzio.
    Eppure era lì, trionfante. I suoi fedeli si avvicinarono.... erano meno di quelli che erano un tempo, ma contava di poter tornare in alto.
    Avrebbe puntato a succedere ad Aquila nella guida del partito dominante, mentre gli altri sarebbe stati messi da parte.
    Appena si sentì che Cicerone stava tornando in città, alcuni vecchi senatori decisero di andargli incontro. Fra questi, Jacopo Vibio Frentano.
    - Salve, Cicerone. Qual buon vento ti porta qui?
    - Un vento di tramontana. Dov'é Aquila? Dove l'hanno portato?
    - E' nella mia villa. Domani, sotto lo sguardo vigile dei consoli, svolgeremo il funerale.
    - Ci avete perso tempo. Verrò a te, Frentano. Renderò gli omaggi a quell'uomo. Dopodiché, io sarò il prossimo Principe, sappilo. Ed io governerò la res publica.
    - Sono felice per te, ma c'é ben altro nella mia testa.
    - Capisco. Tu sei il senatore più anziano, sei il Decano dell'assemblea, fa che essa sia convocata subito, oggi stesso.
    - Siamo già nel pomeriggio.
    - Convocala.
    - Sì, ma non avere troppa fretta di entrarci. L'odore del sangue ancora impregna le pareti della Curia dove con tanta sollecitudine tu osi andare.

    I senatori erano frastornati. Meno di una ventina di ore prima, Aquila era stato assassinato durante una seduta del Senato.
    Nessuno sapeva con certezza chi fossero i mandati. Tutti, invece, avevano dei ampi sospetti. E l'essere stati convocati da Cicerone li mise ancor più sulle spine.
    - Padri coscritti! Da tempo immemore io non entro in questa sacra aula, da tempo immemore non pronuncio parole che possano essere ricordate quivi, da tempo immemore io non partecipo ai pubblici consulti. Eppure, patres, io sono qui, presso di voi, tra voi, e come voi, disgustato, sento l'odore del sangue che ammorba questa aria un tempo pura.
    Padri coscritti! Padri! Neanche qualche ora fa moriva assassinato il Principe del Senato, Aquila! Neanche qualche ora fa degli uomini armati varcano la soglia sacra del Senato! Odi! Fazioni! Lotte! Il sangue si è versato come nella Curia così nelle strade! E' questa la Res Publica che sognavate? E' questa Nova Roma? Per quanto le istituzioni vivranno in questa incertezza perenne, dove l'unica certezza è quella che tutto andrà peggio, che prima o poi qualcuno ci conficcherà qualche pugnale nel petto? Senatori! Ascoltate me, padre della patria, che amo questa città, come amo voi, come se fosse dei figli, tutti come se amassi me stesso!
    Illustri senatori! Qual'é la soluzione che avremo per questo problema? Io dico di reagire subito: si elegga il nuovo principe del senato o si avvii una magistratura straordinaria! Si elegga il dittatore, che, abbandonato l'aratro, impugni la spada e salvi tutti noi dalla rovina!
    Così parlò Cicerone, ispirato e con voce potente. I senatori lo ascoltarono silenziosamente. Parlava di se stesso.
    Capirono sin da allora che avrebbe fatto di tutto pur di raggiungere un potere assoluto, esclusivo, personale.
     
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  10. ~Jegan
     
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    Era prevedibile un ritorno di Cicerone...Ora che non c'è più Aquila...sono curioso di sapere la risposta del Senato.
     
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  11. Paolo Tullio Traiano
     
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    Ci stiamo appassionando :P
     
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  12. Caio Duilio Simone
     
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    Oltre che la storia è bellissimo il modo di narrare di Aquila! i miei complimenti!
     
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    Romano

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    Via Flavia, 10 miglia da Nova Roma, in direzione della Cisalpina. Un ampia villa, circondata da un robusto muro di recinzione, con edifici ed edifici. Adatta sia alla gaudente vita di un aristocratico, quanto alla difesa da nemici esterni.
    Questo splendido complesso è di edifici è la dimora di Luca Giulio Siculo: un tempo politico di livello, adesso si è un pò messa da parte ad osservare. La morte di Aquila ha risvegliato il suo animo ed ora riceve tutti i principali leader del gruppo dei populares.
    Sono presenti M.Q.Latino, generale dell'esercito, Caio Duilio Simone, senatore, Seiano, tribuno della plebe, ed i consoli Paolo Tullio Traiano e Marco Licinio Crasso. Altri, invece, hanno comunicato di non poter venire, come Frentano, rimasto nella capitale.
    Tacito, invece, arrivò tardi, a riunione già inoltrata. Stanco e sfinito, cosìccome il suo cavallo, era giunto a tutta velocità, solo, da Nova Roma a portare le nuove.
    -Come Cicerone è tornato in campo? E neppure si è fatto sentire?
    Crasso era rimasto davvero di stucco.
    - Beh, dai, magari non ha avuto modo o ha voluti sorprenderci - aggiunse Traiano, un pò bonario -... lo conoscete, no? Però in effetti non sono tranquillo.
    - E non devi, Paolo - aggiunge Tacito - Quello lì ha chiesto pieni poteri al Senato. Pretendeva o subito il Principato o la dittatura!
    Tutti rimasero in silenzio, mentre Tacito, che aveva accuratamente enfatizzato la frase, riprese subito dopo.
    - Cicerone ha preteso di essere il salvatore della patria. Il senato, tuttavia, non è stato d'accordo.
    Frentano, asserendo che il Senato non era al completo, vi erano infatti solo centosessanta senatori su trecento, in qualità di Decano, ha rifiutato di mettere ai voti la proposta. Qualcuno ha rumoreggiato...
    - Ma la cosa non è andata. Eppure qualcosa mi metto in dubbio - intervenì Siculo - E' evidente che non possiamo fidarci di Cicerone.
    Mira al potere, è tornato senza dire nulla a noi altri, lui lavora per sé, non per tutti.
    - Allora gli spaccheremo la schiena anche a lui - ringhiò Latino.
    Tutti assentirono. Dopodiché Crasso spiegò che avrebbero organizzato il funerale di Aquila e col funerale preso controllo dei punti chiave della città prima dei loro avversari.
    La tregua sarebbe terminata subito dopo la cremazione del cadavere, ne era certo. Aveva poco tempo... lo avrebbero sfruttato al meglio.
     
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  14. Luca Giulio Siculo
     
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    Veramente eccezionale...
    SPOILER (click to view)
    Potresti farle un po' più lunghe però le parti... c'è gente che muore di curiosità :asd:
     
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  15. Aulieno Giulio Paccivo
     
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    Appassionante..complimenti aquila!!
     
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125 replies since 24/6/2009, 00:22   1520 views
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