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Publio Aurelio Stazio
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~Jegan
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E' difficile dare un voto considerando che parliamo di periodi completamente diversi e di modi di fare politica differenti. In ogni caso direi che i politici che mi hanno sempre affascinato di più sono: Cavour, De Gasperi, Pertini, Berlinguer e Turati.
Cavour l'ho sempre visto come un grande calcolatore, capace di analizzare come pochi suoi colleghi la situazione delle relazioni internazionali alla fine del periodo del "concerto europeo". Ha avuto senz'altro la bravura di trasformare il Piemone da Stato nazionale a media potenza e, generalmente, di introdurre una ventata di libertà nell'economia del Regno di Sardegna.
De Gasperi secondo me ha avuto la grande capacità di segnare il cammino dell'Italia del secondo dopoguerra in politica estera e nella relazione tra gli Stati( europeismo e alleanza atlantica). Purtroppo in politica interna, almeno dal mio punto di vista, è stato un totale fiasco, Legge Truffa compresa.
Beh Pertini mi ha sempre colpito per il suo carisma e nello stesso tempo la sua semplicità. Mi sembra un pò la versione magari più energica, ma meno affascinante, del grande Enrico Berlinguer.
Quest'ultimo rappresenta proprio l'immagine di come dovrebbe essere un politico e di come la stessa politica dovrebbe essere, meno machiavellica e più agostiniana. Morale e politica non sono due concetti contrapposti ma dovrebbero trovarsi insieme. Rappresenta il politico sincero, poliiticamente ed eticamente responsabile, e vicino alla gente. Poi sul piano della concretezza è stato meno incisivo( lo stesso compromesso storico non ha portato veri risultati nella vita degli italiani) ma comunque è stato unico nella sua capacità di mostrare un'altra faccia del comunismo, diversa da quella orrenda dell'URSS.
Infine Turati rappresenta il padre di tutti i movimenti di sinistra, in particolare il fondatore del partito socialista italiano. Insomma colui che, abbandonando la utopistica dottrina marxista della rivoluzione come unico mezzo per l'instaurazione del socialismo, ha portato gli insegnamenti del social- democrazia all'interno delle istituzioni, ancora tutt'altro che liberali, dell' Italia di fine ottocento. Insomma se esiste oggi l'idea di una libertà individuale che non per forza deve tradursi in liberismo, la cosidetta dottrina del liberalismo sociale, beh magari qualcosa la dobbiamo anche a lui...
Insomma questi sono i politici che più mi piacciono, ma sinceramente è difficile sceglierne uno:D
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Jacopo Vibio Frentano
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Jacopo Vibio Frentano
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CITAZIONE (Lucio Giunio Bruto @ 20/12/2010, 13:59) Mazzini
mah, mazzini grande politico?
un po' scarsino nei risultati.
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kozzikrathia
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ogni tanto fa bene vedere questi sondaggi perchè ci ricordano che figuri come Berlusconi sono in fine dei conti dei brutti passaggi, una per quanto nociva minoranza in un contesto lusinghiero.
Rispondere però è difficile perchè alcuni personaggi sono legati a contesti davvero troppo diversi, non tutti politici. per esempio, un "grande statista" è anche un grande politico o sono concetti diversi?
Cmq, vediamo un po', per ora i più quotati in lizza sono
Giolitti: forse l'unico vero statista italiano. Però non ha valutato bene le dinamiche del fascismo e la questione meridionale.
Turati: in effetti lui con Giolitti sono una endiadi, l'importanza dlel'uno non ci sarebbe senza l'altro. Turati ha portato molte conquiste per i lavoratori, ma come politico non ha saputo evitare la scissione coi massimalisti (cosa che teoricamente il "miglior politico" avrebbe dovuto fare)
Cavour: è vero in assoluto un genio. Ma quanto a politica interna, mah, boh, era un liberale come lo erano molti altri.
De Gasperi:non ha visto cosa la dc stava diventando nè le premesse della partitocrazia. Un errore grave quasi quanto quello di giolitti con il fascismo.
Berlinguer. beh potrebbe risultare il primo in quanto forse è l'unico che oltre a essere un grande personaggio, è totalmente un politico.
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Publio Aurelio Stazio
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CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 20/12/2010, 14:53) CITAZIONE (Lucio Giunio Bruto @ 20/12/2010, 13:59) Mazzini mah, mazzini grande politico? un po' scarsino nei risultati.
Si è vero... ma il suo carisma e le sue battaglie hanno contribuito a creare la voglia di unità.
Comunque esprimo anche io la mia idea.
Indubbiamente Garibaldi e Cavour meritano il primo posto... il primo perché con le sue vittorie nel sud italia fu decisivo per l' unità ( se vogliamo trovare un difetto: era troppo impulsivo nelle scelte e per questo non fu certamente un grande statista ). Per quanto riguarda il secondo ... la mente dell' Italia di quel tempo: riuscì a imbrogliare francesi e a vincere gli austriaci nello stesso tempo, un mito.
Poi direi Mussolini , anche se un passo indietro a causa di alcuni errori madornali .
Berlinguer per la sinistra italiana: direi un pilastro, portatore dell' eurocomunismo.
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Disse il corvo: « Mai più ».
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Mussolini.
Il suo modo di parlare e di governare la folla a suo piacimento, il colpo di stato, la marcia, la bonifica e persino le leggi razziali istituite sotto gli occhi di tutti ma nonostante ciò mantenendo il controllo dell'equilibrio e dello stato.
A mio parere il miglior politico di sempre. Ero tentato di mettere Berlinguer ma Mussolini ha governato per 20anni un popolo che è quello Italiano e... non è cosa da poco.
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Amulio Atilio Caraceno
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Vidkun Quisling
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Riconfermo De Gasperi, un uomo carismatico ed intellettuale, tra le più importanti figure politiche del XX secolo per questo Paese, che ha sancito la fine di un'epoca e l'inizio di un'altra, ha contribuito fondamentalmente alla ricostruzione della nazione distrutta da un conflitto dandole delle basi democratiche per progredire e continuare ad esistere a riaffermarsi a livello internazionale.
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Caio Regolo Cicerone
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Mussolini, non tanto per ciò che ha fatto ma perchè si parla di "politica", come disse De Felice, non si può definire nè un buon uomo di governo, nè un buon stratega, ma certamente un ottimo politico.
Le sue strategie, il suo carisma e la sua cultura disordinata lo hanno reso l'uomo politico più completo e pronto a creare le condizioni per il suo potere.
Altri politici degni di stima: Giolitti (alla fine della sua carriera un po' troppo non considerato) Berlinguer (segretario del PCI con i contro-coglioni, un uomo del popolo, credeva in ciò che faceva) Almirante (sempre coerente alla sua corrente e sempre pronto a distaccarsi dagli eccessi e ad onorare i nemici) Andreotti (la sua capacità di mischiare le carte e di rimanere un'eminenza grigia è spettacolare)
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Caio Fabio Massimo
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Mazzini, Mussolini, Cavour sono tutti e tre al primo posto per me.
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Tiberio Sempronio Gracco
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Benito Amilcare Andrea Mussolini!
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Vidkun Quisling
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Sono molto d'accordo anche su Berlinguer
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176 replies since 19/12/2010, 23:15 1915 views
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