PERCHE' crollò la repubblica?

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  1. Caio Duilio Simone
     
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    PERCHE' crollò la repubblica?
     
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  2. Cornelio Scipio
     
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    Quale repubblica?
     
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  3. Caio Duilio Simone
     
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    romana
     
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  4. Lucio Giunio Bruto
     
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    Forse perchè troppo pochi avevano fatto troppo bene. La Res Publica era sì l'istituzione della cacciata dei Re, ma anche quella delle lotte civili e dei contrasti. La Pax Romana di Augusto è sicuramente un obiettivo respublicanamente irraggiungibile che Augusto seppe dare nell'illusione di una restaurata fase repubblicana, che diede le ali al Principato
     
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    Romano

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    Insomma la risposta è difficile: possiamo innanzitutto dire che è dovuta a cambiamenti di tipo socio-economico, in quanto si determinò l'aumento della ricchezza del ceto equestre; la scomparsa di quella classe contadina che era stata la spina dorsale della repubblica; la comparsa di una massa proletaria povera di cittadini Romani.
    In una prima fase di scontro diretto tra plebei e patrizi, ovvero in senso di trasformazioni democratiche ed oligarchiche più accentuate, si creano i populares e gli optimates: ma le guerre civili scavarono, svuotare questi due partiti.
    Si determinò una situazione di altissima instabilità, dove cominciarono a spiccare per autorevolezza i "dinasti militari", ovvero i capi militari e politici carismatici, che potevano vantare meriti e contare sulla fedeltà dei soldati.
    Quando la Repubblica Romana venne meno già non esisteva più. Ed Augusto fece una cosa semplice: mascherò da repubblica restaurata la sua monarchia assoluta, col quieto vivere delle classi che dopo massacri su massacri chiedevono solo questo, tanto nessuno ricordava cosa fosse stata la libertà e la repubblica.
     
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  6. Caio Regolo Cicerone
     
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    "Siamo arrivati ad un momento in cui non riusciamo più a sopportare nè le situazioni, nè i loro rimedi"... Corruzione, valori decaduti, individualismo, capi militari... Era un calderone che doveva esplodere
     
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  7. Caio Valerio Catullo
     
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    La Res Publica si condannò al suicidio quando i latifondi schiavili trasformarono il contadino italico, battuto dalla "concorrenza", in proletario urbano. Una massa di proletari senza alcuna speranza deve essere mantenuta in qualche modo per farla stare buona buona, e questo modo (ovvero il panem et circenses) potevano averlo a disposizioni solo i più ricchi. Quindi, concentrazione del potere nelle mani di una plutocrazia spesso assistita da un braccio armato, ergo corruzione.
     
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  8. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Caio Valerio Catullo @ 11/12/2010, 18:56) 
    La Res Publica si condannò al suicidio quando i latifondi schiavili trasformarono il contadino italico, battuto dalla "concorrenza", in proletario urbano. Una massa di proletari senza alcuna speranza deve essere mantenuta in qualche modo per farla stare buona buona, e questo modo (ovvero il panem et circenses) potevano averlo a disposizioni solo i più ricchi. Quindi, concentrazione del potere nelle mani di una plutocrazia spesso assistita da un braccio armato, ergo corruzione.

    finalmente una sana spiegazione materialista.
     
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    Romano

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    grazie jacopo, deduco che la mia analisi fa schifoXD
     
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8 replies since 9/12/2010, 19:07   75 views
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