[GIORNALISMO] IV Lezione-Come pubblicare un Giornale

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  1. Giulio Leone Aurelio
     
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    Seguendo i consigli del prode Bruto cercherò di stilare una lezione in cui spiegare:
    a) come è strutturato un Giornale (a tema generale)
    b) come scrivere un buon articolo che riguardi temi inerenti la Repubblica
    c) come hostare su internet il proprio Giornale.
    rimandando alla prossima lo studio sulla figura del Bergamini.

    a) La prima pagina conta 3 possibilità di strutturazione. In essa possono comparire le notizie più importanti (avvenimenti politici, fatti di cronaca clamorosi) che in genere si concludono nella pagina stessa.
    La seconda possibilità è inserire nella prima pagina i celebri titoli-annunci (detti Civette) seguiti da un commento brevissimo. In questo caso gli articoli si trovano quasi totalmente all'interno.
    In terza ipotesi, la prima pagina può presentare solo metà dell'articolo, che si conclude nelle pagine seguenti.

    L'ARTICOLO DI APERTURA, cioè la notizia più importante deve sempre occupare la posizione alto-centrale della prima pagina, chiamata TAGLIO ALTO. Infatti è come se la prima pagina fosse divisa in 3 parti: TAGLIO ALTO, TAGLIO MEDIO E TAGLIO BASSO , dove l'importanza delle notizie diminuisce man mano che si scende.
    A sinistra dell'Articolo di Apertura c'è l'ARTICOLO DI FONDO.
    L'Articolo di Fondo, o soltanto Fondo, è un articolo scritto dal direttore responsabile del giornale. Di solito tratta argomenti politici o di fatti importanti di attualità, visti nell'ottica della linea editoriale del giornale.
    Quando è scritto dal direttore l'articolo non è firmato, poichè notoriamente è di sua competenza. Se è scritto dall'editorialista prende nome di EDITORIALE.
    A destra dell'Articolo di Apertura si trova invece la SPALLA.



    La seconda pagina è dedicata alla politica, interna o estera, che godono dunque di un privilegio. Ciò è dovuto all'importanza che la cronaca politica ha pian piano assunto nella società a partire dall'Ottocento.

    La terza pagina è lo spazio storico che i quotidiani italiani hanno dedicato alla cultura. Ha costituito l'indice del prestigio di un quotidiano e ha rappresentato uno spazio proficuo e importante per la crescita culturale dell'Europa, oltre ad essere una peculiarità dei giornali della penisola italiana. E' buon uso la partecipazione alal terza pagina di un celebre intellettuale.
    Nella storia del giornalismo italiano hanno collaborato alle terze pagine dei quotidiani nomi del calibro di Gabriele D'Annunzio, Benedetto Croce, Lugi Pirandello e Ugo Ojetti.

    Nel 1976 la Repubblica nasce senza la terza pagina, sostituita da una sezione culturale, collocata nelle due pagine centrali del giornale. La Stampa abolirà la Terza nel 1989 e il Corriere della Sera nel 1992, sotto la direzione di Paolo Mieli.

    nelle pagine successive si parla di altri avvenimenti di politica interna ed internazionale; di economia e finanza, di cronaca cittadina, di spettacoli (cinema, teatro, televisione), di sport. Infine compaiono gli avvisi economici.
    Gli eventuali inserti possono avere un contenuto serio (scienze, arte, economia) ma anche frivolo (la cucina, le vacanze, lo shopping, i regali, il tempo libero).

    Nelle pagine interne, in alto a sinistra, riportano il nome della SEZIONE che si sta leggendo:
    -Politica interna
    -Politica estera
    -Economia e finanza
    -Attualità
    -Cultura
    -Cronaca
    -Sport

    La CRONACA assume senza dubbio un aspetto predominante nella ripartizione degli articoli.
    L'articolo di Cronaca riporta un'avvenimento nella successione cronologica dei fatti:
    -Cronaca Nera
    -Cronaca Rosa
    -Cronaca Bianca
    -Cronaca Giudiziaria

    b)Per scrivere un buon articolo inerente i fatti e le vicende di Res Publica SPQR occorre innanzitutto una buona conoscenza dei ruoli e delle vicende politiche, che nella nostra micronazione, fanno da padrone.

    Scrivere un buon articolo sulle pagine di un Giornale Repubblicano significare coinvogliare in esso aspetti della politica interna (scontri tra i partiti, battaglie per far approvare le leggi, conflitti sindacali, nomine dei vertici delle più alte istituzioni dello Stato) e della cultura (articoli di critica letteraria, dibattiti su problemi di ordine scientifico, storico, sociologico, ma anche brevi estratti di opere, racconti o poesie).
    A ciò si associa la raccolta delle notizie. E' buon costume dunque annotare le leggi, le sentenze giudiziarie, le votazione delle assemblee e se necessario riportare tutto in forma di citazione per render maggiormente chiaro l'argomento della trattazione e per facilitare il compito del lettore.

    Lo svolgimento si divide in presentazione dei fatti e presentazione delle opinioni.
    La presentazione dei fatti deve essere accompagnata, oltre che da un contenuto esaustivo, da un linguaggio appropriato: analitico, scientifico, imparziale e descrittivo.
    Soltanto così il lettore potrà costruire i mezzi per una propria interpretazione dei fatti e dell'argomento. Dunque frasi brevi e coincise.
    La presentazioni delle opinioni, nel rispetto della libertà del giornalista, è soggetta alla volontà dello scrittore. Egli può commentare in maniera positiva o negativa i fatti, a condizione che le proprie considerazionisiano motivate.
    Il linguaggio può assumere tratti enfatici, caratterizzato da metafore e iperboli.

    La scelta del titolo, per attirare l'attenzione del pubblico, deve esser fatta nell'ottica di coinvolgerlo emotivamente. Ecco perché in molti casi i titoli non si limitano a informare, ma cercano di stuzzicare l’interesse con frasi ad effetto, che fanno leva sugli stati d’animo del lettore. Si può così fare una distinzione tra titoli freddi, puramente informativi, e titoli caldi, che suscitano sentimenti ed emozioni.
    Tra i titoli caldi troviamo anche quelli cosiddetti «gridati», pensati cioè per fare sensazione, per incuriosire e attirare l’attenzione.


    c) Per hostare il proprio giornale sul web, innanzitutto occore trasformare il proprio documento( è consigliabile strutturare il giornale su Word) in PDF.
    Fondamentalmente, esistono tre vie per creare documenti PDF:
    -utilizzare Adobe Acrobat, l'apposito programma di casa Adobe;
    -produrre documenti PostScript e trasformare i documenti postscript in documenti PDF.
    -utilizzare altri programmi che generano direttamente documenti PDF;
    Di seguito, illustrerò brevemente il metodo più semplice.

    Produrre un documento PostScript è particolarmente facile. È infatti semplicemente necessario installare il
    driver di una stampante che lo supporti (ad esempio, la Apple LaserWriter a colori), normalmente presente tra
    i file di installazione di Windows. Non è necessario avere la stampante.
    Da qualsiasi applicazione che ci permette di stampare, dovremo esclusivamente scegliere la stampante
    PostScript e indicare di stampare su file.


    Si noti, fra l'altro, che cliccando su "Proprietà" è possibile impostare alcuni parametri di stampa che in alcuni
    casi possono fare comodo (ad esempio, 4 fogli in una pagina A4). Cliccando su OK, ci comparirà la finestra di
    dialogo dove dovremo indicare percorso e nome del file che stiamo registrando. Windows propone
    l'estensione ".prn", ma è preferibile nel nostro caso usare l'estensione ".ps" (che sta per PostScript).


    A questo punto il documento PostScript è pronto. Non ci resta che trasformarlo in documento PDF. Ci viene
    in aiuto Ghostscript, il software messo a disposizione su web all'indirizzo www.cs.wisc.edu/~ghost/. Per
    Windows, si tratta di installare AFPL Ghostscript (versione corrente: gs704w32.exe) e GSView (versione
    corrente: gsv43w32.exe).
    Aprendo con GSView il nostro documento PostScript, infatti, avremo a disposizione, nel menù File, la voce
    Converti, che ci farà apparire questa finestra di dialogo di facile interpretazione:


    Non ci resta che salvare il documento PDF...



    Infine, per rendere finalmente i lvostro documento una rivista sfogliabile e interattiva basta visitare il sito issuu.com e seguire le semplicissime istruzioni.
     
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  2. Lucio Giunio Bruto
     
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    Molto molto bene
     
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  3. Caio Duilio Simone
     
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    Sapevo alcune cose ma sconoscevo il 70%, lezione molto utile.
     
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    Romano

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    C'é anche il programma PDFcreator utilissimo :-D
     
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  5. Lucio Giunio Bruto
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 4/6/2010, 16:02)
    C'é anche il programma PDFcreator utilissimo :-D

    Vero, io uso quello
     
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  6. Giulio Leone Aurelio
     
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    Io di solito uso questo sistema, ma se mi dite che è più facile mi fido..infondo io qui sono quello che meno ne capisce di pc..ma ho voluto dare comunque il mio contributo..
     
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  7. Caio Duilio Simone
     
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    Hai fatto bene Aurelio io ad esempio non sapevo neanche metterci mano...
     
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  8. Leonida Primo Argantio
     
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    La migliore tra le 4 lezioni.
     
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7 replies since 4/6/2010, 01:40   242 views
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