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silvercloud87.
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Ricordo che Aurelio ha due domande a cui rispondere e Cicerone l'ultima che ho fatto. . -
Giulio Leone Aurelio.
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CITAZIONEQuali sono le condizioni perché l'UMI possa avere "un senso"?
La serietà. La partecipazione. Sono due principi semplici. Nel senso, se i delegati delle micronazioni aderenti, e le micronazioni stesse, hanno interesse ad intraprendere un progetto comune, allora il tutto prende un significato. Un progetto comune è fatto però anche di sacrifici, di compromessi tra interessi diversi, di cordialità, di collaborazione.
La domanda, retorica certo, che porrei io è questa: i micronazionalisti sono micronazionalmente maturi? Troppi ormai considerano le micronazioni un gioco, un divertimento, un passatempo. Per noi sono un valore imprescindibile. Se non si parte da questo presupposto comune non si ottiene niente, perchè mentre altri si impegnano e costruiscono un percorso politico reale, altri ancora invece giocano a fare i piccoli giuristi, i piccoli oratori, i piccoli economisti, e via dicendo.CITAZIONEQuante delle micronazioni italofone dovrebbero aderirvi?
Non tutte, solo quelle vere. Meglio pochi ma buoni. La mia idea dell'UMI è questa:
un'asse formato da Res Publica, dalla Cisalpina e da Vitla, e un secondo livello con St. Charlie, Promolands e la futura micronazione sovietica.CITAZIONERestando in tema di Politica Estera, qual'è il vostro approccio verso le realtà che ora si affacciano o che si siano affacciate da poco sul web?
Ultimamente sono entrato in contatto, e ho avuto il piacere di conoscere, una realtà non solo virtuale che è il Sovrano Militare Ordine RomanoAdrianeo. Ho stretto rapporti di amicizia. Il loro ordine condivide con noi gli stessi valori. E nel nostro programma abbiamo infatti promesso una futura federazione con i Principi Adrianei.
Ho osservato con attenzione l'OMU, l'Organizzazione delle Micronazioni Unite. Sono assolutamente più propositivi dell'UMI e vale la pena conoscerli. Di certo, con micronazioni che prendono in giro il nostro mondo come l'Impero di Genovia, dove l'Imperatore si traveste da donna fingendosi la sua (inesistente) sorella gemella, dove i cittadini sono inventati, beh non avremmo mai nessun tipo di rapporto diplomatico, nè di collaborazione.
Per rispondere alla domanda sull'Università devo dire che più volte ho centrato le mie considerazioni sul futuro della vita respubblicana intorno alla scuola. Il mio sogno sarebbe quello di vedere un'Università centro di riferimento non solo di tutto il mondo micronazionale, ma anche, e giustamente, di quello romano. Che produca documenti davvero utili e facilmente consultabili per tutti, che formi, in pratica. Ma non come un'enciclopedia statica, ma in continuo aggiornamento, in cui un utente possa chiedere spiegazioni e informazioni su qualsiasi argomento classico ed ottenere risposta.
La classicità è importante per me. Sono dell'opinione di ridurre le materie al numero di 4: Filosofia Classica, Filosofia Politica, Storia Generale, Storia Romana. Sono le discipline che più si avvicinano alle nostre conoscenze in cui abbiamo la possibilità di essere rigorosi. Soprattutto diminuire il numero delle materie serve a concentrare gli sforzi e ad essere più specifici.. -
Caio Regolo Cicerone.
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Per rispondere alla domanda sull'università:
Io credo di essere definibile come uno dei più strenui difensori della cultura nazionale di Res, a partire dal fatto che la prima vera legge per gli studi fu partorita da me e dal caro amico Aquila.
Il nostro obbiettivo era ed è rendere l'Università un centro culturale che non solo sia un luogo di formazione per il cittadino quirita ma un polo culturale per tutto l'ambito micronazionale riconosciuto per la validità dell'insegnamento.
Come si può evincere dal nostro programma vogliamo rilanciare l'università e l'attenzione su di essa con un'iniziativa che si potrebbe definire di "merchandising", cioè con la pubblicazione e la divulgazione di quelle che sono le nostre opere universitarie in una forma accattivante che ci permetta di raggiungere occhi e attenzione della gente.
Naturalmente serve un impegno di tutti affinchè ognuno, dove si ritiene più bravo e più preparato, possa dare un reale contributo alla nostra cultura e trasformarci nel più importante polo culturale del micronazionalismo italiano.. -
silvercloud87.
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Penso che le risposte siano state sufficientemente esaustive e chiare.
Parliamo della Giustizia.
Ho notato che nel programma di Nova Romanitas ci sono molte domande e molti concetti ma senza soluzioni. Ad esempio si sottolinea l'assenza di un regolamento che identifichi gli iter della Corte di Giustizia ma non vedo formulate soluzioni quindi è bene parlarne.
Nel programma di Patto per Res Publica questo argomento è inserito nell'ambito del "Legislativo", se non ho mal interpretato, e forse è trattato con minore enfasi ma forse si nota qualche risposta in più.
Chiedo ai candidati di spiegare quali sono i punti che ritengono prioritari in tema di giustizia e in che modo intendono attuarli.
Per meglio intenderci vi faccio un esempio a cui potete rispondere (ma vi pregherei di non limitarvi a questo):
- Aurelio nel programma proponete di regolamentare l'iter che deve seguire la Corte Costituzionale e ponete una serie di domande, vi chiedo di rispondere a quelle domande e di avanzare quindi una proposta completa in merito a questo punto.
- Cicerone nel vostro programma si parla di rilancio della figura del Pontefice, in che modo volete fare ciò? Fornirgli altri oneri e onori? Oppure?. -
Caio Regolo Cicerone.
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La figura del Pontefice non è molto inerente alla giustizia romana 
... E' una figura a cui vogliamo dare più oneri e un'importanza più specifica poichè è custode delle tradizioni e della storia della nostra micronazione, la rivalutazione di questa figura è dargli sicuramente delle competenze non solo fini alla ricerca storica ma anche a livello pragmatico, affiancandolo ad altre figure ministeriali.
Per la giustizia il caso è diverso, noi siamo stati gli artefici del CGR poichè è fin dagli albori un nostro punto fisso e fa piacere vedere lo sviluppo di questo codice. Il nostro scopo è quello di rendere il CGR un codice simile a quello che fu il corpus giustiniano che sia fondamento per tutte le micronazioni e in un certo senso abbia anche una portata rivoluzionaria. Pertanto l'attenzione alle commisione senatorie per la compilazione del codice giuridico sarà capillare e basilare per il nostro governo, con l'ampliamento e la trattazione di argomenti ancora non compresi.
La figura del procuratore invece deve divenire sicuramente più rappresentativa, deve avere più libertà d'azione ed anche maggiori compiti, poichè sembrerà una barzelletta, ma all'interno di Res Publica a volte si supera la misura e si finisce per commettere illeciti che rimangono coperti perchè nessuna particolare attività investigativa è stata svolta... Infatti ben poche, paradossalmente, sono le denunce contro ignoti, quasi per paura di intentare una causa quando non si conosce il reale responsabile. Mi viene in mente ad esempio la cancellazione dei messaggi in chat, a cui tutti prestarono attenzione, ma nessuno intentò causa.
Poi c'è la carriera forense, crediamo da buoni romani che il tribunale, oltre ad essere un tempio di verità, è anche la migliore scuola di retorica, dove si può formare il dirigente di domani e il buon politico, la creazione di un albo degli avvocati quindi ha una duplice valenza, oltre a seguire il consiglio di Cicerone dove il "vir bonus" è "dicendi peritus", c'è anche il venire incontro al diritto di ognuno di una difesa competente e formata, che possa garantire il meglio per l'assistito.
Infine creare un regolamento e definire quali sono i metodi per cui le nuove figure degli avvocati si possono interfacciare con quelle dei giudici (codice di procedura).
Spero di essere stato chiaro
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silvercloud87.
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La figura del Pontefice non è molto inerente alla giustizia romana...
Chiedo perdono, via diciamo che era una domanda a trabocchetto.. -
Giulio Leone Aurelio.
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Penso che le risposte siano state sufficientemente esaustive e chiare.
Parliamo della Giustizia.
Ho notato che nel programma di Nova Romanitas ci sono molte domande e molti concetti ma senza soluzioni. Ad esempio si sottolinea l'assenza di un regolamento che identifichi gli iter della Corte di Giustizia ma non vedo formulate soluzioni quindi è bene parlarne.
Nel programma di Patto per Res Publica questo argomento è inserito nell'ambito del "Legislativo", se non ho mal interpretato, e forse è trattato con minore enfasi ma forse si nota qualche risposta in più.
Chiedo ai candidati di spiegare quali sono i punti che ritengono prioritari in tema di giustizia e in che modo intendono attuarli.
Per meglio intenderci vi faccio un esempio a cui potete rispondere (ma vi pregherei di non limitarvi a questo):
- Aurelio nel programma proponete di regolamentare l'iter che deve seguire la Corte Costituzionale e ponete una serie di domande, vi chiedo di rispondere a quelle domande e di avanzare quindi una proposta completa in merito a questo punto.
- Cicerone nel vostro programma si parla di rilancio della figura del Pontefice, in che modo volete fare ciò? Fornirgli altri oneri e onori? Oppure?
ART.66 La Corte di Giustizia si occupa di garantire la Costituzione, valutare la validità delle leggi ed è organo giudicante di primo grado nei pubblici processi.
Garantire la Costituzione: a parlarne in questi termini sembra un compito facile, è idea generalmente diffusa che negli Stati moderni di diritto gli Organi di Garanzia siano istituzioni alquanto evanescenti e che svolgano un lavoro alquanto vago. Perciò un regolamento è necessario.
La Corte di Giustizia dovrebbe in questo caso esprimere un giudizio su tutte le leggi votate e approvate dal Senato. Questo giudizio deve essere vincolante, e questo procedimento essere istituzionalizzato.
Un libero cittadino, Senatore o Plebeo, ha tutto il diritto inoltre di chiedere un parere alla Corte di Giustizia su dubbi legislativi, interpretazioni della legge ed altre questioni simili. La richiesta deve essere ufficiale, supportata da dovuta documentazione, ma il giudizio della Corte in questo caso non può e non deve essere vincolante, ma solo consultivo.
Ma ovviamente parallelamente a questo lavoro c'è una serie di Riforme Costituzionali da fare necessarie per coprire i buchi e le falle che la Costituzione ha presentato in questi ultimi mesi.
Anche noi abbiamo un'idea sulla figura del Procuratore più volte contestata dalla maggioranza, che è quella di abolirla definitivamente. Res Publica non ha bisogno di diventare il paese dei poliziotti, degli avvocati, dei procedimenti, ha bisogno di ritrovare quel senso di realtà, di Romanità, di fratellanza. La burocrazia è un male, e laddove può essere sintetizzata è nostro dovere farlo. Si dirà che la Procura sia un ufficio necessario? Non sono di questo parere, è un ufficio inutilizzato, che è senza nomina da ormai troppo tempo, la Corte di Giustizia e la Pretura possono spartirsi i suoi compiti, limitati, senza alcun problema. Uno dei Giudici della Corte di Giustizia può infatti svolgere la funzione di GIP e condurre le indagini preliminari al processo. La Pretura può tenere un registro degli indagati e dei sospetti, segretissimo ovviamente e collaborare con la magistratura giudiziaria.
Il ruolo del Pontefice non è materia di giustizia ma da tempo ormai si parla di allargare lo spettro dei suoi poteri. Rimane comunque un figura neutrale e imparziale nelle dispute politiche, sarei perciò diffidente nel paragonarlo ad un Ministro.. -
silvercloud87.
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Per il prossimo quesito propongo una metodo diverso, chiedo a Cicerone di trattare un tema a suo piacere, ancora non toccato da questa tribuna politica e di spiegare in maniera approfondita l'argomento, successivamente Aurelio spiegherà il suo punto di vista. La prossima domanda vedrà invertiti i candidati, quindi Aurelio inizierà con un tema a suo piacere e poi Cicerone spiegherà il suo punto di vista.
Lascio la parola a Cicerone.. -
Francesco Agricola Catone.
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Vi ricordo che stasera è il termine ultimo per concludere la tribuna in quanto domani è il giorno di silenzio elettorale. . -
silvercloud87.
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Grazie della precisazione. Chiedo ai candidati di palesarsi velocemente per un ultimo botta e risposta. . -
Caio Regolo Cicerone.
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Mi spiace di non aver avuto la possibilità (causa studio frenetico) di poter intervenire per il botta risposta, comunque ho apprezzato l'esperienza della tribuna elettorale.
Per colgiere al volo l'ultima domanda, vorrei focalizzamri sul problema che in questi giorni sta cogliendo Res Publica: il prossimo govenro, di qualunque matrice sia dovrà impegnarsi, a mio parere a ristabilire l'attività frenetica che ci caratterizzava, per il benessere della nostra nazione.
Le possibilità per attuare ciò sono molteplici: creare attività ed intrattenimenti che richiamino l'attenzione e far collaborare tutti quanti nell'amministrazione della nazione, in modo che ognuno si senta responsabile e partecipe del progetto.
Io spero veramente che questo periodo buio che sta attraversando sia il micronazionalismo che nello specifico Res Publica si possa superare ed abbattere, nella speranza di vedere una nuova alba e una nuova e ritrovata serenità che purtroppo in questo periodo vedo poco.
Ringrazio silvercloud per la bellissima esperienza e lo invito nuovamente, se potrà a fare da moderatore
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Francesco Agricola Catone.
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Complimenti ad entrambi e che vinca il migliore. . -
silvercloud87.
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Complimenti ad entrambi e che vinca il migliore.
Mi unisco.. -
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Speriamo si vada meglio da dopo il voto .
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