Genova

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  1. Vidkun Quisling
     
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    Genova ( Zena in ligure) è un comune italiano di 607.906 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Liguria.
    È il sesto comune italiano per popolazione, terzo polo industriale italiano, terzo comune del Nord Italia per popolazione, fa parte del triangolo industriale Milano-Torino-Genova del nord-ovest d'Italia. La città genovese vanta un agglomerato con una popolazione di 740.000 residenti, ed è inoltre cuore dell area metropolitana della Liguria centrale che ingloba un retroterra naturale nell'Oltregiogo ligure, per un totale di circa 1.400.000 abitanti.
    Per oltre otto secoli capitale dell'omonima repubblica, Genova è stata citata con gli appellativi di La Superba, La Dominante, La Dominante dei mari e La Repubblica dei Magnifici.
    Affacciata sul Mar Ligure, la sua storia è legata alla marineria e al commercio. È nota, tra l'altro, per aver dato i natali a Cristoforo Colombo. Il suo porto è tuttora il più importante d'Italia. Simbolo della città è proprio il suo faro, situato a fianco del porto antico e conosciuto come la Lanterna.
    Oggi, pur mantenendo viva la sua tradizione industriale, è un affermato centro turistico, culturale, scientifico, musicale e universitario. Il capoluogo ligure è inoltre conosciuto anche nei campi della ricerca scientifica e della tecnologia con noti poli di eccellenza, in quelli dell'editoria, delle telecomunicazioni, dello sport (Genova è di fatto la città natale del calcio italiano ed importante sito per la pratica di rugby, nuoto, pallanuoto e savate, sport in cui la città è il principale polo italiano), e recentemente anche della moda e del cinema.
    Nel suo centro storico, numerosi palazzi, nel loro complesso denominati Palazzi dei Rolli, sono stati dichiarati Patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO. Nel 2004 è stata Capitale europea della cultura.
    A Genova si trovano alcuni tra i più bei Palazzi d'Europa, autentici tesori, spesso ancora dimore private, da cercare e scoprire sia nel centro storico di Genova che lungo la Riviera. Nel Palazzo San Giorgio risiedeva il Banco di San Giorgio, la più antica banca al mondo. La storia narra che Napoleone Bonaparte saccheggiò più volte questo istituto di credito per fondare, successivamente, la Banca di Francia.

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    Il Comune di Genova, con circa 244 km², è il più vasto della Liguria ed è composto da una sottile fascia costiera alle cui spalle si ergono colline e monti anche di notevole altezza (il punto più alto del territorio comunale è la vetta del monte Reixa, posta a 1.183 m s.l.m.). Il territorio comunale, nella sua porzione occidentale, raggiunge ed in alcuni punti oltrepassa lo spartiacque appenninico (in corrispondenza dell'alto corso del torrente Stura), ed arriva a confinare direttamente con la regione geografica del Basso Piemonte (comune di Bosio).
    La fascia costiera della città, che si estende dalla zona di Vesima a quella di Capolungo di Nervi, è lunga poco più di 42 km, ed è orientata da O-NO verso E-SE. Ad esclusione delle frazioni di Vesima e Crevari, Genova appartiene geograficamente alla Riviera di Levante (considerando come confine convenzionale la foce del torrente Cerusa, nel quartiere di Voltri, che corrisponde al punto più settentrionale del mar Ligure).
    A metà strada tra Vesima e Capolungo si apre l'anfiteatro del Porto di Genova, racchiuso a ponente dalla collina di San Benigno (parzialmente spianata durante il fascismo per le esigenze portuali), a levante dalla collina che da Carignano sale al Righi fino a congiungersi, all'altezza del Forte Sperone, con quella di San Benigno.
    All'esterno dei due contrafforti scorrono i due torrenti principali della città: a levante il Bisagno, che termina la sua corsa nel quartiere della Foce; a ponente il Polcevera, che divide Sampierdarena da Cornigliano. Si delineano così cinque zone principali: il centro; la Valpolcevera; la Valbisagno; il ponente; il levante.

    L'origine del nome Genova viene fatto risalire ad una radice indoeuropea *geneu- ("ginocchio") oppure da *genu- ("mascella, bocca"); genu- sarebbe un'allusione alla foce ("bocca") di uno degli antichi corsi d'acqua del sito o la forma dell'insediamento sul mare; a corroborare questa evidenza è il fatto che la maggioranza dei linguisti considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti dello stesso nome (la posizione geografica e la forma di Ginevra, posta all'estremità del Lemano, ricordano non a caso quella di Genova). Il ritrovamento di un villaggio dell'età del Bronzo in piazza Brignole, la palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etrusca all'Acquasola indicano, secondo il soprintendente dei Beni Archeologici della Liguria Gambari, l'origine fluviale di Genova e di conseguenza il possibile termine Genaua, ("bocca") nella lingua celtico-ligure dell'età del ferro come più probabile origine del nome.
    Secondo una recente teoria l'origine del nome potrebbe essere riportata ad una parola etrusca, ritrovata su un coccio di vaso, contenente la scritta Kainua, che in lingua etrusca significherebbe "Città nuova".

    La leggenda vuole invece che derivi dal nome del dio romano Giano, perché, proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta verso il mare, l'altra oltre i monti che la circondano. La tradizionale fedeltà della popolazione Genuate a Roma, risalente alle guerre puniche, ha reso inevitabile che successivamente, in epoca medievale, la tesi romana venisse presa in maggiore considerazione e che la città assumesse il nome latino di Ianua, derivandolo direttamente da Janus, ovvero Giano.

    Gli antichi romani consideravano Giano come l'iniziatore dell'uso della moneta nella società ed il protettore di tutti i passaggi: della porta di casa, delle Porte di accesso alle città, dei porti e dei valichi (denominati appunto anche porte). Ciò trova un solido riscontro tutt'oggi nel fatto che Genova sia considerata e spesso chiamata "la porta d'Europa sul Mediterraneo".
    La porta ha un'importanza particolare nella cultura architettonica genovese e questo rapporto si palesa sia negli antichi portali, decorati e sullo stipite dei quali è posto un bassorilievo, spesso raffigurante San Giorgio che uccide il drago o altre scene di santi, sia nelle porte che nei vari secoli si sono aperte lungo le mura della città, e nel valore simbolico loro dato. Nella Cattedrale di San Lorenzo esiste una sua immagine con la scritta Ianus Primus Rex Italiae
    L'immagine ambivalente del Giano bifronte, che guarda al passato e vede il futuro, Genova - città proiettata al futuro ma che sa guardare al proprio passato - la rispecchierà sempre, anche nei suoi simboli, in particolare nel Grifone (con la fierezza del leone e la nobiltà dell'aquila, vicino a Dio e forte in terra), nella propria vocazione di luogo di servizi, nelle sue istituzioni, nelle sue tradizioni.
    Il nome della città in lingua genovese ha subito una contrazione: in passato veniva chiamata Zénoa.

    La storia di Genova è la storia dei suoi abitanti che furono (o furono definiti), al tempo stesso, signori del mare, mercanti e guerrieri capaci, se del caso, di inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, ad una propria repubblica, la Repubblica di Genova, nata dal libero comune, che si resse in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella dogale a quella, infine, oligarchica. La sua politica si fondò comunque sempre su di un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin dagli albori.
    Il dominio sulla riviera ligure e la costruzione di un'imponente flotta, al tempo stesso militare e mercantile fu di vitale importanza per dare impulso alla nascita di uno stato che per oltre quattrocento anni basò la propria esistenza sulla diplomazia e sulla neutralità, oltre che sul commercio.
    Il detto - di autore anonimo - "Genuensis, ergo mercator", ossia "Genovese quindi mercante" - fu mirabile sintesi di quel mercanteggiare così famoso nel mondo sul quale i genovesi basarono un impero coloniale fondato su colonie oltremarine che andava dall'Iraq alle Canarie, dall'Inghilterra alla Palestina (raggiunta fin dalla prima crociata), racchiudendo nel proprio pugno tutto il mar Mediterraneo occidentale e il mar Nero, definito il Lago genovese, e tenendo testa quando non ponendo sotto il proprio controllo tre imperi: quello Svevo, quello Bizantino e quello Asburgico, del quale ultimo i genovesi controllavano l'economia ed il commercio. Caffa, Solcati, Tana, Chio, Focea, Metelino, Pera non sono che alcune fra le tante Genova che i mercanti della Superba fecero risplendere nei commerci.
    Perso il proprio potere sui mari, ma non sui mercati del mondo, nel 1797 l'onda lunga della rivoluzione francese investì anche la repubblica che pagò la sua condizione di neutralità con insostenibili pressioni esterne che la portarono all'occupazione nel 1805 ed alla successiva annessione all'impero napoleonico.
    Nel 1814, a seguito della capitolazione di Parigi, Genova fu occupata dalla marina inglese che formò un Governo provvisorio, paventando un ritorno allo status quo ante. Nel 1815, invece, le potenze europee, in gran parte debitrici dell'antico Banco di San Giorgio decisero la soppressione della repubblica e l'annessione al Regno di Sardegna, malgrado i disperati tentativi del doge a Vienna per mantenere l'indipendenza.
    Nel 1849 le truppe dei Savoia, agli ordini del generale Alfonso La Marmora, dopo aver represso un'insurrezione causata dal malcontento popolare si resero responsabili di assassinii, rapine, stupri nei confronti della cittadinanza inerme. Tale, sanguinoso episodio è ricordato come il Sacco di Genova.

    L'area di influenza di Genova, pur non essendo istituzionalizzata ufficialmente, si estende, per ragioni storiche, linguistiche, culturali, economiche ed infrastrutturali, oltre che a tutta la provincia di Genova e a parte di quelle liguri limitrofe della Spezia e Savona, alla pianura alessandrina, alle aree dell'Oltregiogo, del Basso Piemonte e al circondario di Bobbio (in provincia di Piacenza).

    Il centro storico di Genova è uno tra i più grandi d'Europa (misura circa quattrocentomila metri quadri), con una struttura urbanistica, nella parte più antica, articolata com'è in un dedalo di piazzette e stretti caruggi. Esso unisce una dimensione medioevale a successivi interventi cinquecenteschi e barocchi (piazza San Matteo e la vecchia via Aurea, oggi via Garibaldi).
    Resti delle antiche mura seicentesche sono visibili tuttora nei pressi della cattedrale di San Lorenzo, luogo di culto per eccellenza dei genovesi.
    Simboli della città sono la Lanterna (alta 117 m) antico e svettante faro visibile in distanza dal mare (oltre 30 km), e la monumentale fontana di piazza De Ferrari, recentemente restaurata, cuore pulsante e vera e propria agorà cittadina.
    Meta turistica per eccellenza è anche l'antico borgo marinaro di Boccadasse, con le pittoresche barche multicolori, posto come a sigillo della elegante passeggiata che costeggia il Lido d'Albaro, e rinomato per i suoi famosi gelati.
    Appena fuori dal centro, ma ancora parte dei trentatré chilometri di costa compresi nel territorio comunale, si trovano Nervi, naturale porta d'accesso alla Riviera ligure di levante e Pegli, naturale porta d'accesso alla Riviera ligure di ponente.
    La nuova Genova ha basato la sua rinascita soprattutto sul recupero delle aree verdi dell'immediato entroterra (fra cui quella del Parco naturale regionale del Beigua) e sulla realizzazione di opere infrastrutturali come l'Acquario al porto antico - il più grande d'Italia ed uno dei maggiori in Europa - e la relativa Marina (il porticciolo turistico in grado di accogliere centinaia di imbarcazioni da diporto). Tutto questo all'interno della ristrutturata Area Expo predisposta per le Celebrazioni colombiane del 1992.
    Il ritrovato orgoglio ha restituito alla città la consapevolezza di essere una città in grado di guardare al futuro senza scordare il proprio passato. E la ripresa di numerose e rigogliose attività artigianali, da tempo assenti dai caruggi del centro storico, ne è una testimonianza diretta.
    A contribuire a tutto questo sono state anche le opere di restauro compiute fra gli anni ottanta e novanta su numerose chiese e palazzi cittadini, fra cui, sulla collina di Carignano, visibile quasi da ogni parte della città, la rinascimentale Basilica di Santa Maria Assunta.
    Il totale recupero del Palazzo Ducale - un tempo sede di dogi e senatori e ora luogo di eventi culturali - e del porto antico e la riedificazione del Teatro Carlo Felice, distrutto dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale che risparmiarono solo il pronao neoclassico dell'architetto Carlo Barabino, sono stati altri due punti di forza per la realizzazione di una nuova Genova.
    Un altro monumento di rilevante importanza riportato a nuovo splendore è il Cimitero monumentale di Staglieno, nel quale riposano le spoglie di molti personaggi noti, fra i quali Giuseppe Mazzini, Fabrizio De André e la moglie di Oscar Wilde. Con la sua caratteristica skyline che ancor oggi per chi proviene dal mare la fa apparire come una insormontabile fortezza, contraddistinta com'è dalla sua fitta rete di fortificazioni collinari su ampie mura che in antiche epoche belliche l'hanno resa inespugnabile sia agli attacchi dal mare quanto da quelli via terra - Genova non poteva rinunciare, specialmente a partire dagli anni sessanta, ad un proprio rinnovamento e ammodernamento, che doveva necessariamente passare, al pari di quanto avvenuto in tante altre metropoli, attraverso la realizzazione di grandi complessi abitativi di tipo popolare, la cui qualità, utilità e funzionalità è stata ed è peraltro ancora oggetto di discussione (e talvolta di contestazione) da parte dei cittadini residenti. A tal proposito, si citano ad esempio i casi rappresentato dal cosiddetto "biscione", complesso edilizio a forma, appunto, di lungo serpentone, situato sulle alture del popoloso quartiere di Marassi, e dal gruppo di case dette "Le Lavatrici", nel quartiere di Pra'.
    Per altre soluzioni architettoniche che l'hanno contraddistinta, Genova è peraltro diventata da qualche decennio una sorta di capitale dell'architettura moderna italiana, se non europea. Questo si deve principalmente all'opera all'architetto Renzo Piano che dalla fine degli anni ottanta si è occupato della ristrutturazione di alcune fra le più conosciute città del mondo.
    Il nome di Piano ha acquisito notorietà a partire soprattutto dal 1992, quando Genova accolse per le Celebrazioni colombiane del 1992 (Colombiadi) i visitatori nel porto antico, il waterfront dell'angiporto completamente restaurato per l'occasione e simboleggiato dal Grande Bigo stilizzato (sorta di marchio di fabbrica dell'attività portuale genovese).
    Oltre ad un completo restyling dell'area, l'antica zona portuale situata nei pressi del varco del Mandraccio, a Porta Siberia, è stata arricchita scenograficamente dallo stesso Piano con una grande sfera in metallo e vetro installata nelle acque del porto, non lontano dall'Acquario e inaugurata nel 2001 in occasione del Vertice del G8 tenutosi a Genova. La sfera (chiamata dai genovesi anche "Bolla di Piano' o "la palla"), dopo essere stata impiegata per un'esposizione di felci da parte dell'Orto Botanico di Genova, ospita ora al suo interno la ricostruzione di un ambiente tropicale, con numerose piante, piccoli animali e farfalle.
    Piano ha inoltre progettato per la Superba anche le stazioni della metropolitana e, nella zona collinare della città, progettato e iniziato la costruzione - in collaborazione con l'UNESCO - di Punta Nave, sede del "Renzo Piano Building Workshop".
    Soprattutto per chi transita per il centro di Genova lungo la strada sopraelevata, magari per imbarcarsi al vicino terminal traghetti, è visibile nelle vicinanze del porto antico il cosiddetto Matitone, controverso quanto singolare grattacielo a forma di lapis, che affianca il gruppo di torri del WTC, cuore del complesso edilizio di San Benigno, oggi sede anche di parte dell'amministrazione comunale e di numerose aziende.

    Genova è ricca di parchi e giardini fruibili al pubblico, a picco sul mare o sulle alture su cui si arrampica la città, il più grande complesso naturale di Genova, con 876 ettari è il Parco Urbano delle Mura, che ingloba il Parco del Peralto dove troviamo Forte Sperone, il vertice da cui partivano le Mura di Genova che difendevano la città.
    I parchi maggiori, oltre al parco delle Mura, sono i Parchi di Nervi, dove tre ville storiche formano con i loro tre parchi collegati l'un l'altro (9 ettari di estensione), un complesso verde di rara bellezza in un ambiente naturale d'eccellenza, raggiungibile dalla bellissima Passeggiata Anita Garibaldi ricavata dagli scogli sul mare. Le tre ville sono:
    Villa Gropallo
    Villa Serra-Saluzzo
    Villa Grimaldi-Fassio
    Nel centro e nel nord della città troviamo numerosi piccoli parchi e giardini storici, come il Parco di Villa Croce, che ospita durante tutto l'anno numerose mostre d'arte contemporanea, Villetta Dinegro, il Parco dell'Acquasola, progettato dall'architetto Nicolò Barabino, i Giardini di Palazzo Bianco e Palazzo Doria-Tursi, Parco del Castello D'Albertis la antica residenza del Capitano Alberto D’Albertis (1846/1932) navigatore, esploratore e studioso, accoglie il Museo delle Culture del Mondo.
    Nel ponente cittadino troviamo il Parco di Villa Duchessa di Galliera, panoramico parco di 25 ettari, collegato al Palazzo Brignole-Sale, il magnifico Parco di Villa Durazzo-Pallavicini un parco storico conservatosi nel tempo, che include il Museo di Archeologia Ligure e l’Orto Botanico creato nel 1794 da Clelia Durazzo Pallavicini. Sulle alture di ponente poi troviamo il Parco Naturale Regionale del Beigua dove troviamo il più vasto parco regionale della liguria che si affaccia sul mare, e alcuni dei monti più rappresentativi della città, Monte Pennello, Monte Beigua e Punta Martin

    A levante oltre i già citati Parchi di Nervi, troviamo altre ville incantevoli, Villa Gambaro, Villa Carrara, che offre un particolare affaccio sul mare, e Villa Guartara. Sulle alture di Quinto al Mare troviamo il Parco Urbano di Monte Fasce e Monte Moro, che ospita le vestigia delle batterie costiere a difesa della città nella Seconda guerra mondiale.

    Antichi presidi fortificati, vecchi e nuovi sono posti nei parchi collinari, subito a ridosso della città. Oltre a dare un importante testimonianza della potente storia della "Dominante dei Mari", alcuni di essi vengono oggi utilizzati anche per concerti, feste e ritrovi giovanili, soprattutto per quanto concerne la vita notturna. Viceversa molti altri non sono per nulla valorizzati, soprattutto quando si parla di vestigia dell'ultima guerra, oggi decina di bunker, e batterie sono lasciati incostuditi e al degrado, invece di essere ripristinati e riportati in uno stato decoroso in funzione storico-turistica.
    Forte Sperone
    Forte Castellaccio e Torre Specola
    Forte Begato
    Forte Tenaglia
    Torre San Bernardino
    Forte Puin
    Forte Fratello Minore
    Forte Diamante
    Forte Crocetta
    Forte Belvedere
    Forte Richelieu
    Forte Santa Tecla
    Forte Quezzi
    Torre Quezzi
    Forte Monteratti
    Forte San Giuliano
    Forte San Martino
    Batteria del Vagno
    Batteria Monte Moro
    Batteria "Mameli"
    Batteria di Punta Chiappa

    Tra le 15 città metropolitane d'Italia, il capoluogo ligure è terzo per superficie, sesto per popolazione comunale e della sua agglomerazione, nonché la quinta città del Paese per movimento economico. La sua area metropolitana vasta è invece la settima del Paese per popolazione e la quarta per estensione, determinando così una bassa densità di popolazione, dovuta essenzialmente alla presenza di rilievi appenninici tra la costa ed il retroterra metropolitano. Per sopperire a questa discontinuità urbana, sono stati appositamente creati enti a tutela delle aree verdi appenniniche (ad esempio il Parco Regionale del Beigua), che hanno trasformato lo status di queste aree in parco metropolitano.

    Al 31 dicembre 2010 Genova contava 607.906 abitanti, di cui 285.636 uomini e 322.270 donne. La popolazione è oggi prevalentemente di origine italiana; tuttavia è in netta crescita la presenza di immigrati (nel 2003 il numero di immigrati è tornato ad essere maggiore rispetto a quello degli emigrati, mantenendosi tale fino a oggi, con l'eccezione degli anni 2006 e 2007), in particolare ecuadoriani, il gruppo maggioritario, passati dai 3.048 del 2000 ai 15.533 del 2009, anno in cui rappresentano il 33,91% degli stranieri residenti.

    Dopo una crescita contenuta nella seconda metà del XIX secolo, periodo in cui moltissimi genovesi emigrarono verso le Americhe, la città ha vissuto per buona parte del XX secolo un'esplosione demografica legata alla crescente espansione del porto e dell'industria pesante. Ad una prima fase di immigrazione dalle vallate del genovese e del basso Piemonte, seguì, dopo la Prima guerra mondiale, un afflusso considerevole di veneti e friulani.

    Negli anni cinquanta, sessanta e settanta l'esplosione demografica è stata enfatizzata dall'immigrazione interna prevalentemente dal meridione d'Italia (in particolari di residenti della Sicilia e della Sardegna), che ha provocato problemi di natura logistica e soprattutto urbanistica a causa della mancanza di spazi edificabili pianeggianti, con la conseguente urbanizzazione massiccia delle aree collinari alle spalle del centro cittadino e degli sbocchi litoranei.

    La crescita demografica si è progressivamente arrestata sino a diventare una vera e propria "implosione". Gli abitanti sono infatti passati dagli oltre 816 000 del 1971 ai circa 610 000 del 2001: Genova ha perso un quarto della popolazione in 30 anni. Complice di tale situazione è anche l'età media dei residenti, che soprattutto in alcuni quartieri è decisamente elevata, il che comporta un numero di morti superiore a quelle delle nascite (nel 2010 si sono registrate 4.597 nascite contro 8.309 decessi).

    Confrontando i dati della popolazione del censimento del 1981 con quello del 2001, la popolazione di Genova è variata da 762.895 a 610.307 abitanti, per un decremento di 152.588 unità, pari ad una variazione negativa di circa il 20%. Al contrario della maggior parte delle altre città densamente popolate che hanno avuto una diminuzione dei residenti negli stessi anni, dove ad una perdita di popolazione del capoluogo è corrisposto un aumento medio della popolazione dei comuni della stessa provincia, in grado di compensare la prima se non addirittura superarla, nel caso di Genova anche la somma della popolazione degli altri 66 comuni della provincia è diminuita, passando dai 282.214 abitanti del 1981 ai 267.775 abitanti del 2001, per un decremento di 14.439 unità, pari ad una variazione negativa di circa il 5,1%.


    L'età media dei genovesi (al 31/12/2009) è di 47,2 anni, con un picco di 48,7 anni nel municipio (ex circoscrizione) Medio levante. L'indice di vecchiaia (rapporto tra gli over 65 e gli under 15) cittadino è di 236,2 (ovvero vi sono 236,2 persone di 65 anni e oltre per ogni 100 giovani sotto i 15 anni), con come estremi nella circoscrizione Val Polcevera (204,0) e Bassa Valbisagno (266,4), Medio levante (265,4); nel 2001 l'indice di vecchiaia cittadino era di 245,1.

    A Genova il numero medio di componenti per famiglia al 31/12/2009 si attestava a 2,00 e vi erano 301.779 nuclei familiari. Tra le famiglie il 43,2% era composto da un solo componente (130.414 famiglie), il 27,8% da due persone (83.778 famiglie), il 17,3% da tre persone (52.253 famiglie), il 9,5% da quattro persone (28.669 famiglie) e il restante 2,2% (6.665 famiglie) con cinque o più componenti.
    Nel 2010 sono stati celebrati 1.506 matrimoni (619 con rito religioso e 887 con rito civile), 177 in meno rispetto al 2009 (-10,5%). I matrimoni tra divorziati nel 2010 rappresentavano il 47,9% dei riti civili e il 28,2% del totale dei matrimoni. Continua negli anni 2000 la forte flessione dei matrimoni, anche rispetto al dato medio - già basso - degli anni Novanta (2.551). Dal 2004 il numero di matrimoni civili è superiore a quello dei matrimoni religiosi (principalmente per via dell'aumento di matrimoni in cui almeno uno dei due coniugi è divorziato).

    Al 31 dicembre 2010 il municipio più popoloso risultava essere Il Centro Est, con 90.161 residenti ed una densità di popolazione di 127,39 abitanti per ettaro, mentre quello a maggiore densità di popolazione risulta essere II Centro Ovest, con 140,79 abitanti per ettaro, per un totale di 68.313 residenti.

    Il territorio del comune di Genova assunse l'attuale estensione nel 1926 con accorpamento di 19 comuni circonvicini. Sbalordisce il dato che al primo censimento successivo l'annessione la popolazione fosse di circa 590.000 unità, solo 20.000 in meno dell'ultimo censimento del 2001 (rispetto al quale la popolazione è ancora diminuita), alla presentazione del quale la popolazione risultava di circa 610.000 abitanti. Sconcertante sotto il profilo sociale e ambientale il volume di costruito ed il numero di alloggi allo stato attuale (2008) rispetto ad allora nonostante la sostanzialmente irrisoria differenza di popolazione ed inspiegabili le politiche edilizie che tendono alla concessione di nuovo costruito anziché alla conservazione e recupero e, talvolta necessaria, demolizione dell'esistente.

    Genova ha sempre avuto un rapporto saldo con la fede cattolica. Sebbene la città sia nota per le sue simpatie socialiste e comuniste e per essere una città "rossa" (fu a Genova che nacque il Partito Socialista Italiano nel 1892), è sempre esistito un gran equilibrio tra poteri locali e Curia che, dal canto suo, ha sempre espresso personalità forti come il cardinale Giuseppe Siri.
    La stessa sinistra genovese ha raramente assunto posizioni anticlericali e la convivenza tra queste due anime ha talvolta portato a compromessi e risultati soddisfacenti per entrambe le parti, come nel caso delle mediazioni del cardinale Giuseppe Siri tra i camalli e l'Autorità Portuale Genovese.
    Notevole risonanza ha avuto la difesa dell'ex Arcivescovo Tarcisio Bertone (ora Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo di Santa Romana Chiesa) rispetto alla legge regionale che promuoveva i buoni scuola a favore di famiglie meno abbienti per l'iscrizione dei propri figli in scuole private (in maggioranza gestite da enti religiosi). L'allora Arcivescovo consigliò ai Liguri di disertare le urne allorquando furono chiamati a esprimersi sulla abolizione della legge in un referendum regionale. Il referendum non raggiunse, in effetti, il quorum e la legge rimase inalterata.
    Genovesi erano papa Benedetto XV, il cardinale Siri, il presidente della CEI e attuale Arcivescovo Angelo Bagnasco. Molto conosciuti a livello nazionale è stato don Gianni Baget Bozzo, politologo in passato vicino alla corrente craxiana del Partito Socialista Italiano (per il quale fu europarlamentare dal 1989 al 1994) e tra i fondatori di Forza Italia, ed è don Andrea Gallo, fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, vicino ai movimenti No global.
    Vi sono numerosi Santi e Beati di nascita genovese o genovesi di adozione, testimoni della fede cristiana in Genova e Liguria: in particolare si ricordano Caterina Fieschi Adorno, Francesco Maria da Camporosso, Agostino Roscelli, Eugenia Ravasco, Tommaso Reggio, Benedetta Cambiagio Frassinello, Gianna Beretta Molla, Luigi Orione, Virginia Centurione Bracelli, Paola Frassinetti.
    Il Santuario di Nostra Signora della Guardia - sul monte Figogna, nel vicino comune di Ceranesi - è meta di numerosi pellegrinaggi e numerosi sono gli altri santuari mariani presenti sul territorio municipale. Infine va anche menzionato il Santuario di Nostra Signora della Vittoria, eretto dalla Repubblica di Genova nei pressi del Passo del Pertuso, nel comune di Mignanego, in ricordo della vittoria conseguita dai genovesi il 10 maggio 1625 sull'esercito del Duca di Savoia di Carlo Emanuele I. L'insperata vittoria, ottenuta con il fondamentale apporto di numerosi volontari polceveraschi, fu attribuita all'intercessione della Madonna.

    Genova è sede di 18 istituti di studi superiori (sia pubblici che privati) e 15 centri linguistici (privati). Tra i principali enti spiccano per eccellenza l'Università degli Studi di Genova, il Conservatorio Niccolò Paganini e l'Istituto Italiano di Tecnologia. Oltre all'Università che raccoglie undici facoltà, gli altri istituti sono perlopiù monofacoltà, e rispettivamente sono: gastronomico, architettonico, astronomico, tecnologico, idrografico, linguistico, medico, della Marina Mercantile, artistico, musicale, danza accademica.

    La città dispone di un notevole patrimonio librario, ripartito in numerose raccolte librarie, le più importanti delle quali possono considerarsi la Biblioteca Universitaria, la Biblioteca Civica Berio, la Biblioteca Lercari, la Biblioteca musicale del Conservatorio, la Biblioteca De Amicis specializzata per l'infanzia.

    Dal 1995, Genova è sede del Festival Internazionale di Poesia di Genova, uno dei principali festival di poesia e letteratura in Europa. Importante a Genova è anche la tradizione teatrale che ha formato diversi attori, registi e scenografi di fama nazionale ed internazionale. Da alcuni anni la città sta assumendo importanza anche in ambito scientifico. Vi si svolge infatti ogni anno in autunno il Festival della Scienza ed è sede dell'Istituto Italiano di Tecnologia.
    Presso la Facoltà di Architettura un gruppo di ricerca guidato dal prof.Mosè Ricci e l'arch. Nicola Canessa, sta portando avanti un'importante ricerca sull'interazione tra il sistema universitario e lo sviluppo sostenibile della città. L'attività è iniziata con la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura e l'università TUM di Monaco di Baviera, ed oggi prosegue con l'Urban Lab (struttura che ha tra i suoi consulenti Renzo Piano, e che si occupa della progettazione del nuovo Piano Regolatore della Città)

    A Genova sono presenti numerosi istituti (pubblici e privati) di istruzione secondaria superiore, ad indirizzo umanistico, scientifico, tecnico e professionale.
    Liceo scientifico Leonardo Da Vinci
    Liceo classico Andrea D'Oria
    Liceo scientifico Enrico Fermi
    Liceo classico Cristoforo Colombo
    Liceo scientifico Luigi Lanfranconi
    Liceo classico Giuseppe Mazzini
    Liceo linguistico Grazia Deledda
    Liceo artistico Paul Klee
    Liceo scientifico e classico Martin Luther King
    Liceo scientifico Gian Domenico Cassini
    Istituto Professionale Servizi Alberghieri della Ristorazione e del Turismo Nino Bergese
    Istituto di Istruzione Superiore Statale Italo Calvino
    Istituto Professionale di Stato Settore Industria e Artigianato Attilio Odero
    Istituto di Istruzione Superiore Primo Levi
    Istituto Professionale di Stato Settore Industria e Artigianato Piero Gaslini
    Istituto Tecnico Statale Nautico San Giorgio
    Istituto Statale liceo linguistico Economico Informatico Turistico Eugenio Montale

    Università di Genova – a Genova è presente l'omonima Università, con sedi distaccate a Imperia, Pietra Ligure, Savona, Chiavari e La Spezia. Sono presenti pressoché tutte le facoltà. Molto quotata è la facoltà di Ingegneria Navale, una delle poche presenti in Italia.
    Istituto di Alta Formazione Musicale - Conservatorio Niccolò Paganini
    (Futuro) Polo Genovese dell'Università di Scienze Gastronomiche – L'accordo raggiunto tra la Regione Liguria e Slow Food porterà, nel capoluogo ligure, un corso di laurea magistrale, che avrà come sito logistico i Magazzini dell'Abbondanza, nell'area del Porto Antico.
    Clemson University, università americana, con facoltà di architettura a Genova
    Università Popolare Sestrese O.A.G.

    Istituto Italiano di Tecnologia
    Istituto Idrografico della Marina

    Accademia Nazionale di Medicina
    Accademia della Marina Mercantile Italiana
    Accademia Ligustica di Belle Arti
    Conservatorio Musicale Niccolò Paganini
    Accademia Artistica Genovese Sinafé
    Accademia Ligure di Scienze e Lettere
    Accademia Genovese Cultura Fisica
    Accademia Internazionale Messner
    Accademia Genova SAS
    International Dance Accademy di Genova – Questa accademia, ispirata alla danza classica russa, si affianca per la formazione tout-court dei suoi allievi a due istituti scolastici: il Convitto Nazionale Statale "Cristoforo Colombo", e il Liceum G. Deledda
    Accademia Musicale Teresiana di Arenzano
    Accademia del Mare di Bogliasco

    Di notevole valore è il complesso museale cittadino articolato in diverse strutture e pinacoteche fra cui le gallerie di Palazzo Bianco, Palazzo Rosso e Palazzo Reale, il Palazzo del Principe, antica residenza di Andrea Doria, e il Palazzo Ducale.
    Nel quartiere della Darsena è attivo dal 2004 un nuovo complesso museale edificato su un palazzo preesistente, il Galata - Museo del Mare, il maggiore museo dell'area del Mediterraneo nel genere delle comunicazioni marittime.
    Il sistema-museo è arricchito, sempre al porto antico, dal Museo dell'Antartide e dai rinnovati Magazzini dell'Abbondanza e Magazzini del Cotone. Un museo a cielo aperto può essere considerato l'incontro delle Tall Ship che si tiene periodicamente alle calate del porto antico (vedi The Tall Ships' Races 2007 Mediterranea) e che raduna i più bei velieri-nave scuola del mondo.
    Un Museo delle Culture del Mondo è allestito al Castello d'Albertis mentre sale con strumentazioni scientifiche sono visitabili al castello Mackenzie edificato ad inizio del XX secolo da Gino Coppedè. Numerose sono poi le ulteriori realtà museali dislocate nelle varie delegazioni comprese tra Voltri a Nervi.

    A Villetta Dinegro si trova il Museo d'Arte Orientale intitolato ad Edoardo Chiossone, dove sono esposte pitture e sculture provenienti dal Giappone e dalla Cina, oltre ad una collezione di tremila stampe create tra il XVII e il XIX secolo.
    Il Museo di storia naturale "Giacomo Doria", il Museo di Sant'Agostino e il Museo di Villa Croce ospitano rispettivamente reperti scientifici e storici e mostre di pittura; altre manifestazioni culturali - fra cui esposizioni e concerti di musica - sono organizzate poi in buona parte dell'anno a Villa Luxoro e a Villa Grimaldi Fassio, sede delle Raccolte Frugone, al Parco di Nervi.
    Il Museo di Archeologia Ligure, dove si trovano numerosi reperti del passato genovese (tra cui la Tavola Bronzea di Polcevera, che riporta il primo atto giuridico della Liguria di cui si abbia traccia) si trova a Pegli, nella Villa Durazzo-Pallavicini, villa dotata di un vasto parco in stile romantico ottocentesco.
    Una istituzione di notevole rilevanza è anche il Civico Museo Biblioteca dell'Attore, che comprende materiali di molti dei più importanti attori teatrali italiani.
    Un punto di riferimento per la cultura musicale cittadina è il Teatro Carlo Felice mentre nuovi spazi e nuove strutture sono stati recuperati o sono sorti recentemente per soddisfare la richiesta di musica pop da parte di un'utenza prettamente giovanile. Il più importante teatro di prosa genovese è il Teatro Stabile di Genova.
    I teatri di Genova:
    Teatro Albatros
    Teatro Carlo Felice
    Teatro Cargo
    Teatro della Corte Ivo Chiesa
    Teatro Duse
    Teatro del Falcone
    Teatro Garage
    Politeama Genovese
    Teatro della Gioventù
    Teatro della Giovine Orchestra Genovese
    Teatro Rina e Gilberto Govi
    Teatro Gustavo Modena (Genova)
    Teatro Hops
    Teatro Instabile
    Teatro Lunaria
    Teatro Palasport
    Teatro Sociale (Genova)
    Teatro della Tosse
    Teatro Verdi (Genova)

    Oltre alla rivendicata paternità della nascita del blue-jeans e del gioco del lotto, Genova lega il suo nome ad altre vicende curiose.
    Una di queste la ricollega alla nascita del mito dell'aperitivo. È assodato come molti barman, non solo genovesi, riconducano a Genova e non alla città di Milano.
    il culto dell'aperitivo; essendo una città di mare, nel suo movimentato porto sono sbarcati da sempre marinai provenienti da ogni parte del mondo, tra cui anche alcuni di nazionalità statunitense. Sarebbero stati questi ultimi a importare in città questo tipo di cultura enologica. Non a caso a Genova sono stati aperti nel tempo bar poi divenuti in un certo senso storici. Tra essi si ricordano in particolare il Bar Cavo, situato in pieno centro e famoso appunto per i suoi variegati aperitivi, il Le Corbusier che ha dato il via (nel 1991) alla movida della cosiddetta Rive Gauche dopo l'apertura della nuova sede della Facoltà di Architettura, il civettuolo ed intimistico Baretto in Albaro e il celebre Bar Sulfureus di Jonathan Loviselli.Genova è considerata da molti una delle storiche città del gelato italiano, se non addirittura la principale.

    Genova, città che ha avuto da sempre una certa confidenza con la scienza e con la tecnica, non si è mai distinta per particolari affinità con l'occulto o con il paranormale, sebbene sia stata a fine anni settanta al centro di uno dei casi di "avvistamento" di UFO più eclatanti registrati in Italia e nel mondo intero, che ebbe come protagonista a Marzano, presso Torriglia, un metronotte, Fortunato Zanfretta.
    Le esperienze di Zanfretta furono pubblicate dalla casa editrice genovese Alkaest e pure riprese nel film commedia surreale InvaXön - Alieni in Liguria.
    La leggenda metropolitana più famosa è quella che riguarda la cosiddetta vecchina di vico dei Librai, una anziana donna che rimase uccisa durante i bombardamenti sulla città della seconda guerra mondiale mentre si recava a fare la spesa. Vico dei Librai non esiste più, ma lo spirito della vecchina compare per chiedere ai passanti che incontra la direzione per tornare casa, scomparendo poi nel nulla. Altra versione della leggenda narra che un giovane chiese alla vecchina degli spiccioli in elemosina, trovandosi fra le mani una banconota da 1.000 lire, fuori corso da decenni.
    Tra le principali figure leggendarie cittadine occorre segnalare quelle di Pacciûgo e Pacciûga, risalenti probabilmente al secolo XI.

    Durante il periodo fascista (1926), i confini delle città vennero ridisegnati ed ampliati, inglobando diversi comuni (ad ovest sino a Voltri, ad est sino a Nervi, a nord sino a Pontedecimo e Struppa), raggiungendo una notevole estensione con la creazione della cosiddetta Grande Genova.
    Le delegazioni che fanno oggi parte del comune di Genova, attualmente suddiviso in nove municipi, conservano la struttura di piccole città, con propri centri e periferie, culture e tradizioni.
    Durante il boom economico degli anni sessanta vennero ampliati tutti i quartieri con nuove costruzioni e costruiti nuovi quartieri popolari come il Cep ed il Biscione.
    Non è difficile osservare come gli abitanti dei rioni periferici guardino al centro cittadino come ad un'altra città, usando la locuzione andare a Genova per riferire l'intenzione di recarsi al centro città. Tale insieme di località diverse, fuse in un'unica realtà urbana e suburbana, rende - per molti versi - l'attuale città affascinante e unica, simile per certi versi a certi agglomerati urbani industriali dell'Inghilterra.

    Nel Medioevo Genova vantava il primato di essere la prima città a reintrodurre in chiave moderna l'oro nella monetazione occidentale, coniando il Genovino, subito copiato da Firenze nel peso e nel titolo e, ancor più tardi da Venezia. Il primato economico genovese ha il suo apogeo sul finire del secolo XIII, quando Pisa è sconfitta e i commerci sono al massimo splendore.
    Genova è stata sede dei primi movimenti operai e sindacali del Novecento e della cooperativa di lavoratori portuali dei camalli (diretta derivazione della Caravana).
    La sua economia e il suo mondo del lavoro hanno subito negli ultimi decenni notevoli mutamenti, passando da una connotazione prettamente industriale fondata sull'industria principale, quella del porto, ad una più moderna basata sui servizi (terziario avanzato, turismo, commercio, ecc.).
    In questo senso vanno considerati i recenti recuperi di aree degradate nelle valli dei due principali torrenti cittadini, Bisagno e Polcevera. Genova è anche sede del Salone nautico, che si svolge nella zona fieristica della città, la principale esposizione europea di nautica da diporto.
    L'attività portuale è in netta ripresa, sebbene sia sempre frenata da un'insufficiente rete infrastrutturale di supporto, soprattutto ferroviaria. In questo senso si ritiene che la progettata linea ferroviaria ad Alta Velocità-Alta Capacità Tortona/Novi Ligure-Genova ("terzo valico dei Giovi"), che unirà Genova a Rotterdam), possa risolvere, se portato a compimento, parte di tali problemi.
    Un altro fattore nuovo di Genova è la ricerca tecnologica. A fianco dei già presenti centri di ricerca (tra cui spicca l'ospedale pediatrico Gaslini) si è affiancato da poco l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Inoltre sulla collina degli Erzelli stanno per iniziare i lavori per la costruzione del progetto Leonardo che prevede il trasferimento sulla collina della Facoltà di Ingegneria oltre che alla costruzione di un villaggio high-tech.
    Oggi Genova è città industriale in chiave moderna con importanti aziende e multinazionali quali "Porto di Genova" (che comprende al suo interno una ventina di aziende-terminal tra cui la "VTE") , "Finmeccanica", "Ansaldo", "Cantiere Navale di Genova Sestri Ponente", città di sviluppo scientifico e tecnologico, e città d'arte, cultura e turismo (Centro Storico ricco di monumenti, Porto Antico, Palazzo Imperiale, Palazzo Reale, Palazzo Ducale, Palazzo Rosso, Palazzo Bianco, Acquario, Fiera Internazionale, oltre a moltissimi musei, castelli, ville e palazzi nobiliari, parchi, borghi storici come Boccadasse e i Litorali balneari dell'estremo Ponente e del Levante cittadino).

    Genova è oggi una moderna metropoli cosmopolita al centro di un processo di profonda trasformazione - soprattutto sociale ma anche urbanistica - e alla ricerca di una identità tra i fasti di un passato ormai molto lontano e le sfide del III millennio, aperte in maniera anche drammatica con la riunione dei G8 nel luglio del 2001 che ha portato nella città ligure i grandi del mondo ma anche centinaia di migliaia di contestatori della moderna globalizzazione.
    Una radicale trasformazione nella forma di regime (con la definitiva fine della storica Repubblica) si ebbe il 19 gennaio 1798 quando, con una sollevazione popolare, venne costituita la Repubblica Ligure, riconosciuta dai francesi che avevano nel frattempo occupato la città; il 9 giugno 1805, poi, la nuova entità statuale venne annessa all'impero francese.
    Il nome di Genova è tutt'oggi legato a due settori in particolare: la nautica da diporto (incidentalmente va detto che il nome inglese della città corrisponde ad un tipo di vela, il Genoa appunto), e l'industria dell'abbigliamento.
    La tela comunemente chiamata jeans proviene da un tipo di tessitura realizzata anticamente per confezionare le divise dei balestrieri genovesi che in epoca medievale erano l'unico corpo scelto organizzato d'Europa o per la copertura delle galee. Il tessuto blu, molto resistente ed economico veniva utilizzato come grembiule o sorta di gonnello dagli operai del porto, i camalli della Compagnia dei Caravana. Il nome jeans deriva dalla storpiatura inglese del termine francese Gênes, Genova appunto.
    Nel campo della moda Genova poi si distingue, seppur misconosciuta, come patria dell'English style lo stile così chiamato perché utilizza colori inglesi ma che è stato fatto proprio dalla cultura di una città che è considerata la più inglese d'Italia, e non tanto per la piovosità autunnale che la contraddistingue ma anche per l'abbigliamento, appunto, e per lo stile riservato dei suoi abitanti.

    Genova è tra le capitali italiane del calcio: qui si radicarono e si affermarono le prime espressioni pionieristiche di tale disciplina, diretta filiazione del football sbarcato dall'Inghilterra. A Genova ha sede la squadra che vinse il primo Campionato e che vanta il titolo di più antica società sportiva tra quelle che tuttora praticano il calcio: il Genoa. Le squadre di maggior prestigio della città sono il Genoa C.F.C. fondato nel 1893 e la U.C. Sampdoria fondata nel 1946 dalla fusione delle società Sampierdarenese (1899) e Andrea Doria (1895). Per trovare la terza squadra di Genova bisogna scendere fino all'Eccellenza, dove militano la F.S. Sestrese fondata nel 1919 e il Pontedecimo fondato nel 1907.

    Pallanuoto Nella pallanuoto è rappresentata ai massimi livelli dalla Società Sportiva Nervi, mentre subito in periferia vi sono alcune delle più forti squadre italiane.

    È stata molte volte arrivo di tappa del Giro d'Italia di ciclismo. Le ultime tre:
    1992 (24 maggio): cronoprologo, vinto dal francese Thierry Marie
    2000 (31 maggio): 17ª tappa, vinta dallo spagnolo Alvaro Gonzalez de Galdeano
    2004 (8 maggio): cronoprologo, vinto dall'australiano Bradley McGee
    A Genova, e più esattamente nella delegazione di Pontedecimo, viene organizzato dal 1934 il Giro dell'Appennino, una delle classiche italiane.

    Stadio Luigi Ferraris (capienza: 36.599 spettatori + 144 tribuna stampa/ secondo altre fonti: 42000 posti a sedere includendo spettatori e tribuna stampa)
    Il principale impianto sportivo della città è lo stadio di Marassi intitolato a Luigi Ferraris, capitano del Genoa caduto nella Prima guerra mondiale. Situato in via del Piano, è uno storico campo di calcio: edificato in riva al torrente Bisagno negli anni dieci (inaugurato il 22 gennaio 1911), è stato riedificato in occasione dei Campionati mondiali di calcio di Italia '90.
    Stadio La Sciorba (capienza: 7.000)
    Stadio Carlini (capienza: 5.700)
    Stadio Croce (capienza 1.920), principale stadio da tennis della città
    Stadio di Albaro, principale stadio del nuoto cittadino

    Come città di mare Genova è un'importante attrattiva per velisti sia a livello dilettantistico che agonistico, nel 2004 fu una delle candidate ad ospitare la America's Cup 2007, poi svoltasi a Valencia.

    Palasport Palafiera (Quartiere Fieristico), capienza fino a 20.000 posti
    Palasport PalaMandraccio (Area Porto Antico)
    Palaghiaccio Piazza delle Feste (Area Porto Antico)
    105 Stadium ex Vaillant Palace, ex Mazda Palace (Area Fiumara), capienza a seconda delle configurazioni da 5000 a 6000 posti
    Piscina-Teatro (Area Porto Antico)
    Campo da canottaggio nel Canale di calma di Prà

    Edited by Vidkun Quisling - 17/8/2011, 00:31
     
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