Gli aggettivi della prima classe

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  1. Francesco Agricola Catone
     
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    Gli aggettivi latini si possono dividere in due classi. Alla prima classe appartengono aggettivi che presentano treuscite: hanno cioè una diversa terminazione per il maschile, femminile e neutro. Per il maschile e il neutro seguono la II declinazione, mantre per il femminile presentano le forme della prima declinazione.

    All'interno di questa prima classe possiamo ulteriormente distinguere due gruppi:

    1. gruppo degli aggettivi uscenti in -us, a, um: es bonus, bona, bonum "buono";

    2. aggettivi uscenti in -er, -(e)ra, -(e)rum: es. sacer, sacra, sacrum "sacro", e si conigano al maschie come i nomi della II declinazione che terminano in -er.



    GLI AGGETTIVI POSSESSIVI
    A questa classe appartengono gli aggettivi possessivi:

    meus, -a, -um "mio"
    tuus, -a , -um "tuo
    suus, -a, -um "suo"
    noster, nostra, bostrum "nostro"
    vester, vestra, vestrum "vostro"

    sui quali tornerò con più dettagli i seguito (quando analizzeremo i pronomi personali).
    Per ora osservate che:

    1. il possessivo suus, sua, suum ha valore riflessivo e si usa quindi in riferimente al soggetto dellla frase; perciò significa "suo" (se il sogg. è singolare), "loro" (se il sogg. è plurale).
      Es. pater familias filias suas amat, "il padre di familia ama le sue [del padre di famiglia] figlie".

    2. i possessivi mancano del vocativo, fatta eccezione che ha il vocativo maschile mi e noster il cui vocativo è dentico al nominativo.



    L'ACCORDO DELL'AGGETTIVO
    L'aggettivo concorda sempre in genere, numero e caso con il nome a cui si riferisce:
    legatus romanus "il legato romano" come vedete sia l'aggettivo sia il sostantivo, sono di uguale genere (entrambi maschili), numero (entrambi singolari) e il caso (entrambi in nominativo).
    sedula ancilla "l'ancella coscienziosa".
    Nome e aggettivo concordano nel gnere anhce quando seguono declinazioni diverse:
    clarus poeta "famoso poeta" (non clara poeta, perchè poeta, pur appartenendo alla prima declinazione, è un nome maschile)


    LA FUNZIONE DELL'AGGETTIVO
    Come avviene in italiano l’aggettivo può svolgere la funzione di attributo:
    bonus puer, “il buon fanciullo”
    parva casa, “la piccola capanna”
    Inoltre può essere usato al pari del nome come predicato nominale:
    puer est bonus “il fanciullo è buono”
    oppure come predicativo dell’oggetto (in frasi attive) o del soggetto (in frasi passive), se nella frase ci sono verbi come stimare, ritenere, chiamare, eleggere etc.
    domina servum bonum iudicat “la padrona giudica buono [predicativo ogg.] il servo
    servus bonus iudicatur a domina “il servo è giudicato buono [predicativo sogg.] dalla padrona”

    FUNZIONE ATTRIBUTIVA E PREDICATIVA
    Per comprendere meglio la differenza tra attributo e aggettivo in funzione predicativa ecco un esempio in italiano:
    “Il treno veloce
    L’aggettivo “veloce” ha funzione attributiva, in quanto semplicemente esprime una qualità del treno;
    diversamente nell’espressione:
    “il treno corre veloce
    L’aggettivo non indica una qualità intrinseca del treno, ma un suo particolare modo di essere in relazione all’azione espressa dal verbo della proposizione; è dunque un predicativo del soggetto.

    GLI AGGETTIVI SOSTANTIVATI
    Come in italiano l’aggettivo può essere sostantivato: in questo caso non accompagna un nome, ma lo sostituisce:
    iusti viri superbiam contemnunt “gli uomini giusti disprezzano la superbia”
    iusti superbiam contemnunt “ i giusti disprezzano la superbia”

    Occorre prestare attenzione agli aggettivi sostantivati al neutro perché al singolare possono assumere un significato astratto, per esempio bonum (il bene), verum (la verità), aequum (la giustizia), etc.
    Arbiter secundum aequituum iudicabit “l’arbitro giudicherà secondo equità”.

    Al contrario spesso i sostantivati neutro al plurale vanno spesso accompagnati dal sostantivo “cose” quando sono tradotti dal latino all’italiano, come ad esempio multa “molte cose”:
    multa Marco dicam “dirò molte cose a Marco”.
     
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0 replies since 30/10/2009, 15:33   2133 views
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