Frasi da film

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  1. Zon@ Venerdi
     
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    Uscita dal carcere e acclamata dalla sua gente che vuole farla diventare onorevole dice: "Io vi devo dire solo una cosa. Credo che non sarò mai onorevole. Non sono capace! Vedete quando stavo dentro mi sono venute in mente tante idee. Il Governo dovrebbe fare alla gente la galera obbligatoria come il servizio militare: un pò perchè tutti quanti un annetto un pò ce lo meritamo e un pò perchè li dentro ti si rischiarano le idee. Così io la dentro mi sono accorta che sono solo una di voi: una che ha passato la vita a mettere insieme il pranzo con la cena; a combattere con le finestre senza vetri, con l'umidità, con tutti i guai che sapete meglio di me. E anche se come dite che è merito mio che abbiamo una casa, che neanche ci sognavamo di avercela, ho capito che questo non è il sistema per fare l'onorevole. Per quello che mi riguarda poi mi sono accorta che per fare la politica la famiglia mi andava per aria e io ai ragazzini miei ci tengo e me li voglio tirar su come mi pare. E poi anche senza diventar onorevole ho da fare tanta di quella politica a casa: fra il marito, i guai, i ragazzini ... Certe discussioni che alla Camera neanche se le sognano ... Io sono sicura che non rimpiagerete se io lascio il posto a qualcuno pià bravo e preparato di me. A qualcuno che vi possa davvero aiutare e che con più calma e più sistema non si lascerà fregare. Perciò vi dico addio, vi saluto. Però quando mi chiamerete per baccagliare sarò sempre pronta perchè questa è l'unica cosa che mi viene naturale. Così il partito nostro non si scioglierà, ma non andrà nemmeno alla camera; resterà fra noi, baccaglieremo in famiglia. Così saremo tutti quanti onorevoli, ma onorevoli sul serio".
    (Anna Magnani in L'onorevole Angelina, 1947)
     
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  2. Zon@ Venerdi
     
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    Erin dopo aver messo a letto i suoi figli è attirata in cortile da un gran fracasso e li fa la conoscenza con il suo nuovo vicino George: "Come vi salta in mente di fare tutto questo casino?". George: "Ci stiamo presentati ai vicini". Erin: "Ecco fatto ci siamo presentati. Io sono i vicini, non rompere le palle". Erin fa per rientrare verso casa e George la raggiunge: "Aspetta un attimo ricominciamo da capo. Ci stai? Io mi chiamo George, tu?". Erin: "Tu pensa a me come quella della porta accanto che vuole stare in pace". George: "Su non fare così, siamo vicini di casa, mi sento un verme sto malissimo. Mi spiace. Vuoi accettare le mie scuse. Se ti serve un pò di zucchero, il pane...?" Erin: "Non mi serve lo zucchero!" George: "Be allora ti porto a cena per chiederti sucsa della mia scortesia. Dammi il tuo numero, tanto l'indirizzo già ce l'ho. Non puoi scappare" Erin: "Vuoi avere il mio numero?" George: Assolutamente si, voglio il tuo numero" Erin: "Quale numero vuoi che ti dia George?" George: "George! Mi piace come lo dici. Perchè quanti numeri hai?". Erin: "Tanti numeri che potrei giocarci a tombola. Per esempio 10, sono i mesi che ha la mia bambina..." George: "Hai una bambina?" Erin: "Si, sexy non credi. Aspetta ne ho altri, Per esempio 6 gli anni dell'altra mia figlia, 8 gli anni di mio figlio, 2 le volte che sono stata sposata e divorziata, 16 sono i dollari che ho sul mio conto in banca, 850 3943 il mio numero di telefono e con tutti i numeri che ti ho dato scommetto che 0 è il numero di volte che mi chiamerai". Erin quindi si volta ed entra in casa chiudendo la porta. George restando a guardare la porta chiusa: "Sei proprio fuori sul fatto del zero bella!".
    (Julia Roberts e Aaron Eckhart in Erin Bronkovich - Forte come la verità, 2000)
     
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1 replies since 22/7/2011, 13:26   168 views
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