Annali di Aurelio, Aprile

XII. Aprile 2010

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  1. Giulio Leone Aurelio
     
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    La primavera accarezza i prati di Roma.
    Aprilis, mese della rinascita. Secondo gli storici romani, esso deriva dal latino aperire, aprire, cioè: intraprendere un nuovo inizio.

    All'alba del mese, molti nuovi cittadini decidono di abbracciare la causa della gloriosa Res Publica SPQR. I neocittadini, spinti dall'amor di patria, danno vita ad un nuovo partito politico: il suo nome è Mosaico Romano. Di li a poco, il nuovo soggetto raggiunge un'accordo con il Partito d'Avanguardia Sociale del quirita Giulius Adrianus Longanno e con il Fronte Nazionale Romano di Decimus Aemilio Lepido. Nasce così una nuova forza politica nello schacchiere della Repubblica, pronta a fronteggiare con le armi dell'oratoria e salda Romanità il Movimento Populare Cesariano che da mesi, con responsabilità ed efficacia, regge le sorti dello Stato.
    Il giorno 31 marzo vengono indette le elezioni per il Tribunato della Plebe, una delle cariche più importanti della Nazione, la prima Magistratura plebea della Repubblica. Il 5 Aprile il candidato Lorenzo Emilio Lepido viene eletto Tribuno con 11 voti a favore, contro i 5 dello sfidante Tito Aurelio Antonino. Le elezioni e la vittoria di Lepido rappresentano il primo successo politico per il Fronte Popolare della Sinistra Romana, coalizione nata dal braccio di ferro tra i liberaldemocratici del Partito Democratico Liberale e i comunisti del Partito Comunista Popolare.

    CITAZIONE
    Tito Aurelio Antonino [Movimento Populare Cesariano] 5 voti
    Lorenzo Emilio Lepido [Fronte Popolare della Sinistra Romana] 11 voti

    L'azione del Tribuno si fa subito concreta e in poco tempo l'Assemblea Popolare approva l'adottamento dei gruppi partitici all'interno dei dibattiti della stessa e la modifica dell'articolo 66 della Costituzione riguardante la Magistratura Giudiziaria. Una nuova stagione di riforme sembra essere avviata dai Quiriti.
    La seconda Corte di Giustiza nella storia di Res Publica SPQR è dunqe pronta per essere eletta secondo le nuove direttive costituzionali.
    Si candidano nel ruolo di Giudice il Padre della Patria Caio Giulio Aquila, considerato da tutti massimo esperto di legislazione quirita, Alexander Albio Draco, Giulius Adrianus Longanno, Decimus Aemilio Lepido e Jacopo Vibio Frentano.

    CITAZIONE
    Caio Giulio Aquila 4 voti
    Alexander Albio Draco 2 voti
    Giulius Adrianus Longanno 5 voti
    Decimus Aemilio Lepido 4 voti
    Jacopo Vibio Frentano 3 voti

    Vengono eletti Aquila e i giovani Longanno e Lepido. Esclusi Frentano e Draco, che dopo pochi giorni deciderà, in aperta contestazione al sistema di Res Publica, di rinunciare alla propria cittadinanza.

    "Roma nostra vedrai. La vedrai da' suoi colli: | dal Quirinale fulgido al Gianicolo, | da l'Aventino al Pincio più fulgida ancor ne l'estremo | vespero, miracol sommo, irraggiare i cieli...| Nulla è più grande e sacro. Ha in sé la luce d'un astro. | Non i suoi cieli irragia solo, ma il mondo, Roma."
    (Gabriele D'Annunzio)


    Giulius Leo Aurelius
    Pontifex Maximus
     
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  2. Caio Duilio Simone
     
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    In qualità di Censore approvo questo testo.

    Caio Duilio Simone
    Censore della ResPublica
     
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1 replies since 15/5/2010, 16:53   95 views
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