Questione meridionale

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  1. Sesto Giulio Cesare
     
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    sai quali sn le nostre fonti dell'epoca sul regno delle 2 sicilie che hanno detto a noi che era povero e inutile??? del politico inglese William Ewart Gladstone, che chiese all'inghilterra di appoggiare guardacaso i savoia per "liberare" il popolo di napoli....la storia la scrivono i vincitori sempre!!!!


    io ho detto potenza produttiva economica e commerciale.....quindi al prussia è tirata fuori dato che la sua economia si basava unicamnte sulla guerra (infatti era lo stato piu' forte)
     
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  2. Silio Salvidieno
     
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    ha già detto tutto lui..
     
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  3. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Sesto Giulio Cesare @ 25/7/2009, 16:06)
    sai quali sn le nostre fonti dell'epoca sul regno delle 2 sicilie che hanno detto a noi che era povero e inutile??? del politico inglese William Ewart Gladstone, che chiese all'inghilterra di appoggiare guardacaso i savoia per "liberare" il popolo di napoli....la storia la scrivono i vincitori sempre!!!!


    io ho detto potenza produttiva economica e commerciale.....quindi al prussia è tirata fuori dato che la sua economia si basava unicamnte sulla guerra (infatti era lo stato piu' forte)

    la prussia aveva una potenza industriale di primordine. Dato che è la forza industriale di un paese a produrre la potenza militare mi pare ovvio che lo stato del sud essendo militarmente uno zero lo era anche economicamente. Vediamo, quale era la potenza industriale del regno delle due sicilie nel 1860? sono curioso, postami dati.
     
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  4. Sesto Giulio Cesare
     
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    * Nell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1856 fu assegnato il Premio per il terzo Paese al mondo come sviluppo industriale (I in Italia);<

    Si veda a riguardo: M. VOCINO, Primati del Regno di Napoli, Mele editore, Napoli; Aa.-Vv.
     
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  5. Silio Salvidieno
     
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    complimenti sesto!
     
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  6. Sesto Giulio Cesare
     
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    "La storia proibita" capitolo:Quando i piemontesi invasero il Sud, Controcorrente, Napoli; “La Civiltà del Sud”, numero unico, p. 5; ANCHE QUI PUOI TROVARE QUALCOSA

    Edited by Sesto Giulio Cesare - 25/7/2009, 19:33
     
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  7. Silio Salvidieno
     
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    c'è tanta storia proibita, come la bomba alla stazione di bologna.
     
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  8. Gneo Sergio Catilina
     
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    CITAZIONE
    Si veda a riguardo: M. VOCINO, Primati del Regno di Napoli, Mele editore, Napoli; Aa.-Vv.

    Non per criticare ma mi si attesti l'esistenza di una edizione del Expo internazionale nel 1856 a Parigi, purtroppo non ne riesco a trovare riscontro. Ed è ovvio che ognuno può scrivere ciò che vuole come ha fatto il signore palesemente antirisorgimentale che ha pubblicato i suoi scritti presso la mele editore (mai sentita prima d'ora) ovviamente di Napoli -.-
     
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  9. Sesto Giulio Cesare
     
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    se vai su bing e scrivi esposizione univesale di parigi 1859 vedrai al primo risultato di una citta fiorentina.......se leggi cose c'è scritto anzi...lo riporto "nel 1859 collabora con Boldini ai lavori per la Sezione Italiana dell’Esposizione Universale di Parigi."


    a parigi c'è stata l'esposizione universale nel 59 e nel 1900 mi semrbra........

    CITAZIONE
    mele editore (mai sentita prima d'ora) ovviamente di Napoli -.-

    cosa vuol dire che è di napoli??? e allora??? le informazioni che abbiamo della guerra alle 2 sicilie sono state redatte dal re savoia e dai suoi dignitari ..........
     
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  10. Gneo Sergio Catilina
     
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    1. C'è una differenza tra esposizioni internazionali ed universali e da wikipedia non risulta nessun expo a Parigi nel 1859 come nel 1856.
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    CITAZIONE
    * Nell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1856 fu assegnato il Premio per il terzo Paese al mondo come sviluppo industriale (I in Italia);

    Se veramente vi è stata una expo a Parigi nel 1859 il libro di per sè è impreciso (dice 1856).
    3. A Napoli è facile che vi siano anti borbonici quindi non super partes, come è evidente essere tale Mele Editore avendo pubblicato un testo del genere. L'editoria è un grande mezzo di propaganda delle proprie idee, più di quanto si immagini.
     
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  11. Sesto Giulio Cesare
     
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    « Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti. »

    (Antonio Gramsci in L'Ordine Nuovo, 1920)

    nn è proprio un mio idolo politico ma un grande studioso.......e si vede inquesta frase
     
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  12. Gneo Sergio Catilina
     
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    E non nego che avesse ragione.
     
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  13. Caio Duilio Simone
     
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    I contadini con i Borboni se la passavono malissimo ti riporto un esempio che è successo nelle mie parti. Qui in Sicilia spadronegiavano i baroni grandi latifondisti senza scrupolii, a Bronte durante la venuta di Garibaldi , contadini liberarono tutta la loro rabbia,contro i latifondisti che li sfruttavano e li maltrattavano, uccidendoli e strappandogli il fegato mordendolo, (infatti è rimasta l'espressione "timangiu u figutu" ti mangio il fagato" si usa quando si è in collera) immagginati la foga, la rabbia di quei contadini per arrivare a fare ciò. Quindi i Borboni non erano proprio cosi rose e fiori i sopratutto con il popolo. Tutte quelle cose che ai elencato valevano per la ristocrazia non certo per quei poveri disgraziati
    Di industrie in Sicilia non c'era manco l'ombra.

    P.S io non avrei mai difeso i borboni dato che sono Re stranieri e non autoctoni.
     
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  14. Sesto Giulio Cesare
     
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    i borboni hanno poco di re stranieri.........sono napoletani con origine straniera......straniero puo' ancora essere francesco I ma da Ferdinando II (che poi è il vero re dato che ha governato 30 anni ('30-'59)....

    c'è la possibilità che forse nel tuo paese l'aristocrazia era gestita da un uomo corrott....(è naturale e possibile come Gaio LIcinio verre nell'epoca romana)........ma ti chiedo allora perchè i briganti combatterono lontano da tutto e tutti per la famiglia napoletana??

     
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  15. Lucio Giunio Bruto
     
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    Francesco II, in linea di successione, era più prossimo al ramo originale dei Savoia... infatti er il cugino di Vittorio Emanuele II

    CITAZIONE
    I contadini con i Borboni se la passavono malissimo ti riporto un esempio che è successo nelle mie parti. Qui in Sicilia spadronegiavano i baroni grandi latifondisti senza scrupolii, a Bronte durante la venuta di Garibaldi , contadini liberarono tutta la loro rabbia,contro i latifondisti che li sfruttavano e li maltrattavano, uccidendoli e strappandogli il fegato mordendolo, (infatti è rimasta l'espressione "timangiu u figutu" ti mangio il fagato" si usa quando si è in collera) immagginati la foga, la rabbia di quei contadini per arrivare a fare ciò. Quindi i Borboni non erano proprio cosi rose e fiori i sopratutto con il popolo. Tutte quelle cose che ai elencato valevano per la ristocrazia non certo per quei poveri disgraziati
    Di industrie in Sicilia non c'era manco l'ombra.

    P.S io non avrei mai difeso i borboni dato che sono Re stranieri e non autoctoni.

    Lo fecero anche quando in Sicilia sbarcò Garibaldi... solo che Garibaldi mandò Bixio ad uccidere i contadini
     
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70 replies since 24/7/2009, 10:56   537 views
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