Nuovo Concorso Ucronico

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  1. DioNero94
     
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    Chiedo l'apertura in questo circolo di un concorso Ucronico, con il Patrocinio dell'Edilità Curule, il cui vincitore vedrà la sua opera esposta nel Museo Nazionale.
    Il tema è il seguente:
    Napoleone riesce nei suoi intenti (dominio dell'Europa continentale...). Descrivere gli avvenimenti e gli sviluppi sino ai giorni nostri.
     
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    Romano

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    Il patrocinio indica che sto coso sarà fatto come, quando, regole, disposizione ecc..?? cioè qualche info? cosa e come si vince?
     
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  3. DioNero94
     
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    CITAZIONE
    il cui vincitore vedrà la sua opera esposta nel Museo Nazionale.

    Ecco il premio.
    Regole nessuna, oltre a non andare fuori tema e al presentare l'opera completa.
    Il vincitore verrà votato da tutti i quiriti.
     
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  4. Jacopo Vibio Frentano
     
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    io partecipo
     
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  5. +Longinus+
     
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    Partecipo( dopo aver visto la traccia XD ). Comunque metterei dei vincoli di lunghezza per evitare che vengano presentati dei manoscritti :)
     
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  6. DioNero94
     
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    Un massimo di 3/4 pagine va più che bene.
    In fin dei conti si può sempre riassumere.
     
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  7. Jacopo Vibio Frentano
     
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    ma si inizia?
     
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  8. DioNero94
     
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    Entro il 1 Luglio presentare le opere, ci si può aggiungere sino al 29.
     
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  9. Vidkun Quisling
     
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    Io ovviamente partecipo (dato che ho suggerito l'argomento storico) :P
     
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  10. Jacopo Vibio Frentano
     
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    1805: Muore Re Carlo IV di Spagna, gli succede Ferdinando VII.

    1807: Pace d Tilsit; inizia la cooperazione franco-russa.

    1808: Napoleone insedia Junot in Portogallo. Continua la cooperazione con la Spagna, stabile sotto Ferdinando. Continua la difficile lotta per affermare il Blocco Continentale.

    1810: L’Austria continua a ricostruire l’esercito, ma la forza di Napoleone la convince a non sfidarlo in guerra. L’Inghilterra sbarca un corpo di spedizione vicino Oporto, ma questo viene schiacciato, dopo qualche successo iniziale, da Junot. Colloqui fra Napoleone e Alessandro per decidere il futuro dell’Impero Ottomano e per una migliore cooperazione fra i due imperi.

    1811: La scarsa collaborazione russa con il Blocco Continentale spinge Napoleone ad intraprendere una politica antirussa sul continente. I negoziati languono.
    Napoleone sfiora la morte dopo un attacco cardiaco. Si riprende completamente ma rimarrà profondamente influenzato da tale esperienza.
    Napoleone rinnova la cosiddetta “Offensiva d’amicizia” verso la Russia, e nel frattempo si prepara a trasformare il Blocco da guerra economica totale a semplice rivalità commerciale.
    L’indebolimento del Blocco è la scintilla che fa scoppiare nuovamente la guerra: si forma la Quinta Coalizione con Austria e Gran Bretagna.
    La vittoria di Napoleone, e del suo esercito al gran completo, è rapida e totale: la battaglia di Linz, preceduta da una serie di schermaglie in Baviera e sul Danubio, supera Austerlitz come il più grande trionfo dell’Imperatore. Vienna è occupata e nella seguente Pace di Parigi è sancito il predominio napoleonico sull’Europa. Napoleone sposa Maria Luisa d’Austria.

    1812: Napoleone propone allo Zar l’invasione dell’Impero Ottomano e la liberazione dei Balcani. Alessandro accetta, entusiasta. In maggio le armate francesi avanzano dalle Province Illiriche verso la Serbia, mentre quelle russe invadono la Valacchia. Gli Ottomani vengono facilmente sconfitti, e l’accoglienza alle “armate d’Europa” nei Balcani è delle più liete. L’Inghilterra dichiara guerra alla Russia, ma può fare ben poco, se non guarnire Costantinopoli. Una flotta francese inviata a sottomettere le isole Ionie viene distrutta dagli Inglesi, ma Napoleone entra vittorioso a Belgrado, Tessalonica e Atene. Alessandro conquista la Bulgaria ed assedia Costantinopoli. La città viene presa, ma ogni tentativo di superare il Bosforo viene facilmente frustrato dalla flotta inglese. Viene stipulata la Pace di Bursa, dove alla Russia viene confermato il possesso di Costantinopoli ed il controllo sui Dardanelli, e nascono le nazioni di Valacchia e Bulgaria, sotto protezione russa, e le Repubbliche di Moesia (Serbia) e Macedonia, sotto protezione francese. Napoleone annette nell’Impero Atene, il Peloponneso, le isole Ionie. L’Inghilterra, ora anche impegnata in una guerra contro gli Stati Uniti, teme una possibile avanzata dei suoi nemici verso l’India, e quindi accetta una pace che le darà il tempo di rafforzarsi. Il Sultano Mahmud II si stabilisce nella sua nuova capitale Bursa, ma in Egitto Muhammad Alì, protetto dagli Inglesi, riesce a costruire un Impero che si estende dalla Siria ai confini dell’Arabia.
    Nonostante il successo, l’esercito napoleonico è sfinito, e la costruzione di un regno in Serbia e in Grecia irrita i Russi. Inizia dunque il lungo periodo di pace che segue le Guerre dell’Impero, come vennero chiamate in Francia.

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    1813: Si conclude la guerra fra Inglesi ed Americani. L’Inghilterra aiuta gli Egiziani a rendere vassalle Libia e Tunisia, mentre stipula trattati con Algeria e Marocco. Napoleone allenta il Blocco Continentale, e si dedica a ricostruire la disastrata economia francese. In seguito alle atrocità commesse da Bolivar in Venezuela (Decreto della guerra della Morte) Napoleone si allinea agli Spagnoli e inizia ad assisterli in una guerra che andrà avanti fino al 1821, e alla guerra Anglo-europea.

    1814: Storico incontro fra Benjamin Franklin e Napoleone, a Parigi, durante la visita dell’americano in Europa.


    1815-1821: Avvicinamento fra Austria e Prussia, le quali tuttavia rinunciano ad opporsi con le armi alla strapotente alleanza franco-russa la quale, seppur fra alti e bassi, garantisce la pace europea. Gli Stati della Chiesa non vengono ristabiliti. Papa Pio VII muore a Lione, ed il suo successore, il cardinale francese Joseph Fresch, assunto il nome di Papa Pio VIII, inizia a collaborare con l’Impero dalla nuova sede papale di Lione. Le colonie olandesi sono sotto il controllo britannico, mentre l’india viene sottomessa completamente a Londra. Si crea un dualismo fra la sfera di influenza napoleonica (l’Europa e le colonie sudamericane della Spagna –mentre il Brasile era governato dalla famiglia reale portoghese, ed alleato dell’Inghilterra) e la sfera di influenza britannica (Nord africa, Medio Oriente, virtuale predominio sull’intero continente sub-sahariano, India, oceania).
    La tensione cresce dal 1816 in poi, con l’Inghilterra che fornisce aiuti sempre maggiori ai ribelli di Bolivar in Sudamerica (non senza un grave imbarazzo sia per Napoleone, il rivoluzionario, sia per gli Inglesi, i conservatori che si trovano ad appoggiare un repubblicano radicale).
    Napoleone, indebolito dalla vecchiaia, prepara il suo erede a sostituirlo al trono. Il Re di Roma sposa Sofia di Baviera e con il declinare di Napoleone si occupa sempre più degli affari dell’Impero.
    Nel 1821 Napoleone muore, e un gruppo di generali e politici francesi tenta un coup d’etàt contro il Re di Roma, che dopo degli scontri a Parigi riesce a sventarlo e viene incoronato Imperatore con il nome di Napoleone II.
    Quando gli Inglesi approfittano della morte del loro antico nemico per tentare di scalzare l’egemonia francese scoppia la guerra della Sesta Coalizione.; gli Inglesi, insieme ai Brasiliani, strappano le colonie Sudamericane agli Ispano-francesi, instaurandovi una serie di stati guidati da rivoluzionari dei quali tenteranno presto di liberarsi. In Europa la Russia resta neutrale mentre Austria e Prussia tentano ancora una volta la sorte, attaccando la Francia. Napoleone II si avvale di ottimi generali e guida lui stesso sul campo parte delle forze francesi, le quali, dopo una iniziale debacle in Germania e Illiria, sconfiggono le forze coalizzate in entrambi i teatri. Napoleone tuttavia mostra subito equilibrio e generosità, garantendo il ritorno immediato allo status quo in caso di ritiro delle forze nemiche dal territorio imperiale e tedesco (e dalla Moesia, quasi del tutto occupata dagli Austriaci). La sesta coalizione crolla dopo appena tre mesi, e Napoleone II inizia a stabilizzare il suo trono. Gli Inglesi tuttavia riescono nel loro intento di eliminare ogni influenza francese in Sudamerica. Ora l’Europa è isolata dal resto del mondo.

    1821-1840: Inizia la “Lunga Pace”, durante la quale sia l’Inghilterra sia l’Impero si industrializzano (molto più la prima del secondo) e le finanze disastrate dei due paesi cominciano veramente a ricostruirsi. È un periodo di prosperità e di allentamento delle tensioni sociali, in Europa continentale. Napoleone II viene ritenuto universalmente più moderato e meno incline a conquiste e guerre del padre, e nonostante gli odi che ancora covano in Europa egli viene riconosciuto come legittimo regnante dalla maggior parte delle casate d’Europa.
    In Inghilterra i conservatori dominano, e i Tory, guidati da un semisconosciuto Wellington, non riescono a portare avanti istanze sociali degne di nota. In Irlanda ha luogo una rivolta seguita da una violenta repressione al rifiuto di Londra di legalizzare il cattolicesimo.
    La Russia avanza in Asia, mentre sia gli Inglesi sia i Russi esercitano pressioni sulla Cina.
    I sentimenti nazionali iniziano a risvegliarsi ma ancora senza esito violento.
    In America iniziano a delinearsi le differenze fra schiavisti e antischiavisti.
    Fioritura culturale in Francia.

    1840: Grandi rivolte sociali (Francia, Inghilterra) e nazionali (stati satelliti francesi, austria).
    Francia e Austria collaborano, e il successo della polizia francese nel fucilare Mazzini è applaudito a Vienna. Alla fine dell’anno le rivolte sono state tutte annientate, tranne quella ungherese. L’Austria è costretta a richiedere l’aiuto della Prussia e della Russia. Parigi viene sconvolta da una insurrezione che viene repressa nel sangue, e Londra vede per la prima volta da lungo tempo scontri sanguinosi.

    1841-1850: Fase di stabilità e di industrializzazione in Francia, senza però che le cause della rivolta siano state estirpate. Crescente disuguaglianza sociale. Austria e Francia migliorano i propri rapporti. La Russia si espande nel centro asia.

    1850: scoppia una seconda grande ondata di rivolte,ed in Francia Napoleone II promulga una costituzione che contiene elementi democratici, mentre i regni nord e sud italiano vengono stabilizzati dall’intervento francese. In Germania i rivoltosi sperano nell’intervento prussiano e nella creazione di una Germania unita. La Prussia, tuttavia, è isolata e rinuncia all’intervento. L’Austria riconosce l’Ungheria come regno, creando un dualismo retto da una singola istituzione monarchica.

    1851-1861: Rivalità anglo-americana riguardo alla preminenza britannica in sud america. Le repubbliche sudamericane mostrano sempre maggior scontento verso le ingerenze inglesi.
    I regni minori all’interno della sfera francese iniziano a dotarsi di costituzioni. Le relazioni franco-americane migliorano in funzione anti inglese.

    1861-1864: scoppia la guerra di secessione americana; gli Inglesi appoggiano attivamente i Confederati per indebolire la minaccia americana. Napoleone II si allinea agli Americani e scoppia un altro conflitto di enormi proporzioni.
    I Confederati e gli Inglesi riescono a tenere a bada la potenza americana, mentre nell’Atlantico e nel Mediterraneo si susseguono le operazioni navali. L’Inghilterra è ancora una volta bloccata.
    Nonostante le vittorie navali la supremazia marittima inglese è messa a dura prova dalle perdite e gli Americani riescono a sconfiggere le forze confederate mentre riescono a tenere il confine settentrionale col Canada. La guerra si conclude con la completa vittoria franco-americana, e l’annessione agli USA del Canada e la creazione della Repubblica del Quebec. I Francesi sottomettono l’Algeria e la Tunisia.

    1861-1899: L’Inghilterra, indebolita, è retta da una classe dirigente conservatrice e imperialista, e si dedica alla costruzione di una alleanza antifrancese. Russi e Francesi iniziano a guastare i propri rapporti, anche in conseguenza della diminuita rivalità fra Londra e Mosca (gli Inglesi hanno lasciato occupare l’Afganistan dalla Russia). Napoleone II muore nel 1876, e viene sostituito al trono da suo figlio Napoleone III, acceso imperialista, antidemocratico, fanatico di eserciti e conquiste. In Moesia sempre maggiore è il fermento degli Ortodossi per una unione con la Russia, mentre quest’ultima stringe sempre di più i suoi legami con Bulgaria e Valacchia. Napoleone III crea vaste colonie in Africa, arrivano al golfo di Guinea ed lambendo l’Egitto, mentre la Polonia satellite della Francia diventa sempre più chiaramente un obiettivo russo. L’Inghilterra domina il resto del continente africano, nonché l’Indonesia, L’oceania, l’India.
    Gli Americani costringono ad aprirsi il Giappone e lentamente stabiliscono la loro egemonia sull’America Latina. La Santa Alleanza austro-russo-prussiana nasce nel 1885.

    1900-2000:
    Nel 1899, a causa di una disputa di confine fra Francesi ed Inglesi in Angola, scoppia la guerra. La Polonia viene aggredita su tre fronti da Prussiani, Russi e Austriaci e cede dopo una dura resistenza. I Francesi avanzano in territorio Prussiano e arrivano a pochi chilometri da Berlino, mentre ogni tentativo austriaco di sfondare nelle Province Illiriche fallisce. Dopo di che il fronte si cristallizza, e la Francia verrà sconfitta solamente dopo cinque anni di sanguinoso conflitto di logoramento, e le defezioni degli alleati minori. Il trattato di pace imposto alla Francia è umiliante, e l’Impero Napoleonico viene distrutto: La Francia mantiene il confine sul Reno e sulle Alpi, ma perde ogni altro possedimento (comprese le colonie).
    Nascono la Germania, i Paesi Bassi, e i due Regni italiani, governate rispettivamente dagli Hohenzollern, Orange Nassau, Savoia e Borboni, tornati sul continente dalla Sardegna e dalla Sicilia. La russia crea un unico impero che si distende dalla Serbia a Vladivostok, mentre la Grecia è un satellite dell’Inghilterra.
    Ma la vittoria costa cara alla Santa Alleanza, che si è dissanguata nel conflitto ed i cui fragili sistemi sociali sono sempre più instabili. È un epoca di violenze, di militarismo e di terrore. In Francia (come in Spagna) scoppia una rivoluzione Montagnarda, e viene instaurata la dittatura del Proletariato. Dopo quindici anni di ricostruzione francese e di tensioni sociali nella Santa Alleanza, una serie di rivolte a Vienna e Mosca, oltre ad agitazioni nella Polonia spartita ed in Italia danno un pretesto al Comitato di Salute Pubblica francese di dichiarare la guerra: le forze Francesi questa volta occupano Berlino, ma negli anni seguenti vengono sospinte indietro fino alla definiva capitolazione del 1930. La Settima Coalizione è finalmente vittoriosa, e la Francia cessa di esistere, essendo il suo territorio occupato dalle potenze vincitrici.
    Gli Stati Uniti, estesi dal Canada a Panama, dove governa un fortissimo partito “Progressive” (ispirato agli ideali della rivoluzione francese), divengono tuttavia la prima nazione del mondo, e superano in breve economicamente gli indeboliti imperi continentali, squassati dalle perdite enormi e da sistemi politici marcescenti.
    Entro il 1960 una serie di rivoluzioni pacifiche hanno portato al crollo dei governi imperiali ovunque, e si iniziano a profilare gli Stati Uniti d’Europa.
     
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  11. Vidkun Quisling
     
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    Napoleone vince a Lipsia



    1813: Napoleone Bonaparte fronteggia in ottobre la Sesta coalizione antifrancese della quale fanno parte l'Impero russo, Impero austriaco, regno di Prussia e regno di Svezia a Lipsia. L'esercito napoleonico riesce a respingere gli svedesi a nord e a prendere Berlino, qui Napoleone dichiara decaduto Federico Guglielmo III di Prussia e prosegue verso Praga e marcia contro gli Asburgo a Vienna, dopo un bagno di sangue nella capitale austriaca, la corte asburgica si rifugia in Ungheria dove con il patto di Budapest tra l'Impero francese e lo Zar Alessandro I vi è riconosciuto il regno asburgico sebbene mutilato nei confini.
    L'Imperatore Napoleone assume la corona imperiale austriaca al palazzo di Schönbrunn, scioglie la Confederazione del Reno il quale non ha più motivo di esistere e depone tutti i principi tedeschi che vedono perso ogni loro potere. La Germania e l'Austria insieme a Boemia e regioni orientali sono fuse e riorganizzate in dipartimenti secondo il modello francese amministrate da governatori fedeli alla monarchia imperiale.
    Le insurrezioni antinapoleoniche nel regno filofrancese nei Paesi Bassi e il rischio serio di perdere la Spagna portano l'Imperatore Napoleone a condurre col fratello Giuseppe una nuova campagna militare volta a sopprimere i moti sovvertivi nell'Impero, le violenze in Olanda e in alcune regioni spagnole sono inaudite ma garantiscono il mantenimento della presenza imperiale nei territori assoggettati, Batavia e Westfalia divengono nuovi dipartimenti sotto diretto controllo della monarchia.
    A Natale Madrid è di nuovo presa e in parte distrutta, i Borboni sono imprigionati, Giuseppe è rimesso sul trono, Eugenio di Beauharnais diviene Re di Napoli dopo aver assassinato Gioacchino Murat che aveva voltato le spalle alla Francia, Napoleone Francesco invece si afferma come sovrano indiscusso del regno d'Italia, comprendente tutto il centro-nord e pure il Veneto, Trentino e Friuli, la capitale è spostata a Roma, lo Stato Pontificio è abolito, il Papa ha solo un ruolo meramente rappresentativo della religione cattolica cristiana e conserva molte sue proprietà e suoi privilegi.

    1814: Cessano ufficialmente le ostilità tra l'Impero napoleonico e la Russia con la creazione del regno di Polonia a Varsavia sotto protettorato russo e la concessione allo Zar Alessandro di agire liberamente nei Balcani promettendogli i principati della Valacchia e Moldavia, la Rumelia orientale, Costantinopoli e l'Anatolia fino alle coste siriane con una guerra perlopiù russa ma con qualche contingente francese contro l'Impero turco.
    Sardegna, Sicilia, Ungheria e Gran Bretagna, specialmente quest'ultima, sono gli ultimi lembi di Europa fuori dal controllo napoleonico, l'Imperatore ha successivamente accettato l'utilizzo di battelli a vapore per riuscire a sbarcare in Inghilterra e garantirsi una vittoria contro gli inglesi, le navi francesi indeboliscono la marina britannica ma non riuscendo a sfondare le sue linee di difesa nella Manica e nel mare del Nord portano la Francia a chiedere un armistizio con il Regno Unito che vede riconosciuta la sua integrità se rinuncerà ad intervenire sul continente contro Bonaparte, ma gli attacchi della Grande Armée ai danni del Portogallo e un altro attacco a tenaglia contro l'Egitto impediscono una presenza britannica nel Mediterraneo, Londra respinge e rimane in conflitto con l'Impero napoleonico, questi però mette a dura prova la resistenza inglese a Malta e a Gibilterra roccaforti che sono costrette ad arrendersi.
    In aprile i diplomatici francesi fanno firmare la pace ai Bernadotte di Svezia a Copenaghen, continuano a regnare in Scandinavia ma senza più intromettersi negli affari di Parigi.
    Nel frattempo le colonie spagnole del Centro-Sud America cominciano una veloce lotta d'indipendenza ormai avendo chiare le sorti della madrepatria occupata e governata da una nazione straniera.
    Gli Stati Uniti d'America riconoscono subito il potere napoleonico, ancora grati alla monarchia per aver ceduto l'immenso territorio della Louisiana pochi anni prima, iniziano una più veloce espansione a ovest cercando ante litteram di levare le regioni di confine al vicereame di Nuova Spagna ovvero il Messico, tenuto in mano da generali lealisti spagnoli fedeli ai Borboni che devono lottare contro gli statunitensi di Washington e le resistenze della maggioranza della popolazione che propugna l'indipendenza.
    Solo ad agosto contingenti egizio-britannici a Il Cairo e ad Alessandria d'Egitto sono annientati dall'esercito imperiale della Grande Armée, i francesi prendono possesso del delta del Nilo e dell'area settentrionale egiziana costituendovi la prima colonia francese in Nord Africa.

    1815: Serpeggiano nel Nord Italia sentimenti antifrancesi, Eugenio preoccupato per le sorti del figlio di Bonaparte con un esercito personale occupa Roma e proclama l'atto di unione del regno di Napoli a quello d'Italia potendo così amministrare dietro alla facciata del piccolo Re Napoleone Francesco l'intera penisola che di fatto al di fuori delle isole è per la prima volta dopo millenni uno Stato unito con l'abolizione di tutti i vecchi confini di ducati e Stati italiani, matura nel popolo italiano un sentimento comune di nazione, indipendenza ma anche di laicità e libertà, l'opinione pubblica si spacca tra chi è favorevole alla subordinazione francese e chi invece desidera uno stato nazionale, di fatto non è direttamente annesso alla Francia ma nemmeno unito perché in mano ad una potenza straniera e governato da essa.
    A febbraio il trattato di Le Havre sancisce la fine delle conflittualità militari tra Gran Bretagna e Impero francese, la prima riconosce a malincuore l'impero di Napoleone, e questo riconosce essa e il suo impero coloniale con la spartizione del Canada anglofono e francofono, il Québec è organizzato in tre dipartimenti francesi Labrador, Ottaouais e Saint Laurent.
    Sono sconfitti i turchi a Smirne e ad Antiochia, Costantinopoli è occupata dai franco-russi, i russi sorpassano il Caucaso e invadono le regioni armene e georgiane, la Grecia diviene nuova provincia francese e dipartimento, numerosi ribelli membri della chiesa ortodossa a Creta continuano a fomentare ribellioni nella penisola ellenica.

    1816: I francesi prendono nei primi di gennaio Porto, Lisbona, Coimbra ed Evora, i Bragança si rifugiano in Brasile mantenendo la corona anche su Madera, Azzorre e Capo Verde, il regno di Portogallo passa sotto la corona di Luciano, anch'egli fratello di Napoleone, mentre la Spagna annette finalmente la piccola Gibilterra.
    L'Impero russo dichiara annesse le regioni rumene e parte della Bulgaria arrivando sull'agognato Bosforo con grande soddisfazione dello Zar.
    Riquelme in Cile sconfigge l'esercito lealista spagnolo e proclama l'indipendenza del suo paese, in Colombia con Simón Bolívar, in Messico con Santa Ana che batte gli spagnoli e sigla una tregua con gli Stati Uniti, e Rio de la Plata con Belgrano e San Martin, tutte lotte per l'indipendenza politica che il Re Giuseppe è molto incline al concedere.
    L'Egitto francese è pacificato, non ha più lo status di colonia ma di regione sotto il diretto controllo di Bonaparte; in Marocco l'esercito ispano-francese conquista la parte settentrionale del paese di Ceuta e Melilla garantendosi il passaggio nello stretto delle colonne d'Ercole.
    In luglio, l'Imperatore Napoleone può finalmente tirare un sospiro di sollievo, l'Europa intera è pacificata, e le zone periferiche sono alleate o sconfitte.

    1820: Mentre le guerre russe contro gli Ottomani si concludono con la disfatta turca a Damasco e l'influenza zarista sull'Anatolia e l'occupazione di Costantinopoli e sopra Santa Sofia svetta la bandiera imperiale moscovita, la duplice alleanza tra Washington e Parigi oltre a definire un patto di ferro tra due potenze continentali mette alle strette la Gran Bretagna che dopo aver perso la guerra contro la Francia ha dovuto combattere carestie interne per via degli embarghi commerciali all'isola e le rivolte irlandesi a Dublino e Belfast, il Primo Ministro Liverpool si dimette, Re Giorgio IV Hannover assume pieni poteri per reprimere i moti insurrezionali in Irlanda.
    In tutto il continente europeo nascono circoli di intellettuali e nuove ideologie che approvano o vorrebbero riformare il bonapartismo o propongono l'indipendenza con gli stessi ideali liberali e borghesi che la rivoluzione francese e l'Imperatore hanno esportato.
    Re Ferdinando I di Sicilia finanzia rivolte a Reggio Calabria, Napoli, Bari e Salerno con fedeli borbonici che si oppongono all'Impero europeo di Bonaparte, reparti imperiali sparano in queste città senza pietà contro i rivoltosi provocando centinaia di morti, Napoleone minaccia gravi ritorsioni contro la Sicilia, se vittima degli embarghi dell'Impero cadrebbe nell'anarchia e nella miseria già diffusa a causa del semi-assolutismo del ramo borbonico del Mezzogiorno italiano.
    Il Congresso di Lione indetto da Bonaparte sancisce numerose leggi e riforme volte a migliorare la condizione sociale di ogni suddito dell'Impero per guadagnarsi ottime considerazione dei popoli inizialmente sottomessi, ma continua a mantenere la penisola iberica e quella italiana come Stati satelliti.
    A Rio de Janeiro Pietro I assume il titolo di Imperatore del Brasile, Capo Verde, Madera e Azzorre, falliscono i tentativi militari di restaurare la loro monarchia in patria.

    1823: Bagni di sangue in Irlanda, gli inglesi non intendono concedere alcuna autonomia ai movimenti armati irlandesi e alla popolazione civile, il Re Giorgio IV sospende la nomina del Primo Ministro e mantiene un potere di fatto semi-assoluto per calmare la situazione interna del paese.
    Napoleone toglie gli embarghi commerciali a Gran Bretagna, Sicilia e Sardegna.
    Simón Bolívar costituisce la Repubblica della Grande Colombia a Caracas in unione col Venezuela, Colombia, Ecuador e Perù, nasce così un altro grande Stato indipendente rivale dell'Impero brasiliano che domina la scena politica del Sud America.
    Gli Stati Uniti seguono la dottrina del Presidente Monroe ma non intensa come nella vera timeline, dato che l'Europa è praticamente sotto il controllo di Bonaparte e non mostra interesse per l'America o per il momento costituire colonie d'oltremare a parte i piccoli possedimenti già francesi da qualche secolo, il trattato de l'Avana strappa i possedimenti coloniali spagnoli anche di Cuba e Portorico e si avviano a diventare nuovi Stati sotto il controllo di Washington insieme agli ex possedimenti britannici qualcuno ceduto alla Francia, i francesi mantengono la Martinica, Saint Lucia, Guyana francese, Guadalupa e annettono le Isole Vergini e Saint Bart e le Grenadine, in più è lasciata mano libera per riprendersi Haiti, prima repubblica nera del mondo ad aver ottenuto l'indipendenza con una rivolta della popolazione locale.
    Un ex generale lealista, Agustìn Iturbide si autoproclama Imperatore messicano a Città del Messico, ha sogni di grandezze e brame di potere, vorrebbe divenire sovrano assoluto dell'America ed elevare la nazione messicana povera, rivoluzionaria, con la maggior parte di popolazione meticcia e creola ad una nazione competitiva di livello internazionale, un anno dopo solo è deposto e fucilato, nasce la Repubblica messicana con primo Presidente Hidalgo.

    1833 - 1842: Napoleone viene acclamato in una sua visita a Strasburgo "Imperatore degli Europei", ma la monarchia plebiscitaria imperiale non è amata dai substrati della popolazione povera che la vede comunque come assolutista ed ingiusta oltre che tirannica.
    La capitale dell'Impero francese, Parigi cambia da subito assetto urbanistico, sorgono monumenti simili all'Arco di Trionfo, statue in suo onore, piazze, addirittura il primo museo dedicato all'Imperatore, la reggia di Versailles è aumentata di qualche piano ed abbellita con sfarzose aggiunte ottocentesche e vi risiede la famiglia imperiale Bonaparte, amata dai sudditi-cittadini francesi ed europei, in buona parte però rimane ancora la Parigi medioevale della Rivoluzione dove vi giungono poeti, scrittori e pittori da tutto il continente per visitare la capitale d'Europa e trarre ispirazione per diverse correnti artistiche (che elogiano l'impero e la sua grandezza, l'unità dei popoli europei sotto la corona imperiale, l'arte rappresenterà quindi sfarzo, ricchezza e potenza) che nasceranno proprio nell'Età Napoleonica anche nota come Belle Époque con la diffusione di benessere e delle prime forme di consumismo in concomitanza con la Seconda Età Industriale che cambia il volto di città e campagne specialmente in Francia e Inghilterra, le due nazioni che si avviano a rivoluzionare le industrie e fabbriche.
    Muore in maggio del 1842 l'Imperatore Napoleone, si tiene a Parigi uno dei più grandi funerali della storia, con più di un milione di persone, sfarzosissimo, la sua tomba farà il giro di molte città europee, specialmente francesi, è incoronato nuovo Imperatore, il figlio Napoleone Francesco che avvia subito rapporti distensivi con la vicina Gran Bretagna e dichiara l'annessione di Spagna, Portogallo e Italia all'Impero chiamato europeo e non solo francese, anche se è la prima lingua insegnata nelle scuole private e pubbliche, chiamato anche "l'Imperatore borghese" che garantirà le prime riunioni sindacali e l'estensione dei plebisciti anche nei dipartimenti francesi d'oltremare.
    Nel Regno Unito diviene Regina Vittoria Hannover, poi nominata Imperatrice delle Indie

    1848: Rivolte indipendentiste a Berlino, Francoforte, Monaco, Milano, Roma e Napoli tutte represse nel sangue, tra alcuni nazionalisti c'è anche chi pretende che l'Imperatore conceda una costituzione più democratica e progressista e garantisca anche più diritti alle classi sociali meno agiate.
    Napoleone Francesco abolisce il latifondo, e durante una visita a Barcellona a giugno è ferito leggermente da un attentatore operaio che voleva uccidere il sovrano, un certo Louis Blanc.
    Le truppe imperiali assediano Port au Prince ad Haiti e sconfiggono i soldati haitiani, e viene tramutata in colonia penale per tutti i criminali nazionali dell'Impero per tenerli lontani dalla sicurezza pubblica.
    Grandi rivolte in Bulgaria, Romania e Polonia contro il potere autocratico zarista, si chiede l'abolizione della servitù della gleba e più diritti civili ad oppositori politici che rimangono in carcere, le truppe imperiali russe compiono vere e proprie stragi ai danni dei turchi musulmani, il sultanato esiste ancora e il suo capo principale incita il suo popolo alla guerra contro gli infedeli russi ortodossi, nel frattempo le nazioni staccatesi dall'Impero turco hanno dato vita a sultanati indipendenti come quello dell'Higiaz che comprende la Giordania, Iraq e l'intera Palestina, alleato della Persia e della nascente Arabia Saudita.

    1850 -1878: Nel dicembre 1852 Isabella II attua un golpe militare in Spagna, gli spagnoli scendono in piazza festanti appoggiando il colpo di stato dei Borboni per levare dall'influenza napoleonica il paese, è proclamata l'indipendenza del regno di Spagna, i vicini portoghesi uccidendo i vicerè e governatori del paese e chiedendo il ritorno dei Bragança a Lisbona, i reparti governativi inviati da Parigi si macchiano di atrocità inaudite, esplode la Guerra civile Iberica, i nazionalisti portoghesi e spagnoli sono finanziati dal Brasile e dalla Gran Bretagna e sostenuti da volontari italiani e tedeschi per combattere la causa democratica e l'indipendenza contro l'Impero.
    Napoleone Francesco muore di infarto in Corsica nel 1860 gli succede il figlio Luigi Napoleone con un plebiscito all'Assemblea nazionale visto come autorità forte che impegna l'esercito imperiale a sconfiggere gli ispano-portoghesi, ma i troppi dispendi di forze, il rischio di mettere in pericolo l'autorità e la credibilità della monarchia fa sì che l'Impero riconosca l'indipendenza del regno di Portogallo e del regno di Spagna, dove si instaurano subito regimi parlamentaristi ben più democratici della timeline reale, questi stipulano subito un'alleanza con la Gran Bretagna in funzione antifrancese, la stessa Spagna si industrializza e si lancia nell'impresa coloniale in Africa fino a costituire nell'arco di un ventennio l'Africa Occidentale Spagnola (Maghreb-Guinea Bissau-Mauritania) e l'Africa Equatoriale Spagnola (Congo-Camerun-Centrafrica) insieme alla Gran Bretagna che penetra in Nigeria, Namibia, Botswana, Kenya e Sudan, il Sudafrica sebbene abbia riconosciuto l'indipendenza delle colonie boere del Transvaal, alla Francia rimangono solo l'Egitto e l'Algeria settentrionale (dove vi era penetrata nel 1830), la monarchia napoleonica non è interessata al colonialismo.
    Gli Stati Uniti annettono pure due Stati, l'Old Mexico (affiancato al New Mexico) e la Bassa California, il Messico non conosce l'esperienza imperiale asburgica, rimane una repubblica progressista che non sarà sconvolta da guerre interne e miserie disperate.

    1880: Si diffondono i primi movimenti di lavoratori chiamati "socialisti" e movimenti repubblicani, crescono anche i movimenti "costituzionalisti" che lottano per il parlamentarismo nell'Impero.
    In Germania un tale di nome Otto Von Bismarck pretende la lotta armata del popolo germanico, la sua unificazione sotto un unico governo per liberarsi dal dominio francese, in Baviera un partito monarchico cattolico proclama come Re Ludwig II, la spedizione punitiva di Parigi rivela quanto sia tirannico il regime imperiale. Nello stesso anno gli Stati Uniti d'America già da anni non più alleati della Francia non condividono più la sua politica e le due nazioni entrano in crisi sfiorando una guerra intercontinentale.
    Incontro fra la Regina Vittoria e l'Imperatore Luigi Napoleone a Londra dopo quasi un secolo di conflitti tra le due nazioni rivali, sembrano non esserci più crisi.

    1889 - 1898: Si costituisce a Roma un Parlamento italiano che vuole provvedere al voto nazionale di leggi e riforme imperiali varate da Parigi, l'evento crea molte opposizioni nell'ambiente politico imperiale.
    Viene costruita al Campo di Marte di Parigi la Pyramide Impériale (simile ma più grossa e tozza della Tour Eiffel) non solo per simboleggiare la grandezza monarchica ma specialmente quella nazionale.
    Nell'aprile 1898 esplode la Guerra ispano-nipponica, oggetto della contesa sono le Filippine, ultima colonia asiatica di Madrid, l'Impero giapponese ha la meglio e impone agli spagnoli di non avere influenza in Estremo Oriente col patto di Manila.

    1900 - 1910: Guerra d'Indipendenza Italo-Tedesca in concomitanza con la Grande Guerra Internazionale che vede il Giappone Imperiale e l'Impero Napoleonico contro il Regno Unito, gli Stati Uniti d'America, l'Impero del Brasile e la Spagna e il rinascente Impero ottomano che occupa l'Egitto francese al fianco dell'Higiaz.
    Nel frattempo succede all'anziano Luigi Napoleone, Napoleone IV più remissivo nei confronti dei nemici della Francia, i brasiliano-americani occupano Haiti e le isole caraibiche francesi, la flotta anglo-spagnola dà del filo da torcere a quella imperiale in Atlantico, i giapponesi occupano tutta la Cina, Indocina, Micronesia e invadono l'Oceania e arrivano a minacciare l'India.
    I napoleonici sconfiggono più volte i russi in Bulgaria e sul fronte moldavo e quello polacco arrivando a Minsk. Nel 1905 la Grande Rivoluzione in Russia spazza via la monarchia zarista e l'ultimo Zar Nicola II e si instaura una repubblica federale creando gli Stati Uniti Federativi di Russia e leva questo immenso paese dal conflitto, gli Alleati devono contare sull'entrata in guerra della Grande Colombia e della Persia che però inviano solo contingenti sul fronte.
    Gli sbarchi in Normandia e nel Sud Italia e l'uso dei primi aerei per bombardare le città giapponesi contribuisce al cambio di situazione nel conflitto, i Duplici Imperi si trovano in svantaggio, i principali fronti in Europa sono le regioni pirenaiche, le coste occidentali e la penisola balcanica.
    Nel 1907 Giovanni Giolitti e Luigi Sturzo con l'appena costituito esercito italiano annunciano a Roma la creazione del Regno d'Italia sotto la corona del Re Umberto II Savoia, già Re di Sardegna, gli italiani arruolati nell'esercito imperiale si ribellano agli ordini come quelli tedeschi e molti altri gettando le armi e fraternizzando con i nemici o combattendo gli stessi soldati imperiali. A Berlino rinasce il Regno di Prussia sotto il Kaiser Guglielmo II Hohenzollern con il Cancelliere nazionalista Paul Von Hindenburg, a Francoforte si installa invece la neonata Repubblica Federale Tedesca che comprende tutta la Germania occidentale e meridionale sotto il Cancelliere Philipp Scheidemann.
    Il governo imperiale non può far nulla per contrastare la sua disintegrazione, non accetta le proposte di pace, l'Imperatore Napoleone IV addirittura abolisce i plebisciti (si dice fosse affetto da schizofrenia) e fa arruolare i più giovani, credendo di poter cambiare le sorti del conflitto, ma tecnologie come i carro armati non possono più essere prodotte su scala industriale in grado di contrastare quelli nemici, l'indipendenza della Germania e del Nord Italia ha tolto all'Impero importanti industrie militari, lo scontento tra quasi tutte le classi è enorme, gli scioperi operai e le rivolte nelle campagne, la crescita dei movimenti antimonarchici clandestini, la propaganda nemica contribuiscono a sfiancare l'umore politico della Francia.
    Nel novembre 1909 i neonati eserciti italo-austro-germanici e quelli anglo-ispano-americani insieme a brasiliani e colombiani sfondano le ultime linee difensive imperiali, Parigi è occupata e l'esercito imperiale è sciolto, termina la Grande Guerra Internazionale con 25 milioni di morti, a Natale l'Imperatore Napoleone IV firma la pace di Versailles con il quale tutte le colonie d'oltremare vengono cedute ai vincitori, l'Algeria è ceduta all'Africa Occidentale Spagnola.
    Nel gennaio 1910 si tiene il primo referendum a livello continentale della storia, a suffragio universale esteso anche alle donne, le nazioni resesi indipendenti ne sono fuori, risorge il regno dei Paesi Bassi, il Lussemburgo si annette alla repubblica federale di Francoforte, la Vallonia belga rimane unita alla Francia, mentre le Fiandre con Bruxelles diventano il regno del Belgio di lingua fiamminga. In Francia il referendum si tiene per lasciar decidere alla popolazione se mantenere la monarchia imperiale ma costituzionale o creare una repubblica parlamentare, la tensione è forte, ma ha la meglio la seconda scelta, nasce la Seconda Repubblica Francese proclamata al Palazzo della Tuilerés, avvengono grandi festeggiamenti in tutta la nazione, l'Età Napoleonica è finita, l'Assemblea nazionale assume pieni poteri ed indice elezioni democratiche vinte dal Premier Emile Zola, i Bonaparte sono costretti all'esilio a Madera.
    L'Impero nipponico è domato solo coi bombardamenti aerei, in Cina nasce una repubblica federale nazionalista, in Taiwan il piccolo regno mancese della dinastia cacciata da Pechino, l'Imperatore giapponese riconosce di non essere un dio ma un semplice monarca costituzionale che deve concedere libere elezioni e rinunciare ai territori precedentemente conquistati.

    1911: Vince le prime elezioni italiane, il Partito popolare italiano di ispirazione cattolica, Don Sturzo è Primo Ministro italiano col beneplacito di Re Umberto II che vuole approfittarne per la consecutiva caduta dell'Impero turco e la creazione della repubblica laica di Turchia da parte di Mustafà Kemal capo dei Giovani Turchi, e prendersi la Libia, unico territorio ancora fuori dalle spartizioni coloniali per via della presenza delle tribù dei Senussi che terrorizzano gli stranieri che entrano nel paese ed erano protette dai francesi, la guerra si conclude con la disfatta italiana, il governo di Roma riesce ad acquisire soltanto Tripoli e Rodi e rinuncia in partenza a qualsiasi altra pretesa coloniale, cade il governo Sturzo, Re Umberto II assolda Bava Beccaris e gli ordina di formare un governo autoritario volto a reprimere qualsiasi oppositore e malcontento, la monarchia sabauda si guadagna subito una pessima fama.
    Si diffondono già le moderne tecnologie come la radio, un diffuso benessere ulteriore e le prime automobili.
    L'Egitto viene incamerato dal sultanato dell'Higiaz; nascono la repubblica libanese e il regno di Siria. Gli Asburgo dopo un secolo tornano a Vienna e danno vita all'Impero Austro-Ungarico su base federale, con ampia autonomia e concedendo due Parlamenti e una monarchia costituzionale e addirittura uno Stato laico ma devono rinunciare ad ogni pretesa sui Balcani, nascono il regno di Serbia (comprendente anche la Bosnia, Croazia e Slovenia), il regno di Grecia, il regno di Romania, il regno di Bulgaria, la repubblica di Macedonia, la repubblica del Montenegro e il regno d'Albania, il regno di Polonia si libera del protettorato russo e si avvia a diventare un grande Stato industriale dell'Europa orientale affiancandosi ai regni scandinavi di Norvegia, Danimarca e Svezia, sorge pure la repubblica finlandese.

    1913 - 1920: Il governo Beccaris indice dopo qualche anno di repressione a nuove libere elezioni, lo stesso generale è assassinato per gli atti atroci commessi, Re Umberto II abdica nel 1916 a favore del figlio Vittorio Emanuele II, diviene nuovo Primo Ministro Giovanni Giolitti che modernizza lo Stato il quale entra in una nuova era industriale, migliaia di persone emigrano dalle campagne alle città, il governo giolittiano perdurerà fino al 1924 per il successo della sua politica.
    Nuove tensioni per quei tedeschi che chiedono uno Stato germanico unico, i prussiani d'altro canto essendo più ricchi non vogliono unificarsi con i tedeschi occidentali anche perché vorrebbero sicuramente una repubblica.
    Il regno di Sicilia, dopo un secolo di chiusura e neutralità simile a quella svizzera si riapre diplomaticamente riconoscendo il regno d'Italia e numerosi altri Stati europei, il nuovo Primo Ministro siciliano è il poeta Luigi Pirandello entrato nel mondo della politica per rivoluzionare la sua isola.
    Haiti è incamerato all'isola di Hispaniola che diventa una repubblica indipendente, gli arcipelaghi francofoni diventano anch'essi indipendenti. Il Canada proclama l'indipendenza da inglesi e francesi, divenendo uno Stato bilingue e federale sotto tutela statunitense.
    Il Premier francese Aristide Briand propone una "federazione europea" con altri diplomatici continentali, non approva il progetto la Gran Bretagna, che sconfitta la sua rivale principale si afferma come potenza industriale dominante ed entra in conflitto con la Spagna che possiede metà del continente africano.
    Guerra tra la Turchia e l'Higiaz per il possesso di regioni mediorientali, l'Europa non può controllare la situazione e lascia linciare i due paesi, l'unico paese che guarda con interesse l'evolversi della situazione è la Repubblica russa.

    1930 - 1950: Dal 1928 al 1951 il Ventennio della Prosperità come chiamano gli storici, la grande spinta industriale e i rilanci economici e gli aiuti di mutuo sostegno nazionale portano l'Occidente a vivere un'epoca di pace, sviluppo, relativa tranquillità estera ed interna e un boom demografico senza precedenti, i famosi Anni Trenta-Quaranta rimarranno nel cuore di tanta gente, quando nasceranno le prime proto-discoteche proprio a Parigi e poi diffondendosi in tutto il mondo europeo e americano, il culto delle prime forme di lotta sociale con il riconoscimento di coppie innamorate non sposate, anche non eterosessuali, lotte per Stati laici (dopo la caduta dell'impero napoleonico in alcune nazioni tornò lo Stato confessionale), libertà di parola, di espressione e di divertimento, osteggiati da gruppi religiosi cattolici e cristiani che pretendono in alcuni Stati di arrivare al potere e fondare nazioni fedeli al Signore.
    Nel 1943 il fondatore della Lega di Spartaco, movimento socialista massimalista, un austriaco di nome Adolf Hitler diventa Cancelliere prussiano ed evolve il rigido Stato militarista e nazionalista con riforme che colpiscono l'aristocrazia ancora con un peso enorme sulla società, riduce i poteri del Kaiser Guglielmo III, aumenta i poteri del cancellierato volto ad impedire colpi di stato di generali e nobili, diminuisce le ore del lavoro in fabbrica, rende di nuovo leciti i sindacati e le manifestazioni politiche, i partiti antimonarchici rientrano al Reichstag, la popolazione ebraica rinchiusa in ghetti si reintegra nel regno prussiano, è firmata pure una pacificazione che conclude i diverbi e i conflitti con la Russia Federale, in più Hitler crea uno stato sociale che si affianchi ai cittadini in difficoltà economica.

    1952: La Repubblica cinese cade nell'anarchia per una crisi economica spaventosa che falcidia gli Stati asiatici e del sud-est, un nazionalista, Chiang Kai-Shek, capo del Kuomintang, con la marcia su Beijing diventa "Presidente degli Han" a vita, instaura immediatamente un regime totalitario sul culto della propria personalità, è un feroce tiranno, spietato ma molto ambizioso e determinato, le cosiddette Leggi Finali portano la nazione cinese a fare il grande balzo indietro con una svolta reazionaria, milioni di persone vengono deportate nelle campagne, sono ricostituiti antichi privilegi e poteri di Signori della guerra che fanno il bello ed il cattivo tempo, l'unica cultura ammessa è quella sinica, millenaria e ritenuta superiore a qualsiasi altra, le uniche religioni ammesse sono quella taoista e confuciana, i cristiani, musulmani e buddhisti sono espulsi dal paese, chi resiste è ucciso nella pubblica piazza per ammonire la gente, i missionari europei vengono lapidati, e numerosi imam e monaci tibetani, i partiti di sinistra popolare e socialista sono vietati, come la libertà di stampa, di qualsiasi espressione, la recente invenzione della televisione e di alcuni elettrodomestici sono fermate alle frontiere, la radio è proibita se non in municipi ed edifici del potere, è proibito anche per qualunque cinese puro quindi Han mescolarsi con qualsiasi altra etnia, ci saranno alcuni casi di meticci nati da cinesi ed europei, o da cinesi e indiani o addirittura cinesi ed etnie minoritarie asiatiche della Cina che verranno internati e condannati ai lavori forzati, il divorzio è dichiarato fuorilegge e il progresso è una parola inammissibile, la Cina è il cuore del mondo, dove sorge il sole, per Kai-Shek il perverso Occidente sta abbandonando la retta via per quella mostruosa e sbandata. Vengono chiusi i confini e rotte numerosi relazioni diplomatiche con l'Impero giapponese, la Russia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il paese cade in miseria e nella guerra civile, alcune città come Hong Kong, Shanghai, Tsingtao, Tietsin e Macao vengono riannesse dalla repubblica nazionale degli Han, i governatori europei vengono cacciati.
    Viene fondata a Tangeri l'Organizzazione degli Stati Mondiali volta all'unificazione economica e politica di entità continentali per facilitare le condizioni di vita, di benessere ed esportare la democrazia in ogni angolo del pianeta senza più conflitti.

    1955 - 1980: Guerra Calda fra gli Stati occidentali e altri contro la Cina Han, dopo la morte di Kai-Shek il regime si distende, ma i rapporti diplomatici non migliorano e il paese rischia sempre più di collassare su se stesso, si dice che però gli arsenali di Pechino posseggano centinaia di testate atomiche che vorrebbe sganciare sui principali centri urbani del mondo, un'operazione di spionaggio porta alla disattivazione delle testate e la penetrazione di contingenti internazionali che prendono in mano le principali zone del potere, crolla la repubblica nazionale degli Han, risorge lo Stato democratico cinese con una rivoluzione industriale spaventosa che travolge l'effimero sistema precedente.
    Nel 1968 le rivoluzioni studentesche, di movimenti popolari giovanili, ereditieri delle prime lotte sociali e democratiche di decenni prima si affermano deponendo gli ultimi regimi semi-autoritari e poco democratici del mondo, il colonialismo si dissolve in pochissimi anni.

    1986 - 2011: Nel 1985 nasce l'Unione Atlantica, quasi tutti gli Stati africani (che non hanno avuto il tragico destino della nostra timeline) l'ancora esistente Impero federale brasiliano, tutti gli Stati americani e l'Europa adottano l'Aureo come moneta comune nel 1999, crollano le monarchie feudali arabe e le diatribe tra sovrani malesiani e indonesiani.
     
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    1812, 23 Giugno. Napoleone invade l'Impero Russo alla guida di un'armata di settecentomila soldati, di cui più della metà francesi ed il resto fornito dagli alleati e vassalli dell'Imperatore.
    Dopo un lungo inseguimento, stante le pressioni dello stato maggiore russo sul giovane Zar Alessandro, l'esercito francese si scontra con i Russi nella battaglia di Smolensk, ottenendo una prima vittoria decisiva, tale che Barclay, nonostante alla prova dei fatti avesse ragione quando predicava di non affrontare il corso in battaglia, viene degradato dal rango di comandante in capo dell'esercito. Durante la battaglia, come se non bastasse, Kutuzov, il più autorevole generale russo, viene gravemente ferito ed è costretto ad abbandonare lo stato maggiore.
    Peter Wittgenstein, già in passato in capo all'esercito, viene posto al comando delle armate, assistito da Bagration, Jermolov e Tormasov, al comando delle armate dell'est, ovest e di riserva.
    La rivalità tra i comandanti sottoposti, tali che pongono in isolamento il più bravo per invidia ovvero il principe Bagration, ottimo comandante, e lo mettono in conflitto con Wittgenstein, fanno sì che l'esercito Russo si disgreghi e sopratutto che il giovane Zar, circondato da adulatori non si fidi più dei suoi ufficiali. Contro, invece, hanno un esercito napoleonico guidato splendidamente da Napoleone e galvanizzato dal successo a Smolensk.
    Jermolov viene intercettato con il suo corpo d'armata presso Vicebsk, venendo totalmente annientato dalle truppe del generale Oudinot. Cosìcché, quando il 15 Agosto, Napoleone giunge a Borodino l'armata Russa è parecchio indebolita: dopo un accenno di difesa questa viene sconfitta in una sanguinosissima battaglia.
    L'1 Settembre Napoleone entra a Mosca, dove Bagration si è ritirato con il grosso delle truppe russe con l'intento di difendere lo Zar ed il Cremlino. Accerchiata la città, dopo due settimane di combattimento, Alessandro, sconvolto dalle perdite del suo popolo e dei suoi soldati, chiede di incontrare Napoleone e di sottoscrivere la pace.
    Il 18 Settembre la Russia si arrende a Napoleone, cedendo la sua flotta, i territori baltici e quelli ucraini, dove vengono fondati principati vassalli dell'Impero, e chiude i porti alle nave inglesi. Il 23 Settembre, Alessandro, viene assassinato da una congiura di ufficiali dell'esercito imperiale, delusi dal loro eroe e desiderosi di pace.
    Viene incoronato il granduca Costantino nuovo zar di Russia, più autoritario, più feroce, ma desideroso di mantenere i buoni rapporti con il nuovo padrone d'Europa, Bonaparte.
    Il 20 Ottobre 1912, Napoleone rientra nei territori del suo Impero alla guida del suo esercito, che ha subito sì notevoli perdite, quasi centocinquantamila unità, ma è sostanzialmente forte e solido quanto basta da incutere timore e rispetto presso le nazioni europee.
    E' veramente, adesso, l'unico Signore del continente. La storia adesso, vinta la campagna di russia, cambia.

    Risolta la questione russa, che ha avuto come obiettivo raggiunto quello di riallineare i russi e mettere in seria difficoltà l'economia inglese col completamento del blocco continentale, Napoleone torna a Parigi e sistema una serie di questioni, tra cui quella finanziaria, sempre più pressante, contraendo nuovi debiti ed imponendo dei tributi. Fatto ciò, raccoglie duecentocinquantamila uomini, in gran parte veterani, e torna in Spagna dove i francesi subiscono l'iniziativa delle armate di sua maestà l'inghilterra.
    Qui, aveva lasciata qualche anno prima la situazione ribaltata, con gli inglesi di Sir Moore in fuga e le armate francesi alla riconquista del paese. Poi, era stato costretto a disinteressarsi, fancedo sì che si aprisse una piaga terribile alle spalle della Francia.
    La Battaglia di Salamanca, inoltre, aveva seriamente ridotto la superiorità francese in loco dinnanzi alle armate ribelli spagnoledi Blake e Castanos unite al corpo di spedizione inglese, sempre più forte, di Wellington.
    L'arrivo di Napoleone ribalta nuovamente la situazione. Mentre Napoleone riafferma il controllo francese velocemente ed in maniera definitva prima su Burgos e poi su Madrid, riconquistandole, il generale Soult intercetta un armata guidata da De Alava e composta in gran parte da spagnoli ed portoghesi ed infligge loro una dura sconfitta. Allo stesso tempo, Massena sfugge ad un tentativo di accerchiamento di Wellington, riuscendo, persino, a mettere in difficoltà le linee di comunicazione del britannico.
    Minacciato d'essere accerchiato da una nuova manovra delle armate francesi, il generale inglese inizia la ritirata verso il Portogallo, provando notevoli difficoltà a causa della litigiosità e della bramosità di combattere dei militari spagnoli, non disposti ad abbandonare il paese.
    Raggiunto a Villadoil nel Febbraio del 1913, qui si svolge una furiosa battaglia tra 80.000 unità dell'esercito francese ed i 95.000 uomini dell'esercito di Wellington (40.000 inglesi, il resto spagnoli e portoghesi). Dopo una lunga battaglia, alquanto incerta per gran parte della giornata, il generale inglese viene sconfitto e costretto alla fuga.
    Il 3 Aprile del 1813, le città di Lisbona e Porto vengono riconquistate dalle truppe del generale Soult, mentre il Generale Suchet completava la conquista delle ultime sacche di ristenza spagnola.
    Napoleone festeggia il suo trionfo a Madrid, mentre Giuseppe Bonaparte viene confermato in una seduta comune delle Cortes spagnole quale Re di Spagna.
    Anche il cancro iberico, dopo una lunghissima guerra, viene definitivamente messo in ginocchio, e la guerrilla, dopo qualche mesi, comincia anch'essa a scemare.

    Il trionfo nella penisola iberica suggerische alla corona inglese che la battaglia per l'Europa sta cominciando a pendere terribilmente dalla parte dei francesi e che bisogna agire subito.
    Gli inglesi, consci di dover prendere in mano la guida della rivolta anti-napoleonica e di non aver un esercito in grado di sfidarlo, spremono le colonie ed armano centoquarantamila soldati in una nuova grande armata, che viene anche essa posta sotto il comando di Lord Wellington.
    Nel frattempo, diplomatici inglesi incontrano gli emissari della sublime porta, ricordando ad essa i torti subiti durante la campagna in Egitto e agitando promesse a minaccie, tanto da costringerla a riarmo. L'esercito turco, finanziato dal denaro inglese, viene potentemente riarmato e riaddestrato.
    All'invito di unirsi a questa nuova grande coalizione, Prussia ed Austria, che sono state addomesticate da tempo, rispondo con esitazione e timore, perché sanno che un'altra sconfitta significherebbe la fine per il loro governo. La Russia, già stremata, rifiuta categoricamente in via ufficiale, anche se lo Zar Costantino manda sotto forma di volontari ventimila cosacchi e trentamila fanti.
    Veniamo all'Impero Ottomato: il Sultato è Mahmud II, giunto al trono soltanto da pochi anni, dopo uno scontro sanguinossisimo tra i membri della casa reale e nella quale hanno avuto grande strapotere i giannizeri. Le pressioni inglesi per mettere in campo una forza armata capace di sfidare la Francia, metteva in grande difficoltà il sovrano.
    Accordatosi con Mehmet Ali, Emiro d'Egitto, che stava compiendo una grande opera di modernizzazione, egli cominciò un opera di modernamento. Ai giannizzeri venne imposto l'aut aut ed il loro corpo venne decapitato di quasi tutti gli ufficiali non fedeli alla corona. Nel frattempo, venne composto una nuova armata composta dai "Nizami", armate modernamente grazie ad un gruppo di ufficiali inglesi.
    Nel novembre del 1813, veniva radunata l'armata per sfidare Napoleone, sotto la guida del generale Wellngton, comandante in capo dell'esercito, ed al suo di sotto Sir Lowry Cole, a capo delle truppe inglesi (centomila soldati), von Bennigsen a capo delle truppe russe (cinquantamila unità), Omer Vrioni a capo delle truppe turche (centocinquantamila uomini) e Ibrahim Pascià a capo delle truppe egiziane (trentamila unità). Un totale di trencentotrentamila soldati per sfidare Napoleone, uniti alle grandi flotte inglesi e turche. E' guerra.
    Il 5 Dicembre 1813, il generale Resid con un corpo d'armata attacca Spalato, sotto il controllo del Regno d'Italia di Eugenio, vassallo dell'Impero. Le truppe italiane, guidate da Corrado Pinosio, resistono a stento all'assedio, mentre il generale MacDonald, a capo delle truppe francesi nel Nord Italia gli va incontro, con tre corpi d'armata, guidati da Duroc, Giuseppe Lechi e Domenico Pino.
    Nella battaglia di Sebenico, Wellington, sopraggiunto sul luogo, alla guida di un'armata superiore di mezzi (centodiecimila soldati) sconfigge duramente MacDonald e le sue truppe franco-italiane (ottantamila uomini), aprendo la linea d'invasione per l'Italia.
    La vittoria della sesta coalizione fa sì che un moto enorme di protesta si levi contro Napoleone: le sommosse di popolo ed ufficiali, costringe Austria e Prussia ad entrare in guerra. La Svezia, convinta della necessità d'entrare in guerra, s'unisce alla coalizione sotto la guida di Bernadotte, divenuto Re Carlo.
    Si formano due nuove armate: la prima svedese-prussiana, sotto la guida di Bernadotte e con i generali Von Bulow e Blucher a guida dei corpi d'armata, forte di novantamila soldati. Ed un'altra, austriaca, di settantamila uomini guidata dal generale Karl Philipp Schwarzenberg. In totale: mezzo milione di coalizzati.
    Dinnanzi a questa sfida, Napoleone, sembra esser in grave difficoltà, però non demorde. Riorganizza la Grande Armé in tre grandi corpi d'armata che manda dritto contro le forze a nord prusso-svedesi, al centro contro gli austriaci ed a sud contro i anglo-turchi. Non solo, ma chiama anche le forze vassalle e gli arrivano truppe spagnole, tedesche e polacche.
    La prima è comandata da lui in persona, assistito dai maresciallo Ney, Marmont, Saint-Cyr e Vandamme, forte di ottantamila truppe d'elite compresa la Guardia, il pezzo forte. Oltre a queste unità, si uniscono quarantamila polacchi, guidati da Józef Antoni Poniatowsk. Tot: centoventimila unità.
    La secona dal maresciallo Davout, con ai suoi ordini Oudinot e Soult, composta da cinquantamila francesi e quindicimila sassoni guidati da Federico di Sassonia (tot: sessantacinquemila unità).
    Infine, la terza armata, sotto il comando di Massena, forte di cinquantamila francesi, a cui si uniscono i trentamila francesi già sotto MacDonald; i quarantacinquemila italian guidate da Eugenio di Beauharnais, con al di sotto Domenico Pino e Giuseppe Lechi; infine le truppe napoletane di Murat, quarantamila unità, con i generali Guglielmo Pepe e Michele Carrascosa. Tot: centosessantacinquemila unità.

    Dopo aver avanzato con la Armata del Nord e del Centro nel Wuttemberg, al fine di fare la sua tattica preferisca, quella di incunearsi tra i nemici, Napoleone infligge una leggera sconfitta al generale Bellegarde, austriaco, presso Ludwigsburg, dove svolge il primo scontro il 20 Dicembre 1812.
    A questo punto, avanza con l'armata del Nord verso l'Assia, mentre Davout punta sulla Baviera. Ad Ansbach, l'esercito francese sotto Oudinot viene fermato, ma il resto delle forze aggira Bellegarde e lo costringe ad una ritirata precipitosa. A Ratisbona, 28 Dicembre, si svolge una delle prime vere principali battaglie: Davout, forte di quarantamila soldati si scontra con il grosso delle forze austriache guidate da Schwarzenberg. Dopo aver rischiato fortemente la sconfitta, la battaglia si risolve in una sorta di pareggio sanguinosissimo che manda in stallo lo scontro nel sud della Germania.
    Diversamente, a settentrione: Napoleone dopo essersi cimentato in alcune scaramuccie, nella quale dei reparti di cavalleria di Ney erano stati battuti, intercetta Bernadotte a Kassel.
    Qui, in uno scontro furibondo, tra settantamila francesi e ottantamila coalizzati, Napoleone sconfigge duramente le forze nemiche, costringendole a rientrare nei territori prussiani. E' il 3 Gennaio del 1814.
    Nel frattempo, i polacchi, sotto Poniatowsk, occupano la Prussia Orientale ed sconfiggono le truppe prussiane a Konisberg, ricevendo però una durissima sconfitta, che li costringe all'arresto, a Danzica.
    Dopo questi avvenimenti, Saint-Cry insegue il nemico, ma presso Erfurt, in Turingia, viene battuto dal generale Blucher, e costretto a ripiegare. Tuttaviam l'8 Gennaio arriva Napoleone, che li ricaccia indietro, ed a Dessau, unitosi alle forze di Vandamme, sconfiggono il corpo d'armata di Von Bulow il 14 Gennaio.
    In tre battaglie, l'esercito nemico è stato del tutto distrutto, in una campagna durata meno di un mese. Napoleone costringe alla resa nuovamente i suoi avversari, l'esercito prussiano viene definitivamente smantellato e ridotto ad un corpo di polizia, mentre Bernadotte si da alla fuga in Svezia, inseguito da Vandamme. Sulla Prussia, occupata militarmente, l'Imperatore si riserva di decidere successivamente.
    A questo punto, lascia una grossa forza armata sotto Vandamme e Poniatowsk, al fine di continuare il conflitto con gli svedesi, ancora in armi, benché non più minacciosi, e con settantamila unità, dopo aver occupato Berlino, cala verso sud e si unisce alle forze di Davout.
    Dopodiché in due battaglie successive sconfigge prima Bellegarde nella battaglia di Erding, 27 Gennaio 1814, quindi dopo una leggera sconfitta subita da Soult, ed un mese di combattmenti incerti, riesce infine ad accerchiare le truppe austriache presso Rosenheim. Il comandante in capo Schwarzenberg chiede la resa, siamo a fine febbraio.
    L'Imperatore Francesco, che aveva tradito i patti e fatto guerra al suo genero marito di sua figlia, fu costretto alla abdicazione, ed il trono austriaco passò al fratello Ferdinando, già granduca di Toscana un decennio prima. Non solo, l'austria venne mutilata di altri territori a favore della Baviera e dell'Italia ed il suo esercito ridotto a sole ventimila unità autonome e altre trentamila divise sotto le unità dell'Impero francese ed a spese proprie. Il trattato viene firmato il 7 Febbraio.
    Tuttavia, se dopo due mesi e mezzo, s'era conclusa la guerra contro le potenze settentrionali, era a meridione che il problema era sempre più potente.
    L'arrivo dei rinforzi dalla Francia, poneva lo scontro tra centosessantacinquemila da un lato, sotto Eugenio, e dall'altra le forze di Wellington, contro oltre trecentomila nemici.
    In un'altra dura battaglia, le truppe coalizzate guidate da Bennigsen sconfiggono a Fiume le truppe italo-francesi, sotto Pinosio e Duroc. La situazione è disperata.
    Al che, succede un miracolo: diecimila italiani guidati da Domenico Pino riescono a difendere Trieste dall'assalto dei nemici per quindici giorni consecutivi, permettendo la riorganizzazione delle truppe dell'Impero. Il 1 Gennaio avviene la resa con l'onore delle armi per i duemila sopravissuti.
    Il 5 Gennaio, il contigente turco di Vrioni presso Nova Gorica viene individuato dalle forze di Massena che infligge loro una sconfitta che ha il sapore dell'annientamento. Oltre ventimila turchi restano sul campo di battaglia o ed altrettanti vengono fatti prigionieri, in uno scontro sanguinossissimo. Non solo, il 13 Gennaio, in un altro scontro, Murat, sopraggiunto in zona, riesce a respingere a Monfalcone le truppe di Sir Cole.
    Tuttavia, questi successi sono momentanei: la resa di Trieste, insieme ad altre sconfitte, costringono le truppe italo-francesi a ritirarsi oltre l'Isonzo, dove si accenna una resistanza per una settimana.
    Il 24 Febbraio, sul Mincio, avviene un'altra battaglia tra le truppe coalizzate guidate da Wellington e le truppe di Massena: in uno scontro furioso, il generale francese riesce a respingere il nemico in un bagno di sangue.
    Il 25, in un altro settore, in un altra battaglia, il generale Zucchi respinge le forze di Ibrahim Pascià, a consto della propria vita. Dopo un'altra leggera vittoria, merito di MacDonald, il 29 Gennaio, avviene il disastro: le truppe coalizzate sfondano le fortificazioni sul fiume, costringendo le forze italo-francesi ad una rotta che si ferma solo sull'Adige e consegna il Veneto, eccetto Venenzia al nemico.
    Inizia, da una parte, l'assedio di Venezia, dove si sfidano le truppe del generale Sir Charles von Alten, forti di diciannovemila uomini e quelle del generale italiano Lechi, forti di settemila unità.
    Dall'altra, l'assalto alla linea dell'Adige, difesa a sud da Murat, con i generali Duroc e Guglielmo Pepe. Il centro sotto Eugenio e Massena. Il nord con Pinosio e MacDonald, con sessantamila soldati. Contro, centocinquantamila nemici armatissimi, sotto Wellington. In arrivo, i rinforzi, guidati dal generale Sir Cole.
    Quando sembrava, tuttavia, che l'armata d'Italia dovesse cedere, dopo la vittoria del russo von Bennigsen e la morte di Duroc in battaglia, tuttavia, il 12 Febbraio giunge Napoleone in persona, con un corpo di trentamila soldati.
    Allo stesso tempo, il generale Saint-Cry occupa con ventimila soldati Bolzano, appostandosi alla spalle del nemico.
    A questo punto, la fortuna aiuta Napoleone: Wellington cade da cavallo e muore mentre guida l'assalto a Verona, il 16 Febbraio.
    Privi d'un generale di alto livello, le truppe francesi guidate dall'Imperatore, dopo un'avanzata maestosa contro le forze coalizzate, ad Arcugnano il 21 Febbraio 1814 si scontra con le truppe guidate dal generale Sir Lowry Cole.
    Napoleone ha disposizione novantamila soldati, Cole ne ha disposizione centoventimila. Lo scontro è sanguinosissimo, ma il cedimento del fianco turco-egiziano e la morte di Ibrahim Pascià, fa sì che i francesi vincano la battaglia.
    Dopo un altro mese e mezzo di duri combattimenti, il 14 Aprile 1814 le truppe francesi entrano a Belgrado, sterminando il reparto dei giannzeri di Vrioni. Qualche giorno dopo, il Sultano si arrende, pagando un'indennità altissima per l'ottenimento della pace : s'impegna a consegnare tutte le merci e personi inglesi sul territorio Ottomano prima ed a fare guerra agli inglesi subito dopo.
    A livello territoriale, cede i territori albanesi ed slavi, che in parte passano sotto l'Impero, in parte sotto il Regno d'Italia, in parte formato degli stati vassalli.
    Anche la sesta coalizione si registra come un colossale successo da parte dell'Imperatore.

    Sono passati sei mesi dalla fine del conflitto con l'Impero Ottomano e Napoleone ha riorganizzato tutta l'Europa continentale. Non esistono più eserciti sul continente in grado di sfidarlo.
    L'Impero ormai controlla l'Europa: il sogno di Napoleone, di un Imperatore che distribuisce i regni ai propri generali, principati ai suoi ufficiali, in una Europa unita.
    A questo punto regola i conti con Papa Pio VII. Finisce il concordato con la Chiesa Cattolica, facendo maggiori concessioni e cercando di ingraziarsela. Inoltre, stabilisce la sua sede nuovamente a Roma, però confinandolo a Castel Gandolfo, nuova ed ultima sede del Papato.
    Richiede ed ottiene una cosa: che venga incoronato Imperatore d'Occidente. Dopo lunghissime trattative ci riesce.
    Il 1 Luglio 1814 si apre l'Assemblea delle Nazioni a Roma, città che Napoleone visita per la prima volta. Quivi, i capi di stato e di governo discutono e sono costretti a far il passo.
    Napoleone viene quindi eletto dall'Assemblea quale Imperatore d'Occidente. Tutti gli altri titoli imperiali vengono soppressi e tradotti in signorie. Napoleone I, unico imperatore di uno stato federale formato dalla Repubblica Francese, dal Regno di Spagna, Ducato di Lisbona, Ducato di Faro, Confederazione del Reno, Repubblica Elvetica, Regno Italico, Reame di Napoli, Signoria d'Austria, Repubblica Slava, Granducato di Polonia, Signoria di Prussia, Principato d'Ucraina, Contea di Crimea, Moldovia, Signoria di Romania. Vengono lasciati fuori gli altri o per ostilità o per convenienza, anche se Russia e Turchia sono alleate.
    Il 15 Luglio 1814, a Roma, veniva incoronato Imperatore d'Occidente, lasciando altre cariche, per cui, tornati al Consolato, viene eletto un nuovo Consolato in Francia, nello specifico Luciano Bonaparte, ed Eugenio succedeva al trono in Italia. Tutti i restani gli dovevano il trono, compresi il nuovo Signore di Prussia, Federico Guglielmo Carlo di Prussia, fratello del re abidcato, e Ferdinando, Signore d'Austria.
    Nei mesi successivi, passa il tempo a riorganizzare l'Impero economicamente, giuridicamente e militarmente. Ma già nel Novembre del 1814 pensa a chiudere la partita con il Regno Unito.
    Innanzitutto, riorganizza le forze militari, che assommate, ormai, giungono a ben oltre un milione di combattenti. Le dimezza e riduce a cinquecentomila professionali e centomila territoriali, reinserendo gli uomini nel tessuto sociale e dando fiato all'economia ed alle casse dello stato. Divise in cinque armate. La Grande Armata, con sede in Francia ad Orleans, retta da Davout. L'Armata d'Iberia, con sede a Burgos, retta da Soult. L'Armata di Germania, con sede a Dresda, retta da Vandamme. L'Armata d'Italia, con sede a Mantova, retta da Massena. L'armata d'Oriente, con sede a Sarajevo, retta da Saint-Cry.
    Inoltre, finanzia la costruzione di una nuova e grande flotta, per un totale di una quarantina di mezzi, tra vascelli, fregate e navi da battaglia, ed oltre un centinaio di mezzi di trasporto.
    Napoleone prepara, già da subito, la resa dei conti.

    I grandi preparativi durano tre anni. A questo punto, è pronto. Convoca i suoi marescialli: MacDonald, Kellerman, Marmont, Suchet, Poniatowki, Murat, Ney, de Monecy, Lefebre. Arruola delle nuove truppe e prende dei reparti veterani dalle truppe degli eserciti in armi. Richiede delle truppe dagli alleati.
    Il 1817, a Maggio, tutto è pronto: un'armata di 300.000 soldati ed oltre quattrocento cannoni è pronta per invadere il Regno Unito. Una flotta di 40 vascelli di linea, 25 fregate e 20 golette, guidata dall'ammiraglio Laurent Truguet, oltre a quasi centocinquanta mezzi di trasporto.
    Il 13 Giugno comincia l'invasione. Nella battaglia della manica, Truguet riesce a prender tempo per far passare l'esercito francese. Non solo, riesce ad evitare la sconfitta, ed entrambe le flotte esauste si allontanano dopo un'intera giornata di combattimento.
    L'esercito francese, seppur con perdite ingenti, riesce a sbarcare a Dover, Folkerston ed Hastings. Il 15 inizia l'offensiva, mentre le truppe britanniche, si organizzano ed accampano presso Maidstone, guidato dal generale Sir Cole e suddiviso tra i comandanti Richard Church, George Cooke e Sir Charles von Alten. Gli inglesi, dispongono solo di novantamila uomini dell'esercito regolare e settantamila uomini dell'esercito territoriale.
    Tuttavia, sono in vantaggio, perché l'esercito francese è molto disorganizzato.
    Innanzitutto, accerchiato de Moncey con due divisioni presso Hailsham, costrigendolo alla resa. Tuttavia, non possono impedire la presa di Canterbury ed Eastbourne.
    Il 23 Giugno, respingono a Crawley il grosso dell'armata imperiale, guidata da Ney e e Kellerman. Tuttavia, il 25 Cooke subisce una disfatta a Gillingham.
    A questo punto, Londra è sotto assedio: dopo cinque giorni di combattimento, le truppe francesi occupano il palazzo reale e la Torre di Londra.
    L'esercito inglese si ritira verso Nord e riesce a sconfigge le truppe di Suchet mandate al loro inseguimento. A questo punto, il grosso, sotto Richard Church si dirige a Glouchester, dove già si è asseragliato il comandante Cole. Nel frattempo, un reparto scelato di qualche migliaio di uomini, in sordina, fugge verso Nord con la famiglia reale.
    Napoleone giunge a Glouchester il 4 Luglio 1817 e ingaggia battaglia disponendo di quarantamila soldata contro trentamila inglese. Ma la sue truppe vengono sconfitte. Tuttavia, giunti i rinforzi di Marmont, ripete l'assalto il giorno dopo, mentre Cole si ritira verso Birgmingham e riesce ad accerchiare e distruggere l'esercito inglese, facendo prigioniero tutto lo Stato Maggiore.
    Il Regno Unito è pressoché indifeso, perché il suo esercito regolare è stato quasi distrutto. Le poche truppe territoriali raccolte, sotto la guida dell'ultimo ufficiale, Umbridge, provano un ultima resistenza. Sono due gruppi, uno di trentamila, l'altro di diecimila. Contro l'esercito francese in grande avanzata.
    In uno scontro che dura due giorni e dimostra la coriaceità degli inglesi vengono sconfitti e disfatti.
    Il 20 Luglio, un messo porta la resa del Regno all'Imperatore. Anche il Regno Unito viene abbattuto: il vecchio e malato Re Giorgio III venne fatto abidcare. Lo stato smembrato in tre stati, il Principato di Galles, il Principato di Inghilterra, il Reame di Scozia e la Repubblica d'Irlanda. L'esercito dissolto e la flotta acquisita.
    Solo alcune forze non si arresero, tant'é che l'intero Impero coloniale non passò sotto la sovranità dei nuovi padroni, mentre Napoleone si autonproclamava Protettore di Britannia, settembre 1817.


    Edited by Caio Giulio Aquila - 30/6/2011, 20:07
     
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