L'Asse avrebbe potuto vincere la seconda guerra mondiale?
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L'Asse avrebbe potuto vincere la seconda guerra mondiale?

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  1. Catiligola
     
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    Non sono tecnicamente competente, ma sono affascinato dall'esercito nazista (sebbene politicamente sia avverso ad ogni dominazione, tanto meno dittatura), secondo voi in qualche modo avrebbe potuto vincere la guerra?
     
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  2. Vidkun Quisling
     
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    L'Asse non aveva a disposizione l'immensità di risorse che invece avevano a disposizione il Regno Unito, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti d'America.

    Sta di fatto però che l'Asse era molto determinata a vincere, ed era una corsa frenetica ad inventare armi terribili quanto potenti per avere la meglio sugli Alleati, senza Washington, Regno Unito e Unione Sovietica sarebbero crollati, perché se gli angloamericani non fossero cominciati a sbarcare nell'Europa occidentale, l'Armata Rossa non avrebbe potuto riprendere significative iniziative per ricacciare indietro l'invasore nazista, Stalingrado sarebbe crollata insieme a Mosca, fine del comunismo sovietico, fine dell'Impero britannico.
    Cosa più plausibile, una guerra fredda tra Terzo Reich e Stati Uniti, che invece maturerà una sindrome d'accerchiamento tra Europa nazificata ed Asia nipponizzata.

    Risposta finale: per certi versi sì, l'Asse avrebbe potuto comunque vincere la guerra.
     
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  3. Cornelio Scipio
     
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    Senza l'intervento americano probabilmente si
     
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  4. Jacopo Vibio Frentano
     
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    Ho già risposto a questo in un topic analogo qui, anni fa.

    Il quadro generale

    Poteva l'asse vincere la guerra? in primo luogo per rispondere a questa domanda bisogna capire cosa quella guerra fosse,quali fossero le parti in causa e gli obbiettivi.
    Ridurre il conflitto ad uno scontro fra germania e italia contro l'inghilterra e la francia è riduttivo e del tutto inappropriato.In realtà si trattava di un vastissimo movimento mondiale da parte di alcune medie potenze di rovesciare un equilibrio mondiale che (a causa della crescente importanza di fattori come la popolazione,la vastità del territorio,le risorse naturali,la capacità industriale,fattori che oggi ci appaiono nella giusta decisiva prospettiva) le vedeva sempre più in declino.
    Il fatto che i tutori di quest'ordine fossero due potenze che ne venivano indebolite (inghilterra e francia) era dovuto a particolari circostanze storiche (l'isolazionismo americano e la crisi del 29,la particolare ideologia russa che tendeva ad isolare l'urss dal mondo) ma non poteva cancellare la realtà dei fatti:le "superpotenze dietro le quinte" (come le chiama Paul Kennedy nel suo magistrale "ascesa e declino delle grandi potenze") erano i veri avversari delle potenze dell'asse (o meglio del "tripartito").
    Gli Stati Uniti volevano la distruzioni dei blocchi autosufficienti ed ideologici,che avrebbero annullato il loro principale vantaggio,il libero scambio.L'Urss voleva quello che la russia aveva sempre voluto:una larga sicurezza ai confini,una cintura di stati satelliti e l'accesso agli oceani.In più vista l'unione del tradizionale espansionismo russo con la più spietata delle ideologie utopiste anche la sovversione mondiale poteva avere una sua importanza.
    è essenziale affermare che queste due potenze erano le vere beneficiarie dell'ordine esistente,o meglio dell'evoluzione storica che quell'ordine garantiva:la decantazione delle realtà geopolitiche ed economiche che avrebbero assicurato a russi e americani la superiorità assoluta su tutte le altre nazioni del mondo,in forza della loro superiorità tecnologica,industriale,finanziaria,nelle risorse naturali,nella popolazione.
    La germania e il giappone erano intenzionate a sovvertire l'ordine internazionale il più presto possibile.Se Hitler e Tojo avessero aspettato altri 5 anni,ben lungi dall'ottenere una superiorità militare che già nel 40 andava svanendo,si sarebbero trovati ad avere a che fare con un esercito russo rinnovato e tecnologicamente al massimo,una Urss economicamente ancora più formidabile,uno STAVKA di nuovo affacciato alle teorie della mobilità,e di fronte a degli USA riarmati,ormai liberi dalla grande depressione (che comunque non aveva certo distrutto l'economia americana,limitandosi a farla operare al di sotto della sua frontiera delle possibilità produttive) più consci della loro importanza internazionale e più legati a francesi ed inglesi.
    Queste due superpotenze erano i veri avversari di tedeschi e giapponesi,non gli inglesi ed i francesi.
    Questi ultimi,grandi nazioni che avevano dominato i secoli passati,si trovavano a dover difendere un ordine che in ultima analisi li indeboliva,accrescendo il potere delle superpotenze e costringendoli ad ergersi a "poliziotti del mondo",un compito al di sopra delle loro capacità.
    L'impero britannico,la gloria del diciannovesimo secolo,era superato i termini di produzione industriale sia dagli USA,sia dalla Germania,sia dall'URSS,e non era in grado di sfruttare la potenza industriale dei suoi territori coloniali quanto necessario.In pratica era un impero iperesteso che avrebbe già avuto le sue difficoltà a difendere se stesso dai nemici interni,incaricato di difendere un ordine mondiale da potenze aggressive come la Germania e il Giappone (e l'italia,sebbene la minaccia di quest'ultima,a causa della disperata situazione di arretratezza tecnologica ed economica di questo paese,fosse assai meno grave,persino per una nazione indebolita come l'inghilterra).La Francia poi,alla stessa maniera,era investita del ruolo di nazione dominante del continente europeo senza avere nessuna delle caratteristiche necessarie,tranne un buon esercito (che però era minato da parecchi problemi,concettuali e morali).
    Cosa avrebbero ottenuto la germania ed il giappone sconfiggendo l'inghilterra e la francia? avrebbero colpito le altre medie potenze,senza minimamente intaccare le nazioni che veramente minacciavano berlino e tokyo,le quali anzi avrebbero tratto giovamento dallo scontro.
    Inoltre,è assai improbabile che gli stati uniti e la russia avrebbero accettato una sconfitta totale dell'inghilterra ad opera dei tedeschi o dei giapponesi.L'isolazionismo americano non avrebbe resistito alla scena dei carri armati tedeschi in marcia attraverso Piccadilly Circus.
    La scelta giusta,visti gli obbiettivi che hitler si era proposto (la germania potenza egemone in europa) e che i militaristi giapponesi perseguivano (il giappone dominatore in asia orientale e nel pacifico) era quella di aggredire le superpotenze,prima che queste si potenziassero tanto da dimostrarsi del tutto imbattibili.Retrospettivamente appare uno sforzo inutile (tanto più dalla mia visione del tutto determinista della storia) ma concettualmente la via era quella giusta.

    Il dilemma strategico di Hitler

    A cosa ci porta questo ragionamento? la situazione in europa nel giugno 1940 era la seguente:la Wermacht,inferiore per mezzi e per numero alle armate anglofrancesi,era riuscita a sfruttare la sua migliore capacità tattica,un grossolano errore strategico francese e la superiorità aerea per infliggere una disastrosa sconfitta ad una francia moralmente incerta della sua lotta e preda delle pressioni delle destre.
    La fuga da dunquerque era sostanzialmente un fattore secondario,quali che fossero stati i motivi che la provocarono.La vera battaglia riguardo all'inghilterra sarebbe stata condotta in termini navali ed aerei.
    Poteva la Gran Bretagna essere disfatta dalla germania?
    Esaminiamo i fatti:indubbiamente l'esercito inglese era incapace di difendere vittoriosamente il suolo patrio in caso di invasione (anche se le immagini di una sfilata senza opposizione a londra da parte dei tedeschi sono del tutto fallaci:l'inghilterra era una nazione moralmente molto più compatta della francia,molto popolata,piena di zone industriali,con un esercito professionale seppur piccolo,motivata al combattimento:era più probabile una difesa casa per casa,con l'uso di gas e gravi perdite per i tedeschi che una vittoria incruenta) ma questa è una considerazione puramente accademica:la Germania non era in grado di invadere l'inghilterra.
    Uno sbarco prevedeva incontestabilmente una superiorità aerea sicura sulla Manica,superiorità che in quel momento non esisteva.La RAF era ,inferiore alla Luftwaffe per numero,ma come la battaglia di inghilterra dimostrò che i suoi problemi (caccia non eccelsi,mancanza di bombardieri strategici,deficienza di sistemi di salvataggio in mare,produzione industriale mantenuta a livelli minimi) non le garantivano alcuna superiorità.
    Uno sbarco in quel periodo avrebbe portato ad un disastro di ampie proporzioni,con la Royal Navy a guarnire la Manica e la Raf a difenderne i cieli.Ma il dato più importante è che "quando la Francia crollò,l'esercito tedesco non era assolutamente preparato ad affrontare una impresa come l'invasione dell'inghilterra.Gli stati maggiori non solo non avevano studiato,ma neppure avevano preso in considerazione una eventualità di questo genere,le truppe non erano state addestrate alle operazioni di trasporto via mare e di sbarco,e nulla infine era stato fatto per allestire una flotta di mezzi da sbarco all'altezza di un simile compito"*.
    Ma,anche ammessa la possibilità di invadere la nazione-isola,la conquista,l'occupazione ed infine la difesa di quel territorio (resa assai complessa dalla geografia,dall'esposizione ad invasioni dall'atlantico) avrebbero comportato il sacrificio di un enorme numero di truppe,l'allungamento in maniera esponenziale delle linee di comunicazione e sopratutto la quasi certa entrata in guerra degli Stati Uniti d'america (peraltro non occupati in una guerra con il giappone).
    Tutto questo mentre la vera partita si iniziava a giocare in europa orientale.Stalin,questo moderno maestro di pragmatismo,aveva approfittato della distrazione tedesca per annettere metà polonia senza perdite,aveva recuperato la carelia (e le perdite della campagna finnica avevano dato l'impulso ad un possente ammodernamento dell'armata rossa) e la bessarabia.Stalin rafforzava la sua posizione e lanciava offensive diplomatiche verso la turchia,la bulgaria e la romania.La sua politica di ricatto,resa assai credibile dalla straordinaria forza dell'Urss,fu a malapena contrastata da un hitler che disponeva di tutte le sue forze in europa.Lo scontro fra le due nazioni era inevitabile:e più passava ll tempo più stalin era forte e hitler si indeboliva ("sempre il tempo!",come hitler sospira nel suo testamento).
    Ed è quì che la maggior parte degli osservatori italiani perde la sua prospettiva per sfociare nel campanilismo."si sacrificò il mediterraneo,rinunciando a cogliervi la vittoria andandola a cercare addirittura in russia!" si lamenta un osservatore fascista nel dopoguerra.Ma la partita,la vittoria era proprio in russia! si trattava dell'ultima occasione delle medie potenze di imporsi sulle superpotenze ancora in fase di sviluppo prima che la loro superiorità si facesse schiacciante.Ora hitler si trovava in una situazione di corsa contro il tempo:hitler non poteva sottomettere l'inghilterra in breve tempo.Annientare l'impero britannico era un compito impegnativo,non solo per la sua vastita e per la potenza della sua flotta,ma anche per la sua potenza industriale:la produzione di aerei dell'inghilterra nel 1939 (quando la sua industria bellica era tuttaltro che a pieno regime) era di 7940 apparecchi (di buona qualità),inferiore solo di poco agli 8295 tedeschi (e di gran lunga superiore ai "2000" italiani,di scarsa qualità ed in gran parte non operativi).Il contributo alla produzione manifatturiera mondial dell'inghilterra era del 9,2%,non molto inferiore alla quota tedesca del 13,2%.La produzione di armi inglese (in miliardi di dollari) era si inferiore a quella tedesca (4,0 contro 6,0) ma la produzione tedesca doveva coprire la difesa di un continente,mentre quella inglese poteva essere concentrata in un angusto braccio di mare.Ma non è tutto! gli inglesi nel 1940 raddoppiarono la produzione di aerei (arrivando alla straordinaria quota di 15.049) e superarono la produzione tedesca! (10.247).Fino all'arrivo di Speer al ministero dell'armamento la germania produsse meno armi dell'inghilterra.
    Anche così,le cifre inglesi non erano grandiose in assoluto:in confronto alle quote produttive della germania nella fase finale della guerra o a quelle delle superpotenze americana e russa in qualsiasi momento del loro sforzo bellico appaiono per quello che sono,grandi sforzi di una potenza in declino.è probabile che con una possente pressione aeronavale,congiunta all'impiego "en masse" dei sommergibili ed una possente azione mediterranea la Gran Bretagna entro un paio di anni sarebbe comunque crollata sotto il peso tedesco,o almeno avrebbe cercato la mediazione.
    Ma due anni era proprio quello che hitler non poteva aspettare! entro due anni la russia sarebbe divenuta molto più forte della germania (carri armati definivamente migliori,una produzione di aerei doppia,quasi altrettanto per quanto riguarda i carri armati,una tattica aggiornata alla blitzkrieg).L'unica possibilità era colpire al più presto la russia cercando di fiaccarla tanto da renderle indispensabile una pace di compromesso (ed in ogni caso io credo che fosse comunque impossibile).Le diversioni "inglese" e "mediterranea" fiaccarono grandemente le possibilità di successo,già esigue,di barbarossa,figuriamoci se hiltler avesse dovuto spedire mezzo milione di uomini in inghilterra (come minimo) e altre migliaia in nord africa! vista e considerata la riconversione dell'industria e della strategia dalla focalizzazione tattica e terrestre a quella strategica e aeronavale le chances di una vittoriosa campagna orientale nel 1941 (ed anche nel 1942) erano pressochè nulle.La germania avrebbe potuto anche sconfiggere l'impero britannico in europa ed in medio oriente,ma si sarebbe trovata a dover fronteggiare l'urto di una russia molto più forte (e che non avrebbe subito le tremende perdite iniziali) nel 1942 o nel 1943,insieme a quello degli USA,intervenuti in difesa dell'inghiltterra e focalizzati contro la germania e non contro il giappone (il cui peso militare e strategico non era molto grande).
     
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  5. Catiligola
     
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    Wow Frentano! Che letture hai fatto?
     
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  6. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Catiligola @ 16/9/2011, 17:31) 
    Wow Frentano! Che letture hai fatto?

    niente di che, la cosa lassù la scrissi anni fa ed era basata sostanzialmente su liddel hart, kissinger e paul kennedy.
     
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  7. Graaf Helmut Von Moltke
     
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    CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 16/9/2011, 18:28) 
    CITAZIONE (Catiligola @ 16/9/2011, 17:31) 
    Wow Frentano! Che letture hai fatto?

    niente di che, la cosa lassù la scrissi anni fa ed era basata sostanzialmente su liddel hart, kissinger e paul kennedy.

    Mi spiace non è sufficiente :D
     
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  8. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 17/9/2011, 13:34) 
    CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 16/9/2011, 18:28) 
    niente di che, la cosa lassù la scrissi anni fa ed era basata sostanzialmente su liddel hart, kissinger e paul kennedy.

    Mi spiace non è sufficiente :D

    infatti l'ho scritta anni fa. :asd: però sempre giusta è. (aggiungimi su msn)
     
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  9. Graaf Helmut Von Moltke
     
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    CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 17/9/2011, 14:45) 
    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 17/9/2011, 13:34) 
    Mi spiace non è sufficiente :D

    infatti l'ho scritta anni fa. :asd: però sempre giusta è. (aggiungimi su msn)

    Il ragionamento non tiene conto della capacità degli stati in questione di convertire le proprie risorse in fighting power in maniera adeguata. Dato che tu ritieni che l'esercito sovietico avrebbe avuto una propria versione della blitzkrieg avanzata quanto quella tedesca. In realtà non è così. Innanzitutto perchè la tattica sovietica è una cosa completamente diversa chiamata battaglia in profondità con difesa arretrata per la fase difensiva e offensiva a ondate meccanizzate per quella offensiva, ma sopratutto perchè la blitzkrieg tedesca stessa si è evoluta nel corso del tempo diventando quella che si chiama Panzerwaffe, che in seguito a dato origine alla cosidetta air-land battle, la quale costituisce la dottrina di impiego basilare della NATO per le operazioni militari maggiori.
    L'efficienza della dottrina d'impiego tedesca, come ti disisi in altre occasioni, funge da moltiplicatore delle risorse a disposizione dei soldati della Werhmacht, i quali inoltre combattono meglio degli altri anche per motivi che sono molto diversi dalla semplice efficacia della Blitzkrieg-Panzerwaffe e che comprendono anche la profonda convinzione ideologica dei soldati tedeschi nell'affrontare i sovietici, come ha sottolineato Omer Bartov. Cosa che invece manca dall'altra parte, sia tra i sovietici, come ha puntualizzato Merridale, sia da parte americana come è descritto negli studi postbellici sui G.I.
    Risultato: una unità tedesca combatte con una efficienza mediamente pari a 1,8 - 2,4 volte rispetto ad una alleata e tra le 6 e le 8 volte rispetto ad una sovietica. Senza contare il vantaggio rappresentato di avere un intero teatro di operazioni, quello occidentale, in fase difensiva dal 1940 al 1945, con i vantaggi che ne conseguono a livello tattico, operativo e strategico, dato che come saprai benissimo la difesa è meno dispendiosa dell'attacco.
    In sostanza quindi resta difficile giudicare impossibile una vittoria tedesca. La quale tra l'altro sarebbe avvenuta anche se si fosse verificato uno stallo globale in cui la Germania avesse mantenuto in controllo dell'Europa. Quindi si tratta di una ipotesi improbabile, ma possibile.

    E su msn ti ho aggiunto quando tornai da Roma.
     
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  10. Jacopo Vibio Frentano
     
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    Se salta Barbarossa e si aspetta un conflitto nel diciamo 1944 o 1945, i tedeschi possono essere bravi quanto vogliono ma non esiste l'effetto sorpresa del giugno 41 ne lo stesso margine di superiorità tattica di allora. Senza i milioni di caduti/prigionieri subiti nell'avanzata dal confine a mosca, con di fronte un esercito sovietico fornito di mezzi corazzati superiori/pari a quelli tedeschi con una proporzione maggiore che nel 41, con una comprensione della dottrina militare tedesca da parte russa maggiore (non necessariamente che sappiano fare la blitzkrieg ma che sappiano come fermare un attacco di quel tipo) (ed ancora, con una dottrina russa che si è evoluta in maniera magari diversa da quella che è stata in realtà, visto che non è sottoposta agli stessi stimoli), con una economia sovietica ancora di più mobilitata per la guerra, e sopratutto con degli Stati Uniti ben decisi a bloccare ogni ulteriore espansione tedesca o addirittura già in guerra e molto più mobilitati (non credo neanche per un momento alla neutralità americana dopo che i tedeschi impongono all'inghilterra un cappio sempre più stretto fino a costringerla alla pace, ne in caso di conquista di tutto il medio oriente) e magari già in possesso di bombe atomiche... è molto difficile vedere come la germania (per quanto brava potesse essere ad ammazzare russi negli scontri) potesse conquistare la russia. Il restare in controllo dei territori sottomessi in europa non è che fosse impossibile, ma sarebbe stato senza dubbio molto difficile di fronte ad un nemico che era sempre più forte, e con delle forze militari provate da anni di conflitto.
    La mia tesi era che una vittoria per la germania sarebbe stata non una vittoria contro inglesi e francesi ma una vittoria contro i russi che rendesse la germania indipendente e non minacciabile in eurasia, in maniera tale da poter controbilanciare la potenza dominante, l'america.
    Se Hitler si ferma a combattere gli inglesi non vedo come questo sia possibile, a meno di una abissale idiozia staliniana.
    Sulla mancata volontà da parte russa di affrontare i tedeschi, che sia per ragioni ideologiche o meno, mi sembra alquanto difficile da sostenere come idea.
    Quindi, l'invasione della russia è stata una scelta azzeccata, o almeno comprensibile, e non la follia che nella maggior parte dei casi viene dipinta come.
     
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  11. Graaf Helmut Von Moltke
     
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    CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 17/9/2011, 21:19) 
    Se salta Barbarossa e si aspetta un conflitto nel diciamo 1944 o 1945, i tedeschi possono essere bravi quanto vogliono ma non esiste l'effetto sorpresa del giugno 41 ne lo stesso margine di superiorità tattica di allora. Senza i milioni di caduti/prigionieri subiti nell'avanzata dal confine a mosca, con di fronte un esercito sovietico fornito di mezzi corazzati superiori/pari a quelli tedeschi con una proporzione maggiore che nel 41, con una comprensione della dottrina militare tedesca da parte russa maggiore (non necessariamente che sappiano fare la blitzkrieg ma che sappiano come fermare un attacco di quel tipo) (ed ancora, con una dottrina russa che si è evoluta in maniera magari diversa da quella che è stata in realtà, visto che non è sottoposta agli stessi stimoli), con una economia sovietica ancora di più mobilitata per la guerra, e sopratutto con degli Stati Uniti ben decisi a bloccare ogni ulteriore espansione tedesca o addirittura già in guerra e molto più mobilitati (non credo neanche per un momento alla neutralità americana dopo che i tedeschi impongono all'inghilterra un cappio sempre più stretto fino a costringerla alla pace, ne in caso di conquista di tutto il medio oriente) e magari già in possesso di bombe atomiche... è molto difficile vedere come la germania (per quanto brava potesse essere ad ammazzare russi negli scontri) potesse conquistare la russia. Il restare in controllo dei territori sottomessi in europa non è che fosse impossibile, ma sarebbe stato senza dubbio molto difficile di fronte ad un nemico che era sempre più forte, e con delle forze militari provate da anni di conflitto.
    La mia tesi era che una vittoria per la germania sarebbe stata non una vittoria contro inglesi e francesi ma una vittoria contro i russi che rendesse la germania indipendente e non minacciabile in eurasia, in maniera tale da poter controbilanciare la potenza dominante, l'america.
    Se Hitler si ferma a combattere gli inglesi non vedo come questo sia possibile, a meno di una abissale idiozia staliniana.
    Sulla mancata volontà da parte russa di affrontare i tedeschi, che sia per ragioni ideologiche o meno, mi sembra alquanto difficile da sostenere come idea.
    Quindi, l'invasione della russia è stata una scelta azzeccata, o almeno comprensibile, e non la follia che nella maggior parte dei casi viene dipinta come.

    Non posso spingermi a fare ipotesi così lontane nel tempo. Anche perchè in questo contesto rientra la questione tecnologica e il destino del Giappone che non avrebbe aspettato il 1944 per scatenare una guerra contro gli Stati Uniti.
    Qui nessuno discute la necessità di invadere la Russia, era l'obiettivo decisivo del nazismo quello. Chi scrive, come i fascisti, che il Mediterraneo offriva occasioni migliori, non ha compreso il nazismo e Hitler.
    Quanto alla maggiore comprensione.
    Non si tratta di saper fermare un attacco o di comprendere la blitzkrieg.
    Nel 1941 l'esercito sovietico stava modernizzando i propri equipaggiamenti, ma non stava facendo altrettanto con la propria dottrina di impiego. Questo perchè le purghe avevano creato un'atmosfera di riottosità alle innovazioni miltari che prevedevano il decentramento del controllo delle forze armate dal comando di stalin. Perciò non c'è motivo per il quale il sistema militare sovietico avrebbe dovuto essere migliore nel 1944 anzichè nel 1941 dato che i sovietici avevano i paraocchi, come dimostrato dagli eventi dei successivi due anni. E' stata la guerra e la necessità di cambiare per sopravvivere a trasformare l'esercito sovietico non certo un processo avviato in precedenza. Del resto sai meglio di me che al 22 giugno 1941 i sovietici avevano già a disposizione 10.000 carri di valore tecnico pari o superiore a quello tedesco, una superiorità di 3 a 1 che non gli è servita a niente.
    A Zukov sono occorsi due anni e milioni di chilometri quadrati di territorio perso per creare un sistema tattico-operativo efficiente, oltre alla scrematura dei comandi imposta dalla guerra. Senza la guerra l'efficienza militare sovietica sarebbe rimasta a livelli di sussistenza.
    Inoltre, quello che spesso è trascurato riguardo l'invasione tedesca del 1941 è anche il fatto che nel momento in cui i tedeschi attaccarono, i sistemi logistico e di comunicazione sovietici implosero, non perchè fossero in corso di trasformazione, ma perchè erano semplicemente inadeguati alle condizioni della guerra moderna.
    Non c'era alcuna idea di cosa fosse un C3I efficiente e di come si dovesse costruire e non credo che ci sarebbe stata due-quattro anni dopo, dato che nel corso del 1941-1944 furono i tecnici americani a metterlo in piedi per Stalin. Discorso analogo per il sistema logistico, ricostruito nel 1943 sulla scia dell'esperienza operativa, senza la quale l'armata rossa non avrebbe attuato i cambiamenti che l'avrebbero condotta ad essere efficiente nel 1944.
    Infine quanto alla combattività è acclarato che nelle fasi iniziali della campagna (giugno - dicembre 1941) i soldati sovietici cedevano facilmente terreno o fuggivano a causa della scarsa fiducia nel sistema politico in cui vivevano. In seguito le cose cambiarono anche grazie ai massacri dei tedeschi nei territori occupati, ma nel corso dell'anno successivo la combattività delle truppe rimase bassa perchè erano trattate con scarso rispetto dagli ufficiali politici e condotte male da quelli militari.
    Solo nel 1943 con una profonda revisione del sistema di formazione di ufficiali e sottufficiali, nuove tecniche nell'addestramento, unità ad un cambio di atteggiamento da parte del regime riguardo la propaganda e il trattamento della truppa, le cose cambiarono. Anche in questo caso quindi fu la guerra a rendere combattive le truppe sovietiche.
    In sintesi, niente guerra = niente efficienza militare sovietica = niente capacità di fermare ai confini l'invasione tedesca.
    Veniamo agli Stati Uniti.
    E' cosa risaputa che fino all'attacco giapponese a Pear Harbour l'opinone pubblica americana era divisa a metà tra isolazionisti e interventisti. Se sulla manica si fosse verificata la stasi delle operazioni militari cominciata nel 1941 e fosse proseguita nei successivi due anni non c'è motivo per cui l'america avrebbe dovuto intervenire nei confronti dei tedeschi. Sei tu stesso che hai sostenuto che era impossibile per i tedeschi invadere l'Inghilterra, quindi mettere in gioco la sopravvivenza nazionale britannica non era una cosa che Hitler poteva fare e questo era l'unico motivo che avrebbe potuto spingere gli americani a intervenire attivamente in europa prima del tempo.
    Questo senza contare poi che buona parte della possibilità di Roosevelt di mobilitare le risorse economiche degli stati uniti, imponendo una rigida guida all'economia di un paese fondamentalmente liberista, è dovuta all'idea di essere sotto assedio, quindi in una situazione difensiva nei confronti dell'asse. L'opinione pubblica non avrebbe digerito una mossa aggressiva come una dichiarazione di guerra alla Germania, perchè questo era nella sua ottica fuori dagli interessi americani (diverso il caso del Giappone, che invece era visto dagli americani come in principale nemico all'egemonia statunitense nei commerci con l'Asia orientale). Questo a sua volta avrebbe avuto una serie di effetti a cascata sulla volontà di impegnare massicce forze in Europa, sulla combattività delle truppe e anche sulla coordinazione con gli altri partner della coalizione.
    In conclusione, hai ragione nel sostenere che la vittoria tedesca era possibile solo contro i sovietici, per carità, ma devi anche ammettere che questa vittoria era possibile e persino plausibile ad un certo punto.






     
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  12. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    ma non stava facendo altrettanto con la propria dottrina di impiego. Questo perchè le purghe avevano creato un'atmosfera di riottosità alle innovazioni miltari che prevedevano il decentramento del controllo delle forze armate dal comando di stalin. Perciò non c'è motivo per il quale il sistema militare sovietico avrebbe dovuto essere migliore nel 1944 anzichè nel 1941 dato che i sovietici avevano i paraocchi, come dimostrato dagli eventi dei successivi due anni. E' stata la guerra e la necessità di cambiare per sopravvivere a trasformare l'esercito sovietico non certo un processo avviato in precedenza

    Questo può essere vero, però ad esempio liddel hart scrive: "nel 1942 ogni esercito sapeva come neutralizzare un attacco blitzkrieg; il problema era che non avevano imparato a farlo prima".
    Ora, se i russi avessero avuto modo di osservare il modo di far la guerra tedesco per altri due/tre anni non è impossibile che sarebbero stati un po' più preparati.

    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    Del resto sai meglio di me che al 22 giugno 1941 i sovietici avevano già a disposizione 10.000 carri di valore tecnico pari o superiore a quello tedesco, una superiorità di 3 a 1 che non gli è servita a niente.

    Credevo che al 22 giugno la quantità di carri armati di qualità soddisfacente rispetto a quelli scadenti fosse molto bassa, e che solamente negli anni successivi le proporzioni cambiassero.

    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    A Zukov sono occorsi due anni e milioni di chilometri quadrati di territorio perso per creare un sistema tattico-operativo efficiente, oltre alla scrematura dei comandi imposta dalla guerra. Senza la guerra l'efficienza militare sovietica sarebbe rimasta a livelli di sussistenza.

    In linea generale penso tu abbia ragione, ma considerata la situazione russa nel 1938 e nel 1941 si può notare un miglioramento; almeno i russi stavano provando a capire cosa facevano i tedeschi e a mettersi al pari nell'equipaggiamento. La stessa cosa potrebbe valere per il 1941-1944.
     
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  13. Graaf Helmut Von Moltke
     
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    CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 18/9/2011, 17:29) 
    Questo può essere vero, però ad esempio liddel hart scrive: "nel 1942 ogni esercito sapeva come neutralizzare un attacco blitzkrieg; il problema era che non avevano imparato a farlo prima".
    Ora, se i russi avessero avuto modo di osservare il modo di far la guerra tedesco per altri due/tre anni non è impossibile che sarebbero stati un po' più preparati.

    Ti farà piacere sapere che Liddell Hart si sbaglia e che, come ti ho detto recentemente, il suo valore come storico è stato ridicolizzato da più parti. A dimostrare che non era così ci sono tra l'altro vari esempi: condotta inglese nella battaglia di Alam Halfa descritta nella mia tesi di laurea che tu possiedi e la campagna estiva del fall blau.
    Ne i russi ne gli inglesi, per non parlare degli americani, avevano compreso che la Panzerwaffe, la dottrina tedesca ormai maturata nel 1941-1942, non era semplice blitzkrieg, ma una versione primitiva della moderna cooperazione interforze, con una stretta coordinazione carri-fanteria-artiglieria-forze aeree. Questa cosa aveva richiesto un decennio di studi e sviluppo per maturare, in cui le idee di Guderian furono solo un passo e forse nemmeno il più importante (Corum - Le origini del blitzkrieg. Hans Von Seck e la riforma militare tedesca). Ci hanno messo 10 anni di analisi dopo la guerra e milioni di pagine di ricerche per capire come funzionasse davvero la condotta operativa e tattica delle forze tedesche, di certo i russi non ci sarebbero riusciti in 3 anni, da dietro la cortina imposta dalla NKVD alle forze armate e con l'ottusità del loro alto comando prima dell'ascesa di Zukov.

    CITAZIONE
    In linea generale penso tu abbia ragione, ma considerata la situazione russa nel 1938 e nel 1941 si può notare un miglioramento; almeno i russi stavano provando a capire cosa facevano i tedeschi e a mettersi al pari nell'equipaggiamento. La stessa cosa potrebbe valere per il 1941-1944.

    E su questo che ti sbagli, prima delle purghe i sovietici stavano sviluppando una loro dottrina militare, quella della difesa in profondità, che sarebbe stata efficiente (forse) contro la condotta tedesca. Dopo le purghe tutto questo è rimasto congelato e ad essere rinnovati sono stati solo gli equipaggiamenti, mentre si era tornati indietro quanto a dottrina dato che come saprai le divisioni corazzate erano state sciolte a vantaggio di brigate indipendenti impiegate nei corpi d'armata di fanteria.
    10.000 carri è il numero approssimato di quelli considerabili efficienti rispetto agli omologhi tedeschi, cioè la serie BT, le ultime versioni del T-26, T-34, KV-1 e 2. Se proprio ci vogliamo mettere tutta la cifra si arriva tra i 18.000 e i 22.000 carri (il che porta la superiorità sovietica a 6-7 a 1)


    Edited by Graaf Helmut Von Moltke - 18/9/2011, 18:03
     
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  14. Jacopo Vibio Frentano
     
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    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    Infine quanto alla combattività è acclarato che nelle fasi iniziali della campagna (giugno - dicembre 1941) i soldati sovietici cedevano facilmente terreno o fuggivano a causa della scarsa fiducia nel sistema politico in cui vivevano. In seguito le cose cambiarono anche grazie ai massacri dei tedeschi nei territori occupati, ma nel corso dell'anno successivo la combattività delle truppe rimase bassa perchè erano trattate con scarso rispetto dagli ufficiali politici e condotte male da quelli militari.
    Solo nel 1943 con una profonda revisione del sistema di formazione di ufficiali e sottufficiali, nuove tecniche nell'addestramento, unità ad un cambio di atteggiamento da parte del regime riguardo la propaganda e il trattamento della truppa, le cose cambiarono. Anche in questo caso quindi fu la guerra a rendere combattive le truppe sovietiche.

    A me risulta che, al contrario degli occidentali, quando i russi si trovavano accerchiati spesso e volentieri continuavano a combattere, il che spiega l'elevato numero di perdite tedesche anche nelle prime fasi dell'operazione barbarossa.
    Vista e considerata la normale reazione degli eserciti della seconda guerra mondiale quando travolti da un attacco blitzkrieg, i russi combatterono molto bene sin dall'inizio della campagna, per quanti potessero scappare o arrendersi.

    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    In sintesi, niente guerra = niente efficienza militare sovietica = niente capacità di fermare ai confini l'invasione tedesca.

    Io non ho parlato di capacità di fermare ai confini l'invasione tedesca. Ma non vedo come il margine di possibilità tedesca di abbattere la russia potesse migliorare rispetto al 1941.

    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    E' cosa risaputa che fino all'attacco giapponese a Pear Harbour l'opinone pubblica americana era divisa a metà tra isolazionisti e interventisti.

    Insomma. Un sondaggio di pochi mesi prima di pearl harbour mostra come la quantità di americani favorevoli alla guerra con la germania fosse raddoppiato dall'inizio del conflitto. Un altro mostra come fosse molto alta la percentuale degli americani che avrebbero preferito una vittoria russa rispetto ad una tedesca.
    Ma questo conta fino ad un certo punto. Il crescente aiuto americano alla Gran Bretagna aveva portato anche nella storia reale tedeschi e americani sull'orlo della guerra, e non vedo come i tedeschi avrebbero potuto rimanere neutrali con un'america sempre più intenzionata (e di sicuro roosevelt lo era: basta dare un occhiata ai suoi discorsi da quello della quarantena a quello di Charlottesville, alle sue operazioni ai limiti della legalità per opporsi ai tedeschi) a tenere a galla gli inglesi e a impedire ai tedeschi di prendere possesso dell'atlantico nel caso in cui la Germania avesse dovuto portare avanti una guerra aeronavale contro l'Inghilterra per piegarla riducendola alla fame.
    Anche ammesso che hitler non si fosse fatto prendere da uno dei suoi attacchi e non dichiarasse guerra gratuitamente agli usa dopo qualche sottomarino affondato, la crescente tensione fra americani e tedeschi nell'atlantico l'avrebbe reso pressochè impossibile da evitare.
    Ancora, l'inghilterra non aveva bisogno di essere invasa per essere piegata. Un Regno Unito che vede l'egitto occupato, la sua gente ridotta alla fame, le sue risorse calare vistosamente, le sue città progressivamente distrutte, sarebbe stata altrettanto convincente per un presidente come Roosevelt per convincere gli americani di stare combattendo una guerra difensiva.
    Ma sopratutto il giappone: vista e considerata la politica americana di cercare ad ogni costo lo scontro col giappone, non credo che i giapponesi sarebbero rimasti neutrali; piuttosto avrebbero cercato una qualche rassicurazione con i russi e poi avrebbero fatto quello che hanno fatto in realtà: attaccare gli usa.
    Al che, non vedo come hitler, conoscendo la sua psicologia, potrebbe tenersi fuori dal conflitto, che ormai anche lui ritiene inevitabile, con gli americani che appoggiano il suo nemico in europa.
    Segue che il giappone viene fatto a pezzi in qualche anno, mentre gli americani continuano a sostenere l'inghilterra, e logorano la macchina da guerra tedesca (e non dimentichiamo che una mobilitazione per una guerra contro gli occidentali, una guerra navale, aerea, e in luoghi lontani dall'est europa avrebbe reso più difficile ai tedeschi prepararsi per sconfiggere la russia anni dopo).
    Intanto la russia si prepara, con tutte le deficienze che hai elencato, eppure...

    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 17:45) 
    10.000 carri è il numero approssimato di quelli considerabili efficienti rispetto agli omologhi tedeschi, cioè la serie BT, le ultime versioni del T-26, T-34, KV-1 e 2. Se proprio ci vogliamo mettere tutta la cifra si arriva tra i 18.000 e i 22.000 carri (il che porta la superiorità sovietica a 6-7 a 1)

    Per quanto ne sapevo io, i russi avevano nei distretti occidentali nemmeno quindicimila carri armati (su un totale di 23.000). Pensare che di questi 10.000 fossero alla pari o migliori di quelli tedeschi contrasta con ogni nozione che io abbia letto al riguardo (che si può riassumere così: si, stavano arrivando i nuovi modelli, ma all'invasione erano ancora una percentuale non decisiva, mentre quelli precedenti erano inferiori a quelli tedeschi).
    Non dico che non possa essere. dico che mi sembra strano.


    In generale, ripeto ancora: ritengo improbabile che i russi stessero completamente immobili senza capire assolutamente niente di quello che facevano i tedeschi per tre anni.
    Specie visto che stalin sapeva che la guerra sarebbe arrivata "War with Germany is inevitable. If comrade Molotov can manage to postpone the war for two or three months that will be our good fortune, but you yourselves must go off and take measures to raise the combat readiness of our forces".

    Una unione sovietica che si prepara per tre anni ad un conflitto che si aspetta è di sicuro molto meglio equipaggiata a combatterlo rispetto ad una che viene attaccata di sorpresa mentre è ancora impegnata nel cambiamento.
    Visto come è andata barbarossa nella realtà, non vedo come la germania potesse in qualsiasi modo avere la meglio anni dopo (aggiungendo che con tutta probabilità avrebbe avuto anche gli usa contro, e niente più giappone, polverizzato in precedenza).
     
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  15. Graaf Helmut Von Moltke
     
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    CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 18/9/2011, 18:02) 
    a me risulta che, al contrario degli occidentali, quando i russi si trovavano accerchiati spesso e volentieri continuavano a combattere, il che spiega l'elevato numero di perdite tedesche anche nelle prime fasi dell'operazione barbarossa.
    Vista e considerata la normale reazione degli eserciti della seconda guerra mondiale quando travolti da un attacco blitzkrieg, i russi combatterono molto bene sin dall'inizio della campagna, per quanti potessero scappare o arrendersi.

    Farsi ammazzare non significa saper combattere. E dovresti considerare che per ogni russo morto durante barbarossa circa 4 sono stati presi prigionieri. Dato che non mi pare per niente poco rilevante. All'inizio della campagna i russi che potevano arrendersi lo facevano, quelli che non potevano morivano.



    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    Io non ho parlato di capacità di fermare ai confini l'invasione tedesca. Ma non vedo come il margine di possibilità tedesca di abbattere la russia potesse migliorare rispetto al 1941.

    Semplice, mentre l'efficienza tedesca cresce quella russa rimane uguale, questo migliora il margine a parità di risorse. Dato che col tempo le risorse di entrambi rimangono costanti per i limiti strutturali del sistema militare di entrambi i paesi non vedo come possa cambiare la situazione.




    CITAZIONE (Graaf Helmut Von Moltke @ 18/9/2011, 14:40) 
    Insomma. Un sondaggio di pochi mesi prima di pearl harbour mostra come la quantità di americani favorevoli alla guerra con la germania fosse raddoppiato dall'inizio del conflitto. Un altro mostra come fosse molto alta la percentuale degli americani che avrebbero preferito una vittoria russa rispetto ad una tedesca.
    Ma questo conta fino ad un certo punto. Il crescente aiuto americano alla Gran Bretagna aveva portato anche nella storia reale tedeschi e americani sull'orlo della guerra, e non vedo come i tedeschi avrebbero potuto rimanere neutrali con un'america sempre più intenzionata (e di sicuro roosevelt lo era: basta dare un occhiata ai suoi discorsi da quello della quarantena a quello di Charlottesville, alle sue operazioni ai limiti della legalità per opporsi ai tedeschi) a tenere a galla gli inglesi e a impedire ai tedeschi di prendere possesso dell'atlantico nel caso in cui la Germania avesse dovuto portare avanti una guerra aeronavale contro l'Inghilterra per piegarla riducendola alla fame.
    Anche ammesso che hitler non si fosse fatto prendere da uno dei suoi attacchi e non dichiarasse guerra gratuitamente agli usa dopo qualche sottomarino affondato, la crescente tensione fra americani e tedeschi nell'atlantico l'avrebbe reso pressochè impossibile da evitare.
    Ancora, l'inghilterra non aveva bisogno di essere invasa per essere piegata. Un Regno Unito che vede l'egitto occupato, la sua gente ridotta alla fame, le sue risorse calare vistosamente, le sue città progressivamente distrutte, sarebbe stata altrettanto convincente per un presidente come Roosevelt per convincere gli americani di stare combattendo una guerra difensiva.
    Ma sopratutto il giappone: vista e considerata la politica americana di cercare ad ogni costo lo scontro col giappone, non credo che i giapponesi sarebbero rimasti neutrali; piuttosto avrebbero cercato una qualche rassicurazione con i russi e poi avrebbero fatto quello che hanno fatto in realtà: attaccare gli usa.
    Al che, non vedo come hitler, conoscendo la sua psicologia, potrebbe tenersi fuori dal conflitto, che ormai anche lui ritiene inevitabile, con gli americani che appoggiano il suo nemico in europa.
    Segue che il giappone viene fatto a pezzi in qualche anno, mentre gli americani continuano a sostenere l'inghilterra, e logorano la macchina da guerra tedesca (e non dimentichiamo che una mobilitazione per una guerra contro gli occidentali, una guerra navale, aerea, e in luoghi lontani dall'est europa avrebbe reso più difficile ai tedeschi prepararsi per sconfiggere la russia anni dopo).
    Intanto la russia si prepara, con tutte le deficienze che hai elencato, eppure...

    Questo dato da per scontato che la campagna degli U-Boot tedesca riesca a condurre alla fame la gran bretagna. Se i tedeschi non attaccano la russia nel 1941 non possono impostare i programmi di rilancio degli U-Boot nel 1942 e quindi non possono portare alla fame la gran bretagna. Che poi come ha puntualizzato Clay Blair nella WWII non è vero che gli U-Boot hanno rischiato di rivelarsi decisivi. Inoltre se gli USA impiegano le loro forze navali in massa contro il Giappone e non anche per la difesa dei convogli britannici (cosa scontata se sono in guerra solo contro Tokyo) non vedo come possa avvenire una dichiarazione di guerra tedesca. La quale è stata fatta prevalentemente su pressione della Kriegsmarine su Hitler e non per una iniziativa di quest'ultimo per rispondere al crescente coinvolgimento americano nell'atlantico. Ma se la flotta americana è impegnata contro il Giappone a eseguire il War plan orange (perchè nella tua ipotesi Pearl Harbour non c'è stata), chi difende i convogli inglesi?
    E se gli U-Boat non sono così numerosi come fa la Gran Bretagna ad andare in crisi suscitando la pietà degli Yankee?
    Non va così e gli inglesi continuano a vedersela da soli, mentre la U.S. Navy le prende dai Giapponesi per i primi sei mesi di campagna nel pacifico, rafforzando l'odio degli americani per i musi gialli e distraendoli dai nazisti. Infine se gli americani non bombardano il Reich nel 1941-1943 come fa l'industria tedesca a trovare ostacoli alla sua espansione?
    Come fanno gli inglesi a vincere la guerra aerea sull'Europa senza il supporto americano?
    Non possono, quindi la posizione strategica tedesca si rafforza nel complesso, anche in vista di uno scontro con i sovietici.
     
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