[FILOSOFIA] FILOSOFIA DELLA CRISI DELLO SPIRITO

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    Romano

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    Corso di Laurea in Filosofia della Crisi dello Spirito

    I. COSMOLOGIA
    di
    Caio Giulio Aquila




    ISCRITTI:
    CITAZIONE
    Caio Duilio Simone
    Paolo Tullio Traiano
    DioNero
    Tito Aurelio Antonino
    Lucio Giunio Bruto
    Francesco Agricola Catone
    Jacopo Vibio Frentano

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    Per potere bene affrontare sul piano concettuale temi importanti è necessario partire da delle basi metafisiche. Molti diranno: ma la metafisica è cosa d'altro mondo? Cosa d'altro secolo? In realtà, essi si sbagliano. Anche la scienzia si basa su una metafisica, che è la metafisica dell'ente, nata con Platone ed Aristotele. Per poter andare avanti bisogna fare una metafisica. Per ora tratteremo di cosmologia. La prossima volta, che sarà cruciale per la metafisica, tratteremo di ontologia, ovvero filosofia dell'essere.


    La Cosmologia

    Tutto è Uno. Tutto è Movimento. Tutto è Confusione.

    Ebbene, quando io penso che cosa sia l’Universo e cosa sia questa realtà di cui noi facciamo parte, non riesco a non pensare alla sostanziale differenza che esiste tra ciò che è fermo e ciò che si muove, tra ciò che ordinato e ciò che non lo è, né riesco a non ammettere il fatto che vi sia una profonda coerenza e logica, nel modo in cui le cose vanno e vengono e quotidianamente si costituiscono ed agiscono, la quali, tuttavia, non sono di certo coincidenti a quelle prodotte dalla ragione umana, ma secondo una loro coerenza ed una loro logica.
    Pertanto, ritengo che, innanzitutto, tutto quanto il cosmo abbia origine da un unico grande Principio, che non è un Dio teologico, né posso affermare con certezza sia una indefinita Divinità religiosa, perché non ho l’ardire di affermare qualcosa che non posso dimostrare sotto nessun aspetto, se non dando luogo ad una mistificazione.
    Ritengo, inoltre, riguardo tale Principio, che proprio esso sia quella causa e quella logica che determina questo mondo, in quanto, manifestandosi in questo cosmo, gli dà quel particolare aspetto che il mondo stesso assume e fa sì che esso continui ad assumerlo.
    Ma non intendo fermarmi qui: il Principio è tutto. Tutto è Uno. Infatti, l’essere è unico, ed è un unico grande organismo, di cui tutti facciamo parte, che racchiude una sola e grandissima anima.
    Questo Principio si manifesta quindi, non come una entità a sé stante, separata dal mondo, perché esso stesso è il mondo, ma piuttosto come l’energia vitale cosmica che una volta emanata è presente in ogni cosa animata ed inanimata, vivente ed esistente o semplicemente esistente.
    Tale energia vitale cosmica infatti si emana: solo così essa genera l’Universo, che è il Tutto che raccoglie l’insieme delle sostanze del Principio, e che costituiscono l’esistenza.
    E l’emanazione prende forma spazio-temporale nel movimento, che investe ogni dimensione che riguardi l’esistenza, e genera in tal modo, per mezzo del movimento, l’esistenza stessa.
    Pertanto, possiamo dire: Tutto è movimento. E tutto ha avuto origine da esso ed è proprio per esso che continua ad esistere.
    Nello spazio e nel tempo, il Movimento si svolge nella successione di momenti, che costituiscono, presi singolarmente, la condizione di un equilibrio raggiunto e compiuto, il quale dopo, proprio a causa della natura stessa del movimento, il quale è incessante ed è in continua espansione e quindi in continua emanazione, subisce per il moto uno squilibrio, che lo porta verso una nuova diversa condizione, ed è quindi, in definitiva, la continuità di questo avvicendarsi la caratteristica principale del movimento stesso.
    Infatti, l’energia vitale che si emana dal Principio, ora trova un equilibrio, ora lo rompe, sempre andando innanzi e progredendo verso forme di equilibrio diverse. E questa emanazione, la quale è incessante, porta ad una continua espansione dell’Universo, ed una continuo modificarsi di equilibri generati da movimenti dappertutto manifestatisi.
    Per cui, come già detto, alla rottura di un ordine di equilibrio, segue un attimo di squilibrio, che porta a sua volta alla formazione di un nuovo equilibrio, dando luogo a ciò che a livello esistenziale noi chiamiamo Divenire.
    E da tutto consegue ciò, che sia esso, il divenire, nella sua rappresentazione temporale del movimento, a produrre il concetto di tempo, in quanto successione temporale di tali momenti e metro temporale del divenire stesso, del quale ci serviamo per potere comprendere se il momento in cui noi siamo è quello presente, quello passato o quello futuro. Fatto sta, tuttavia, che noi ci ritroviamo a possederne solo uno, quello in cui ci troviamo adesso.
    Inoltre, deduciamo pure sia sempre esso, il divenire, nella sua rappresentazione spaziale del movimento, a produrre il concetto di spazio, in quanto successione spaziale e metro spaziale in cui il movimento si va spostando e posa e dispone le cose, all’interno del mondo della sostanza, vale a dire all’interno dell’Universo.
    Infine, Tutto è Confusione. Tutto è in perenne Divenire, tutto scorre, tutto è mosso da un incessante e tumultuoso movimento, che è il prodotto della continua emanazione cosmica. Il Principio, manifestandosi come movimento nel mondo della sostanza, dopo averla generata ed essere esso stesso la sostanza, la sconvolge, la muta, la modifica, la sballotta qua e là come si sballotta una nave durante una tempesta. Pertanto, a causa della stessa energia cosmica, tutto è in perenne confusione, ogni ordine ed equilibrio viene presto vinto da altri squilibri generati dal moto incessante, sicché, essendo tutto in cammino senza mai una fine, aumenta il Kaos universale, fino a esso non sarà più capace di produrre altro movimento, ed avverrà la Palingenesi, la rinascita del mondo sotto nuova forma, sotto nuove combinazioni, sotto nuove sostanze, create dal Principio cosmico, una volta che si sarà manifestato emanandosi nell’Universi sotto forma di nuove tipo di sostanze. E sarà così stabilito un nuovo ordine dell’Universo, e le leggi illusorie di cui disponiamo ora, studiandolo, non varranno più nulla. E su questi leggi, stabilite dalla Scienza Naturale e Sperimentale, è possibile avvalorare le tesi di quanto dico su questo degradare del mondo nella confusione, cosìccome del fatto che, formatesi un nuovo Universo, sempre tali leggi non varranno con molta probabilità più.

    Edited by Caio Giulio Aquila - 25/3/2010, 16:12
     
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  2. Caio Duilio Simone
     
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    Alcune domande/chiarimenti
    Tutto l'universo si indentifica con Dio( Panteismo)?
    Quindi l'universo è mosso da una forza cieca e irrazionale?
    Dall'ultima parte si deduce una visione ciclica del mondo(tipo filosofia stoica)?
     
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    Romano

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    CITAZIONE (Caio Duilio Simone @ 23/3/2010, 23:33)
    Alcune domande/chiarimenti
    Tutto l'universo si indentifica con Dio( Panteismo)?
    Quindi l'universo è mosso da una forza cieca e irrazionale?
    Dall'ultima parte si deduce una visione ciclica del mondo(tipo filosofia stoica)?

    Tutto l'universo si identifica con Dio?

    Ma cos'é questo Dio? E' qui il punto ed il problema: cos'é il Dio? Un'istanza di ordine superiore? Allora è qualcosa che sta nell'iper-uranio, quindi abbia una concezione dualistica dell'essere. E non era il mio intento. Il Dio teologico è un oggettivazione dell'uomo, una sua rappresentazione che riflette il suo animo interno. I greci pensano di essere belli ed allora oggettivano la cosa nel Dio Apollo, dio della bellezza.
    Ciò in cui si identifica l'universo è ben altro, è l'essere col tutto: cioè l'essere un unica cosa. L'essere è lo stesso, in me, in te, in tutto. Lo è pure la sostanza, ma in maniera diversa, perché essa, pur nella sua unicità, permette il pluralismo.

    Quindi l'universo è mosso da una forza cieca e irrazionale?

    All'inizio ho proprio invitato a ciò: a non ragionare come fanno gli uomini. Ovvero, immaginando che tutto quanto ragioni come ragionano gli uomini e che abbiano l'intelliggenza e razionalità degli uomini.
    Che vi sia un principio regolatore nel tutto, è indubbio. La natura di per sé, è perfetta.
    Ma non è la nostra idea di perfezione, non è la nostra razionalità.
    A noi, tutto ciò che la natura produce sembra confusione proprio per questo.


    Dall'ultima parte si deduce una visione ciclica del mondo(tipo filosofia stoica)?

    Sì, questo Universo non durerà per sempre. Alla 60 decade cosmologica l'Universo collasserà e si annulleranno anche i Buchi Neri, dopo aver risucchiato tutto a seguito dello spegnersi delle Stelle. A quel punto il movimento sarà finito, l'energia sarà esaurita (II principio della termodinamica).
    E ricomincerà un nuovo ciclo, un nuovo big bang, se bisogna prestare fede alla fisica quantistica.
     
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  4. Caio Duilio Simone
     
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    CITAZIONE
    Quindi l'universo è mosso da una forza cieca e irrazionale?

    All'inizio ho proprio invitato a ciò: a non ragionare come fanno gli uomini. Ovvero, immaginando che tutto quanto ragioni come ragionano gli uomini e che abbiano l'intelliggenza e razionalità degli uomini.
    Che vi sia un principio regolatore nel tutto, è indubbio. La natura di per sé, è perfetta.
    Ma non è la nostra idea di perfezione, non è la nostra razionalità.
    A noi, tutto ciò che la natura produce sembra confusione proprio per questo.

    Scusa ma mi sorge un'altra domanda: l'uomo non ha gli strumenti(la ragione) per capire la natura? Dato che tutto gli sembra confusione?


    CITAZIONE
    Dall'ultima parte si deduce una visione ciclica del mondo(tipo filosofia stoica)?

    Sì, questo Universo non durerà per sempre. Alla 60 decade cosmologica l'Universo collasserà e si annulleranno anche i Buchi Neri, dopo aver risucchiato tutto a seguito dello spegnersi delle Stelle. A quel punto il movimento sarà finito, l'energia sarà esaurita (II principio della termodinamica).
    E ricomincerà un nuovo ciclo, un nuovo big bang, se bisogna prestare fede alla fisica quantistica.

    Qui vi sono molte teorie in merito.
    Una prevede la morte lenta e fredda dell'universo causata dall'infinito movimento di espansione.
    Un'altra prevede che il movimento di espansione si invertirà e tutta la materia ritornerà su stessa a formare un nuovo Big Bag. ( Quindi dei cicli)
     
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    Quindi l'universo è mosso da una forza cieca e irrazionale?

    All'inizio ho proprio invitato a ciò: a non ragionare come fanno gli uomini. Ovvero, immaginando che tutto quanto ragioni come ragionano gli uomini e che abbiano l'intelliggenza e razionalità degli uomini.
    Che vi sia un principio regolatore nel tutto, è indubbio. La natura di per sé, è perfetta.
    Ma non è la nostra idea di perfezione, non è la nostra razionalità.
    A noi, tutto ciò che la natura produce sembra confusione proprio per questo.

    Scusa ma mi sorge un'altra domanda: l'uomo non ha gli strumenti(la ragione) per capire la natura? Dato che tutto gli sembra confusione?

    Il punto non sta qui. Il problema sta in un altra cosa e sta in un problema di prospettive: il mondo è confusione, è symbolos. Ora, Parmenide aveva immaginato l'essere come un'unica immobile realtà, ma ciò non dava nessuna possibilitò di sciogliere la confusione. Eraclito, invece, aveva posto l'accento sul divenire, per cui tutto scorre, tutto muta, e dunque vi era la possibilità di distinguere le cose nella confusione, ma esse non erano disponibili.
    Socrato, ma, meglio dire, Platone, che sviluppa il tutto, invece mira a sciogliere la confusione: dia-legein, che significa proprio sciogliere e dividere, e dunque dialettica.
    La razionalità dell'uomo significa proprio ciò. Ma per meglio sviluppare ciò dovremmo andare alla prossima lezione.


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    Dall'ultima parte si deduce una visione ciclica del mondo(tipo filosofia stoica)?

    Sì, questo Universo non durerà per sempre. Alla 60 decade cosmologica l'Universo collasserà e si annulleranno anche i Buchi Neri, dopo aver risucchiato tutto a seguito dello spegnersi delle Stelle. A quel punto il movimento sarà finito, l'energia sarà esaurita (II principio della termodinamica).
    E ricomincerà un nuovo ciclo, un nuovo big bang, se bisogna prestare fede alla fisica quantistica.

    Qui vi sono molte teorie in merito.
    Una prevede la morte lenta e fredda dell'universo causata dall'infinito movimento di espansione.
    Un'altra prevede che il movimento di espansione si invertirà e tutta la materia ritornerà su stessa a formare un nuovo Big Bag. ( Quindi dei cicli)

    A sostegno della seconda tesi è molto difficile portare una qualunque cosa, almeno per come la pronunci. Il secondo principio della termodinamica è una condanna a morte per L'Universero. E la fisica quantistica dà la soluzione.
    In ogni caso, la mia è una posizione filosofica, non scientifica.
     
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  6. Tito Aurelio Antonino
     
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    bella lezione davvero interessante!
     
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    Spero tu l'abbia davvero letta.
     
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  8. Paolo Tullio Traiano
     
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    Ho letto tutto, ma preferisco rileggerla più a fondo in seguito. Posso chiederti le fonti? A chi o cosa si rifanno le tue esposizioni?
     
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  9. Tito Aurelio Antonino
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 24/3/2010, 15:31)
    Spero tu l'abbia davvero letta.

    perchè dovrei commenterei se non l'avessi letta?! -_-
     
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    Romano

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    CITAZIONE (Paolo Tullio Traiano @ 24/3/2010, 19:54)
    Ho letto tutto, ma preferisco rileggerla più a fondo in seguito. Posso chiederti le fonti? A chi o cosa si rifanno le tue esposizioni?

    Si tratta di mie dissertazioni filosofiche riguardo i temi della metafisica. I riferimenti filosofici riguardo la Metafisica sono: innanzitutto la filosofia greca col problema dell'essere e del non-essere, quindi dell'essere monista parmenideo e del divenire pluralista eracliteo; un sfondo stoicista della tarda stoà con Epitteto e Marco Aurelio; un'idea dell'emanazione prestata ma totalmente stravolta da Plotino; e chiarissimi riferimento a Schopenhauer e Nietzsche, che saranno espliciti maggiormente in seguito, che assieme a Keergaard, Agostino e Fuerbach(per alcuni limitati aspetti quest'ultimi) saranno centrali nella questione ontologica; La gnoseologia, si divide nella linea della conoscenza stoica e la dialettica Hegeliana e storicista; per il sociale, gli studi si basano fondamentalmente su una rivisitazione degli appunti di Marx.
     
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  11. Francesco Agricola Catone
     
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    Ho avuto tempo solo ora di leggere, ottima lezione davvero, ma voglio rileggerla con più calma.
     
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10 replies since 23/3/2010, 23:01   182 views
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