[SOCIOLOGIA] - Lezione n°2: Gli strumenti di indagine sociale

Quali sono gli strumenti di cui dispone un sociologo per fare ricerca sociale

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  1. Giulius Adrianus Longanno
     
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    Ave a tutti i cittadini!
    Ecco che siamo già arrivati alla seconda lezione del nostro corso.
    Oggi parleremo di un argomento importantissimo: gli strumenti di ricerca sociale.
    Come può infatti un sociologo studiare una società o un particolare contesto sociale?
    Di sicuro non può partire né da idee preconcette né da impressioni personali.
    Bisogna trovare un metodo d'indagine preciso e imparziale.
    Pertanto, si effettuano delle indagini statistiche
    Il primo elemento da definire è il campione.
    Difficilmente infatti l'indagine potrà essere estesa a tutti i soggetti che sono materia di studio; al contrario, bisogna selezionarne gli elemeni più rappresentativi.
    I criteri da adottare per la selezione sono molto importanti: se si sbaglia a definire il campione, si avranno risultati sbagliati.
    Pertanto, il campione deve essere rappresentativo dell'oggetto di studio in termini quantitativi e qualitativi.
    Per chiarire il concetto, credo sia meglio fare un esempio:
    "Immaginiamo che si voglia effettuare un'indagine sociologica in un paese, i cui componenti sono per la maggior parte impiegati nel settore terziario, mentre pochi sono impiegati nel secondario e pochissimi nel primario. Naturalmente, ogni fascia sociale è contraddistinta da uno stile di vita e di consumo diverso dalle altre. Se io, nel selezionare il campione, prendo un cittadino per ciascuna delle tre fasce, i risultati saranno falsati. Al contrario, se io prendo un numero di cittadini per ogni fascia sociale proporzionato alla grandezza della fascia stessa, avrò un ritratto fedele del contesto sociale che mi accingo a studiare
    Spero di aver reso bene il concetto.
    Secondo punto: dopo aver selezionato il campione, bisogna scegliere cosa chiedere al campione stesso.
    Il primo consiglio che vi voglio dare è quello di non fare domande finalizzate a far emergere domande che confermino la vostra tesi o la vostra ipotesi di partenza.
    Può darsi che dai dati emerga una realtà interessante che non vi aspettavate.
    Un altro nodo difficile da sbrogliare è la tipologia delle domande: non vi sono regole generali, solo il buon senso vi porterà a scegliere di volta in volta il giusto tipo di domanda nel giusto contesto.
    Dopo aver effettuato il sondaggio, arriva il momento conclusivo: trarre le conclusioni.
    Anche qui bisogna prestare attenzione a degli errori che si commettono facilmente.
    Come possiamo infatti mettere in relazione due dati o sapere se essi sono in relazione?
    Solo in un modo: prestando attenzione alle variabili.
    Le variabili rappresentano i dati.
    Ad esempio l'età di un alunno è una variabile, come lo è il modello della votra automobile, la marca del vostro computer, il numero dei piani di un palazzo, etc.
    Più precisamente, il termine variabile indica "un oggetto che in momenti diversi può assumere valori all'interno di un certo insieme".
    In Sociologia si distinguono le variabili indipendenti da quelle dipendenti.
    Ad esempio, la mia età è subordinata alla mia data di nascita.
    Quindi la mia età è una variabile dipendente dalla variabile della mia data di nascita.
    A loro volta, le variabili indipendenti, se prese in un contesto diverso, possono essere variabili dipendenti.
    Quindi, nell'analizzare i dati, è bene osservare se essi sono relazionati per principi di causa-effetto.
    Qualora manchino nessi causali, è bene controllare se non entrino in gioco altre variabili di cui non avevamo tenuto conto.
    Se, dopo un ricontrollo, emerge che abbiamo probabilmente tenuto conto di tutte le variabili, è giusto avanzare delle ipotesi che spieghino la relazione tra le due variabili esaminate.
    Nell'analizzare i dati è utile tenere presente di formule e concetti matematico-statistici che ho qui riportato:

    • Media: Somma dei valori divisa per il numero dei valori stessi

    • Mediana: Valore dell'elemento centrale nella successione ordinata dei dati

    • Moda: Valore più frequente nella successione dei dati

    • Campo di variazione: Differenza tra il valore massimo e il valore minimo

    • Scarto semplice medio: Si calcola la Media, si calcola la differenza di ciascun valore della successione dalla Media, si sommano le differenze e le si dividono per il numero degli elementi della successione

    • Varianza: Si calcola la Media, si calcola il quadrato della differenza di ciascun valore della successione dalla Media, si sommano le differenze e le si dividono per il numero degli elementi della successione

    • Scarto semplice quadratico: La radice quadrata della Varianza

    E con questo ho finito anche questa seconda lezione!
    Buono studio! :)

    Ho fatto un errore: un'indagine sociologica, non un indagine sociologica.
    Scusate la fretta! :)
     
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0 replies since 6/4/2010, 12:52   436 views
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