Varsavia

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  1. Vidkun Quisling
     
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    Varsavia (in polacco Warszawa) č la capitale (1.800.821 ab.) della Polonia, principale centro scientifico, culturale, politico ed economico e maggiore cittą del Paese.
    Č anche il capoluogo del Voivodato di Masovia. Vi si trovano le sedi del Parlamento, del presidente della Repubblica, dei ministeri e dei principali uffici dello stato.


    varsavia-palazzi

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    Varsavia č situata sul medio corso della Vistola a una altezza media di 100 m s.l.m. La cittą č collocata su entrambe le rive del fiume, a una distanza di circa 350 chilometri dai Carpazi e dal Mar Baltico.

    Il toponimo della cittą proviene dalla forma possessiva del nome Warsz (abbreviazione di Warcisław), ossia Warszowa o Warszewa. L'etimologia popolare vuole che Varsavia sia la fusione del nome del pescatore Wars e della sirena della Vistola Sawa.

    Le prime tracce di abitato risalgono tuttavia probabilmente al X secolo, con un insediamento fortificato nell'attuale sobborgo di Bródno. Le origini della cittą risalgono alla fondazione, alla fine del XIII secolo, di una prima residenza (castello Ujazdowski, o Zamek Ujazdowski) da parte dei duchi di Masovia. Il duca Bolesław II (1294-1313) fondņ quindi il nucleo pił antico del Castello Reale): a quest'epoca si data la prima citazione documentata della cittą di Varsavia.
    L'abitato che sviluppņ intorno al Castello divenne il principale centro del ducato di Masovia, e la sua chiesa (oggi cattedrale di San Giovanni) ottenne il titolo di chiesa collegiata nel 1406. Alla fine del XIV secolo il duca Janusz I Starszy ne aveva fatto la sua capitale e la cittą si espanse al di fuori della originaria cerchia di mura, con la Cittą Nuova, che si separņ amministrativamente dalla Cittą Vecchia, racchiusa dalle mura, nel 1408.

    Nel 1526, con la morte dell'ultimo duca di Masovia, Janusz III, Varsavia passņ sotto il dominio diretto dei re di Polonia. Nel 1569 vi fu trasferito il parlamento dalla allora capitale Cracovia e nel 1596 il re Sigismondo III Wasa vi spostņ la propria residenza, facendone la nuova capitale del regno di Polonia.
    Nel corso del cosiddetto "Diluvio" gli Svedesi occuparono la cittą nel 1655, causando numerose distruzioni. La cittą venne quindi lentamente ricostruita e visse un notevole periodo di sviluppo sotto il re Giovanni III Sobieski, eletto nel 1674. Nella prima metą del XVIII secolo, sotto i re sassoni della dinastia Wettin, Augusto II e Augusto III, che governarono la Polonia dalla loro corte di Dresda, venne costruito il cosiddetto "Asse sassone", una nuova residenza reale circondata da un parco, sul modello del Castello di Versailles, che doveva costituire l'asse per una nuova espansione urbanistica della cittą.

    Sotto il re Stanislao Augusto Poniatowski, eletto nel 1764, la Polonia divenne prima un protettorato di fatto della Russia (1767) e perse quindi progressivamente la propria indipendenza con le tre successive "spartizioni" del 1772, 1793 e 1795, con cui i territori della Confederazione Polacco-Lituana vennero spartiti tra Austria Russia e Prussia. Varsavia venne occupata nel 1796 dalla Prussia e, dopo la breve parentesi napoleonica, con la costituzione del ducato di Varsavia nel 1807, nel 1815 fu la capitale del regno polacco, governato dallo zar della Russia. Dopo le rivolte del novembre 1830 e del gennaio 1863 il regno fu definitivamente abolito e il suo territorio inglobato nell'Impero russo.
    La cittą ebbe un periodo di fioritura sotto il sindaco Sokrates Starynkiewicz (1875–1892), con la realizzazione di un moderno sistema delle acque, la realizzazione di tram, dell'illuminazione stradale e delle condutture del gas.
    Ritornata la Polonia all'indipendenza nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, nel 1920 venne combattuta una battaglia nei sobborghi orientali della cittą, con la quale l'esercito polacco sconfisse l'Armata Rossa.

    Con l'invasione tedesca del 1939 anche Varsavia venne occupata dai nazisti dopo un assedio che portņ alla distruzione del 10-15% dei suoi edifici. Durante l'occupazione gli Ebrei furono rinchiusi nel Ghetto e in seguito massacrati nonostante una strenua resistenza durata oltre un mese. Tra il 1ŗ agosto e il 2 ottobre 1944, quando le truppe sovietiche si avvicinavano alla cittą, questa si ribellņ all'occupazione, resistendo per 63 giorni. Per rappresaglia i Nazisti distrussero la cittą quasi completamente: quando le truppe sovietiche vi entrarono, nel gennaio del 1945, l'85% degli edifici era completamente distrutto.
    Varsavia fu quindi la capitale della Repubblica Popolare Polacca, sotto l'influenza sovietica. Molte delle case sulle antiche vie del centro storico e le principali chiese e palazzi furono ricostruiti nella loro forma originale, ed a questi si aggiunsero progetti di palazzi per appartamenti e nuovi edifici pubblici. Nel 1980 il centro storico della Cittą Vecchia venne iscritto tra i Patrimoni dell'Umanitą dell'UNESCO. Nel 1995 venne completata la prima linea della metropolitana.

    Nel XVIII e XIX secolo Varsavia era conosciuta con il nome di "Parigi del nord", per i suoi ampi viali alberati e la struttura architettonica classicheggiante e di ampio respiro. Tuttavia, durante la seconda guerra mondiale la cittą venne quasi completamente distrutta e la successiva ricostruzione ne cambiņ sensibilmente il carattere e l'assetto urbanistico.
    Nonostante la ricostruzione dei maggiori monumenti e parchi storici, riportati al loro antico splendore, l'aspetto di Varsavia venne caratterizzato indelebilmente dall'architettura del realismo socialista, come emerge da uno dei nuovi simboli della cittą e principale punto di riferimento spaziale, il Palazzo della Cultura e della Scienza (Pałac Kultury i Nauki, o PKiN), esempio di architettura real-socialista monumentale.
    Questo enorme edificio, eretto negli anni 1952-1955, situato accanto alla stazione centrale, occupa quello che attualmente č il centro commerciale, finanziario e economico di Varsavia.

    Una delle maggiori attrattive č costituita, comunque, dalla Cittą Vecchia (Stare Miasto), che corrisponde all'incirca alla "Vecchia Varsavia", il primo nucleo urbano della cittą risalente al XIII secolo. Seriamente danneggiato dagli eventi bellici, questo quartiere venne ricostruito con precisione negli anni cinquanta e sessanta, basandosi in gran parte sulle famose vedute attribuite al Canaletto (e in realtą dipinte da Bernardo Bellotto). Il cuore della cittą vecchia č costituito dalla Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta), attorno a cui si dipana un reticolo di vicoli e stradine molto suggestivi, tra cui la bella via Piwna (ulica Piwna), su cui si affacciano numerosi palazzi in stile neoclassico e barocco.
    Il Barbacane, edificato nel 1548, introduce alla Cittą Nuova (Nowe Miasto) situata a settentrione, fuori delle antiche mura medievali e risalente al XV secolo. Il centro di questo quartiere č costituito dalla "Piazza del Mercato della Cittą Nuova" (Rynek Nowego Miasta).


    Nella parte meridionale della Cittą Vecchia si trova la "Piazza del Castello" (Plac Zamkowy) dominata dal Castello Reale (Zamek Królewski), risalente al XIV secolo e ricostruito tra il 1971 e il 1988 dopo la sistematica distruzione da parte degli occupanti nazisti nel 1944. Sulla piazza si affaccia anche la "Colonna di Sigismondo" (Kolumna Zygmunta), punto di ritrovo dei varsaviani e uno dei maggiori simboli della cittą, eretta nel 1644 in onore del re Sigismondo III Vasa dal figlio Ladislao IV Vasa.
    Dalla piazza del Castello inizia la cosiddetta "Strada Reale" (Trakt królewski), antica via che conduceva verso sud dalla cittą vecchia alla residenza reale di Wilanów. Il primo tratto č costituito dal Krakowskie Przedmieście, grande viale alberato dove si trovano il "Palazzo del presidente della repubblica", la chiesa neoclassica di Sant'Anna, il monumento al poeta nazionale Adam Mickiewicz e la cittą universitaria. Successivamente inizia la via Nowy Świat, una tra le strade pił belle della cittą, costeggiata da palazzi e edifici della antica nobiltą, e oggi pulsante di vita con i suoi numerosi ristoranti, caffč, negozi alla moda.

    Tra i luoghi di maggiore interesse artistico dobbiamo citare il grande "parco di Łazienki", costruito nel XVIII secolo per volere del re Stanislao Augusto Poniatowski, in cui si trovano splendidi edifici neoclassici, come il "Palazzo sull'acqua" (Pałac na Wodzie) e un teatro costruito su un isolotto nel laghetto artificiale al centro del parco.
    L'altra residenza reale č il Palazzo di Wilanów (Pałac w Wilanowie), costruito alla fine del XVII secolo per il re Giovanni III Sobieski. Merita una menzione il "Giardino Sassone" (Ogród Saski), il primo parco pubblico aperto ai cittadini, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, con 21 statue delle muse e delle virtł, l'orologio solare e una fontana costruita sul modello del tempio di Vesta di Tivoli. All'entrata di questo parco č situato il "Monumento al Milite ignoto" (Pomnik Nieznanego Źołnierza).
    Di grande valore sono anche il "Cimitero ebraico" e il "Cimitero di Powązki" (Cmentarz Powązkowski), tra i pił antichi in Europa, dove riposano molti polacchi celebri.
    Nel luogo dove si trovava l'antico Ghetto di Varsavia si trovano ora, tra palazzi nello stile dell'architettura del realismo socialista, monumenti alla memoria storica e alle tragedie della guerra.
    Il quartiere di Praga, situato sulla riva destra della Vistola, dove anticamente venivano incoronati i re polacchi, nonostante l'attuale degrado conserva molti edifici d'anteguerra dalla caratteristica architettura, il moderno "Stadio del Decennale" (Dziesięciolecia) e alcuni esempi di splendide chiese ortodosse come la Cattedrale di Santa Maria Maddalena.

    Al 30 settembre 2003 a Varsavia abitavano 1.689.648 persone, di cui 908.814 donne e 780.834 uomini.

    1700: 30 000
    1792: 120 000
    1800: 63 000
    1830: 139 000
    1850: 163 000
    1882: 383 000
    1900: 686 000
    1925: 1 003 000
    1939: 1 300 000
    1945: 422 000
    1950: 803 800
    1960: 1 136 000
    1970: 1 315 600
    1980: 1 596 100
    1990: 1 655 700
    2004: 1 692 854

    A Varsavia si trovano circa trenta grandi teatri stabili. I maggiori sono il Teatr Narodowy (Teatro Nazionale, fondato nel 1765) e il Teatr Wielki (Teatro Grande, il progetto di Antonio Corazzi; fondato nel 1778). Un riconoscimento particolare ha ottenuto nel tempo il TR Warszawa (gią Teatr Rozmaitości), in cui vengono organizzati spettacoli sperimentali.

    A Varsavia si trovano numerosi tra musei e gallerie d'arte, tanto statali quanto privati. I pił importanti sono la galeria Zachęta, il Centrum Sztuki Współczesnej (Centro di Arte Contemporanea), il Muzeum Wojska Polskiego (Museo dell'Esercito Polacco), il Muzeum Narodowe (Museo Nazionale) e le sue succursali: lo Zamek Królewski (Castello Reale) e il Pałac w Wilanowie (Palazzo di Wilanów). Il 31 luglio 2004 č stato aperto il Muzeum Powstania Warszawskiego (Museo dell'insurrezione di Varsavia).

    La cittą č il maggior centro universitario polacco. Vi hanno sede quattro tra i maggiori atenei del paese, numerosi istituti di studi superiori, politecnici e accademie. Tra i pił importanti dobbiamo citare:
    Uniwersytet Warszawski (UW)
    Uniwersytet Kardynała Stefana Wyszyńskiego
    Politechnika Warszawska
    Szkoła Główna Handlowa (SGH)
    Szkoła Główna Gospodarstwa Wiejskiego (SGGW)
    Warszawski Uniwersytet Medyczny (WUM)
    Uniwersytet Muzyczny Fryderyka Chopina
    Gli studenti delle universitą costituiscono circa il 29,2% della popolazione della cittą. Nel 2002 il loro numero superava le 500.000 unitą.

    Varsavia č uno dei maggiori centri finanziari, economici e commerciali di tutta l'Europa Centro-orientale. Nel 2003 vi erano registrate 268.307 aziende. Gli investimenti esteri nella cittą superano i 650 milioni di euro l'anno. Varsavia produce oltre il 4,1% del prodotto interno lordo (PIL) del paese. Nel 2005 il PIL pro capite degli abitanti della cittą era di circa 23.000 Euro, mentre il tasso di disoccupazione era pari al 6,5%.

    Dopo la seconda guerra mondiale, le autoritą comuniste decisero di fare di Varsavia un importante centro dell'industria pesante. Nella cittą vennero aperte alcune decine di grandi fabbriche, tra cui Huta Warszawa (Acciaierie di Varsavia), ZPC Ursus e FSO Fabryka Samochodów Osobowych (Fabbrica Automobilistica).

    A Varsavia si trovano le sedi centrali dei ministeri, degli uffici statali e delle istituzioni nazionali e regionali, come la Corte Suprema, la Banca Nazionale Polacca, la Televisione di stato, la Radio nazionale, l'Ufficio Statistico e la Zecca dello stato. Vi si trovano, inoltre, anche le ambasciate e i consolati stranieri.

    Varsavia possiede due squadre di calcio di prima divisione, Legia Warszawa e Polonia Warszawa, e una squadra minore, Gwardia Warszawa. Questi club sono attivi anche in altre discipline sportive. Attualmente č in costruzione per gli Europei di calcio 2012 lo Stadion Narodowy (Stadio Nazionale) nel posto dove in precedenza sorgeva lo Stadion Dziesięciolecia Manifestu Lipcowego, che era stato adibito a mercato all'aperto ed č stato quasi totalmente smantellato per lasciare il posto al nuovo impianto, con alcune rampe di accesso del vecchio stadio che, si integrano alla nuova struttura. In questa cittą si trova il grande ippodromo di Służewiec e la pista di pattinaggio di Stegny. Dal 2009 sono iniziati i lavori per il nuovo stadio nazionale che ospiterą delle gare dei Europei 2012 non che e in costruzione anche un secondo stadio, che perņ aparterrą alla Legia Waszawa.



     
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