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Caio Duilio Simone.
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CORSO DI EDUCAZIONE CIVICA
IV LEZIONE
LE FIGURE ISTITUZIONALI
Le istituzioni
Principe del Senato
AL del Principe del Senato è dedicato un intero capitolo della nostra costituzione, il II “Il Principe del Senato”.
Ma chi è il Principe?
Il Principe del Senato è il capo dello stato, nella sua figura egli rappresenta lo stato in tutte le sue parti quindi è il garante dell’Unità nazionale oltre che della Costituzione.
Modalità di elezione e requisiti:
Per diventare Principe del Senato non si deve essere necessariamente un senatore basta essere un cittadino Quirita che sia stato almeno una volta Console. Il Principe viene eletto annualmente da tutto il senato riunito in Consulto “ordinario”, quindi per la sua elezione basta la maggioranza semplice, il 50 più 1. Se per ben due consulti non viene eletto nessuno, il senato si riunisce in “consulto ultimo” in cui serve la maggioranza dei due terzi. In caso di impedimento temporaneo il Principe può nominare un sostituto o il vicario diventa automaticamente il senatore più anziano(Secondo il Regolamento del Senato, si parla di Decano). In caso di impedimento definitivo i Consoli devono indire le elezioni entro 15 giorni. Il Prince del Senato non è responsabile per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione o per violazione delle Leggi della Res Publica.
Le funzioni del Principe del Senato:
Il Principe del Senato, figura istituzionale dello stato, ha le seguenti inalienabili prerogative:
- ha il comando strategico delle forze armate;
- in caso di guerra presiede lo Stato Maggiore della Repubblica per la Difesa Nazionale, coadiuvato dai Consoli secondo la legge;
- presiede il Senato, votando per primo alle votazioni;
- vaglia i documenti del Senato e presiede l'Ufficio di Presidenza del Senato.
- ratifica o meno le nomine dei dicasteri da parte dei Consoli;
- controfirma la nomina del governo;
- emana editti della durata di quindici giorni e regolamentati, come previsto dalla legge;
- ha diritto di veto sui Decreti Legge e sui Decreti Legislativi;
- nomina i Senatori a vita o annuali, sotto consiglio dei Tribuni della Plebe, o del Senato, o dei Comizi Curati o secondo motu proprio; le nomine debbono tener conto dei limiti numerici previsti dalla legge; gode altresì del potere di revoca di tali nomine;
- può messaggi alle Assemblee Legislative;
- può sciogliere il Senato o dichiarare decaduto il Governo, solo dopo aver sentito il parere dei Consoli e del Tribuno della Plebe e aver constatato una reale impossibilità di governare.
- controfirma, avendo la possibilità di approvare o meno, i Disegni di Legge approvati in seno al Senato.
Il Tribuno della Plebe
Il Tribuno della Plebe è il portavoce della Plebe presso il Senato, egli gestisce l’Assemblea Popolare coordinandone i lavori. Il Tribuno ha il potere di porre il veto ai provvedimenti del senato, dopo aver consultato tramite Plebiscito la Plebe.
Come diventare Tribuno della Plebe?
Per diventare Tribuno della Plebe basta essere un cittadino Quirita, per essere eletti basta la maggioranza semplice dei soli Plebei( possono eleggere il Tribuno della Plebe solo i Plebei cioè i NON senatori). Il Tribuno oltre a porre il veto apre i Plebisciti e emana decreti Tibunizi che hanno valore di legge, ma dopo 30 giorni devono passare al vaglio delle assemblee. I Tribuni onorari sono delle cariche onorarie concesse dal senato a personaggi che hanno avuto accesso al titolo di Padre della Patria. I Tribuni Onorari non possono porre il veto né emanare decreti, ma possono aprire i Plebisciti.
ANche per questa lezione niente video.
Ecco delle informazioni in più molto interessanti:CITAZIONECAPO V - Dell'elezione del Principe del Senato
Art.17 Apertura della Seduta Elettiva
Decaduto l'incarico del Principe del Senato precedente, è onere del Decano del Senato aprire la seduta elettiva, detta anche Conclave, poiché esclusivamente i senatori hanno accesso al Senato durante la seduta.
Egli assume temporaneamente il ruolo di presidente dell'assemblea e la sua è una importante figura di garanzia durante l'intera durata dell'elezione.
Egli pertanto accoglie le dimissioni del Principe precedente, assume il potere su delega dei Consoli ed indice l'elezione del principato.
Art.18 Dibattimento e votazione
Il Decano stabilisce l'inizio del dibattimento e l'inizio della votazione.
Il dibattimento è l'insieme delle orazioni e dei pareri espressi o declamati da tutti i senatori.
La votazione avviene attraverso l'espressione palese e chiara da parte di tutti i senatori dinnanzi l'intera assemblea del nome che desiderano venga assiso al principato. Vota per primo il decano, seguito, secondo una scala di anzianità di servizio in senato, da tutti gli altri senatori.
Non esiste un limite massimo di durata di tutta l'elezione, in quanto tutto ciò è affidato al ragionevole giudizio del Decano.
Come già previsto dalla Costituzione all'art.50, i Senatori in seno al Senato possono eleggere Principe un qualsiasi cittadino, purché sia stato già una volta console.
Art.19 Acclamazione
Terminata la votazione, il Principe del Senato viene acclamato quale presidente dell'augusto Senato e capo di stato della Res Publica SPQR.
L'acclamazione viene pronunziata in latino dal Decano del Senato in Palazzo Imperiale subito dopo la chiusura della seduta del Senato.
Art.20 Decadimento del mandato
Il mandato di Principe del Senato decade o temporalmente con l'estinguersi dell'anno di principato o con una assenza lunga e ingiustificata che ne faccia presume la definitiva scomparsa secondo ciò che prescrive la legge sulla cittadinanza o con sfiducia o mancata fiducia avvenuta mediante consulto ultimo.
Caio Duilio Simone
Maestro. -
Caio Fabio Massimo.
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Peccato per il mancato video, perchè rende più diretto
Comunque buona lezione.
Alla fine si dovrà sostenere un esame giusto?. -
Caio Duilio Simone.
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Allora, io avevo in mente di fare qualcosa di unico allla fine, ma credo invece di farne uno alla fine di ogni singolo corso. . -
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Il Principe può nominare dei senatori a vita o annuali. Non è che ciò possa, almeno in teoria, portare a sovvertire l'esito di consultazioni elettorali per la nomina del senato? Faccio un esempio: il partito A ottiene 2 senatori, il partito B 4. Il Principe nomina senatori annuali 2 appartenenti o simpatizzanti del partito A. Di fatto impedirebbe al partito vincitore di poter svolgere il proprio programma e di legiferare sulla base del programma votato dalla maggioranza degli elettori.
Facendo un confronto con Vitla, direi che il Principe ha molti più poteri 'politici' del Presidente della Repubblica. Il PRV vetlano, per contro, ha un peso maggiore nel campo della giustizia, in quanto membro della Corte Suprema (salvo casi di incompatibilità).. -
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Il presupposto è che il Principe sia imparziale e che nomini cittadini con una adeguata motivazione. Se così non fosse, e non fosse sentito dalla collettività, costituirebbe un grosso scandalo, che potrebbe portare alla richiesta di dimissioni. CITAZIONEArt. 38
Tutto il Senato ha diritto di voto sulle leggi dello Stato.
Solo i Senatori eletti possono votare la fiducia o la sfiducia al Governo.
La Legge determina i casi d’ineleggibilità e d’incompatibilità con l'ufficio di Senatore e la partecipazione all'Assemblea Popolare.
Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due assemblee.
Questo è il limite.. -
Paolo Tullio Traiano.
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Si procede, bene. . -
Caio Duilio Simone.
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A breve la V lezione e la fine del I corso. . -
.Il presupposto è che il Principe sia imparziale e che nomini cittadini con una adeguata motivazione. Se così non fosse, e non fosse sentito dalla collettività, costituirebbe un grosso scandalo, che potrebbe portare alla richiesta di dimissioni.CITAZIONEArt. 38
Tutto il Senato ha diritto di voto sulle leggi dello Stato.
Solo i Senatori eletti possono votare la fiducia o la sfiducia al Governo.
La Legge determina i casi d’ineleggibilità e d’incompatibilità con l'ufficio di Senatore e la partecipazione all'Assemblea Popolare.
Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due assemblee.
Questo è il limite.
Unico limite, però. Per esempio i due senatori potrebbero votare nel caso di richiesta di sfiducia nei confronti del principe che li ha nominati, perché senza adeguata motivazione, nel consulto ultimo?
E' una cosa del tutto teorica quello che dici, quello che conta è il voto....
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.Il presupposto è che il Principe sia imparziale e che nomini cittadini con una adeguata motivazione. Se così non fosse, e non fosse sentito dalla collettività, costituirebbe un grosso scandalo, che potrebbe portare alla richiesta di dimissioni.CITAZIONEArt. 38
Tutto il Senato ha diritto di voto sulle leggi dello Stato.
Solo i Senatori eletti possono votare la fiducia o la sfiducia al Governo.
La Legge determina i casi d’ineleggibilità e d’incompatibilità con l'ufficio di Senatore e la partecipazione all'Assemblea Popolare.
Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due assemblee.
Questo è il limite.
Unico limite, però. Per esempio i due senatori potrebbero votare nel caso di richiesta di sfiducia nei confronti del principe che li ha nominati, perché senza adeguata motivazione, nel consulto ultimo?
E' una cosa del tutto teorica quello che dici, quello che conta è il voto....
I problemi sono tanti in questo contesto.
1. Una teoria ha sempre sostenuto il fatto che i senatori nominati non potessero votare ad alcun consulto ultimo, in quanto non leggittimati dal voto popolare.
2. Nell'unico consulto avvenuto su questo tipo, l'unico senatore nominato votò contro.
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Maximus Seiano Conti.
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Il Principe viene eletto annualmente da tutto il senato riunito in Consulto “ordinario”, quindi per la sua elezione basta la maggioranza semplice, il 50 più 1. Se per ben due consulti non viene eletto nessuno, il senato si riunisce in “consulto ultimo” in cui serve la maggioranza dei due terzi.
a cosa serve questa norma del consulto ultimo? mi spiego: se dopo due consulte ordinarie i senatori non sono riusciti a mettersi d'accordo per eleggere un Principe perchè si fa il consulto ultimo? al consulto ultimo è ancora più di difficile che venga eletto il Principe perchè se i senatori non riescono a trovare un accordo nemmeno per dare il 50%+1 dei voti ad un unico candidato è alquanto improbabile che riescano a trovare un accordo per dare il 66% dei voti.. -
Giulio Leone Aurelio.
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Ah ecco, avevo annotato come nella lezione sulle assemblee legislative mancasse il riferimento all'elettività del Principe, ma mi rimangio tutto. . -
Caio Duilio Simone.
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Studenti entro giorno 10 finizmo questo corso con l'ultima lezione .