Provincia italiana di Tripoli

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  1. Vidkun Quisling
     
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    1949: Francia e Regno Unito amministrano Fezzan e Cirenaica e grazie alla spinta del governo italiano, l'ONU assegna a Roma l'amministrazione di Tripoli e dell'omonima regione, i coloni italiani urbani più di 90.000 continuano a controllare l'amministrazione pubblica.

    1951: Termina l'occupazione franco-britannica, Fezzan e Cirenaica sono riunificate sotto l'egida del Re Idris I Senussi che stabilisce la sua residenza e il suo governo a Cirene, ma avrà libero accesso al suo palazzo di Tripoli, questa città ancora devastata, è in crisi per la distruzione del sistema fognario e della rete sanitaria ed elettrica, il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola sigla il Trattato Italo-Libico, dove le Nazioni Unite riconoscono che Tripoli diventi ufficialmente città italiana a tutti gli effetti e non una colonia come nell'anteguerra, ci sono rivolte arabe anti-italiane che però non trovano sostegno nella maggioranza della popolazione (la quale metà è appunto italiana), è eletta un giunta provvisoria nel neonato Comune tripolitano che con gli aiuti del Piano Marshall provvede a ricostruire città e provincia antistante.

    1955: In coincidenza col boom economico e demografico nel Bel Paese, Tripoli vede la popolazione italiana (che emigrerà anche qui) superare di gran lunga l'ormai sparuta presenza araba che invece si trasferisce nel regno di Libia, il centro storico è ben presto restaurato, riaperto il Duomo ma sono consentite per lo statuto speciale della Provincia Tripolitana anche le moschee periferiche dove risorgono il centro industriale e l'area urbana conosce un'espansione a macchia d'olio simile alle altri grandi città italiane come Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo; il primo sindaco della città però è arabo, le scuole pubbliche sono aperte a tutti i cittadini tripolitani di qualsiasi etnia e religione, sebbene si insegni la religione cattolica e la lingua italiana.

    1962: Federico Fellini e Luchino Visconti gireranno numerosi film neorealisti nella città della guerra fascista agli Alleati che faranno guadagnare ulteriori Oscar e riconoscimenti del cinema internazionale.
    La ripresa economica di Tripoli, la porta ad essere una città marittima e competitiva nel Mediterraneo cominciando a ricevere masse di turisti vacanzieri in estate da tutta Europa.
    In contemporanea alla crisi di Cuba tra URSS e USA, anche qui si respira clima di Guerra Fredda per l'apparizione di navi sovietiche nel porto cittadino e lo sfioramento del terzo conflitto mondiale.
    La popolazione tripolitana raggiunge complessivamente i 400.000 abitanti.
     
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