Annali di Aurelio, Marzo

Giulio Leone Aurelio

Posted on 2/4/2011, 02:06

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Si dice che siamo tutti figli di Marte. Che il Dio della Guerra, dall'alto della sua possenza e della sua forza, si unì a Rea Silvia che generò i gemelli Romolo e Remo, padri di Roma, dunque del Mondo.
Il Primo Re, Romolo, decise che Martius sarebbe stato il primo mese dell'anno romano, così da onorare per 31 giorni suo padre, nostro padre.
Ma Marzo fu ed è anche di più. Il giorno 30 il Principe Augusto istituì nel 10 a. C. la celebrazione per la Salus Publica, Concordia et Pax, come segno dell'unità dei cittadini romani. Il giorno 31, si festeggiava la Luna.

La Repubblica gioisce finalmente per l'inizio delle prime Olimpiadi romane.
L'evento pur non avendo attirato partecipanti dalle micronazioni estere è comunque un simbolo della cultura di Roma, immortale, fiorente, segno dell'ingegno e dell'entusiasmo dei Quiriti.

Il 14 Marzo, il quarto Principe del Senato, Paolo Tullio Traiano, con un elegante discorso di commiato, rimette nelle mani del Senato e del Popolo di Roma il suo mandato, giunto alla conclusione.
Il Senato rinchiuso in conclave, dopo 5 giorni annuncia l'elezione del nuovo Princeps.
Francesco Agricola Catone, popularista del MPC, ex Console ed ex Pretore, diviene il quinto Principe nella Storia della Res Publica, nuovo Capo di Stato.

Per mano e per voce del Console Caio Giulio Aquila, il Senato porta a compimento la riforma del COPECC (Contributo Personale sulla Classe di Censo) nell'ambito della nuova legge erariale, e sopratutto una nuova legge sulle elezioni politiche che stabilisce, novità assoluta, l'estensione del voto ai cittadini Latini e l'introduzione del sistema elettivo proporzionale nella contesa dei seggi del Senato.

Nel frattempo la coalizione Patto per Res Publica e la neocostituita Nova Romanitas aprono i propri congressi per stilare i programmi di Governo e le liste dei cittadini eleggibili.
Caio Fabio Massimo, presidente di AR, è scelto dalla coalizione come nuovo candidato Console, ereditando il ruolo politico di Aquila.
Per Nova Romanitas, viene scelto invece Giulio Leone Aurelio, ex presidente del FA spqr.
Massimo e Aurelio, rappresentano dunque la sfida del nuovo e si contendono il loro primo Consolato.

Le elezioni sono imminenti, per Res Publica si chiude un'era di successi e di soddisfazioni per aprirsi una nuova stagione di Vittoria.

Giulius Leo Aurelius
Pontifex Maximus

Con questo ultimo scritto cari fratelli, rimetto nelle mani del nuovo Governo, di qualsiasi colore sarà, il mio mandato e la mia carica di Pontefice della Repubblica. Fin dall'inizio della mia cittadinanza in questa gloriosa Nazione ho capito che il Pontificato, così carico di simboli spirituali, di valori tradizionali e di Romanità, sarebbe stato il mio vestito naturale.
Per 12 mesi ho raccontato la vita dei Quiriti, le vicende politiche, sociali, culturali della Repubblica e delle sue istituzioni, narrando di stagioni buie e desolanti e di riprese gioiose e potenti.
La bellezza di Roma sta anche in questo, nell'imprevedibilità, nel suo continuo mutare, divenire, e nel suo essere sempre la stessa, eterna, Capitale del Mondo.
Un anno di Pontificato mi ha fatto crescere come cittadino e ha fatto crescere in me il sogno di Roma.
Ricordo tutti i mesi, uno per uno, persino quelli in cui mi ritrovai, seppur per breve tempo, lontano da casa.
Che gli Dei di Roma veglino su di noi, sempre, e che una nuova Pax Deorum scenda tra le rovine di Roma per donare gloria e grandezza a Res Publica e ai suoi sognatori.

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+Longinus+

Posted on 2/4/2011, 10:45

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Davvero un ottimo lavoro. Le tue cronache sono lo specchio della nostra vita su Res Publica. Spero ti venga ridato il mandato