II Consiglio dei Ministri

Ho come l'impressione che questa cosa di Skype sia collegata a Giovane Roma O.o
Comunque per quanto riguarda l'incontro ok, ma solo per vedere se l'alleato Vetlano ha delle richieste da fare.
Secondo me, anche se la cosa renderebbe il tutto un po' più pesante, si potrebbe fare in modo di portare alla valutazione dei ministri e di tutto il senato le varie richieste avanzate, e poi "rispondere".
Se ciò si protrarrà a lungo allora potremmo nominare dei vari rappresentati affinchè difendano le varie "idee" quirite emerse nei dibattiti in Senato

Al Popolo Vetlano ed al Popolo Romano,

a seguito del desiderio da parte dei nostri alleati di poter utilizzare secondo quelli che sono i loro usi e costumi le strutture adibite all'amministrazione della giustizia presso la nostra nazione e visto il lungo lavoro compiuto in seno all'augusto Senato della Repubblica ed all'aula dell'Assemblea Popolare che rappresenta la Plebe, si è giunti alla decisione, da parte del Consolato della Res Publica, di dare luogo ad un decreto temporaneo, da tradursi successivamente in una legge definitiva approvata a modifica dell'attuale Legge Traiana, che permetta una più liberale e democratica risoluzione della questione.

Il Consolato della Res Publica decreta che

L'accesso presso la sede del Tribunale, sia pel processo di Primo grado quanto pel processo di Secondo grado, viene stabilito per concordarto dal Giudice su precisa richiesta della Difesa, la quale potrà, secondo le sue preferenze ed in accordo col magistrato giudiziario, decidere se all'aula giudiziara potranno accedere tutti indistintamente, alcuni su comune accordo oppure nessuno se non quelli per già stabiliti per legge.
Si concede, inoltre, all'ambasciatore vetlano di assistere, in qualità di garante, l'eventuale vetlano di nazionalità vetlana.
In alcun caso, tuttavia, sarà concesso la parola se con permesso, il quale sarà esplicito e succeduto a precisa richiesta, del Giudice Istruttore.

Caio Giulio Aquila,
Console della Res Publica SPQR Repubblica Romana



Inananzitutto, prima di tutto si spiega la natura del Trattato in materia di giustizia:

Articolo 4
Il Senato ed il Popolo di Roma e la Repubblica Democratica di Vitla si impegnano a non interferire nell’amministrazione della giustizia dello stato loro Alleato, rispettandone così la piena sovranità.
Nel caso che l’amministrazione della giustizia riguardi ed interessi entrambi i due paesi, allora si impegnano a gestire di comune e pacifico accordo il problema, dando luogo ad una commissione interalleata, che facendo collaborare i due poteri giudiziari, risolva la questione, sempre nel massimo e pieno rispetto reciproco in materia di leggi ed istituzioni nei seguenti casi:
- presenza accertata di fake con doppia cittadinanza
- un reato grave contro la micronazione alleata come istituzione compiuto da un'autorita dell’altra che agisce in veste ufficiale pur non avendone titolo o autorizzazione


Di fatto, ogni atto giudiziario sia Romano che Vetlano viene riconosciuto in maniera integrale dalle rispettive nazioni per tanto non contestato né contestabile.
Inoltre, ogni cittadino Romano e Vetlano può richiedere di essere valutato, se rientra nei casi prima previsti, da una commissione interraellata e non dalle singole magistrature separate.
Questo articolo, inoltre, garantisce un collegamento, insieme al resto del trattato, tra le istituzioni dei rispettivi paesi, permettendo un'azione concertata.

In aggiunta, il Consolato Romano, conscio della possibile ignoranza da parte di cittadini non Romani, esplica alcuni funzionamenti della struttura giudiziaria romana:

1) Esistono tre gradi di giudizi:
- Il Primo, in cui si viene valutati da un'organo monocratico, il Giudice Istruttore;
- Il Secondo, in cui si viene valutati da un'organo collegiale, la Corte di Giustizia;
- Il terzo, in casi gravi, in cui si procede all'invocatio plebem, in cui il Concilio della Plebe valutata con voto segreto l'imputato;
Dopo la sentenza, per passare al passo di giudizio successivo, bisogna notificarlo in pretura entro 15 giorni.
L'ultimo grado è inappellabile e si può richiedere solo grazia al Principe del Senato.

2) Tre figure importanti:
- Il Pretore è il responsabile amministrativo della giustizia, il quale organizza i processi, registra le prove ed accoglie le denunzie: ogni denunzia, dunque, va presentata presso la Pretura ed indirizzata al Pretore;
- Il Procuratore, responsabile della Procura, invece è il comandante delle forze di ordine e coordina una serie di agenti nel mantenere ad un livello di legalità il forum: ogni richiesta di pronto intervento; rimozione spam; censura di materiale inopportuno o illegale; o simili; va presentata in Procura, la quale provvederà al ripristino dell'ordine e successivamente all'azione giudiziaria.
- Il Tribuno della Plebe, infine, che è un garante dei cittadini e degli stranieri: per ogni presunto sopruso, per ogni presunta ingiustizia, bisogna ricorrere subito al Tribuno della Plebe; egli, inoltre, funge da assistente alla Difesa, prendendone d'ufficio l'avvocatura, se necessario;

3) Riguardo i Giudici:
Essi sono eletti dalla cittadinanza proporzionalmente al numero della stessa. Ad ogni processo, la Corte di Giustizia, presieduta dal Principe del Senato, nomina il Giudice Istruttore che presiederà al processo.

La Repubblica Democratica di Vitla, le sue Istituzioni e la Cittadinanza, come sempre garantiscono il massimo impegno nel non creare situazioni spiacevoli che debbano essere risolte per via giudiziaria.
Dal momento in cui ci fosse la necessità di risolvere problemi per via giudiziaria dove siano coinvolte la parte vetlana e la parte quirita, la Repubblica Democratica di Vitla, come già faceva in passato, garantisce ai nostri Alleati tutti i diritti citati dal nostro Codice Penale.
Qual ora ci fosse un problema di conoscenza del nostro Codice Legislativo, del Codice Penale o delle procedure che riguardino l'aspetto giustizia la Repubblica Democratica di Vitla si impegna ad affidare alla parte in causa un "tutor" che serve solamente per spiegare tutto quello che non risulta chiaro al Cittadino quirito.
Il "tutor" è rappresentato dal nostro Ministro della Giustizia in carica che si renderà disponibile per ogni tipo di chiarimento.

Pietro Cacciatore, Ministro degli Affari Esteri
Hawthorne Abendsen, Ministro della Giustizia