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Giulio Leone Aurelio.
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Ianuarius è il mese dedicato al Dio Giano. Divinità tradizionale romana, Giano è il protettore delle porte e dei ponti, simboli del divenire, dell'inizio, e dello scorrere imperterrito del tempo.
Gennaio era considerato l'inizio della stagione politica in quanto in questo mese venivano eletti i Consoli.
Novità e turbolenze politiche si manifestano nella Repubblica.
Il Console nominato Lucio Giunio Bruto, addetto al dicastero degli Esteri e segretario di Alleanza Repubblicana, abbandona improvvisamente la Nazione, senza alcun previo avvertimento.
Il Governo Patto per Res Publica si trova così privato di uno dei suoi vertici nonché uomini di maggior rappresentanza.
Di fronte alle difficoltà del Governo, l'opposizione si compatta. Il Partito Democratico Liberale e il Fronte Avgvsto SPQR danno vita ad una nuova coalizione: Nova Urbe.
L'opposizione, come primo atto politico della nuova unione, invoca, secondo quanto permesso dalla Costituzione, il Concilio della Plebe per richiedere la sfiducia del Console Bruto.
Nel frattempo, il Senato lavora alla riforma erariale. Nei progetti dell'organo legislativo la legge sull'Erario permetterà allo Stato di disporre di una somma di denaro da distribuire ai vari ministeri e da utilizzare per le attività della Nazione.
Il giorno antecedente all'apertura ufficiale del Concilio della Plebe, dopo giorni di scontri verbali e lotte politiche tra le due fazioni, il Console eletto Aquila con una mossa a sorpresa dichiara decaduto il mandato di Bruto, mentre gli altri ministri si dimettono.
Caio Giulio Aquila opera così il rimpasto di Governo.
il contestato Edile Ceriale Caio Regolo Cicerone, attaccato a più riprese dall'opposizione per una presenza non soddisfacente, viene nominato nuovo Console.
L'esecutivo verrà dunque ridenominato come il Governo dei Pater Patriae.
I neocittadini Nunzio Gaudio Claudio (tornato dopo la sua precedente esperienza) e Longino Ostilio Catone (aderente al Fronte Avgvsto SPQR) vengono nominati come tecnici, indipendenti, nel nuovo Governo.
Esso sarà così composto:CITAZIONEConsolato: Caio Giulio Aquila e Caio Regolo Cicerone
Censura: Caio Duilio Simone
Pretura: Caio Fabio Massimo
Edilità Curule: Nunzio Gaudio Claudio
Edilità Ceriale: Publio Cornelio Scipione II e Longino Ostilio Catone
Questura: Lucio Sergio Sonoratio
Il Concilio perde così la propria ragione di esistere, e il cittadino Giulio Leone Aurelio provoca la maggioranza indicendo un sondaggio informale sul consenso popolare al nuovo Governo proprio nella sede istituzionale del Concilio.
Ciò scatena la reazione dei membri del Governo che chiedono l'immediato intervento della Procura.
Il clima è teso.
Il Giudice della Corte di Giustizia Amulio Atilio Caraceno si scaglia contro il Console Aquila e la sua azione di destituzione del Console nominato Bruto.
Secondo Caraceno l'atto di Aquila è infatti di natura anticostituzionale, per cui solo al popolo è concesso revocare il mandato di un Console.
Aquila risponde che il suo è di fatto un potere legittimo e costituzionalmente valido, in quanto l'autorità e la nomina del secondo Console derivano dal Primo.
In aperta polemica con le autorità del Governo, Caraceno rassegna dunque le sue dimissioni dalla Corte e rescinde la propria cittadinanza Quirita mantenendo quella Latina.
Il resto della Corte di Giustizia si dimissiona anch'essa. Catullo e Pound rinunciano alla magistratura giudiziaria per accedere all'Augusto Senato, sostituendo gli assenti Centurione Caio Gallo e Lucio Giunio Bruto.
Inizia, dunque, l'ultimo mese e mezzo della legislatura.
Giulius Leo Aurelius
Pontifex Maximus. -
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Ottimo . -
Zon@ Venerdi.
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Son tornato! . -
Caio Regolo Cicerone.
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Ottimo! .
Annali di Aurelio, GennaioXXI. Gennaio 2011 |
