Belgrado

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Vidkun Quisling
     
    .

    User deleted


    Belgrado (in serbo Бeoгpaд / Beograd) è la capitale della Repubblica di Serbia.
    Si trova nella provincia della Serbia centrale, nel punto di confluenza tra i fiumi Sava e Danubio, dove il territorio della Penisola Balcanica incontra la Pannonia. Con una popolazione di 2.400.000 abitanti secondo una stima ufficiale del 2010, quella di Belgrado è l'area metropolitana più popolosa dell'ex Jugoslavia, nonché la quarta nell'Europa sudorientale, dopo quelle di Istanbul, di Atene e di Bucarest; considerando l'intera area urbana, occupa il 3,6% del territorio della Serbia, e il 21% della sua popolazione (escludendo quella della provincia del Kosovo) vive qui.
    La città possiede uno status che le conferisce una maggiore autonomia rispetto altri centri urbani della Serbia. È divisa in 17 comuni, dotate anch'esse di una propria autonomia organizzativa. Belgrado non solo è la capitale economica e finanziaria della Serbia, ma anche culturale e scientifica, ed è uno dei principali luoghi turistici della nazione.
    Nel 4800 a.C. circa, nell'area dell'attuale città di Belgrado si sviluppò la cultura Starčevo. Il medesimo territorio fu occupato alcuni secoli dopo dal popolo dei Vinča. Nel III secolo a.C. i Celti fondarono un villaggio nella zona che oggi è il centro storico di Belgrado, che fu, successivamente, conquistato dai Romani, che gli diedero il nome di Singidunum. Dal IX al XVI secolo Singidunum fu, alternativamente, sotto il potere dei Bizantini, dei Bulgari, dei Magiari e dei Serbi. Nel 1521, gli Ottomani la conquistarono. Tra il XVII secolo e il XVIII secolo Belgrado fu più volte espugnata e perduta della Casa d'Asburgo. Dopo la definitiva liberazione, nel 1841, dal dominio turco, divenne la capitale del Principato di Serbia, che, nel 1882 fu rinominato Regno di Serbia. La città fu capitale della Jugoslavia dal 1918 al 1991.


    Belgrado

    belgrado

    Belgrado si trova a 116,75 metri sul livello del mare nel punto di confluenza tra il fiume Danubio e il fiume Sava.
    Il centro storico di Belgrado è situato sulla sponda destra dei fiumi. Dal XIX secolo la città iniziò a svilupparsi a sud e a est, e dopo la Seconda guerra mondiale si sviluppò sulla sponda sinistra dei fiumi, unendosi a Zemun. Piccole città residenziali come Krnjača e Ovča si unirono anch'esse a Belgrado. La città copre un'area di 360 chilometri quadrati, mentre la sua area metropolitana copre 3.223 chilometri quadrati.

    Le popolazioni neolitiche Starčevo e Vinča abitavano la zona di Belgrado e parte dell'Asia Minore sin dal 5000 a.C.
    La stirpe celtica degli Scordisci, fondò una città nel territorio in cui oggi sorge il centro storico, dandole il nome di Singidūn, rinominata Singidunum alla fine del I secolo a.C./inizi del I secolo, dopo la conquista romana e fortificata con la costruzione di un castrum legionario appartenente alla nuova provincia della Mesia.
    Insieme alla vicina Viminacium, costituì per secoli una roccaforte di importanza fondamentale per il settore strategico medio-danubiano. A Singidunum soggiornarono diversi imperatori in vista delle campagne militari nella vicina piana del fiume Tibisco o in Dacia, tra questi, Traiano durante la conquista della Dacia (nel 101-106 d.C.), Marco Aurelio durante le guerre marcomanniche (nel 175 e 180 d.C.), Massimino il Trace (nel 235-236) e Costantino il Grande (attorno al 335).
    Con la nascita dell'Impero romano d'Oriente, nel 395, fu sottomessa al potere di Costantinopoli.

    La città fu invasa dagli Unni, dai Sarmati, dagli Ostrogoti e dagli Avari, prima che, nel 630, giungessero gli Slavi. Furono proprio loro che rinominarono Singidunum in Belgrado: la prima volta in cui il termine Beograd fu menzionato fu nell'anno 878. Per quattro secoli, Bizantini, il Ungheresi e Bulgari si contesero il dominio di Belgrado.
    Nel 1284, i Serbi conquistarono la città, che divenne parte del Regno di Stefano II Dragutin che la governò tra il 1276 e il 1282.

    Dopo la Battaglia di Kosovo Polje, i territori meridionali della Serbia furono inglobati nell'Impero ottomano; Belgrado prima restò indipendente, poi fu ceduta alla corona ungherese.
    Il 28 agosto del 1521, Belgrado fu conquistata da Solimano il Magnifico. Nel XVII secolo la popolazione ammontava attorno ai 100.000 abitanti. In città furono costruite diverse moschee e parecchi turchi vi si trasferirono al seguito della nuova amministrazione ottomana.
    Per tre volte, (1688-1690, 1717-1739, 1789-1791), Belgrado fu espugnata dagli Austriaci e riconquistata dai Turchi.

    Nel 1806 i Serbi si ribellarono agli occupanti ottomani che, però, repressero la sommossa; successivamente, nel 1817, a séguito di una nuova rivolta, l'Impero ottomano riconobbe alla Serbia una larga autonomia e Belgrado, nel 1841, divenne capitale del nuovo Principato di Serbia.
    Dopo l'indipendenza, ottenuta nel 1878, e l'integrazione nel Regno di Serbia del 1882, Belgrado divenne un importante nodo commerciale nella Penisola Balcanica, e per questo motivo si popolò molto rapidamente. Così, la gente di Belgrado abbandonò l'agricoltura per occuparsi di altri settori: divennero operai e manovali, in particolare per la costruzione della ferrovia per Niš.

    All'inizio del XX secolo, Belgrado aveva solo 69.100 abitanti, nel 1905, 80.000, nel 1914, allo scoppio della Prima guerra mondiale, contava più di 100.000 abitanti (senza contare i residenti di Zemun).

    A seguito delle conferenze di pace e dello smantellamento dell'Impero austro-ungarico, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1929 divenne capitale del Regno di Jugoslavia.
    Il 6 aprile del 1941 Belgrado subì un durissimo bombardamento da parte delle forze tedesche, che causò migliaia di vittime. La Jugoslavia fu invasa dagli eserciti tedesco, italiano, ungherese e bulgaro.
    Nell'estate del 1941, i tedeschi bombardarono nuovamente Belgrado e deportarono molti cittadini, in particolare quelli di origine ebraica, sotto il comando del Generale Franz Böhme, il militare tedesco che in quel periodo governava la Serbia. Böhme ebbe questo incarico allo scopo di sterminare la comunità ebraica di Belgrado.

    La città fu bombardata ancora una volta il 16 aprile 1944; più di 1.500 persone persero la vita. La maggior parte della città rimase sotto il dominio dei tedeschi fino al 20 ottobre 1944, finché l'Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia e l'Armata Rossa liberarono la città. Il 29 novembre 1945 il Maresciallo Josip Broz Tito onorò Belgrado facendo di essa la capitale della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia abolendo il Regno con le proteste del legittimo governo in esilio.
    Dopo il secondo conflitto mondiale Belgrado ritornò e si ampliò come centro industriale della nazione jugoslava.
    Nel 1958 fu costruita la prima stazione televisiva della città. Nel 1961, una conferenza del Movimento dei Non-Allineati fu tenuta in città durante la presidenza di Josip Broz Tito nella quale gli studenti nel 1964 protestarono contro di lui, e la scena passò alla storia perché lo stesso Tito diede ragione agli studenti rivoltosi.

    Il 9 marzo del 1991 sorsero spontanee manifestazioni contro il governo socialista di Slobodan Milošević. Durante gli scontri due persone persero la vita e l'esercito dovette utilizzare i carri armati per restaurare l'ordine in città.
    Altre proteste contro il Governo ebbero luogo dal novembre 1996 al febbraio 1997; il malcontento popolare portò a nuove elezioni. Altre proteste furono portate avanti contro il Sindaco Zoran Đinđić che, non appartenendo né alla Lega dei Comunisti di Jugoslavia, né al Partito Socialista di Serbia, portava avanti una politica contraria a quella di Milošević.
    Belgrado fu bombardata dalle forze aeree della NATO durante la guerra del Kosovo nel 1999 e subì danni considerevoli. I bombardamenti colpirono i ministeri della difesa, dell'interno e delle finanze, la residenza presidenziale, alcune stazioni radio-televisive, l'ospedale Dragiša Mišović, case private nella zona di Zvezdara, la sede del partito socialista, l'hotel Jugoslavija e l'ambasciata cinese. Gli ufficiali della NATO dichiararono che quest'ultima venne bombardata per errore, perché i piloti statunitensi avevano usato vecchie mappe della città che non riportavano gli ultimi aggiornamenti.
    Dopo le elezioni del 2000, che sono state caratterizzate da numerosi brogli, Belgrado è stata teatro di numerose manifestazioni, che hanno causato le dimissioni ed il conseguente arresto di Slobodan Milosevic.
    Dopo lo scioglimento dell'Unione di Serbia e Montenegro la città è oggi la capitale della Serbia.

    Secondo i dati del censimento del 2002, Belgrado ha una popolazione di 1.576.124 abitanti. Le più numerose etnie presenti sono i Serbi (1.417.187), gli Jugoslavi (22.161), i Montenegrini (21.190), i Rom (19.191), i Croati (10.381) e i Macedoni (8.372). Gli altri gruppi etnici raggiungono, insieme le (4.617) unità.

    Nel corso degli ultimi decenni, la città ha visto una massiccia migrazione di lavoratori provenienti da tutta la ex Jugoslavia, per il suo essere capitale.
    Circa duemila Cinesi vivono oggi a Belgrado, la maggior parte dei quali si è trasferita qui verso la metà degli anni novanta. Blok 70 è il nome del quartiere cinese situato nella periferia di Belgrado. Sono, poi, giunti a Belgrado numerosi cittadini provenienti dal Medio Oriente, specialmente dalla Siria, dall'Iran, dall'Iraq e dalla Giordania, arrivati soprattutto negli anni settanta e ottanta per proseguire gli studi, che nei loro Paesi erano impossibilitati dalla mancanza di scuole.

    Nonostante Belgrado sia stata meta d'immigrazione da numerosi paesi del mondo, ognuno con le proprie tradizioni e i propri culti, la religione ortodossa è una delle caratteristiche che unificano la popolazione cittadina: è praticata dalla stragrande maggioranza della popolazione e conta 1.429.170 di credenti. Sono presenti 20.366 mussulmani, 16.305 cattolici, e 3.796 protestanti.
    Fino alla Seconda guerra mondiale a Belgrado vivevano molti cittadini di religione ebraica, ma durante l'occupazione nazista, moltissimi di costoro furono deportati; nel 2002 erano 415.

    Belgrado, economicamente, è la città più sviluppata della Serbia. Ospita le sedi delle maggiori istituzioni economiche del Paese, tra cui la Banca Nazionale di Serbia. Importanti compagnie serbe e internazionali hanno sede in città, tra queste la Jat Airways, la Telekom Serbia, la Telenor Serbia, la Delta Holding, la Société Générale e la Japan Tobacco.
    Durante gli anni novanta del XX secolo, Belgrado, come il resto della Serbia, subì gli effetti della fortissima inflazione del dinaro jugoslavo, la più grave registrata nel mondo, che azzerò l'economia della città.
    L'economia della Serbia è iniziata a crescere in maniera decisa a partire dal 2000, ed attualmente oltre il 30% del PIL è prodotto dalla capitale che ospita oltre il 30% della popolazione attiva dello stato.
    Nel luglio 2007 Belgrado ha registrato un PIL pro capite di 34 719 dinari (circa 435 Euro o 590 Dollari), il maggiore della Serbia.
    Secondo le ricerche di Eurostat, il 45,4% della popolazione di Belgrado possiede un computer, anche se per le indagini dell'Unione Europea è il 49%. Secondo un'altra ricerca UE, il 39,1% delle famiglie di Belgrado ha accesso ad internet. Tra le città monitorate, Belgrado è la quarta dopo Sofia, Bucarest e Atene.

    Il Teatro Nazionale (Народно позориште у Београду, Narodno Pozorište u Beogradu) fu costruito nella Piazza della Repubblica (quella che è oggi) nel 1866: fu la prima grande istituzione teatrale sorta nella capitale.

    Altri importanti teatri in città sono il Teatro Drammatico jugoslavo (Југословенско драмско позориште, Jugoslovensko dramsko pozorište), in via Kralja Milana, creato nel 1947, lo Zvezdara (Звездара театар, Zvezdara Teatar) sorto nel 1984, l'Atelier 212 (Атеље 212, Atelje 212), in via Svetogorska, inaugurato nel 1956 e l'Opera di Madlenijanum fondata nel 1998. Importanti manifestazioni cittadine legate al teatro sono il Festival internazionale (Београдски Интернационални Театарски Фестивал, Beogradski Internacionalni Teatarski Festival), iniziato nel 1967 come rassegna di teatro e danza contemporanea, e il Festival d'estate (Београдски летњи Фестивал, Beogradski letnji festival), una kermesse di teatro, danza, musica e pittura.
    L'industria cinematografica serba ha la sua sede più importante a Belgrado, nel distretto di Filmski Grad (Филмски Град), nella municipalità di Čukarica.

    In città hanno sede numerose istituzioni culturali: tra le altre, notevole importanza ricoprono l'Accademia serba delle Scienze e delle Arti, la Biblioteca Nazionale Serba, la Biblioteca della città di Belgrado e il Planetarium.
    Belgrado ospita diversi centri culturali stranieri, come l'Istituto Cervantes, il Goethe Institut e l'InstitutFrançais, che si trovano in Ulica Knez Mihailova. Oltre a questi, sono presenti l'American Corner, l'Österreichisches Kulturforum, il British Council e il Centro Russo della Scienza e della Cultura (Российский центр науки и культуры), il Confucius Institute, il Canadian Cultural Center, l'Istituto Italiano di Cultura e il Centro Culturale della Repubblica d'Iran.

    Il museo più importante e più visitato di Belgrado è il Museo Nazionale di Serbia, eretto nel 1844, che ospita più di 400.000 opere tra reperti archeologici, dipinti e sculture dal Medioevo ai giorni nostri e pezzi di numismatica. Uno dei capolavori presenti è il celebre Vangelo di Miroslav.
    Nel Museo della Storia Militare sono ospitati più di 25.000 oggetti militari, risalenti ai tempi antichi dell'Impero Romano e a quelli moderni, come il Lockheed F-117 Nighthawk, unico esemplare mai abbattuto.
    Il Museo della città di Belgrado ha una sezione archeologica che esibisce più di 300 reperti dei primi insediamenti umani della città, una sezione storica che presenta collezioni di armi, cartine e documenti originali, un dipartimento di storia culturale e un dipartimento di conservazione.
    Il Museo dell'Aeronautica espone 200 tipi di aerei storici, alcuni dei quali provenienti dagli Stati Uniti d'America, donati dall'Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO) o molto rari come il Fiat G.50. Cinquanta tra i velivoli presenti sono in vendita.
    Il Museo etnografico, attivo dal 1901, contiene al suo interno oltre 150.000 repertiche raccontano per lo più la cultura antica e moderna dei Balcani, e in particolare quella della ex Jugoslavia.
    Il Museo di Arte Contemporanea ospita una collezione di 8.540 opere provenienti da tutta la Jugoslavia, prodotte dal 1900 a oggi.
    Il Museo Nikola Tesla, aperto nel 1952, conserva i reperti e i documenti riguardanti Nikola Tesla, fra cui circa 160.000 documenti originali dello scienziato, e circa 5.700 oggetti tra giornali e libri, fotografie, apparecchi tecnici e modelli, piante e progetti.
    Il Museo di Vuk Stefanović Karadžić e Dositej Obradović, ospita i lavori di Vuk Stefanović Karadžić e Dositej Obradović, che diedero origine alla Rivoluzione della Scrittura Serba nel XIX secolo e furono Ministri dell'Educazione della Serbia.
    Il Museo di Arte Africana, costituito nel 1977, ospita una collezione di oggetti provenienti dall'Africa, come sculture cultuali e oggetti di uso comune delle diverse tribù del continente.


    Gli edifici più antichi di Belgrado risalgono alla prima metà del XIX secolo: le precedenti costruzioni, se si eccettuano i resti delle mura e di una turbe (tomba gentilizia) ottomana della cittadella fortificata, andarono, in gran parte, distrutte nelle diverse guerre nelle quali la città fu coinvolta. Dopo la conquista dell'autonomia della Serbia dall'Impero ottomano, le strutture di epoca turca, case private, moschee, madrase, caravanserragli, furono sostituite dai nuovi edifici previsti dal piano regolatore.
    La prima area della città ad essere costruita dai serbi fu quella di Kosančićev Venac, a ridosso della fortezza, dove furono edificate case basse, simili a quelle presenti nel quartiere di Zemun, lungo la riva sinistra del Danubio, d'ispirazione austriaca, e la Cattedrale di San Michele del 1837 nello stile classicista con elementi barocchi. Le prime nuove costruzioni della città furono opera di architetti e maestranze straniere, in particolare italiani, tedeschi e cechi, per la scarsità di professionisti del settore in Serbia. Questi artisti importarono a Belgrado i gusti e gli stili architettonici più in voga all'epoca nell'Europa occidentale, quali il Neoclassicismo, l'Art Nouveau, l'Art pompier, il Secessionismo e il Romanticismo e lo stile neorinascimentale.
    I più importanti edifici storici di Belgrado furono costruiti tra la seconda decade dell'800 e l'inizi del '900. Il Teatro Nazionale, opera del serbo Aleksandar Bugarski, eretto nel 1869, è in stile neorinascimentale come l'edificio del Museo nazionale sulla stessa Piazza della Repubblica. Il Palazzo Vecchio, attualmente, sede dell'Assemblea cittadina, anch'esso opera di Bugarski è in stile accademico come l'edificio del Parlamento serbo del 1907. Nei linguaggi dell'architettura europea, vennero costruite le numerose abitazioni e i pubblici palazzi della via Knez Mihailova e, in genere, del centro storico della città. Esempi di architettura neobizantina, invece, sono la chiesa di San Marco, eretta tra il 1931 e il 1940, che si ispira al monastero di Gračanica, e il tempio di San Sava, la più grande chiesa ortodossa del mondo.
    Durante il periodo della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, furono velocemente costruiti nella periferia palazzi residenziali per offrire alloggi alla gente proveniente dalle campagne. Queste abitazioni sono considerate i migliori esempi di brutalismo a Belgrado, che non mancano nemmeno nelle zone centrali come Terazije. Il realismo socialista ebbe, in architettura, un breve ma importante ruolo nella città: un esempio di questo stile è la Casa del Sindacato, in Piazza Nikola Pasić.
    Altre rilevanti costruzioni a Belgrado sono stati costruiti negli ultimi decenni del '900 in stili, spesso, in contrasto con quelli degli edifici circostanti. Un esempio è la Beograđanka, un grattacielo alto 101 metri, eretto tra il 1969 e il '74. Nuovi quartieri come Novi Beograd sono caratterizzati da costruzioni di gusto contemporaneo come la Torre Ušće o la Beogradska arena e da numerosi esempi di brutalismo.

    La zona della città maggiormente visitata è quella centrale, in particolare la municipalità di Stari Grad, che è meta di turismo per la presenza di edifici storici e spazi culturali quali musei e sedi di mostre.
    I luoghi più famosi sono la via Skadarlija, la Piazza della Repubblica su cui si affacciano il Museo nazionale e il Teatro Nazionale, la via Knez Mihailova, il parco Kalemegdan, la zona di Terazije con la Piazza Nikola Pasić su cui sorge il Parlamento e, oltre il Parco dei Pionieri, il Palazzo Vecchio e il Palazzo Nuovo. Nelle diverse zone del centro città, i turisti affollano i caffè e i ristoranti tradizionali, e si dedicano allo shopping nei centri commerciali o nelle vie in cui c'è una maggior concentrazione di negozi di grandi firme.
    Ad di fuori del distretto della città vecchia c'è il quartiere di Zemun, noto per la sua Torre del millennio, il parco Topčider e la Kuća Cveća (il mausoleo del Maresciallo Tito), nella municipalità di Savski Venac.
    Nella municipalità di Čukarica c'è l'Ada Ciganlija, l'isola sul fiume Sava col suo lago artificiale lungo il quale ci sono 7 chilometri di spiagge. Qui si possono praticare sport come golf, calcio, pallacanestro, pallavolo, rugby, baseball, tennis o sci nautico. I turisti la raggiungono anche per passeggiare nei suoi boschi e mangiare all'aperto nei numerosi chioschi.
    Il punto più elevato di Belgrado è il monte Avala su cui sorge il Monumento al Milite Ignoto e da cui si gode un bellissimo panorama della città.
    Alla confluenza tra la Sava e il Danubio sorgono due isole: la Grande isola della guerra e la Piccola isola della guerra che costituiscono un'oasi naturale protetta in cui vivono diverse specie di uccelli e pesci.

    Parte dell'economia di Belgrado ruota intorno alla vita notturna che è molto ricca e variegata. In diverse zone della città si possono trovare club dove ascoltare musica o assistere a spettacoli di cabaret, dicoteche, casinò, bar, ristoranti e locali aperti fino all'alba.
    Particolarmente nei fine settimana, giovani provenienti dalla Slovenia, dalla Croazia e dalla Bosnia-Erzegovina, facilitati dalla somiglianza linguistica e dalle leggi permissive, affollano le strade della città per godersi l'atmosfera giovanile e consumare le bevande che vengono vendute a prezzi contenuti.
    Le zone in cui è presente il maggior numero di bar e ristoranti sono Skadarlija e la via Knez Mihailova con le sue traverse, il quartiere di Novi Beograd e le rive di fiumi . A Skadarlija si può vivere la Starogradska (letteralmente Musica della città vecchia), con concerti di musica tradizionale che accompagnano le cene nei ristoranti che sono i più antichi e rinomati di Belgrado.
    I più famosi club notturni sono l' Akademija, il KST (Klub studenata tehnike), frequentati perlopiù dagli studenti dell'Università di Belgrado, l' SKC (Studentata Kultural Centre), locale alternativo situato nel palazzo della Beograđanka dove si svolgono numerosi concerti di band locali e si tengono mostre, spesso caratterizzate da polemiche.
    Numerose sono anche le birrerie che servono, in particolare, birre prodotte in Serbia o negli altri Paesi dei Balcani.
    Negli ultimi anni, anche la vita notturna gay si è sviluppata nella capitale serba con l'apertura di diversi locali dedicati, nonostante nel Paese l'atteggiamento verso l'omosessualità sia spesso di ostilità.

    A Belgrado ci sono circa mille strutture sportive equipaggiate per accogliere incontri di quasi tutte le discipline atletiche.
    La città è stata sede, recentemente, di diverse competizioni sportive internazionali, come il Campionato Europeo Maschile di Pallacanestro del 2005 e il Campionato europeo di pallavolo maschile del 2005; si era anche candidata, senza, però, essere scelta, per accogliere due edizioni delle Olimpiadi, quella del 1992, tenutasi a Barcellona e quella del 1996 cha ha avuto luogo ad Atlanta; mentre, nel 2009 ha ospitato la XXV Universiade.
    Di Belgrado sono le due principali squadre del Campionato serbo di calcio: la Stella Rossa (Црвена звезда) e il Partizan (Партизан) che posseggono ciascuna un proprio stadio. Alcuni degli altri club calcistici cittadini sono l'OFK Belgrado, l'FK Obilić Belgrado, l'FK Rad Belgrado, e l'FK Zemun.
    Importanti impianti sportivi sono il Centro cittadino per la cultura fisica, il Centro sportivo di Novi Beograd dedicato allo sport di bambini e ragazzi non professionisti, la Beogradska Arena (Београдска Aрена) dove vengono giocati tornei di pallacanestro, pallavolo, tennis, pallamano e atletica, e il Centro sportivo e ricreativo "Tašmajdan" (Спорско-рекреативни центар «Ташмајдан»), dove si tengono gare di nuoto, pallanuoto e scherma, e sono praticate la ginnastica, l'aerobica e il fitness. Qui si sono tenuti nel 1973 i primi Campionati mondiali di nuoto. All'interno del Complesso, nella Pionir Hall giocano le squadre belgradesi di pallacanestro, ossia il KK Partizan, il KK Stella Rossa e l'OKK.
    In città sono presenti anche un ippodromo e un golf club.

    Belgrado possiede 7 università, 5 private e 2 statali. Quelle pubbliche sono l'Università di Belgrado, fondata nel 1808 e che conta 60 000 studenti, e quella delle Arti, nata nel 1937 come Accademia e divenuta ateneo nel 1973.
    L'Università di Belgrado nacque come «Alta scuola» durante la prima rivolta contro i turchi, nel 1838 si unì al Liceo di Kragujevac che in quell'anno spostò la sede a Belgrado, ed assunse il rango di ateneo nel 1905.
    In città sono presenti 280 strutture scolastiche: 195 sono scuole elementari, 162 medie, 14 istituti speciali, 15 istituti d'arte e 4 scuole per l'educazione primaria degli adulti. Le scuole superiori sono 85, di cui 51 scuole professionali, 21 licei, 8 scuole d'arte e 5 scuole speciali. Il sistema educativo della città accoglie oltre 230 000 allievi e dà lavoro a 22 000 impiegati in più di 500 edifici scolastici.
     
    .
0 replies since 1/9/2011, 00:23   473 views
  Share  
.