FIFA: il torneo per il dominio del mondo.

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  1. Giulio Leone Aurelio
     
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    Anno 2162.
    Il crollo delle borse mondiali e la fortissima depressione economica dell'ultimo secolo hanno gettato la società nel caos più totale. La differenza tra i ricchi e i poveri è aumentata in modo esponenziale: chi è riuscito a proteggere i propri patrimoni vive in centri eleganti e di lusso al centro delle città, mentre le periferie sono diventate la terra dei disperati. Lentamente, la maggior parte delle multinazionali e delle grandi industrie è fallita, lasciando libero campo alle poche imprese sopravvissute, che tra acquisizioni e svendite hanno creato nuovi monopoli nei settori chiave dell'economia.
    La Storia ha dato l'estremo saluto all'ordine mondiale fin lì conosciuto, il capitalismo è crollato.

    La Chevron Energy, nata dalla fusione delle 4 società petrolifere americane legate alla famiglia Rockfeller (Exxon Mobil, Chevron, ConocoPhilipps, Valero Energy), gestisce il 90% del mercato dell'oro nero e della distribuzione di energia dopo la scomparsa della British Petroleum, della Total e della Royal Dutch Shell.
    La benzina viene distribuita solo nelle zone dei ricchi ad alta concentrazione di automobili, i poveri sono costretti a muoversi con altri mezzi.
    La Rothschild Bank della potente famiglia tedesca ha inglobato le grandi banche svizzere, olandesi, francesi e spagnole dopo aver visto la dissoluzione di tutte le restanti, dalla Goldman Sachs alle americane Citigroup e Morgan Stanely.
    E' da qui che passano tutti i soldi degli uomini sulla terra, che sono custoditi gli ingenti patrimoni dei signori.
    Il gigante dell'aereospaziale Boeing acquista piano piano tutti i suoi concorrenti in difficoltà dalla General Dynamics ai leader dell'acciaio come i Thyssen. Gli aerei volano a cifre da capogiro, le armi vengono prodotte ed affidate ad eserciti privati fedeli alla compagnia.
    Google Technologies domina la produzione di software, networks e comunicazioni, compra Apple e vede fallire Microsoft Corporations, IBM e Hewlett-Packard.
    Internet, il maggior mezzo di comunicazione tra la gente, è in mano agli ingegneri informatici di Palo Alto. Le telefonate vengono filtrate.
    La Mitsubishi Zaibatsu, azienda di famiglia della nota casata giapponese concentra le sue forze sui motori divenendo l'unico fornitore al mondo di mezzi di trasporto per gli uomini.
    La News Corporations diventa leader incontrastata dell'informazione mondiale, dei media e dei giornali. Le notizie, l'informazione libera, diventano nuova merce di scambio nei quartieri poveri. Muoiono Time Warner e Walt Disney, acquisite.
    Nestlè Coca Cola Company è l'unico distributore di cibo e bevande. I prezzi dei suoi prodotti arrivano alle stelle, birra e dolci diventano privilegio di pochissimi.
    La Dow Chemicals è regina dei prodotti sanitari e farmaceutici. Tutti gli ospedali del mondo sono controllati dalla Dow. Gli antibiotici si trasformano in oro.
    La LVHM Louis Vuitton Moet Hennessy è unico produttore di capi d'abbigliamento e accessori di moda. Esclusiva per i ricchi. I poveri si vestono come possono, riscoprendo mestieri perduti come la vecchia sartoria.
    Philipp Morris International è monopolista dello smercio del tabacco.

    I poteri nazionali dei singoli Stati sono venuti a mancare con il fallimento delle Nazioni europee, ma sopratutto con quello degli Stati Uniti d'America. La Guerra d'Asia combattuta tra Cina, India e Pakistan tra il 2114 e il 2121 ha fatto il resto, decimando la popolazione e contaminando l'intero continente euroasiatico a causa dell'utilizzo di armi non convenzionali al polonio.
    In un clima di tale incertezza la destra conservatrice e xenofoba russa ne approfitta per realizzare un colpo di stato che rovescia il Cremlino e istituzionalizza l'Alto Miliziato. Le Alte Milizie Russe invadono Israele, la Cina, la Mongolia e l'India, nonchè tutta l'Europa dell'Est ancora non caduta sotto i colpi della depressione.
    Il Generale Sergey Dragunov loda la città di Mosca come la Terza Roma e autoproclama i territori occupati dalle Milizie come Nuovo Romano Impero.

    Se le 10 grandi società controllano il potere economico globale, tuttavia il potere politico è mantenuto dall'organizzazione sovranazionale di cui Dragunov è eletto presidente all'unanimità: la FIFA.
    La FIFA, la federazione internazionale del calcio, organizza in tutto il mondo tornei per distrarre la popolazione dalla fame e dalle ingiustizie. I calciatori professionisti sono gli unici a vivere una vita di abbondanze. Grazie ai rapporti tra la FIFA e le compagnie, solo a loro è permesso spostarsi in auto, viaggiare, curarsi senza restrizioni, mangiare, vestirsi e fumare.
    I bambini, dai grandi centri alle periferie, hanno un unico sogno, un unico obiettivo: divenire dei calciatori.

    All'improvviso l'annuncio. La FIFA ha indetto un torneo tra squadre non professionistiche per assegnare un premio che sa di salvezza: un contratto con la federazione, che significa soldi, cibo, una vita migliore.
    Possono partecipare giocatori da tutto il mondo, unica condizione, saper giocare e aver voglia di vincere.
     
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  2. Giulio Leone Aurelio
     
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    Nella periferia di Roma, Marco Leone passeggia pensieroso per le strade di Centocelle. Qui una volta i soldati di Roma alloggiavano e si allenavano alla guerra per esser pronti alle epiche battaglie, ora è tutto immondizia, anarchia e depressione.
    I 20 anni della sua vita erano trascorsi così, non aveva mai conosciuto un mondo diverso da questo, lo avevo solo sentito raccontare da qualche vecchio sotto le arcate delle strade, o da qualche radio, mezza funzionante, trovata nella discarica. Ma non c'era da fidarsi, le radio, la tv, i giornali, tutto è filtrato da loro, dai signori del potere.
    La mia gente soffre da troppo tempo - pensava tra sè e sè - tutto questo dovrà finire. E intanto il tramonto dipingeva di rosso le case di Roma.

    L'annuncio della FIFA aveva già fatto il giro del mondo. Impossibile ignorarlo. Ad ogni angolo, uomini e bambini si allenavano nella speranza di passare le selezioni. Marco Leone passeggiava guardandoli tirare calci ad un pallone.
    Come tutti i bambini, anche lui era cresciuto con il calcio nel sangue. I suoi genitori gli regalarono un pallone cucito a mano dai pellettieri di Roma quando aveva solo 3 anni. Ma suo padre gli diceva sempre che non era importante, alla fine, se non fosse diventato un calciatore professionista, l'importante era morire sapendo di aver vissuto con dignità e aver lasciato il mondo migliore di come lo si era trovato.
    Migliore? E come sarebbe stato possibile. Tutto peggiorava di giorno in giorno. La vita diventava insostenibile.
    Superato un cumulo di baracche arroccate in cima ad una strada, si ritrovò davanti ad un grosso casolare abbandonato. Era quello il posto che cercava. Entrò. Dentro era semibuio. La luce filtrava a malapena dai vetri rotti delle finestre ampie. Alle pareti si intravedevano scaffali di coppe e trofei.
    Nella penombra c'era lui, un uomo sulla sessantina, quarant'anni più di lui. Sembrava strano fosse arrivato fino a questa età. Seduto su una sedia con il volto parzialmente coperto dall'oscurità.
    Tu devi essere Aquila, io sono Marco Leone.
    Lo so chi sei -rispose l'uomo- tutti parlano di te in questo quartiere. Dicono che sai fare cose straordinarie. Disse con aria incuriosita.
    Bene, allora ascoltami bene perchè ho camminato parecchio per venire fin qui. Mi hanno detto che tu una volta insegnavi a giocare a calcio, che eri un professionista, che hai vinto molti trofei, aiutami a creare una squadra.
    L'uomo sorrise. Leone non capì se fosse veramente un sorriso oppure un ghigno.
    Seguimi. Aquila azionò un pulsante sulla sua sedia e il pavimento sotto i loro piedi inizio a scendere come in un tunnel sotterraneo.
    Dove stiamo andando?
    Ora vedrai.
    La botola ascensoria si fermò. Leone non poteva credere a quello che vedeva. Sotto quel casolare abbandonato c'era un campo di allenamento, in erba oltretutto, porte, palloni, e tantissimi ragazzi che giocavano.
    In un mondo dominato dal calcio questa è un isola di libertà. Qui non si gioca nell'illusione di avere una vita migliore, qui i ragazzi si divertono come ragazzi. Offro loro un riparo dalle malattie e dall'immondizia delle strade. Tutti quelli che vengono qui mantengono il segreto su questo posto. Ecco perchè non lo conoscevi. Ora puoi dirti uno dei nostri.
    Marco Leone rimase a bocca aperta, ma il suo cuore si riempì d'eccitazione per quello che aveva appena scoperto.
    Aquila capì che era rimasto colpito e disse: Prima o poi la FIFA avrebbe fatto quest'annuncio. Quanti anni l'ho aspettato.....e ho aspettato te. Ma sappi che giocare a calcio non sono quei giochetti che sai fare tu. Se vuoi veramente partecipare al torneo devi imparare a giocare con la mente, e con il cuore.
    Insegnami.
    Vieni con me. Aquila si diresse verso un ragazzo con i guantoni che si divertiva a parare i tiri dei suoi amici. Una vera squadra ha sempre un bravo portiere. Lui è Frentano. Frentano questo è Leone. Giocherete insieme. Frentano è stato uno dei primi a venire qui e ha sempre odiato giocare a pallone con i piedi. Farà al caso nostro.
    Marco rispose un po imbarazzato. Piacere mio, sono Marco Leone.
    Aquila si diresse ora verso un ragazzo in disparte, che da solo tirava calci al pallone contro un muro. Leone non potè fare a meno di notare che il pallone, ad ogni tiro, lascia segni sul muro.
    Regolo,parla poco ma ha una potenza straordinaria. Si allena per ore e ore in solitudine cercando di buttar giù questo muro. Lui sarà la nostra punta di diamante.
    Leone gli strinse la mano e sentì che anche li aveva una forza fuori dal comune.
    Questo è Seiano. La sua abilità? I colpi di testa. Non ho mai visto nessuno qui anticiparlo o colpire la palla con la testa meglio di lui. Al centro della difesa sarebbe perfetto.
    In effetti i ragazzi li intorno non riuscivano a colpire la palla prima di lui. Leone notò che si allenavano ripetutamente sui calci d'angolo e le punzioni.
    E poi, Falco, il regista. E' instancabile. Correrebbe da qui fino a casa tua in pochi minuti senza stancarsi, e tornerebbe indietro.
    Eppure lui ci aveva impiegato quasi un'ora a passo normale, pensò Leone.
    Laggiù ci sono Traiano, Duilio, Agricola, più in là Cornelio, Nunzio, Lepido. Saranno il resto della squadra.
    Io sarò il vostro allenatore. Domani voglio vederti qui alle 7 in punto.

    Per tutta la notte Marco Leone non potè fare a meno di ripensare alla giornata che aveva appena trascorso. L'incontro con Aquila l'aveva affascinato, l'amore di quei ragazzi per il calcio lo aveva affascinato. Così disinteressato. Forse il momento era arrivato.
     
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  3. Giulio Leone Aurelio
     
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    Questa città, Roma, possiede una storia che questo mondo disonora. Roma era sinonimo di grandezza, di giustizia, mentre quello che oggi porta il suo nome, questo nuovo impero, è soltanto una terra di letame e morti che camminano. Mosca porta impropriamente questo nome. Di Roma ce n'è solo una.
    Leone ascoltava le parole del suo allenatore mentre il sonno cercava di portarselo via. Devo rimanere sveglio, devo rimanere sveglio!
    I calciatori sono i nuovi soldati di questo impero. Credono di essere i privilegiati, i fortunati, ma in realtà sono solo degli schiavi. La loro vita si svolge in funzione del dominio dell masse.
    Io non sarò mai uno schiavo. L'eccitazione stava pian piano scacciando via il sonno dagli occhi e dalla mente di Leone. Ascoltare Aquila parlare aveva qualcosa di affascinante. Non era come i vecchi che riposavano sotto le arcate, sembrava un vecchio generale, e la nostalgia dei tempi andati gli conferiva quella dolcezza che però non si addiceva ad un guerriero.
    Marco Leone invece era un ragazzo testardo, maturo si, ma testardo fino in fondo. E poi lui il vecchio mondo non lo conosceva, non ne aveva memoria, non sapeva cosa significasse vivere libero dal bisogno. Adesso aveva trovato degli amici, e voleva scoprirlo.
    Alla notizia del torneo indetto dalla FIFA, gli tremarono le mani. Una lacrime gli era scesa giù. Quello sarebbe stato il momento ideale, quello giusto.
    Il Russo avrebbe senz'altro deciso le regole del torneo, e per lui e i suoi nuovi compagni non sarebbe stato mai facile vincere. Ma vincere o non vincere, a quel punto che importanza poteva avere? L'importante era la dignità, l'importante era sognare un mondo migliore.
    Tutti di corsa!!
    Gli allenamenti proseguirono per giorni, settimane, lì nel campo segreto sotto il casolare abbandonato. Lì nessuno avrebbe potuto scoprirli e si sarebbero potuti preparare al giorno delle selezioni.
    Marco Leone sentiva il sudore invadergli gli occhi tanta era la fatica. Aquila voleva allenare il loro fisico per sopportare grandi carichi di lavoro. E così via di corsa, percorsi ad ostacoli, salti, esercizi. Ma il pallone restava nel sacco.
    Mister quando potremmo iniziare ad allenarci veramente? chiese Seiano.
    Questo è il vero allenamento Seiano, sopportare la fatica. Tutto il resto è spettacolo, business, non calcio. Fu la risposta di Aquila.

    E' ora di prendere il pallone. Vai in porta Leone!
    Mister ma io non sono un portiere, è Frentano il portiere. Rispose Leone perplesso.
    Ognuno di voi deve essere in grado di svolgere il ruolo dei vostri compagni. E' fondamentale! Soltanto così potrete capire la fatica del calciatore che è al vostro fianco, il suo impegno. Solo così sarete una sqaudra!
    Leone decise di non insistere, si infilò i guantoni e si mise in porta.
    Per tutto il giorno fu costretto a subire i tiri dei suoi compagni, in particolare quelli di Regolo.
    Stremato prese il pallone tra i piedi e cominciò a correre verso di loro.
    Prima uno, poi l'altro, Leone li driblò tutti. Seiano intervenì in scivolata, ma Leone lo saltò. Di fronte alla porta tirò e la palla si insaccò all'angolo alto.
    Tu puoi fare cose che gli altri non possono, ragazzo mio. Il pensiero fu chiaro nella mente dell'allenatore.


    CIRCO MASSIMO
    selezioni per il torneo FIFA.


    In migliaia affollavano il Circo Massimo per la selezione del torneo. Quel giorno si sarebbe scelta la squadra che avrebbe rappresentato Roma alla competizione. In molti alla fine avevano deciso di non partecipare. La gente povera fuori porta non aveva i mezzi per raggiungere la città, molti non trovarono sufficienti giocatori per formare una squadra completa. Tanti erano li alla ricerca di altri compagni.

    Nome della squadra? Aquila osservò gli occhi della ragazza preposta alla prenotazione dei concorrenti. Sudata, stanca seduta su una sedia ed un tavolino di plastica nel mezzo del Circo, i suoi occhi non smettevano di brillare. Forse era per questo che aveva deciso di farlo, il motivo per cui andava avanti: per la luce negli occhi delle persone, e delle belle donne, si intende.
    SPQR. La squadra di chiama SPQR.
    Bene SPQR, siete i prossimi.

    Frentano tra i pali, Traiano, Seiano, Agricola e Duilio in difesa, Cornelio, Falco, Nunzio e Lepido a centrocampo, Leone e Regolo in attacco. La SPQR si schierava così e si preparava ad affrontare il primo incontro di questa lunga, lunghissima, sfida.
     
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  4. Vidkun Quisling
     
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    Che stramba questa ucronia!
     
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  5. DioNero94
     
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    È strana ma ispira, sono curioso.
     
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  6. Zon@ Venerdi
     
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    Molto carina l'idea ...
     
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  7. Giulio Leone Aurelio
     
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    Aquila si agitava avanti e indietro ai bordi del campo, la squadra non girava. Gli schemi non funzionavano. I ragazzi non riuscivano a capirsi.
    Nel primo incontro i Lupi di Roma avevano letteralmente schiacciato la SPQR nella propria area. Soltanto Frentano era riuscito a salvare il risultato con 3-4 parate miracolose. Allo scadere del tempo, un contropiede fortunoso aveva messo Leone davanti al portiere dei Lupi.
    E' il momento, segna Marco, segna! Aveva pensato nella sua mente Aquila, ma il tiro di Leone fu deviato in calcio d'angolo dal portiere.
    Sul corner, cross di Falco e stacco di testa di Seiano al centro dell'area.
    GOOAL! Imprendibile per tutti. La SPQR passa in vantaggio all'ultimo minuto e vince! I Lupi si disperano dopo aver condotto la partita!
    Il calcio è anche questo signori! Onore comunque sia, alla SPQR!

    Così non poteva andare però, serviva gioco.


    Secondo turno: SPQR vs I Gladiatori.

    La fortuna li avrebbe assistiti ancora?
    La SPQR sta cercando migliorare le proprie azioni offensive, ecco Leone che corre verso la porta, vede Regolo in profondità, gli lancia il pallone!
    Oh no! La difesa dei Gladiatori intercetta e imposta l'azione.
    Fabio Massimo riceve il passaggio, dribla Agricola, salta Duilio, è solo davanti alla porta, tiroooooooooooooooo e GOAAAAL!
    Frentano non può arrivarci! Che azione signori, che talento questo Massimo!
    Gladiatori in vantaggio!

    Traiano devi rientrare in copertura! Agricola lì hai sbagliato il movimento difensivo! Non fatevi aggirare ragazzi! Aquila era furioso, la punta di diamante dei Gladiatori aveva scavalcato con facilità la difesa della SPQR ed ora le cose si mettevano male.
    Questo ragazzo ha talento da vendere... pensava tra sè e sè.
    Il gioco riprende, vedremo come reagirà la squadra di Mister Aquila.
    Traiano, Duilio, avanzate, giocate a centrocampo!
    Ma Mister, così lasciamo scoperte le fasce difensive.... rispose dal campo Traiano.
    Datemi retta, loro giocano molto alti, dobbiamo sorprenderli.
    Ed ecco che Traiano conquista la palla e si invola sulla fascia! Che velocità! E' vicino al fondo del campo, crossa in mezzo! C'è Regolo in aria! Tiro al volo ed è GOOOOAAALLL!! Che potenzaaa! Un tiro al volo di collo pieno che quasi non buca la rete! 1 a 1!
    Si! Aquila festeggiò in modo contenuto, aveva trovato la chiave della partita.
    La SPQR continua ad attaccare, questi ragazzi ormai ci credono, vogliono la vittoria! Ma ecco Fabio Massimo che recupera il pallone, i suoi soliti dribling! TIROOOOO ma Frentano para!
    Leone gioca vicino a Cornelio, scambiatevi il pallone!
    Ci siamo, Leone avanza palla al piede ma è chiuso da tre avversari. Si guarda intorno, dietro di lui sopraggiunge Cornelio, gli appoggia il pallone, tiro al voloo di Corneliooooooooo! RETEEEE! La palla si insacca all'incrocio dei pali! Che splendido goal dalla distanza! Festeggiano i ragazzi della SPQR!
    Leone non festeggiò, si girò verso Aquila per guardarlo....stava ad occhi chiusi, assaporando l'odore della vittoria. Quell'uomo stava guidando la squadra con un'intelligenza straordinaria.
    E' finita! SPQR batte i Gladiatori 2 a 1!
    Hey ragazzo! Aquila chiamò da lontano e si diresse di corsa verso Fabio Massimo che stava rientrando negli spogliatoi.
    La maniera in cui dribli e salti l'uomo è eccezionale, se ti unissi a noi ci saresti molto utile. Fabio Massimo ascoltò l'allenatore, gli sorrise e poi gli strinse la mano.


    Finale: SPQR vs NIFPAC

    Siamo giunti alla finale che assegnerà un posto al torneo mondiale della FIFA, qui in diretta dal Circo Massimo, fa molto caldo e migliaia di persone sono in attesa dell'incontro!
    Mi piacciono i tuoi ragazzi Felix, sono veloci. Aquila si voltò e riconobbe il volto di una sua vecchia conoscenza.
    Bellico. Non perdi il vizio, vedo. Rispose Aquila fissandolo negli occhi.
    Nemmeno tu a quanto vedo, non ti è bastato. Cosa hai intenzione di fare, eh? Ricominciare? Sia io che te siamo vecchi. Accetta il tuo destino.
    Non mi sento affatto vecchio, Giulio. Non dentro. Preparati ad una lezione di calcio.

    L'incontro ha inizio. In panchina per la SPQR registriamo una novità. In squadra è presente Fabio Massimo, attaccante dei Gladiatori! A quanto pare la filosofia Aquiliana da i suoi frutti!
    La partita si infiamma, Leone chiama palla e Nunzio lo vede! Lancio filtrante, Leone aggancia e punta la porta, tiroooooo e la palla colpisce il palo!
    Oh no! Che sfortuna per il giovane Leone!

    Maledizione!
    Non agitarti Marco, gioca con serenità! Lo rimproverò Aquila.
    Filippo Ottaviano imposta il gioco per il NIFPAC, senza di lui sicuramente questa squadra non sarebbe arrivata fino alla finale, visione di gioco, tecnica, un vero giocatore!
    Ottaviano prova il tiro da lontano! La palla si stampa sulla traversa! Sara la partita delle occasioni mancate, questa?
    Regolo ricomincia, ma la difesa del NIFPAC è coriacea, non lo fa passare. Ottaviano gli viene incontro, gli porta via il pallone! Ma Regolo cade, sembra si sia fatto male!
    Che cos'ha? Urlò da fuori campo Aquila.
    L'arbitro interruppe il gioco e fece il segno di una distorsione.
    Sono guai per la SPQR! Regolo sembra si sia infortunato. Ecco che è pronto ad entrare in campo la new entry, Fabio Massimo!
    Gioca come ti ho detto Fabio.
    Si, mister.
    Entra in campo Fabio Massimo. Applausi per l'uscente Regolo.
    La partita rimane tesa, Ottaviano interrompe tutte le azioni da gioco della SPQR! Ora è Massimo a portare palla, fa salire la squadra, che lo segue, dribling! Un altro! E' al limite dell'aria, solo Ottaviano gli è di fronte, corpo a corpo, ma l'arbitro fischia il fallo! Ottaviano interviene in maniera irregolare su Massimo all'interno dell'area. E' calcio di rigore ragazzi, è calcio di rigore!
    La SPQR ha l'occasione di passare in vantaggio!
    Bellico ha le mani tra i capelli!

    Fabio tiralo tu, te lo sei conquistato! Le indicazioni di Aquila.
    No mister, lo lascio a Leone, non me la sento.
    Aquila tirò un sospiro. Va bene.
    Leone è sul punto di battuta. Il pubblico è in silenzio. Questo calcio di rigore potrebbe decidere la partita e la qualificazione al torneo FIFA.
    Tutto e pronto. Leone sistema il pallone sul dischetto, prende la rincorsa. Tirooooooooooo e GOOOOAAAAAL!!!!
    1 A 0! Realizzazione fantastica di Leone che festeggia con i compagni!


    [.........]

    Siamo agli sgoccioli, è finitaaaaaa!
    La SPQR sconfigge per 1 a 0 il NIFPAC e vince il torneo di Roma!
    Che festa qui al Circo Massimo!
    Adesso, bel altre sfide l'attendono al torneo mondiale della FIFA!
    In palio, un contratto da professionisiti!
    SPQR facciamo il tifo per voi!


    Ottaviano! Ottaviano fermati. Aquila raggiunse il capitano del NIFPAC.
    Ho visto come sai marcare l'uomo, come sai portargli via la palla. Ci aspetta un torneo molto impegnativo, ti offro la possibilità di giocare con noi, se accetterai.
    Sarebbe un onore, Aquila, Bellico mi ha detto che eri furbo.........

    Leone corse ad abbracciare Aquila. Qualcosa di grande era appena stato compiuto. Il primo passo.
    La SPQR è qualificata al torneo più ambito del mondo.
     
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  8. Paolo Tullio Traiano
     
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    Che crossatore professionista u.u
     
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