-
MatteoCattaneo.
User deleted
1) Le cose sono quasi le stesse e con una cosa abbastanza ovvia: li fatto che essendo stati i primi istanti di vita della Repubblica era logico che ci fosse stato molto entusiasmo e come in tutte le cose che si fanno la prima volta.
2) Non mi posso esprimere sulla parte legislativa di Res Publica perchè non la conosco molto bene però posso dire che se Res Publica continuasse così, con questo ritmo, ci sono molte possibilità che possa crescere dal punto di vista legislativo.
3) Per quanto riguarda l'ambito politico posso dire che prima c'era la necessità di stabilire due fronti che reincarnassero lo spirito democratico ma con due differenze di non poco conto: uno fondato sulla meritocrazia, l'altro con uno spirito più socialdemocratico. Penso che siano rimasti due poli, ma non quelli del passato: ora c'è un polo che è la fusione delle vecchie forze che hanno assunto uno spirito molto democratico, sociale e meritocratico e un'altro più nazionalista, sociale, meritocratico e anti-partitocratico che non collocherei in nessun normale schieramento di destra, di sinistra o di centro.. -
~Jegan.
User deleted
1) Sull'attività della Res Publica in quel periodo c'è poco da dire...Res Publica era un progetto grandioso, e i cittadini che ne facevano parte si sentivano davvero Quiriti. Un esempio che fa riflettere ed evidenzia ulteriormente la profonda differenza tra il passato e il presente è l'utilizzo della Radio: nei primi tempi, Radio Cornelia rappresentava davvero uno strumento per informare il popolo sull'operato, sugli usi e costumi della nstra micronazione. Ora, invece, non abbiamo un reale strumento di comunicazione di massa...il giornale Messaggero? Forse, ma non basta...Insomma oggi manca quella passione e quel desiderio di non avere limiti, di dire tutto è possibile che invece agli inizi c'era e regnava sovrano.
2) Nel campo legislativo, beh è normale che agli inizi si lavori molto e ci siano grandi risultati. Ma preferisco sorvolare su questo punto, in quanto questa prima analisi mostra innanzitutto un grande sviluppo, alquanto immediato, della micronazione dal punto di vista delle attività e delle presenze. Il meglio sul piano normativo verrà evidenziato nelle successive lezioni, con la realizzazione della nostra amata Costituzione.
3) Beh sul piano politico, la situazione si è totalmente capovolta. Ancora non ero entrato in questa micronazione quando esisteva il mito del grande PDL, capace, da solo, di fronteggiare un partito populista come quello del MPC. Il PD, che nascerà qualche tempo dopo, pur conservando un alto profilo in termini numerici e di iscritti, non riuscì mai a riproporre i grandi risultati conseguiti dal PDL. Oggi la situazione è totalmente diversa: se in passato le elezioni si "combattevano" in due: MPC( che non chiamerei tanto area meritocratica ma populista per l'appunto) e il PDL( area prettamente democratica e basata sui principi del liberalismo). Ora questi due partiti, a causa di uno sconvolgimento istituzionale, si sono uniti per formare AR, ossia l'Alleanza Romana. Io credo che ciò sia dovuto dal consolidamento delle ali estremiste in Res Publica: da una pare il PFR e dall'altra il PCP. E giudico conseguenziale la scelta dei due partiti più moderati di unirsi per fronteggiare il pericolo di un estremizzazione dei principi democratici su cui si basa Res Publica.. -
Paolo Tullio Traiano.
User deleted
CITAZIONE1) Sull'attività della Res Publica in tale periodo, cercando di soffermarvi sull'iniziativa dei singoli cittadini in confronto ad ora;
2) Sulla parte normativa, ossia quella inerente alle legislazione, e sulla questione della cosidetta "prassi" e di come è sentita oggi;
3) Sulla parte politica, riflettendo sulla formazione dei poli politici meritocratico e democratico, e sul contrasto in confronto alla politica attuale;
1) Bè come già molti hanno detto l'attività passata era di ordinaria amministrazione. Certo, essendo un nuovo progetto, ed essendo parecchio ambizioso, necessitava di entusiasmo, come un oggetto che per essere spostato da una situazione di quiete necessita di maggiore forza per contrastare l'attrito statico. Attualmente, non mi sento di criticare, è sicuramente necessaria una ripresa, ma alla fin fine eccetto alcuni periodo critici per tutti, si mantiene un'attività, a mio parere costante.
2) Chiaramente in questi anni si sono fatti grandi passi in campo legislativo, in primis l'impegnata Costituzione, ed ancora si continua ad ampliare e regolare quello che è il grande apparato di Res Publica, che necessita una profonda regolamentazione per la sua estrema articolazione a volte. Per quanto riguarda la prassi, viene ancora rispettata, anche se c'è da dire, che molto di ciò che prima era una consuetudine, ora è regolamentato da leggi, non si esclude però che esse abbiano una grande importanza tuttora.
3) La politica...Bè, in Res Publica è stata sempre il motore, sin dai primordi, come ben attesta quanto descritto da Aquila. Si avevano i democratici ed i meritocratici, e quanti grandi scontri politici, ci sono stati. Adesso questi due colossi si sono uniti, e credo anche con buoni risultati, poichè nonostante si sia persa quella che era l'animosità tra le due fazioni, si è certamente guadagnata la concordia tra i membri, che comunque sia, non è da sottovalutare. La politica qui è cambiata molto, a causa anche di vari sconvolgimenti, liste civiche, partiti assorbiti, e via dicendo; da qui AR, praticamente l'esperienza in forma di partito, una garanzia diciamo
D'altra parte, solo negli ultimi tempi si stanno venendo a creare organismi più combattivi, il VR prima, e il PFR adesso, composto da giovani, o quasi, leve che hanno voglia di prendere in mano le redini dello Stato con grande spirito di partecipazione.
. -
.
Ottime osservazioni sia di Paolo che di Jegan. Aspetto ancora gli altri per oggi, domani vado avanti, dopodiché chiudo la discussione e chi non c'é lo considero assente. . -
Caio Duilio Simone.
User deleted
1) Le cose nuove attirano l'attenzione. Per ovvi motivi ResPublica agli inizi era molto attiva perchè ad animare la nazione c'erano l'entusiamo e la voglia di fare. Ora l'entusiamo e un po sciamato insieme a parte della popolazione originaria. Ma no per questo la situazione è male.
2)Per quanto riguarda la prassi. Ancora oggi viene rispettata sono "antiche abitudini". Per quanto concerne il piano legislativo, le leggi si fanno ancora oggi, ovviamente non come una volta , dato che si doveva fare tutto.
3)Il piano politico è cambiato notevolmente. I vecchi nemici adesso sono amici, lo scontro politico non è più molto forte, che sia un bene o un male? Adesso siamo in un periodo di relativa "pace". Ma forse senza opposizione si perde entusiasmo.. -
Kaeso Opelius Paterculus.
User deleted
1- Credo che questo sia normale. La micronazione era nuova, doveva ancora prendere una forma, una costituzione, l'unica cosa certa era la romanità sulla quale si fondava. E' normale che i "capi" della res, e i suoi cittadni, erano attivissimi, come dicevo all'epoca c'erano solo le basi, e credo che questo sia stato il motivo principale di un'ascesa cosi forte.
2-Non seguo molto l'aspetto politico di res publica, ma da quello che ho capito, è completamente cambiato. Anche per quanto riguarda la legislazione.
3-Anche la politica, è cambiata durante il tempo, com'è giusto che sia. Non dico altro perchè, come ho detto, la politica di res publica non la seguo molto bene. -
.
Benissimo lezione chiusa. CITAZIONELuca Giulio Siculo ASSENTE
Publio Corneli Tacito detto anche Jegan 9
Caio Duilio Simone 6
Giulio Adriano Longanno ASSENTE
Caio Fabio Massimo 9
Paolo Tullio Traiano 9
Cesio Opelio Patercolo 6
Centurione Caio Gallo 8
Lucio Giunio Bruto 8
Francesco Agricola Catone ASSENTE
Matteo Cattaneo (forestiero alleato della Cisalpina) 6.5
Jacopo Vibio Frentano 6
Marco Licinio Crasso ASSENTE
. -
~Jegan.
User deleted
Cmq ragà ormai io sono Publio Cornelio Tacito detto Jegan...che i miei nemici se lo stampino sulla fronte!!!XD
P.S. Fine O.T..
[STORIA] Storia della Res PublicaI. La Nascita della Res Publica |
