Plebiscito sulla sfiducia al Console Bruto

SENATUS POPULUSQUE ROMANUS



Assemblea Popolare

Oggetto: Plebiscito ministeriale

Cari concittadini,
quello che stiamo vivendo in questi giorni è un vuoto politico lasciato da un Governo inefficiente. Mi basterà dire per rendere l'idea che l'Edilità Ceriale sia un ufficio morto, che la Pretura sia inesistente, che la Questura sia lenta e macchinosa e che la Censura non abbia le competenze nemmeno per fornire ad un cittadino una carta di identità.
Basterebbe ciò a chiedere la dimissioni di un Governo che rischia di portarci verso una nuova crisi.
Ma non è questo l'oggetto della seduta, bensì l'assenza ingiustificata e prolungata e l'inefficienza di una delle più alte cariche del Governo: il Console eletto Bruto. Nonostante siamo entrati nel trimestre di presidenza che spetta al Console eletto, Bruto è scomparso, salvo riapparire sporadicamente e svolgere una politica insufficiente.
Sono certo che il Console avrà i suoi buoni motivi a cui sarà chiamato a rispondere.
Ma Res Publica, la Patria che con tanta dedizione stiamo spingendo verso uno sviluppo culturale e sociale sempre maggiore merita senz'altro di meglio.

Cittadini plebei, è qui dunque che vi chiedo di esprimervi circa la sfiducia a Lucio Giunio Bruto, Console della Repubblica.

Richiedo al Tribuno della Plebe l'autorizzazione per procedere con le votazioni.

Art. 60
I Consoli possono essere sfiduciati da un voto a maggioranza qualificata dal Popolo riunito in Concilio della Plebe.

Ecco lo strumento con cui possiamo agire.

Allora sentirò il Principe del Senato, come da prassi, per poi incaricare i Tribuni Onorari di aprire il Concilio.

Sono stupito del fatto che un Senatore intervenga tranquillamente in AP senza che vi sia un appunto da parte del Tribuno, ma d'altronde si può capire il perchè.

Ecco lo strumento con cui possiamo agire.