Tribuna Politica

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Francesco Agricola Catone
     
    .

    User deleted


    Invito i due candidati al consolato, Cicerone ed Aurelio a partecipare a questa tribuna politica.

    Il vostro intervistatore sarà l'onorevole Mattia Guidi, alias Silvercloud87, dalla Repubblica Cisalpina, a cui lascio la parola.

    La tribuna terninerà la sera del 10 aprile 2011, come previsto dalla legge.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Romano

    Group
    Cittadino
    Posts
    16,829
    Location
    Nova Roma

    Status
    Offline
    Dovrebbe iniziare, prima.
     
    .
  3. Francesco Agricola Catone
     
    .

    User deleted


    A questo punto aspetto Mattia.
     
    .
  4. silvercloud87
     
    .

    User deleted


    Spero di iniziare oggi stesso, entro sera.
     
    .
  5. Zon@ Venerdi
     
    .

    User deleted


    Inizia con delle domande, magari rispondono anche non essendosi presentati prima ...
     
    .
  6. silvercloud87
     
    .

    User deleted


    INIZIAMO

    Salve a tutti,
    ammesso e non concesso ch’io sia la persona adatta a gestire tale tribuna politica, parlando dei fatti, novi o vecchi, della Res Publica, ma visto l’onore che mi è stato concesso, nel svolgere questo compito, cercherò di fare del mio meglio, sperando che non si dimostri poca cosa.

    Il primo passo che mi sono permesso di fare, anche per cercare di entrare nel ruolo, è quello di controllare le informazioni contenute nell’enciclopedia di Res Publica. Saltano all’occhio due situazioni di fatto che possono arricchire il dibattito. Infatti, notevole è la differenza di “peso” che i candidati, al ruolo di Console, hanno avuto nella storia; ovviamente la differenza è data da quale impronta hanno lasciato in Res Publica, non il sol fatto di essere inscritto nero su bianco nelle pagine della storia della micronazione.

    Quindi ai candidati chiedo: credete sia un punto di forza avere una storia ricca e travagliata alle spalle, oppure partire da una “pagina bianca” aiuta in qualche modo?
     
    .
  7. silvercloud87
     
    .

    User deleted


    Quando i candidati sono pronti possono rispondere alla prima domanda, eh.
     
    .
  8. Caio Regolo Cicerone
     
    .

    User deleted


    Buongiorno e la ringrazio per essersi proposto come moderatore della tribunal

    La domanda mi fa, in un certo senso sorridere, poichè sono conscio della lunga storia che sta alle mie spalle, costellata di episodi piacevoli e a volte non.
    Innanzitutto parto con una premessa, la parte politica che rappresento affonda le sue radici nella meritocrazia, cioè in quella corrente, diciamo, che cerca di avvantaggiare le persone meritevoli nella scelta di cariche al servizio della comunità. Fatta questa premessa passo a rispondere, vede, io credo che la storia di un candidato e le sue capacità siano di peso in una democrazia postiva, nel momento in cui un cittadino è chiamato alle urne, poichè ciò è garanzia di stabilità. Tuttavia non è il caso di Res Publica che si innalza su una netta politica che non lascia fuori alcun cittadino (d'altronde i voti sono equamente ridistribuiti in base ai membri dei partiti o le simpatie più o meno manifeste).

    Diciamo che la storia e le capacità vengono fuori quando è il partito che deve scegliere il candidato, in questi momenti emerge quale può essere la scelta del singolo cittadino che nelle primarie del partito si fa sentire meno vincolato politicamente. In ogni caso io ritengo che la storia, almeno nel mio caso, sia un punto di forza, seppur ottenebrata da alcuni episodi infelici, una storia che dà certezze e sicurezza sulla linea di governo e che non getta nella paura di un governo di cui non si conosceranno gli esiti.

    Tuttavia, il vero punto di forza di ogni candidato sta nel partito che si propone, a mio avviso, una linea di governo già collaudata è garanzia del benessere e dello sviluppo della nazione.
     
    .
  9. silvercloud87
     
    .

    User deleted


    Aurelio spero possa rispondere presto alla domanda, intanto proseguo, potrà rispondere con un unico messaggio.

    Consultando i programmi depositati, in prima battuta, mi sono soffermato a leggere la parte inerente la Politica Estera. Uno solo è il richiamo comune che ho trovato e riguarda l'Unione delle Micronazioni Italofone. La fazione di Cicerone propone di prendere una decisione definitiva, mentre quella di Aurelio propone un riesame delle linee guida.
    Ovviamente, essendo un programma elettorale, non poteva essere scritto quale ragionamento sta dietro a queste visioni del futuro impegno di Res Publica dentro (o fuori) l'Umi. Proprio quello che voglio domandare: (1) quali sono le nuove basi su cui poggia, oggi, l'Umi? (2) se qualcosa non va, di cosa si tratta? (3) qual'è la ratio che vi ha portato a formulare tali proposte nel programma elettorale?
     
    .
  10. Caio Regolo Cicerone
     
    .

    User deleted


    Rispondo subito alle domande. Avendo potuto constatare con questo mio consolato la situazione dell'UMI sono stato io a proporre che venisse aggiunto questo punto al programma.

    1)Bella domanda, purtroppo l'UMI è partita con una serie di buoni propositi e progetti mirati che si sono rivelati nel corso del tempo solo come vani progetti mai portati a compimento... Non mi fraintenda, con ciò non voglio dire che l'UMI è inutile per perseguire una serie di obbiettivi (unione, condivisione, aiuto reciproco, controllo), ma che non ha ora quelle basi, quella storia, quei fondamenti giuridici che possano portare l'Unione a raggiungere risultati apprezzabili. Pertanto non so rispondere a questa domanda, ma posso promettere, promettere a dare effettive nuove basi e nuova attività a quello che già, con delusione, ho notato nell'ultima legislatura... E se neanche questa ripresa servirà a qualcosa, allora giungerà il momento di prendere una decisione definitiva.

    2)Come già ho denunciato con il mio discorso consolare i motivi sono plurimi e ahimè evidenti. Alcuni membri di nazioni aderenti hanno oramai boicottato il progetto facendolo finire nel dimenticatoio, perchè è proprio grazie all'assenza di alcune nazioni, IMPORTANTISSIME per la creazione di un elemento costitutivo, che ancora oggi si attende un'UMI che tarda a venire e che tutti aspettano. Altre nazioni e la credibilità stessa dell'unione, invece, pagano ora con fatica mesi e mesi di ritardi.

    3)Come ho già detto nessun specifico ragionamento o calcolo, solo ed esclusivamente l'impegno che ho avuto in prima persona e soprattutto l'attaccamento che la nostra micronazione ha sempre mostrato per il progetto in questione
     
    .
  11. Giulio Leone Aurelio
     
    .

    User deleted


    Chiedo perdono per il mio ritardo ai miei concittadini e al Presidente Guidi, purtroppo sono stato costretto lontano dalla mia abitazione.

    La prima domanda del Presidente mi da modo di sottolineare un concetto, che più volte, nel tempo della mia cittadinanza Respublicana ho ribadito. La nostra Repubblica giunge ad un bivio. Si fronteggiano ora due schieramenti la cui diversità non è solo di natura politica ma anche di Spirito. Si fronteggiano i veterani contro gli uomini nuovi. Da una parte una serie di personaggi che hanno speso tutte le loro energie per la causa Romana nel corso di quattro gloriosi anni, e dall'altra l'entusiamo di cittadini giovani e giovanissimi che hanno favorito, in termini di idee, impegno e progresso, la risalità e lo sviluppo della Nazione in questo ultimo anno.
    Io e Cicerone giochiamo ad armi pari. Laddove l'esperienza può significare competenza, conoscenza dei mezzi e dei processi governativi, l'inesperienza è la carta d'identità di un vento di freschezza che soffia su Roma, dell'entusiasmo, e di una svolta epocale.
    La svolta è l'affermarsi di una nuova classe di cittadini che abbia la forza per continuare quello che i Padri hanno iniziato: condurre Res Publica e la nostra gente, i nostri sogni, i nostri sognatori, verso gli ambiziosi lidi che ci attendono.
    Nova Romanitas, il nostro partito, interpreta questo concetto già nel nome.
    L'inesperienza è solo la base dell'esperienza. Tuttavia non credo nemmeno dovremmo farne una questione tecnica. A volte il coraggio, la voglia di fare, sopperiscono con efficacia alla mancata conoscenza di meri ingranaggi della gestione del potere. Sappiamo che la Romanità è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per amare e guidare la Nazione.

    Per la questione che riguarda l'UMI rispondo in modo diretto. L'UMI oggi si sostiene sul nulla. E' un organismo profondamente in crisi che esiste nel nome e niente più. Il principio, semmai, su cui dovrebbe reggersi è la cooperazione politica. L'UMI e tutti i membri aderenti devono capire che l'Organizzazione può rappresentare uno straordinario aiuto per le proprie rivendicazioni che siano esse l'indipendenza, un riconoscimento diplomatico, una vasta attività socio-culturale. Le Micronazioni hanno bisogno di fare la voce grossa se vogliono emergere dal caos politico che regna nella nostra epoca. Le Micronazioni non sono stati etnici, bensì degli stati POLITICI, e per questo portatori di valori sani e superiori rispetto a chi gioca con gli equilibri delle nazioni e dei popoli nel mondo. Per questo l'UMI è importante, ma sono importanti tutte le organizzazioni intermicronazionali, è importante stare insieme, collaborare, e se gli Stati dell'UMI non sono di questo parere allora si, meglio chiudere tutto e riprovare, magari con nuovi interlocutori.
    Res Pubblica si sta emancipando pian piano dal ruolo Micronazionale per divenire qualcosa di più: il nostro sogno è grande, i nostri progetti ambiziosi, ma non dobbiamo dimenticare da dove veniamo, e cosa il micronazionalismo ha rappresentato e rappresenta per noi.
    Res Publica deve svolgere un compito di primo piano nella vita intermicronazionale.
    Una proposta concreta? Ogni micronazione fa fatica a costruire un polo universitario costante ed efficiente. Bene, costruiamo allora un'Università intermicronazionale, dove i docenti provengano dalle più diverse realtà, dove le materie siano diversificate, dove la gestione sia collegiale. Allora vedrete, che se la cosa funzionerà, avremo dato un senso a quello che facciamo. Questa è collaborazione, questa è politica vera, questo è Micronazionalismo.
     
    .
  12. silvercloud87
     
    .

    User deleted


    Non sta a me entrare nel merito delle vostre risposte e dei vostri programmi, ma essendo anche parte in causa nel processo di mutazione (in qualsiasi senso) dell'Unione delle Micronazioni Italofone non posso nemmeno esimermi dall'approfondire il tema.

    Quali sono le condizioni perché l'UMI possa avere "un senso"?

    Quante delle micronazioni italofone dovrebbero aderirvi?

    Restando in tema di Politica Estera, qual'è il vostro approccio verso le realtà che ora si affacciano o che si siano affacciate da poco sul web?
     
    .
  13. Caio Regolo Cicerone
     
    .

    User deleted


    Rifiutando di inserire alcuna locuzione demagogica nel discorso cercherò di essere chiaro e schietto.

    1)Le condizioni per cui l'UMI possa operare sono molteplici: una serie di micronazioni che collaborino attivamente, o meglio, non necessariamente MOLTE, ma necessariamente INTERESSATE. Il progetto dell'UMI deve essere un modo per evitare singole e isolate realità vadano allo sbaraglio, ma insieme possano riuscire forti e creare un nucleo di risposta a qualsiasi evento mondiale, creando una società che sia anche influente su ogni piano... Da qui nasce l'UMI, come conferenza italiana delle micronazioni, come organo che possa rappresentare la realtà italiana in un contesto "macro"nazionale.

    2)All'inizio quante bastano per regolarizzarla e per darle una rilevanza, non importa il numero, quanto la qualità e il prestigio delle singole, ma anche semplicemente l'interesse e l'attività, in modo che i lavori possano proseguire a ritmo sostenuto. Successivamente dovrebbe allargarsi l'Unione e abbracciare tutte quelle micronazioni che rispettano i principi che l'UMI si prefigge di proteggere, salvaguardare e unire.

    3)A malincuore noto che molte realtà micronazionali nascono per gioco o per scherzo, arrivando a paradossi ridicoli che infangano il nome di un progetto reale di emancipazione in nome di una semplice goliardata... Questo ,diciamo rovina un po' il panorama italiano ed è giusto che si prendano le distanze o si cerchi di far capire a queste presunta micronazioni che la loro stessa definizione è nociva a una ricerca di emergere dall'ombra del micronazionalismo nostrano.
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Romano

    Group
    Cittadino
    Posts
    16,829
    Location
    Nova Roma

    Status
    Offline
    Sollecito anche a questioni interne.
     
    .
  15. silvercloud87
     
    .

    User deleted


    Hai ragione Aquila mi sono fatto prendere troppo la mano sulla politica estera, eh. Nell'attesa che Aurelio risponda alle domande, provo a cimentarmi in qualche quesito sulle politiche domestiche.

    Entrambi i programmi dedicano diverse righe alla cultura.
    Nel programma di Aurelio si porta al centro di tutto l'università. Anche il programma di Cicerone pone in forte rilievo l'università e da quello che si può legge l'obiettivo è simile. Vorrei sapere, da ciascun candidato, in maniera più analitica quali sono i passi da compiere per arrivare all'obiettivo che vi siete posti nel programma elettorale.
     
    .
29 replies since 7/4/2011, 20:22   224 views
  Share  
.