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DioNero94.
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Buona sera signore e signori, fratelli e sorelle.
L'estate è finita, la scuola, l'università ed il lavoro ricominciati (da un pezzo).
Colgo l'occasione per chiamare all'appello tutti i cittadini censiti e per aprire un po' di dibattito circa Res Publica, la sua situazione, le sue prospettive, le nostre aspettative, l'imminente AC e non solo.
Orsù cittadini, diteci cosa volete per Res, cos'è per voi.
Io per esempio, in questi anni, l'ho considerata la mia Casa: un posto, seppur virtuale, nel quale mi sentivo a mio agio ed in compagnia di gente che, come me, non solo ammirava Roma ma che aspirava ed aspira tutt'ora a riportare l'Italia sotto i vessilli della più grande Città che il Sole abbia mai visto sotto i suoi occhi.
Non solo, qui in res ho conosciuto gente molto diversa, non solo per provenienza o idee e questo ha contribuito molto alla mia crescita.
Nel futuro, per ora, spero di vedere il nostro progetto andare in porto, spero di governare e riportare al mondo quella che per me è veramente l'Italia, non questo ammasso di immondizia che ci ritroviamo.
Per l'AC? Sto definendo le mie idee, che già ho comunque.
Edited by Giulio Leone Aurelio - 20/9/2011, 01:11. -
Giulio Leone Aurelio.
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In questo momento, con il Senato sciolto, tutti i cittadini sono plebei, in grado di varcare le soglie dell'Assemblea Popolare, la casa del Popolo di Roma. Ma perchè non invitare ufficialmente anche il Principe? . -
DioNero94.
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Giusto, provvedo io stesso. . -
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Ringrazio il Tribuno della Plebe dell'invito fattomi 
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Marco Licinio Crasso.
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Presente!
Mah, sinceramente non vedo molto in salute Res Publica ma il motivo, del quale abbiamo discusso su Facebook io e Frentano, è principalmente la mancanza di entusiasmo del suo fondatore.
Ammettiamolo, Caio Giulio Aquila è sempre stato l'animatore, il filo conduttore, la vita stessa di Res Publica; mancando di entusiasmo lui, Res Publica stessa è venuta scemando.
Chiariamoci: se da un lato deve essere un motivo di tremendo orgoglio per Caio Giulio, è anche vero che una Res Publica traballante e sempre più morente non va assolutamente bene.
Ma, individuato il problema profondo, ci sono delle concause a questa odierna situazione?
Sembrerebbe effettivamente che Res Publica abbia le sue istituzioni, le sue leggi, il suo codice interno fatto di partiti, associazioni e quant'altro. Come mai allora assente il fondatore, tutto si riduce a un misero postare qualche sciocchezzuola laddove servirebbe vita?
Ebbene il vero problema sta nei CITTADINI. Non c'è serietà, non c'è voglia di fare, non c'è entusiasmo, non c'è, a mio modestissimo avviso neanche la cultura!
Sfido chiunque ad affermare che qualcuno di voi ha mai letto la nostra costituzione, sì forse il console in carica e sottolineo il forse, ma chi altro?
Il nostro non è un problema strutturale, le strutture ci sono, il nostro è un problema di popolo, il nostro seppur piccolo popolo, che non prende seriamente ciò che viene fatto e, privo della volontà, della fierezza e del senso del dovere dei nostri antenati, del sangue del loro sangue che ribolle nelle nostre vene, non si assume l'onore e l'onere di fare la propria parte.
Sinceramente non so come potrà andare a finire.
E' una mia idea che condivido assieme a Frentano e non deve suscitare scalpore. Dovrebbe sfavillare davanti a tutti dato che è più che palese.
Ma individuato il problema non deve venir meno la voglia di affrontarlo e risolverlo.
Non vedo però molte alternative, molte prospettive, se non roboanti e sagaci parole spese al vento.
No non credo che una AC possa servire a qualcosa, la nostra costituzione, come disse una volta Caio Giulio a me, è buona, anzi buonissima. L'unica cosa forse che per adesso possiamo sperare è un comizio romano reale a Roma.. -
Catiligola.
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Presente! sono nuovo, ho visto la micronazione un po' inattiva a dire il vero, ma ho buone aspettative a lungo termine . -
Giulio Leone Aurelio.
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Se è vero che Caio Giulio Aquila ha perso l'entusiasmo sarà vero che questo è successo perchè ha visto con il tempo cittadini sempre più svogliati. Non credo si possa mandare avanti una Comunità da soli e senza aiuto. Quindi se riconosciamo a lui una leadership morale dobbiamo ammettere che non l'abbiamo supportato a dovere.
E secondo me, se Res Publica SPQR non vive senza Aquila, allora è un organismo fantoccio, ed io sinceramente questo non lo credo. Sicuramente tra noi Aquila è uno dei migliori, ma tra noi ci sono ragazzi straordinari in grado di divenire dei veri uomini liberi. E chissà quanti altri la fuori non stanno aspettando altro che noi, che li troviamo, li coinvolgiamo e trasformiamo questa "cosa" nella casa dei Romani.
Io lessi la Costituzione non perchè ero costretto, ma perchè ne andavo fiero. Era magnifica, e lo è ancora adesso. Quando invitai Antonio, il miglior Ceriale che abbiamo mai avuto, a conoscere Res Publica, gli mostrai la Costituzione e gli dissi, "ci credi che l'hanno scritta dei ragazzi? E' una perla di scienza giuridica."
Quanti di noi sono Fieri di Res Publica, della Costituzione, di tutto quello che Aquila e Cicerone crearono e di tutto quello che NOI in quattro anni abbiamo prodotto e costruito?
Quando (ri)scopriremo la Bellezza di quello che facciamo allora (ri)tornerà anche l'entusiasmo.
Un comizio a Roma è sempre spendibile. Basta (ri)organizzarsi.. -
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I porporati Crasso ed Aurelio mi fanno commuovere.
Allora, Caio Giulio Aquila, lo ammetto, ho perso l'entusiasmo. Più che aver perso l'entusiasmo, ho perso la pazienza. Supponete di dover spingere un carro per anni. E lo fate con solerzia e dedizione. E ogni volta siete felice che altri lo spingano e poi quest'altri se ne distaccano. Ebbene, questo viavai crea delusione.
Ora, aggiungo: la crescita c'é nella rivalità. Nel conflitta. Nella competizione. Abbiamo perso tutto ciò. Perché non sappiamo reggere nulla di tutto ciò. E perché mancano obiettivi per cui competere.
Ritroviamo delle finalità per cui competere. E delle squadre pronte a gareggiare. E Res Publica riparte come un mostro: però finché tutti parliamo e nessuno si mette a leadership di un progetto di indirizzo, a cui sicuremanente qualcun'altro farà gara, io stesso, qui non si va da nessuna parte.
Nell'immobilità c'é solo stagnazione. Per andare avanti bisogna alzarsi e dire: ebbene, cosa posso fare oggi?. -
Francesco Paoletti.
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Ragazzi io sono presente, sono qui, insieme a voi per cercare di far riprendere vita alla Nazione. Recentemente non sono stato presente come avrei voluto, ma ora sono di nuovo qui in forze per aiutare te, Aquila, e tutti voi altri a spingere questo carro. . -
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Io ci risono... !!! . -
DioNero94.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Bene bene, tutti assenti tranne Crasso, che ha detto "presente".
Sul piano reale cosa vorreste fare? Un commento a caldo della situazione generale del paese, dopo tutti gli ultimi declassamenti.
Voi cosa fareste se foste al governo?
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Marco Licinio Crasso.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Bene bene, tutti assenti tranne Crasso, che ha detto "presente".
CITAZIONESul piano reale cosa vorreste fare? Un commento a caldo della situazione generale del paese, dopo tutti gli ultimi declassamenti.
Voi cosa fareste se foste al governo?
Sul piano reale per Res Publica? Questo convegno, questa riunione
Dei declassamenti non mi importa più di tanto.
Che delle agenzie finanziarie oltreoceaniche abbiano stimato il nostro livello di affidabilità da A+ a A poco mi importa, l'economia è fatta da beni concreti da scambiare, è fatta dalle persone, dalla fiducia e dalla speranza di poter avere un futuro migliore, di tutto questo Standard and Poor non tiene conto ma farà la differenza.
Noi non siamo la Grecia, non ci sarà un default in Italia, abbiamo molte energie noi italiani, dobbiamo avere solo un governo migliore.
Se fossi al governo la prima cosa che farei sarebbe rivedere la manovra economica, cedere meno alle pressioni di Bruxelles avendo uno sguardo attento e lucido sulla vera realtà del paese che guido e cercherei di aumentare la credibilità in modo tale da frenare l'attacco della speculazione e consolidare l'accesso al credito bancario per le imprese.
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DioNero94.
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Ricordiamoci che Standard and Poor è antendibile quanto il mio mignolo sinistro nel prevedere il meteo.
Comunque anch'io cercherei di non cedere, distribuirei i sacrifici facendo anche una patrimoniale e costringendo la Chiesa a pagare almeno l'ici.
Poi tenterei di fare un minimo di patrimonio vs debito, almeno da pagarci gli interessi. Dopo aver recuperato credibilità continuerei ad investire sul futuro dell'Italia, sulla ricerca e tutti i settori avanzati. Magari tenterei di rendere aziende come la Olivetti la punta di diamante in ambito tecnologico del Paese.
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L'adunata dei Cives |
