Crisi del micronazionalismo italofono

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    Romano

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    CONVEGNO LIBERO SU

    CRISI DEL MICRONAZIONALISMO ITALOFONO




    Cittadini e Cittadini, Peregrini e Peregrine,

    apro il presente il convegno su tale tema assistendo alla crisi continua dell'intero sistema del micronazionalismo italofono e sulla riduzione demografica, sociale e politica che lo stesso sta vivendo da diversi mesi.

    Interessante sapere discutere su quali sono le motivazioni, le analisi sulla situazione attuale, se vedete o meno una crisi, e quali le possibili soluzioni.

    A voi la parola.
     
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    Eroe della Repubblica

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    Le crisi demografiche sono abbastanza inevitabili. Il nocciolo del problema sono gli individui, le persone stesse. La maggior parte dei nuovi adepti non ha la minima idea di cosa sia il micronazionalismo (io stesso quando sono entrato in Vitla). Arriva perché magari un amico che fa parte di una micronazione lo invita, o perché è attirato da qualcosa che lo attrae lì per lì o perché crede si tratti di un GDR. Infatti, quando la curiosità iniziale svanisce, e ci si rende conto che è necessario un certo impegno, il 90% si volatilizza e resta solo chi riesce a comprendere gli ideali del micronazionalismo. Ad aggravare la faccenda, si aggiunge il fatto che i nuovi entrati sono per la stragrande maggioranza ragazzi giovani, con problemi quindi di studio, tempo ecc. Ho fatto due conti per quanto riguarda Vitla. Dei cittadini della prima Vitla unitaria ne sono rimasti, se non erro, 7. E la Vitla unitaria era arrivata ad avere più di 50 cittadini contemporaneamente.
     
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  3. Jacopo Vibio Frentano
     
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    hai scordato di elencare il problema frentano, causa della fine di svariate micronazioni.
     
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    Romano

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    Sì, ma non è sufficiente. Tipo Res Publica ha avuto dei periodi ciclici: ma quello d'adesso sembra irreversibile. Probabilmente, è il logorio che porta alla morte sti progetti.
     
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  5. Giulio Leone Aurelio
     
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    Non è irreversibile. Siamo semplicemente mediocri. Non facciamone una catastrofe Aquila, Res Publica è stata spesso in crisi come queste e le ha superate. Il tutto è molto imprevedibile. Se fai qualcosa, devi credere che sia per sempre. Probabilmente siamo influenzati dalla crisi generale del Micronazionalismo: troppe micronazioni, troppe stupide poi. Alcune non hanno nessun cittadino ma solo un fondatore. Prendono in giro tutti e poi entrano in organizzazioni intermicronazionali. Quando muoiono, poco dopo, trascinano con sè anche gli altri. Bisogna riconoscerli. Io penso che se ci riuniamo tutti in una conferenza seria, l'UMI può salvare le micronazioni da questa crisi.
     
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  6. Caio Regolo Cicerone
     
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    Concordo con Aurelio, abbiamo visto ed affrontato di peggio nel corso della nostra storia micronazionale e non mi pare il caso che per impegni (d'altronde siamo alle soglie di maggio, maturità e scuola non perdonano) si debba decretare la caduta di Res Publica... nessun logorio, solo e semplicemente un periodo di crisi che si supererà con l'impegno di tutti e magari, perchè no, la conferenza di Giovane Roma del 30 potrà aiutare.
     
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  7. Francesco Agricola Catone
     
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    Cicero, ora è maggio, non so quando la crisi è iniziata ma di tempo ne è passato.
    Questa crisi è diversa da quelle cicliche che hanno colto la nazione sin dalla sua fondazione.
     
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  8. DioNero94
     
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    Io direi innanzi tutto di non rinviare più le elezioni: servono solo ad allungare la crisi.
    Per me siamo tutti un po' stanchi e questo ha contribuito a renderla "irreversibile".
    A mio parere dopo le elezioni e dopo il Congresso a Rooma tutto si risolverà. (su quest'ultimo io varei girare parte del nostro dibattito.)
     
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  9. Francesco Agricola Catone
     
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    CITAZIONE
    Io direi innanzi tutto di non rinviare più le elezioni: servono solo ad allungare la crisi.

    la prima volta è stato perchè ufficialmente erano fuori legge, la seconda perchè non erano pronte le sedi elettorali. Non c'entra la crisi.

    Beati voi che siete ottimisti, io la vedo scura, ma comunque non mollo.
     
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  10. DioNero94
     
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    Io ho sempre intenzione di lottare finchè ho le gambe attaccate al corpo...anche dopo.
     
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    Romano

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    Il congresso è da farsi? Ci andremo in sette, forse.
     
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  12. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 18/4/2011, 20:40) 
    Il congresso è da farsi? Ci andremo in sette, forse.

    dei quali una metà romani...ecco i quiriti.
     
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  13. DioNero94
     
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    Saremmo in 8, se io potessi venire...
     
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    Romano

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    Ma siccome non vieni...
     
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  15. DioNero94
     
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    ...non siamo in 8...(avessi avuto 18 anni)
     
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14 replies since 12/4/2011, 20:43   154 views
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