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La Comunitas e la Res Publica
Dibattito sull'evoluzione concettuale del nostro progetto
Apro questo dibattito,
restituendo un po' la Scuola Palatina al suo compito originario di circolo aperto al dibattito, confronto e crescita del cittadino.
Oggi, parto dalle parole del Console Aurelio: la differenza tra Comunitas e Res Publica.
Res Publica è stato finora un concetto base del nostro progetto, nato dall'idea di una "cosa di tutti", democpratica ed aperta alla partecipazione, quale emanazione politica ed ente esponenziale di collettività, che ha trovato un'affermazione solenne nell'ultimo comma dell'art.10 della nostra Costituzione.
Ma adesso, nella speculazione filosofica del nostro fluire, è entrato il termine Comunitas: cos'é la Comunitas? Cosa può significare? Che sviluppo può avere?
Io sono molto ottimista: è quel salto, che con tanto amore cercavamo da tempo.. -
Jacopo Vibio Frentano.
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cosa intendi per comunitas? chi ne ha parlato? . -
Giulio Leone Aurelio.
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Andiamo bene! xD ti dice niente la Comunità Politica Romana?. -
Jacopo Vibio Frentano.
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Ah si ora ricordo.. -
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Bravissimi. Mi piacerebbe sentirvi sproloquiare: no grossi discorso, ma nella forma del fluire di un semplice dialogo. . -
Marco Licinio Crasso.
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Ma adesso, nella speculazione filosofica del nostro fluire, è entrato il termine Comunitas: cos'é la Comunitas? Cosa può significare? Che sviluppo può avere?
Io sono molto ottimista: è quel salto, che con tanto amore cercavamo da tempo.
Beh, la Comunitas è il consorzio di persone e di forza di volontà che stiamo instaurando tra di noi.
Riguardo lo sviluppo non saprei, abbiamo cercato di codificarlo più volte anche con l'associazione Giovane Roma ma mai abbiamo saputo ben concepire e codificare quanto facciamo.... -
RomulusLupus.
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Ritengo che la comunitas, oltre ad essere un valido movimento culturale e politico, debba essere anche e soprattutto una grande famiglia composta da buoni fratres e sorores che si pongano gli stessi obiettivi e li portino a termine insieme. Tutto ciò in piena linea con uno spirito Romano che pur restando fedele alla tradizione ed ai relativi valori del "mos maiorum" sia privo delle eccessive lotte intestine che hanno condotto all'inesorabile declino della repubblica romana. . -
Giulio Leone Aurelio.
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Una grande famiglia, in pratica. Abbiamo cercato di codificarla troppe volte e darci delle regole, forse basta essere quello che siamo, noi da sempre siamo una comunità. . -
Marco Licinio Crasso.
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Una grande famiglia, in pratica. Abbiamo cercato di codificarla troppe volte e darci delle regole, forse basta essere quello che siamo, noi da sempre siamo una comunità.
Sì ma una comunità si da dei principi ben codificati, e degli obiettivi precisi, questo a me sembra che manchi. -
RomulusLupus.
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Sarebbe interessante un codice di principi, basato sul mos maiorum ma sempre tenendo conto dell'epoca in cui viviamo. Non siamo certo cavalieri dell'ordine del templio, ma se il mondo va a rotoli è anche perchè mancano dei principi. Basterebbe riproporre in chiave moderna, come dissi tempo fa, i mores maiorum, tenendo comunque conto dell'aspetto umano di noi tutti e non dimenticandoci che, come detto prima, siamo una grande famiglia. Comunque se ne discuterà in AC insieme al delineamento chiaro dell'obiettivo e ad un regolamento interno che sarà in ogni caso utile e necessario. .
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