Lisbona

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  1. Vidkun Quisling
     
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    Lisbona (in portoghese Lisboa) è la capitale del Portogallo, con 545.245 abitanti (lisboneti, lisboetas), mentre l'area metropolitana ha più di 3 milioni di abitanti, pari a circa un terzo dell'intera popolazione portoghese. Terra di fascino e storia, gli abitanti che la compongono sono l'eredità dei tanti marinai che hanno solcato i mari portoghesi. Città cantatrice di Fado ha dato forza all'attività portoghese costituendo una delle mete più visitate del mondo. Architettura storica con lo stile manuelino e barocco, ereditato da molti popoli tra i quali gli arabi che hanno dato vigore a dei veri e propri splendori di Lisbona che attirano turisti da tutta Europa. Lisbona, insieme ad altre città come Évora e Oporto, conserva da secoli non solo bellezze classiche ammirate da tutto il Portogallo ma anche da tutta L'Europa. Opere francesi e arabe hanno portato Lisbona a possedere un vasto patrimonio culturale e una richezza grandissima (a livello portoghese e europeo) alimentata dal turismo.

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    Durante il Neolitico la regione è stata abitata da popolazioni di origine iberica che a quel tempo occupavano anche altre regioni dell'Europa atlantica. Come prova di questa occupazione rimangono dolmen e menhir che si possono vedere nelle campagne intorno alla città.
    Reperti archeologici suggeriscono che la città sia stata sotto l'influenza dei Fenici fin dal 1200 a.C.; alcuni storici ipotizzano che un centro di commercio fenicio poteva occupare il centro dell'attuale città, sul versante meridionale della collina del Castello. D'altro canto, il magnifico porto naturale formato dalla foce del fiume Tago, ha reso la città un luogo ideale per rifornire di prodotti alimentari le navi fenice in viaggio verso le Isole Scilly e la Cornovaglia. Oltre che come punto di sosta, un approdo alla foce del fiume più importante della penisola iberica era interessante anche per gli scambi commerciali con l'entroterra, permettendo l'accesso a prodotti come materiali preziosi, sale e i famosi cavalli lusitani. La nuova città si sarebbe chiamata Allis Ubbo, "Approdo Sicuro" in lingua fenicia.
    In passato si credeva che Lisbona fosse stata fondata dai Fenici e questo sembrerebbe accreditato dai recenti ritrovamenti di reperti fenici risalenti all'VIII secolo a.C. sotto la medievale Sé de Lisboa, la cattedrale della città moderna. La maggior parte degli storici moderni, tuttavia, ritiene che Lisbona fosse un antico insediamento di popolazioni autoctone (ciò che i romani chiamavano uno oppidum) che ha mantenuto prolungate relazioni commerciali con i Fenici.
    I Greci conoscevano Lisbona con il nome di "Olisipo" (nominativo del greco; il termine "Olisipona" è invece l'accusativo del greco) che, secondo il mito, fu fondata da Ulisse durante il suo viaggio di ritorno da Troia ad Itaca (tutto questo è narrato nell'Odissea).

    Durante le guerre puniche, una volta sconfitto Annibale, i Romani decisero di privare Cartagine di uno dei suoi beni più preziosi: Hispania, il nome latino della penisola iberica. Olisipo si schierò subito con i Romani e inviò soldati a combattere a fianco dei legionari contro le tribù celtiche del nord-ovest. Come compenso Olisipo fu integrata nell'Impero Romano nel 205 a.C. in qualità di comune romano col nome di Felicitas Julia; furono garantite completa autonomia su un territorio fino a 50 km attorno alla città, esenzione dalle tasse e cittadinanza romana per tutti i suoi cittadini.
    Durante il periodo di Augusto furono erette delle mura difensive, un grande teatro, delle terme (sotto l'attuale Rua da Prata), numerosi templi, una necropoli (sotto l'attuale Praça da Figueira), un grande foro e numerose abitazioni nella zona tra il Castello di San Giorgio e l'attuale centro cittadino.
    La città fu da sempre economicamente forte grazie al commercio di sale, del vino, dei cavalli e del garum, una salsa di pesce molto apprezzata al tempo nei salotti romani. Fu tuttavia con la sconfitta della pirateria e le innovazioni tecnologiche che la città assunse grande importanza come punto strategico per il commercio con la Cornovaglia, la zona del Reno ed anche con l'interno della penisola iberica.
    La città era anche un punto di collegamento tra due importanti città del tempo: Bracara Augusta (oggi Braga) ed Emerita Augusta, capitale della Lusitania romana (oggi Mérida in Spagna)
    Olisipo, come la maggior parte delle grandi città occidentali dell'Impero Romano, fu un centro per la diffusione del Cristianesimo. Il suo primo vescovo attestato fu San Potamius (circa 356), e vi sono stati numerosi martiri uccisi dai pagani durante le grandi persecuzioni; Maxima, Verissimus e Julia sono i nomi più significativi.
    Dopo la dominazione romana, Olisipo divenne una delle prime città cristiane. Subì numerose invasioni da parte di Alani e Vandali, che dominarono la regione tra il 409 d.C. ed il 429 d.C. Tra il 409 d.C. e il 585 d.C. la regione di Olisipo fu dominata per lunghi periodi dagli Svevi, che avevano istituito un regno in Gallaecia (l'attuale Galizia e nord del Portogallo) con capitale Bracara Augusta (oggi Braga).
    Nel 585 d.C. Olisipo fu aggregata al regno visigoto di Toledo che arrivò così a comprendere l'intera penisola iberica. Il nome fu cambiato in Ulishbona.

    Il 6 agosto 711 la città fu conquistata dai Mori, che le cambiarono nome in al-ʾIšbūnah (in arabo الأشبونة). Sotto la loro dominazione la città fiorì. I mori erano popolazioni provenienti dal nord-Africa e dal medio-oriente, in prevalenza arabi e berberi dell'Atlante, e durante il loro dominio costruirono nuove abitazioni e molte moschee, oltre ad una nuova cinta muraria. La popolazione divenne estremamente eterogenea, comprendendo cristiani, berberi, arabi ed ebrei. L'arabo fu imposto come lingua ufficiale; la religione ufficiale divenne l'islamismo, ma ai cristiani e agli ebrei fu concesso di mantenere la loro religione nello status di Dhimmi.
    L'influenza araba è ancora visibile nelle strade di Lisbona ed in particolare nel quartiere dell'Alfama, il più antico di Lisbona e l'unico che è rimasto in piedi dopo il terremoto del 1755.
    Durante questo periodo Lisbona fu per breve tempo sotto il controllo del Taifa di Badajoz, in qualità di città centrale per il Regulo Eslavo, in seguito fu un Taifa indipendente sotto il governo di Abd al-Aziz ibn Sabur e Abd al-Malik ibn Sabur.

    Il 25 ottobre 1147 Alfonso I di Portogallo, al comando di un esercito di crociati, dopo un assedio che durava dal 1º luglio, conquista Lisbona e segna un passo fondamentale nella riconquista della penisola iberica.
    Questo evento fu senza dubbio uno dei più importanti nella storia di Lisbona. Immediatamente dopo la riconquista, l'arabo fu abolito come lingua ufficiale e andò ben presto in disuso anche nell'uso quotidiano, gli arabi presenti furono convertiti o esiliati e le moschee furono trasformate in chiese.
    Lisbona ebbe i primi documenti ufficiali di città (Foral) nel 1179. Nel 1255 divenne capitale del regno del Portogallo in virtù della sua posizione centrale. Nel 1290 fu fondata la prima università del Portogallo e fu chiamata Estudo Geral, nel XVI secolo tuttavia fu trasferita a Coimbra ed oggi è conosciuta come Università di Coimbra.
    Tra il XV ed il XVII secolo da Lisbona partirono moltissimi viaggi di esplorazione, tra questi il più importante fu quello che permise a Vasco da Gama di arrivare in India.
    Il XVI secolo segna l'epoca d'oro per Lisbona. La città divenne il centro del commercio europeo con l'Africa, l'India, l'Estremo Oriente e, più tardi, il Brasile. Divenne anche il punto di partenza per esplorare le ricchezze di spezie, di schiavi, lo zucchero, i tessuti e altri prodotti. Questo è stato il momento dell'esuberante stile manuelino, che ha lasciato il suo segno in due dei monumenti più importanti di Lisbona: la Torre di Belém e il Mosteiro dos Jerónimos, entrambi inseriti tra i siti del patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO.
    Nel 1580 il Portogallo perse la sua indipendenza in favore della Spagna in seguito ad una guerra di successione, l'indipendenza fu riconquistata nel 1640.

    All'inizio del XVIII secolo, con una popolazione stimata di circa 250.000 abitanti, Lisbona era una delle città più grandi d'Europa. Nel corso dei secoli precedenti la città aveva già sperimentato alcuni importanti terremoti che avevano causato però danni tutto sommato contenuti.
    Alle 9,40 circa della mattina del 1º novembre 1755, quando molte persone erano intente ad assistere alla messa, si verificò una scossa di terremoto di magnitudo stimata attorno al 9º grado della scala Richter ed epicentro in mare a circa 200 km al largo di Cabo de São Vicente. La scossa di terremoto provocò il crollo di molti edifici e numerosi incendi che si propagarono per la città a macchia d'olio; i sopravvissuti, per sfuggire al fuoco, si radunarono nella Baixa, vicino al fiume. Circa 40 minuti dopo uno tsunami, generato dalla stessa scossa, colpì Lisbona distruggendo tutta la parte bassa della città.
    Secondo le stime ufficiali ci furono tra 30.000 e 40.000 morti e fu distrutto circa l'85% della città. Tra gli edifici più importanti che andarono distrutti ci sono il Paço da Ribeira, dimora della famiglia reale che però quel giorno era fuori città, e l'Hospital Real de Todos os Santos, il più grande palazzo pubblico del tempo. L'unico quartiere di Lisbona che superò praticamente indenne il terremoto fu l'Alfama.
    Dopo il terremoto il Primo Ministro del tempo, Sebastião José de Carvalho e Melo, il primo Marchese di Pombal prese in mano la situazione e guidò la ricostruzione della città. Invece di ricostruire sulle orme della precedente città medievale, Pombal decise di abbattere i resti del terremoto e costruire un centro cittadino in conformità alle moderne regole urbanistiche dettate dall'Illuminismo. Per questo motivo la downtown di Lisbona prese il nome di Baixa Pombalina.

    Nei primi anni del XIX secolo il Portogallo fu invaso dalle truppe di Napoleone Bonaparte, che costrinsero la regina Maria I e Principe Reggente João (futuro Giovanni VI) a fuggire temporaneamente in Brasile nel 1808. In questa occasione moltissime proprietà furono saccheggiate dagli invasori.
    La città sentiva tutta la forza del nascente movimento liberale portoghese, dando vita alla sua tradizione di caffè e teatri. Nel 1879 fu inaugurata l'Avenida da Liberdade, in sostituzione di un precedente giardino pubblico, che divenne ben presto il salotto di Lisbona.
    Il 1º febbraio 1908, mentre attraversava il Terreiro do Paço, l'attuale Praça do Comércio, accompagnato dalla sua famiglia, il re Carlo I di Portogallo fu assassinato con due colpi di pistola da una coppia di attivisti repubblicani.
    In seguito Lisbona fu teatro della la rivolta repubblicana del 5 ottobre 1910 che depose il principe reggente ed instaurò la repubblica in Portogallo. Dopo questa rivoluzione, tuttavia, il Portogallo rimase in una situazione politicamente molto confusa, sostanzialmente una guerra civile. Tra il 1910 ed il 1926 si succedettero 45 governi, quasi tutti di origine militare, e due presidenti furono assassinati.
    Nel 1926 prende il comando il generale António Óscar Carmona, che rimane al potere fino al 1951. Nel 1932, dopo aver ricoperto l'incarico di ministro delle finanze, António de Oliveira Salazar viene nominato Primo Ministro. Inizia così una politica incentrata sul pieno potere del primo ministro, sostenuto dalla Chiesa e dall'alta borghesia; è la fine della libertà di stampa e dei sindacati ed inizia l'epoca dell'Estado Novo: è il fascismo portoghese, dichiaratamente ispirato al fascismo italiano.
    Durante la seconda guerra mondiale tuttavia il Portogallo rimane neutrale, rendendo quindi Lisbona il maggior porto di partenza per i profughi che si andavano a rifugiare negli Stati Uniti d'America.
    Il 25 aprile 1974 Lisbona fu teatro della rivoluzione dei Garofani che mise fine all'Estado Novo e instaurò la nuova democrazia in Portogallo.
    Il 5 agosto 1988 un incendio distrusse 18 edifici nella zona di Chiado, provocando 2 morti e 70 feriti; secondo gli storici fu il più grave danneggiamento di Lisbona dopo il terremoto del 1755. In seguito gli edifici furono ricostruiti mantenendo le facciate come l'originale, mentre l'interno fu costruito con concezione moderna.
    Nel 1994 Lisbona è stata Capitale europea della cultura.
    Nel 1998 si tenne a Lisbona l'Expo, giusto in tempo per commemorare il 500º anniversario del viaggio di Vasco da Gama in India. Per l'occasione fu costruito un quartiere completamente nuovo, Parque das Nações, ed il ponte Vasco da Gama, il più lungo d'Europa con i suoi 17,2 km. Secondo l'Ufficio Internazionale delle Esposizioni quella di Lisbona fu la migliore Expo mai realizzata.

    Lisbona possiede numerose università pubbliche e private, biblioteche e musei, tra i quali il Museo Nazionale di Arte Antica, il Museo Calouste Gulbenkian e uno splendido Oceanario. Da non trascurare il Planetario Calouste Gulbenkian, sito nell'ambito del Museo Navale, a pochi passi dal famoso Monasterio dos Geronimos, nel quartiere Belém.

    La città è situata alla foce del fiume Tago. Le due sponde del fiume Tago sono collegate da due grandi ponti, il ponte 25 aprile inaugurato nel 1966 e il ponte Vasco da Gama, inaugurato nel 1998 in occasione della esposizione universale Expo '98. In quella occasione si sono celebrati i 500 anni della scoperta del passaggio marittimo per l'India da parte del navigatore Vasco da Gama. Un terzo ponte sarà, forse, costruito in concomitanza con la costruzione del nuovo aeroporto ad Alcochete.


    La struttura demografica della città è composta da un 54% di donne e un 46% di uomini, con classi di età che vanno velocemente invecchiando, il 24% della popolazione ha un'età superiore a 65 anni (media nazionale del 17%), il 13% inferiore a 15 anni 9% tra 15 e 24 anni e 53% tra 25 e 64 anni.

    Il Tago e l'Oceano Atlantico regalano alla città una gran luce e grandi cieli; la popolazione è cortese e il cibo viene usualmente considerato di buona qualità, specialmente se si ama il pesce. Una tappa imperdibile per i visitatori amanti della gastronomia è senz'altro la famosa ed antichissima Antigua Confeitaria de Belém situata nell'omonimo quartiere, a pochi metri dal Mosteiro dos Jerónimos. È una pasticceria storica, nota in tutto il Portogallo per avere inventato la ricetta dei pastéis de nata (altrimenti chiamati pastéis de Belém se prodotti da questa pasticceria). Sono dei canestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema cotta al forno, dal sapore unico. La pasticceria sforna in continuazione i pastéis, così è sempre possibile gustarli tiepidi. Il locale è rimasto immutato nel tempo e conserva moltissimi azulejos che i visitatori possono osservare seduti nelle sale interne. Il pasticcino è comunque diffuso in tutto il Portogallo e se ne può trovare una variante con il canestrello fatto di pasta frolla.
    Altre prelibatezze della cucina portoghese gustabili in ogni buon ristorante della capitale sono, per esempio, il bacalhau à brás, una ricetta molto particolare fatta con baccalà secco sfilettato, cipolla, uova, patate fritte, olive nere e prezzemolo, il tutto sapientemente amalgamato. La carne de porco à portuguesa, uno spezzatino fatto con filetto di maiale e patate saltate nel vino, oppure la carne de porco à alentejana dove al posto delle patate ci sono le vongole.
    Da segnalare, tra le molte attrazioni:
    Il Castelo de São Jorge, che sorge nel sito dell'acropoli della città antica e domina l'Alfama, il quartiere più anticamente abitato della città e l'unico della città vecchia sopravvissuto al terremoto;
    La Praça Marquês de Pombal con il suo monumento dedicato al nobile che ricostruì la città dopo il terremoto, dalla quale parte il "Parco Eduardo VII", il più grande parco della città, con annesso giardino botanico;
    Il Monastero dos Jerónimos, straordinario enorme esempio di architettura manuelina che ospita le memorie dei portoghesi illustri, da Vasco da Gama a Luis Vaz de Camoes (il Dante Alighieri portoghese) a Amália Rodrigues a Fernando Pessoa;
    La Torre di Belém da dove Vasco de Gama partì alla conquista dell'impero;
    Il Cristo Rei, riproduzione in tono minore del Cristo Redentore (Rio de Janeiro), eretto come ringraziamento per il mancato coinvolgimento del Portogallo nella seconda guerra mondiale;
    Il moderno quartiere dell'Expo '98.
    Caratteristica di Lisbona è la musica del fado, che si può ancora ascoltare dal vivo nella città vecchia. E per la vita notturna, non si può non bere una birra in uno dei tanti bar del frequentatissimo Bairro alto.

    Edifici religiosi:

    Monastero dos Jerónimos (Sito)
    Cattedrale di Sé
    Chiesa di Santa Engrácia
    Chiesa di São António à Sé
    Chiesa di São Vincente de Fora
    Nossa Senhora da Conceição Velha
    Chiesa di São Roque
    Convento do Carmo
    Basilica di Estrela
    Chiesa della Memoria
    Eremita di São Jerónimo
    Cristo-Rei

    Edifici di rilevanza:

    Palazzo di São Bento
    Monumento alle Scoperte
    Elevador de Santa Justa
    Castello di São Jorge
    Torre di Belém
    Palácio Nacional de Belém
    Teatro Nazionale di São Carlos
    Palazzo di Ajuda
    Ponte 25 aprile
    Ponte Vasco da Gama
    Acquedotto di Águas Livres
    Palazzo Frontiera
    Campo Pequeno
    Casa dos Bicos

    Giardini e parchi:

    Parque das Nações
    Parco di Monserrate
    Giardino botanico
    Giardino di Estrela
    Praça do Príncipe Real
    Giardino botanico di Ajuda
    Giardino agricolo tropicale
    Zoo di Lisbona
    Parco Edoardo VII
    Parco di Monteiro-Mor

    Musei:

    Oceanário di Lisbona
    Museo di Chiado
    Aquário Vasco da Gama
    Fundação Arpad Szenes - Vieira da Silva
    Museo dell'acqua
    Museo dell'elettricità
    Museu da Carris
    Museo di São Roque
    Museu do Design
    Museo delle Arti Decorative
    Museo Militare
    Museo Nazionale Archeologico
    Museo Nazionale dell'Arte Antica
    Museo Nazionale dell'Etnologia
    Museo Nazionale delle Azulejo
    Museo Nazionale del Teatro
    Museu Nacional do Traje
    Museu Nacional dos Coches
    Pavilhão do Conhecimento
    Museo delle Arti Decorative
    Museo della Geografia
    Museo della Marionetta
    Centro Culturale di Belém
    Calouste Gulbenkian Foundation
    Museo di Arte Popolare
    Museo della Marina
    Planetario Kalouste Gulbenkian
    Museo Kalouste Gulbenkian
    Museo dell'Arte Moderna

     
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