Rompicapo Hegeliano

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    Qualche giorno fa trattando a scuola di Hegel siamo arrivati ad un bell rompicapo.

    eccolo

    Senza passare dalla metafisica e senza utilizzare giudizi falsi trattando della filosofia hegeliana cosa può essere razionale universale ma non applicabile alla reltà?
     
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  2. Maximus Seiano Conti
     
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    direi che capire il significato di questo rompicato è già un impresa :asd:
     
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    A me sembra abbastanza chiaro xD

    La domanda è proprio su un punto.

    Hegel dice: ciò che è razionale è reale e ciò che è reale é razionale.

    Ma esiste qualcosa di universale razionale ma non reale?

    Non so come essere più chiaro
     
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  4. Fede#91
     
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    Il senza passare dalla metafisica lo vedo difficile, dato che la metafisica stessa studia i processi della realtà.
    Se astrai la frase dal suo contesto è palese che presenti falle.
    Hegel dice semplicemente che la razionalità non è pura idealità, o una sorta di 'dover essere', ma è sostanza stessa di ciò che esiste [dato che la Ragione governa il mondo, come lui stesso sostiene]
    e poi afferma che la realtà, d'altro canto, non è materia caotica, ma l'esplicazione di una struttura razionale che si manifesta nell'uomo.
     
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    Romano

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    CITAZIONE (falcus92 @ 6/2/2011, 22:32) 
    A me sembra abbastanza chiaro xD

    La domanda è proprio su un punto.

    Hegel dice: ciò che è razionale è reale e ciò che è reale é razionale.

    Ma esiste qualcosa di universale razionale ma non reale?

    Non so come essere più chiaro

    CITAZIONE
    Senza passare dalla metafisica e senza utilizzare giudizi falsi trattando della filosofia hegeliana cosa può essere razionale universale ma non applicabile alla reltà?

    La risposta sta nella fenomenologia.

    Il presupposto di Hegeliano è che l'esistenza (realität) precede l'essenza (Wirchlickteit), in quanto quest'ultima non è presupposto della prima, bensì ne costituisce il risultato (in piena contraddizione di Aristitole che afferma che l'essenza precede cronologicamente ed ontologicamente l'esistenza).

    Di conseguenza, ne consegue che la filosofia è speculativa: in quanto riflette (speculus) il metodo, ossia è consapevole di ciò che sta facendo, una conoscenza teorica di qualcosa che c'è e che viene riflesso nella sua costruzione.

    Ne consegue che tutto ciò che è reale è razionale: in quanto il razionale è soltanto riflesso della speculazione su ciò che esiste.

    Dice con gusto il filosofo: Inglesi e Francesi fanno la Storia. I tedesci (poi) la pensano. :)
     
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  6. Sonorat
     
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    Pongo la domanda in maniera diversa e cerco di essere più chiaro. Il problema non sta tanto nell'affermazione "Ciò che è reale è razionale", quanto nella frase "Ciò che è razionale è reale". Non è un problema di interpretazione né di comprensione della stessa. La domanda che ci siamo posti è: "Esiste qualcosa di assolutamente razionale, che abbia una sua logica, ma che non trovi nessuna applicazione pratica nella realtà?". Per intenderci, la legge di gravitazione universale è qualcosa di assolutamente razionale e possiede una sua logica ineccepibile, e trova riscontro nella realtà con i suoi effetti. Noi cerchiamo qualcosa che sia razionale ma non reale.
     
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    CITAZIONE (Sonorat @ 7/2/2011, 00:13) 
    Pongo la domanda in maniera diversa e cerco di essere più chiaro. Il problema non sta tanto nell'affermazione "Ciò che è reale è razionale", quanto nella frase "Ciò che è razionale è reale". Non è un problema di interpretazione né di comprensione della stessa. La domanda che ci siamo posti è: "Esiste qualcosa di assolutamente razionale, che abbia una sua logica, ma che non trovi nessuna applicazione pratica nella realtà?". Per intenderci, la legge di gravitazione universale è qualcosa di assolutamente razionale e possiede una sua logica ineccepibile, e trova riscontro nella realtà con i suoi effetti. Noi cerchiamo qualcosa che sia razionale ma non reale.

    Allora non ci capiamo. L'affermazione non disgiuntiva ma congiuntiva. Ciò che reale è razionale e ciò che è reazionale è reale. Non esistono difformità.
    Non esistono cose reali e non razionali. E non esistono cose razionali e non reali. Comprendiamo adesso? -_-

    Se la cosa non esiste, non può essere pensata.
     
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  8. Sonorat
     
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    Questo è chiaro, la risposta può anche essere che non vi sia nulla di razionale ma non reale. Ma la domanda è provocatoria, cioé non ci interessa se esiste qualcosa di razionale ma non reale per Hegel, perché è chiaro che lui lo nega assolutamente. Ci incuriosiva sapere se, secondo voi, potesse esistere qualcosa del genere, al di là della filosofia di Hegel, che è stata solo lo spunto per questa nostra domanda.
     
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  9. Fede#91
     
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    Il nulla.
     
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    CITAZIONE (Sonorat @ 7/2/2011, 07:24) 
    Questo è chiaro, la risposta può anche essere che non vi sia nulla di razionale ma non reale. Ma la domanda è provocatoria, cioé non ci interessa se esiste qualcosa di razionale ma non reale per Hegel, perché è chiaro che lui lo nega assolutamente. Ci incuriosiva sapere se, secondo voi, potesse esistere qualcosa del genere, al di là della filosofia di Hegel, che è stata solo lo spunto per questa nostra domanda.

    Assolutamente no. Perché vedi il discorso che qui parte con Hegel e continua con Husserl e l'esistenzialismo moderno. Ribaltato il rapporto essenza ed esistenza in maniera così definitiva, è impossibile omai pensare diversamente.
    Dopo Hegel la filosofia muta fisionomia in questo senso, smantellando il sistema di pensiero platonico. Con Keergaard la riflessione arriva a livello imbarazzanti, perché arriva a concezioni estreme. Marx pone il suggello, applicando la dialettica alla nuova modernità capitalistica. E dopo Nietzsche arriva perfino a negare le radici, quali il principio di non-contraddizione.
    In pochi decenni, la cultura filosofica ed il pensiero cambia radicalmente. Ed ancora, non si è giunto ad un sistema nuovo.
     
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  11. Jacopo Vibio Frentano
     
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    è evidente che tutto ciò che è reale è anche razionale. Ma credo ci possa essere anche qualcosa che non si è verificato divenendo reale che possa avere una sua razionalità.
     
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  12. Fede#91
     
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    CITAZIONE (Fede#91 @ 7/2/2011, 11:11) 
    Il nulla.

     
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  13. Celere
     
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    Questo è un tradizionale problema ontologico a mio parere già risolto da Parmenide-Platone.
     
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  14. Fede#91
     
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    CITAZIONE (Celere @ 9/2/2011, 23:33) 
    Questo è un tradizionale problema ontologico a mio parere già risolto da Parmenide-Platone.

    Come? Son curiosa image
     
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    CITAZIONE (Celere @ 9/2/2011, 23:33) 
    Questo è un tradizionale problema ontologico a mio parere già risolto da Parmenide-Platone.

    Assolutamente... no.


    Parmenide esprime un monismo ontologico, contrapposto al divenire Eraclideo. Platone costruisce il mondo iper-uranio, e sdoppia il mondo. Ma per tutti costoro l'essere precede l'esistenza.

    Hegel ribalta: la cosa è solo perché esiste. Non esiste perché in potenza è.
     
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16 replies since 6/2/2011, 21:45   116 views
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