Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello

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  1. Francesco Agricola Catone
     
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    La Compagnia dell'Anello è un film del 2001, diretto da Peter Jackson. È tratto dall'omonima prima parte del romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 19 dicembre 2001, mentre nelle sale italiane il 18 gennaio 2002.

    SPOILER (click to view)
    Il film, pur ispirandosi all'opera di Tolkien, in realtà si prende come ogni adattamento alcune licenze, cercando comunque di rispettare lo spirito dell'autore.

    A differenza del romanzo nel prologo del film si narra della seconda era, in cui sono stati forgiati gli anelli, spiegando come Bilbo sia infine entrato in possesso dell'Unico Anello.

    La prima parte del prologo, tratta dall'ultimo racconto de Il Silmarillion, narra dei diciannove anelli che Sauron Signore di Mordor ha donato alle razze della Terra di Mezzo: sette anelli sono stati dati ai nani, tre agli elfi e nove ai re degli uomini; tutti questi, però, sono stati ingannati dall'oscuro signore, il quale ne forgiò uno, l'Unico Anello, con lo scopo di dominare tutti gli altri.

    Nella battaglia contro Sauron, Isildur taglia a Sauron il dito al quale è infilato l'Unico Anello, ottenendo così un'insperata vittoria. Impossessatosi dell'Anello, si lascia però irretire dal malvagio potere in esso contenuto e non ascolta il consiglio di Elrond, che gli dice di gettarlo nella bocca del vulcano su Monte Fato per sconfiggere definitivamente il nemico.

    Questa scelta gli costerà la vita e porterà alla rovina la razza degli uomini, mentre vengono così perse le tracce dell'Anello, che viene in seguito ritrovato da Gollum. Anche l'infelice essere fu corrotto dal malvagio potere di Sauron, finché inspiegabilmente Gollum smarrì l'Anello, forse per volontà dell'oggetto stesso, il quale fu poi ritrovato da Bilbo Baggins.

    La storia comincia con i preparativi per il compleanno di Bilbo, impegnato nella stesura della sua autobiografia: Andata e ritorno. Nel frattempo si avvicina al villaggio di Hobbiville lo stregone Gandalf il Grigio, anch'egli invitato ai festeggiamenti.
    Durante la festa Bilbo indossa l'anello e scompare, con l'intenzione di andare a Gran Burrone e non farsi ritrovare mai più. Prima della partenza, però, è affrontato da Gandalf, che lo spinge a lasciare l'Anello al nipote Frodo.

    Nel frattempo Gandalf studia l'anello, scoprendo la sua origine. La natura dell'anello è confermata indiscutibilmente quando, gettandolo nel fuoco compare l'incisione con il testo:
    « Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli. »


    Gandalf riferisce a Frodo che Sauron è risorto spiritualmente per tornare in cerca dell'anello, per questo motivo aveva inviato i Cavalieri Neri (Nazgul) a Hobbiville. Frodo, spinto da Gandalf, decide di partire per Brea per non far trovare l'anello al nemico. Con lui parte anche Sam, il suo giardiniere, mentre Gandalf si dirige alla torre di Orthanc (a Isengard), per parlare con Saruman, capo dell'Ordine degli Stregoni, in cerca di consigli.

    Saruman ha visto quanto sta accadendo tramite il Palantir, la pietra veggente, e ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Oscuro Signore. Ignaro di ciò Gandalf si reca da lui per informarlo degli eventi ma Saruman cerca di indurlo a prendere la sua posizione. Nasce uno scontro, da cui Gandalf esce sconfitto ed è imprigionato nella torre di Orthanc.

    Saruman crea un esercito di orchi al servizio di Sauron, nel frattempo Gandalf scappa grazie all'aiuto di Gwahir, una delle Grandi Aquile.

    Durante il viaggio i due Hobbit (Frodo e Sam) incontrano gli elfi che stanno lasciando la Terra di Mezzo per non farvi più ritorno; lungo la strada incontrano due loro congiunti, Merry e Pipino, che si uniranno al loro viaggio; purtroppo sono intercettati e inseguiti dai Cavalieri Neri ma riescono comunque a raggiungere locanda del Puledro impennato a Brea, e lì attendono, invano, l'arrivo di Gandalf. Nella locanda incontrano il ramingo Grampasso.

    Frodo per sbaglio indossa l'Anello per la prima volta, diventando invisibile: tutto quello che lo circonda assume un aspetto distorto, circondato da una mistica nebbia. I Cavalieri Neri, attirati dalla forza magica dell'Anello, cercano di ucciderlo, ma il piccolo Hobbit è salvato dall'intervento di Grampasso.

    Il ramingo allora decide di unirsi agli Hobbit per accompagnarli a Gran Burrone da Elrond; durante il viaggio sono raggiunti dai Nazgul che feriscono Frodo con un pugnale di Morgul, e solo l'intervento di Grampasso, che li respinge con il fuoco, evita conseguenze ancor più gravi. Ad aiutare Frodo, che sta male dopo la pugnalata, arriva Arwen che con il suo cavallo lo conduce a Gran Burrone proteggendolo dai Nazgul: qui Elrond lo cura e, al suo risveglio, incontra Gandalf, i suoi amici Hobbit, e suo zio Bilbo (molto invecchiato da quando ha lasciato l'Anello).

    Il Consiglio di Elrond si riunisce a Gran Burrone, con rappresentanti di tutte le razze, tra cui Gimli per i nani, Legolas per gli elfi, e Boromir per gli uomini. Prima che si tenga il Consiglio, Arwen annuncia di voler rinunciare alla sua immortalità per vivere da mortale con Grampasso che cerca invano di dissuaderla. Il consiglio decide di distruggere l'anello portandolo a Mordor e gettandolo nel Monte Fato, dove è stato forgiato.

    Frodo si offre volontario per compiere la missione e a lui si uniscono Gandalf, Grampasso (che nel frattempo si è rivelato come Aragorn, erede di Isildur e del trono di Gondor), Legolas, Gimli, Boromir, Sam, Pipino e Merry: è questa la compagine che prenderà il nome di "Compagnia dell'Anello". Bilbo regala a Frodo due oggetti magici, che lo aiuteranno nel corso del suo viaggio: Pungolo, una spada incantata che s'illumina non appena ci sono orchi nelle vicinanze, e una corazza fatta di Mithril, un metallo dei nani caratterizzato da straordinaria leggerezza e grande resistenza. La strada scelta per arrivare alla meta è inizialmente la Breccia di Rohan, da cui si devierà poi per il passo di Caradhras. Alla fine gli ostacoli posti da Saruman, costringeranno il gruppo a passare per le miniere di Moria, territorio di Balin, cugino di Gimli.
    « Vorrei che l'anello non fosse mai venuto da me! Vorrei che non fosse accaduto nulla!
    Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso. »

    (Frodo e Gandalf)

    Giunti alle miniere scoprono che tutti i nani delle miniere, sono stati sterminati dai Goblin. Un mostro orrendo, il Guardiano del Cancello, blocca la Porta Occidentale di Moria, obbligandoli a proseguire per la strada delle miniere, sulla quale scoprono di essere seguiti da Gollum. Nelle miniere sono attaccati dagli orchi e da un troll di caverna, dopo averli sconfitti, si recano al ponte di Khazad-dum, dove li aggredisce un Balrog di Morgoth. In questo scontro Gandalf, per salvare il resto della compagnia da un nemico aldilà delle possibilità dei mortali, precipita insieme al Balrog nelle profondità della montagna.

    Aragorn assume il comando della Compagnia che guida al bosco di Lothlorien, regno della dama della luce Galadriel. Boromir incomincia a nutrire dei dubbi sull'esito della guerra, mentre Frodo vede attraverso lo specchio magico di Galadriel la distruzione della contea da parte degli orchi e la terribile prigionia che aspetta i suoi compagni in caso di fallimento. Le dolorose sensazioni causate dalla visione lo accompagneranno per il resto del viaggio.

    La Compagnia lascia il regno di Galadriel con gli omaggi ricevuti dagli elfi e continua il viaggio in canoa, lungo il fiume. Nel frattempo gli Uruk-hai di Saruman vengono da questi lanciati sulle tracce della Compagnia, con l'ordine di catturare tutti gli Hobbit e portarli al cospetto dello stregone. Mentre si riposano sulla sponda del fiume Boromir, offuscato nella ragione dalla vicinanza con l'Anello, tenta di rubarlo, ma Frodo, impaurito, lo indossa. Intanto sopraggiungono gli Uruk-hai, il primo ad affrontarli è Aragorn, che consente così a Frodo, che aveva già in animo di proseguire da solo, di fuggire. In suo aiuto giungono anche Legolas, arciere sopraffino, e Gimli, che abbatte i nemici a colpi d'ascia.

    Durante la sua fuga Frodo s'imbatte in Merry e Pipino, i quali richiamano l'attenzione degli orchi di Saruman per salvarlo e permettergli di compiere la sua missione. Boromir si sacrifica a sua volta per salvarli, ma questo non impedisce che i due Hobbit siano catturati.

    Frodo, quindi, deciso a proseguire la missione da solo, sale su una delle canoe, ma il fido Sam, per mantenere la parola data a Gandalf, non vuole abbandonarlo e così proseguono il viaggio insieme.
    L'ultima scena, tratta dal primo capitolo de Le Due Torri, vede Aragorn, Legolas e Gimli che decidono di andare alla ricerca degli Hobbit rapiti (Merry e Pipino).
    « E venne il crepuscolo. Andavano veloci, come ombre grigie in contrade rocciose. »

    (dalla conclusione del I capitolo de Le Due Torri)

    Tanto per annotare qualche particolare di rilievo riguardante il cast, Peter Jackson ha utilizzato la sua esperienza e l'interessante genialità che possiede per confrontare tre attori che nel film condividono, gioie, vittorie ma anche tristi avvenimenti, bravissimi nel sapersene prendere la responsabilità; parliamo di Viggo Mortensen che nel film è il personaggio che forse spicca di più, poi Orlando Bloom che eroicamente interpreta perfettamente il ruolo a lui affidato con il suo irresistibile fascino che oggi colpisce i cuori di ragazze di qualunque età e infine il coraggioso nano Gimli che non è affatto il terzo incomodo ma svolge la sua parte in maniera semplice e coinvolgente, pronto a ravvivare l'ambiente triste e sconsolato con qualche battuta di autoironia.


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    Titolo originale: The Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring
    Lingua originale: {{{linguaoriginale}}}
    Paese: Nuova Zelanda/USA
    Anno: 2001
    Durata: 180 min (208 min la versione estesa)
    Colore: colore
    Audio: sonoro
    Rapporto: 2.35:1
    Genere: fantasy, avventura, azione
    Regia: Peter Jackson
    Soggetto: J. R. R. Tolkien (romanzo)
    Sceneggiatura: Peter Jackson, Fran Walsh, Philippa Boyens
    Casa di produzione: New Line Cinema
    Distribuzione (Italia): Medusa Film

    Interpreti e personaggi

    * Elijah Wood: Frodo Baggins
    * Sean Astin: Samwise Gamgee, "Sam"
    * Ian McKellen: Gandalf
    * Viggo Mortensen: Aragorn
    * Sean Bean: Boromir
    * John Rhys-Davies: Gimli
    * Billy Boyd: Peregrino Tuc, "Pipino"
    * Dominic Monaghan: Meriadoc Brandibuck, "Merry"
    * Orlando Bloom: Legolas
    * Ian Holm: Bilbo Baggins
    * Cate Blanchett: Galadriel
    * Andy Serkis: Gollum
    * Liv Tyler: Arwen
    * Hugo Weaving: Elrond
    * Marton Csokas: Celeborn
    * Mark Ferguson: Gil-Galad
    * Christopher Lee: Saruman
    * Sala Bake: Sauron (voce)
    * Lawrence Makoare: Lurtz
    * Peter McKenzie: Elendil
    * Craig Parker: Haldir
    * Harry Sinclair: Isildur



    Che pensate di questo film tratto da quello che a mio parere è il più grande capolavoro fantasy della storia?
     
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  2. Caio Fabio Massimo
     
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    Fantastico!!!
     
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  3. Francesco Agricola Catone
     
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    Il film è molto bello ma comunque non è al livello del libro dal quale si differenzia in numerosi tratti. Forse l'unico punto in cui il film è superiore al libro è la scorrevolezza, per quanto bello a causa delle descrizioni il libro si presenta piuttosto pesante, cosa che non si verifica affatto in questo film.
     
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  4. Caio Fabio Massimo
     
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    Il libro non l'ho letto, ma il film a me è piaciuto molto.
     
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3 replies since 15/1/2010, 11:59   99 views
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