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Ad ogni modo se iniziamo a lavorare . -
Caio Fabio Massimo.
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Non sono d'accordo con le visioni di Lupus e Simone, perchè ciò che state dicendo è di fatto un rinnegamento di quello su cui abbiamo lavorato finora, come dire "abbiamo giocato, ora iniziamo a fare le cose serie", ecco questo atteggiamento secondo il mio punto di vista è sbagliato, dobbiamo partire da ciò che abbiamo costruito finora per contestualizzarlo e renderlo produttivo, ma questo non significa dire che il senato deve essere debellato perchè fa ridere e quindi lo chiamiamo consiglio di amministrazione, semplicemente il senato è l'anima dell'idea di Roma e deriderlo è abbattere un pilastro dell'idea che ci è tanto cara.
Leggendo, corregimi se sbaglio, un'idea di Aquila che io condivido, ovvero portare avanti un'associazione politica-culturale basata sull'idea dello stato della Res Publica che continua ad avere le proprie istituzioni.
Passando alla costituzione/statuto secondo me visto quello che vi ho premesso bisogna farla lunga e votata, l'unico dubbio mi viene sulla rigidità e sulla flessibilità, perchè da un lato una costituzione rigida evita modifiche su leggi che devono essere la base indiscutibile, mentre dall'altro una costituzione flessibile permette la modifica a seconda dell'evoluzione che avrà il progetto.
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RomulusLupus.
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Sono d'accordo per la costituzione lunga e votata ma direi flessibile. . -
Maximus Seiano Conti.
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Io preferisco lunga, votata e rigida. . -
Caio Fabio Massimo.
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Vogliamo continuare? . -
RomulusLupus.
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Appunto! dai signori! . -
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Io sono sempre qui.
La mia idea è un testo fondamentalmente che si suddive su un istituzione Nazionale che non si differenzi troppo da ora. Salvo che 1) Le istituzioni sono reali; 2) Sono territoriali;
Cioè? Se si elegge un Senato, quando questo si convoca, si convoca REALMENTE in un posto fisico. Idem per l'Esecutivo.
E territoriali? Che sono eletti tra le comunità.
Per le strutture locali? Le immagino libere associazioni con liberi statuti. Che si federano liberamente all'organizzazione nazionale.. -
~Jegan.
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CITAZIONELa mia idea è un testo fondamentalmente che si suddive su un istituzione Nazionale che non si differenzi troppo da ora. Salvo che 1) Le istituzioni sono reali; 2) Sono territoriali;
Cioè? Se si elegge un Senato, quando questo si convoca, si convoca REALMENTE in un posto fisico. Idem per l'Esecutivo.
E territoriali? Che sono eletti tra le comunità.
Per le strutture locali? Le immagino libere associazioni con liberi statuti. Che si federano liberamente all'organizzazione nazionale.
Aquila mi trovi d'accordissimo... tra l'altro ogni movimento politico o anche associazione è composta da organi di diversa natura e con diversi compiti, sia a livello nazionale sia a livello regionale. Ritengo quindi che il Senato, simbolo di Roma, debba restare l'organo principale di deliberazione a livello nazionale, a prescindere che si vada a realizzare un partito, un movimento o una semplice associazione.
Sulla Costituzione o Statuto, in qualunque modo lo vogliate chiamare... la cosa che mi interessa è che sia rigida. Il resto lo trovo relativo, ma la rigidità è una condizione fondamentale per la serietà di qualsiasi progetto. Regole, ecco la parola chiave.. -
Caio Fabio Massimo.
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Perfetto Aquila proprio quello che intendevo io, forse detto in modo sbagliato 
Comunque direi di poter iniziare con la votazione ufficiale riguardo il tipo di costituzione seguendo i parametri: rigida o flessibile; lunga o corta; votata o concessa.
Che ne dice il presidente?. -
RomulusLupus.
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Sono concorde con il modello proposto da Aquila. Jegan, un problema che riguarda la rigidità è che purtroppo non possiamo mai conoscere in anticipo certi imprevisti e se le regole sono troppo ferree rischiano di divenire un ostacolo. . -
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Dipende su cosa si è rigidi. Io sono d'accordo di imbrigliare principi ecc.. in modo di renderli sacri ai nostri occhi. Se siamo RES PUBLICA non saremo mai CELTIKA. Non so sei mi sono spiegato.
P.S. Chiedo ad Aurelio e Simone di dimettersi dal loro incarico. Stiamo facendo la fine di Vitla. ABBIAMO bisogno di un governo attivo mentre l'AC lavora, sennò qui MUORE tutto.. -
~Jegan.
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Allora la rigidità non implica impossibilità di modificare certe regole, esclusi ovviamente i principi fondamentali in cui ci riconosciamo. Semplicemente sono necessari dei meccanismi più complessi per modificare le norme contenute nel testo principale di riferimento... ma ritengo ciò fondamentale altrimenti basterebbe una semplice maggioranza semplice e approssimativa per cambiare e sconvolgere il contenuto. . -
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La rigidità è una garanzia, non uno ostacolo. Non facciamo i Berluscones 
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RomulusLupus.
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No, per favore non nominarlo, che altrimenti arriva davvero e poi ti scalza dal tuo posto di princeps per diventare imperatore ahahahha....comunque scherzi a parte...ok, vada per la rigidità allora.
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Maximus Seiano Conti.
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Nel nostro statuto dobbiamo mettere al bando il PDL così come nella costituzione italiana è stato messo al bando il partito fascista
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