[Filosofia] Corso di Laurea in Filosofia della Crisi dello Spirito

III. La morte della Metafisica

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    Romano

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    CITAZIONE (Lucio Giunio Bruto @ 11/5/2010, 12:23)
    CITAZIONE
    Esso in realtà hanno dimostrato che è anche curvo

    E' evidente che io e te non ci capiamo, allora. A parte che con questo non hai dimostrato nulla, se non che l'anche è fondamentale, ma questa è la mia tesi.
     
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  2. Giulio Leone Aurelio
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 11/5/2010, 11:29)
    CITAZIONE (Lucio Giunio Bruto @ 9/5/2010, 14:25)
    Mah... sarà... ma io direi piuttosto che non è poi tanto problema di spazio retto o curvo che sia... direi che è un problema di verso e direzione che determinando appunto la traiettoria di un oggetto.
    Che poi l'inerzia, se non vado errato, è un caso particolare del Principio di Proporzionalità

    Ad ogni modo io credo che il mondo sia dettato da leggi ad albero.
    C'è una sola grande legge da cui derivano tutte le altre, e sono tutte interconnesse. Il problema è che noi a volte ci perdiamo qualche ramificazione, ma basterebbe forse capire quell'unico grande dettame per comprendere l'esistente ed il non-esistente.
    Sono certo che vi è il certo, il dubbio è un certo che ignoriamo e le possibilità/verità sono dei certi non compresi, come quando, in un puzzle, non si capisce bene dove attaccare una tessera che pure sembra conciliare perfettamente con delle altre tessere ma in un posto completamente sbagliato

    Ma che dici?

    Se lo spazio fosse curvo, praticamente non esisterebbe più neppure la gravitazione, e lo spazio non sarebbe il luogo dove sta la materia, ma una componente, una proprietà di quest'ultima, dovuta ad un "incurvamento"... cioè sarebbe fine della concezione newtoniana di materia, spazio, tempo ecc.. ecc..
    di conseguenza verso e direzione non hanno senso se non i riferimento alla geometria euclidea ed alla fisica classica. Al suo di fuori sono follie! Cosìccome il concetto di proporzionalità.. non è un assoluto, ma un relativo.

    No, assolutamente, questa è una impostazione da ragionamento binario (hai presente i pc?), sui cui vi ci sono ammazzati pensatori fino a questo bendetto secolo passato.. io inviterei a cominciare a riflettere sulle parole prospettivismo e nichilismo.

    Il prospettivismo, come diceva Pasolini, è la malattia dell'anima dell'uomo moderno, vivere la vita in attesa di una gratificazione futura e incerta, abbandonarsi al proprio destino senza far nulla per cercare di volgere il suo corso e perdere il sapore del presente...ovviamente una concezione anti-cattolica della vita che pone al centro della discussione sull'etica dell'uomo un futuro ricongiungimento con Dio..ma in sostanza è un concetto anti-religioso/anti-metafisico in generale. Ovviamente anche essendo anti-cattolico io non la penso come lui. Va bene il Carpe Diem, ma la vita ha bisogno d'altezza no? E va vissuta con uno scopo, in attesa di vederlo realizzato, anche dopo la morte.
    Il nichilismo è invece la malattia della società, il decadimento morale: un'immensa marea di moderatismo e conformismo straripante, il nichilismo è nelle parole stesse dei benpensanti e dei borghesi. Per abbattere questo velo di Maya che ci si para davanti agli occhi serve molto più delle parole.
     
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  3. Lucio Giunio Bruto
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 11/5/2010, 13:19)
    CITAZIONE (Lucio Giunio Bruto @ 11/5/2010, 12:23)

    E' evidente che io e te non ci capiamo, allora. A parte che con questo non hai dimostrato nulla, se non che l'anche è fondamentale, ma questa è la mia tesi.

    Semplicemente ti dico che nel nostro non-anche le leggi fisiche che abbiamo sono corrette e valide, con tutte le conseguenze per la discussione

    Cioè insomma... mi sembra un po' la storia del Calabrone che non può volare, ma vola perchè lui non sa di non poter volare... poi si è scoperto che il Calabrone può volare benissimo ed anzi il suo volo è studiato ora dagli apparati scientifico-militari di mezzo mondo
     
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  4. Caio Duilio Simone
     
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    Intervengo solo ora.

    Ora mi domando:
    Ma se tutto è relativo non mettiamo in crisi il nostro stesso relativismo, se intendiamo che tutto sia relativo non formiamo un concetto Assoluto?
    Una piccola nota storica: già i sofisti, uno tra tutti Protagora, sosteneva che tutto dipende dal punto di vista dell'uomo. "l'uomo è misura di tutte le cose".
     
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    Il prospettivismo, come diceva Pasolini, è la malattia dell'anima dell'uomo moderno, vivere la vita in attesa di una gratificazione futura e incerta, abbandonarsi al proprio destino senza far nulla per cercare di volgere il suo corso e perdere il sapore del presente...ovviamente una concezione anti-cattolica della vita che pone al centro della discussione sull'etica dell'uomo un futuro ricongiungimento con Dio..ma in sostanza è un concetto anti-religioso/anti-metafisico in generale. Ovviamente anche essendo anti-cattolico io non la penso come lui. Va bene il Carpe Diem, ma la vita ha bisogno d'altezza no? E va vissuta con uno scopo, in attesa di vederlo realizzato, anche dopo la morte.

    Se diceva ciò Pasolini mi sa che non aveva studiato bene Nietzsche. Nel prospettivismo il concetto di tempo lineare cristiano-platonico non ha senso: futuro e passato non hanno senso, in quanto la dimensione propria dell'essere è il presente.
    Non c'é nessun abbandonarsi ad alcunché: costui è il nichilista passivo, che subisce il Dio è Morto, ma è rimasto in quel contesto, in quello spazio.
    Prospettivista è l'Oltreuomo che è fedele alla terra: che malattia dell'anima può essere se Nietzsche e la filosofia dell'occidente ha dimostrato che questa è una invenzione del platonismo? Ritengo questa lettura una sberla al pensiero nietzschiano.


    CITAZIONE
    Il nichilismo è invece la malattia della società, il decadimento morale: un'immensa marea di moderatismo e conformismo straripante, il nichilismo è nelle parole stesse dei benpensanti e dei borghesi. Per abbattere questo velo di Maya che ci si para davanti agli occhi serve molto più delle parole.

    Il nichilismo è l'aver appreso che il mondo iperuranio non esiste, e quindi, caduto il mondo vero ed iperuranio, cade anche quello reale, in quanto, in una concezione lineare del tempo , cristiana dunque, ma che di Dio è stata privata, dal nulla si viene e nel nulla si va.

    CITAZIONE (Caio Duilio Simone @ 15/5/2010, 11:59)
    Intervengo solo ora.

    Ora mi domando:
    Ma se tutto è relativo non mettiamo in crisi il nostro stesso relativismo, se intendiamo che tutto sia relativo non formiamo un concetto Assoluto?
    Una piccola nota storica: già i sofisti, uno tra tutti Protagora, sosteneva che tutto dipende dal punto di vista dell'uomo. "l'uomo è misura di tutte le cose".

    Non è relativismo. Perché il relativismo è convenzione, ma rientra ancora in un certo modo di vedere il mondo. E' vero che tutto è relativo a me, ma non perché non esistono certezze assolute: esse ci sono, ma lo sono perché IO LO VOGLIO. E per capire ciò, Il mondo come volontà e rappresentazione, Schopenahuer.
     
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19 replies since 27/4/2010, 16:30   363 views
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