STATUTO DEFINITIVO RES PUBLICA

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    Romano

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    STATUTO PER GLI AFFRATELLATI
    NELLA
    RES PUBLICA




    “…di tutte le cose misura è l'uomo, di quelle che sono, per ciò che sono,
    di quelle che non sono per ciò che non sono”

    Protagora





    La Res Publica




    La Res Publica è la fratellanza di tutti i Romani che credono nel progresso e nel dovere; i quali, convinti che i Popoli e le Genti sono chiamate ad essere un unico stato ed un'unica Res Publica nel segno dell'universalità e della romanità, si uniscono in associazione, consacrando con l'unità di pensieri ed azioni il sogno di restituire al mondo Roma, quale unione di nazioni libere ed eguali, Una, Indipendente, Sovrana, Universale e Romana.



    Il valore di Roma





    Roma è un sogno ed una scelta: essa è Universale ed ad essa possono unirsi tutti i popoli, le genti, le persone che credano nel sogno Romano di un mondo unito, libero e civile.
    Essa è la culla della giustizia, della libertà, della civiltà e della cultura, le quali saranno i valori fondamentali di un mondo che volontariamente fa di Roma un simbolo d'unità e pace.
    Roma non è di una sola stirpe: essa appartiene a tutti ed appartiene a se stessa.
    Tutti i popolo non abbiano da temere da essa, perché in essa essi stessi si riconoscono, in quanto essa si eleva a simbolo della stessa umanità.



    Basi e Fini dell'Associazione




    La Res Publica si prefissa di perseguire l'ideale Romano, propagandare i fondamentali della civiltà romana e servire il bene comune del proprio popolo.
    Essa pone la propria forza nella lealtà e fedeltà dei propri membri, i quali sono affratellati e sono fratelli in essa.
    Essa è l'avanguardia di un nuovo mondo che guarda al passato senza dimenticare il presente e che volge i propri occhi al progresso ed al dovere per essere certa di avere un più splendido futuro.
    Il suo fine dichiarato è la Rivoluzione: la quale, da considerarsi quale espressione concettuale, persegue una attività politica, che pur essendo all’interno della legalità e della democrazia, esprime una rivoluzionarieità intrinseca, che si esprime sotto tre aspetti, in quanto è sia una Rivoluzione Culturale, sia una Rivoluzione Sociale e sia una Rivoluzione Politica.
    Una Rivoluzione Culturale in quanto si propone di rinnovare la Cultura e di far riemergere il suo valore, in quanto considerata tappa fondamentale della formazione, crescita e realizzazione dell'Uomo.
    Una Rivoluzione Sociale in quanto suo obiettivo è la rinascita della società come insieme unito ed armonico di individui, che coesistono e coabitano per raggiungere assieme il fine comune della Felicità.
    Una Rivoluzione Politica in quanto si prefigge di rinnovare politicamente la collettività, puntando ad elevare il merito effettivo dell'Uomo e delle sue capacità al servizio dello Stato.
    La Res Publica è: Universale, Repubblicana, Meritocratica, Democratica, Unitaria.
    - Universale: perché la base del messaggio Romano è l'Universalità. Il messaggio Romano è indirizzato verso chiunque voglia accoglierlo su un piede di totale uguaglianza.
    - Repubblicana: in quanto crede che solo nella Repubblica possano esprimersi i massimi valori civili della società e che solo quanto la collettività è appartenenza di tutti essa può avere massimo interesse a progredire.
    - Meritocratica: in quanto solo il merito ed il potere del merito riconosciuto quale virtù e reso tale può essere l'unico metro di giudizio per mezzo del quale giudicare l'Uomo, partendo dal giusto piano paritario a cui ognuno ha diritto.
    - Democratica, dacché tutte le deliberazioni della stessa vengono prese seguendo modelli di dialettica democratica, attraverso il confronto e la partecipazione di tutti alle scelte della fratellanza;
    - Unitaria: perché solo l'unità degli intenti rende giustizia all'unità dell’apostolato degli affratellati ad essa. E nell'unità bisogna che si svolga l'azione che tutti i membri della congregazione hanno in animo di condurre e portare avanti.
    Infine, la Res Publica si configura non come partito o fazione, ma come credenza ed apostolato, precursore di un credo e religione, quella Romana, di cui essa dovrà gettare la prima pietra.
    Il suo principio ispiratore è l’ Umanesimo, per cui ritiene che di ogni cosa è misura l’uomo e che ogni cosa debba essere basata sull’idea che alla base d’ogni cosa vi è la comunanza della condizione umana e la sua dignità, valori imprescindibili che si è esprimono nel concetto di Comunità, ove questi si dispiegano, e dove egli esercita il diritto e la libertà massima, cioè quella politica.



    Mezzi e Ruolo dell'Associazione




    La Res Publica non costituisce partito o organizzazione politica, fa riferimento a qualsivoglia forza politica.
    Esso è una fratellanza e comunità ove gli affratellati alla Res Publica si riconoscono ed a cui fanno riferimento per condurre la loro attività civica, culturale, sociale e politica.
    L’attività, il lavoro, la nobiltà d’animo che da esso deriva e libertà, in quanto libero è solo colui che lavora ed umanizza il mondo, sono il mezzo essenziale con cui si esplica il lavoro della fratellanza.
    L’alta politica è la sua massima ispirazione, in quanto tutti quanti gli affratellati, convinti di perseguire un fine nobile e preso l’incarico del loro apostolato, si danno da fare per portare avanti la missione prefissata.
    Il ruolo della comunità non è quella di costituire quindi un contenitore o di far guerra alle altre forze o di concorrere in campagna aperta contro altri, bensì quello di esser punto di riferimento continuo e costante per una buona politica e di lavorare per un futuro migliore.
    La Cultura e lo sviluppo della cultura è altro suo mezzo, non meno importante, così come l’attività civile, per mezzo della partecipazione ai momenti sociali che derivano dalla cittadinanza, ed il volontario, quale espressione massima degli obblighi di solidarietà umana.



    Simboli dell'Associazione




    Simbolo dell’associazione è l’Aquila di Roma, la quale non è aggressiva, ma guarda con la sua maestosità il continuo lavoro umano.
    Il colore è il rosso, perché esso rappresenta il lavoro, la passione, il sangue, tutto quello che viene speso in nome dell’idea e del popolo.




    Organi dell'Associazione




    Sono organi dell'associazione: la Direzione Nazionale delle fratellanze territoriali, il Senato onorifico dei Fratelli Illustri e l’Esecutivo Nazionale.

    - Direzione Nazionale delle Fratellanze Territoriali

    La Direzione Nazionale delle Fratellanze Territoriali è l’organo sovrano dell'associazione ed è composta da tutti i delegati ivi assisi la cui assegnazione è decisa proporzionalmente secondo un preciso e successivo regolamento interno.
    Essa ha potere deliberativo, vincolante per l’Esecutivo, elegge i due Portavoce Nazionali, appone la fiducia all’operato dello stesso, ha potere di veto sulla nomina dei membri degli altri organi decisionali e vi è obbligo di consultarla per le decisioni di natura finanziaria che eludono l'ordinaria amministrazione.
    La partecipazione l’Assemblea è riservata ai soli Fratelli Associati delegati che hanno correttamente pagato la quota di partecipazione.
    Non è possibile farsi sostituire da altri, partecipando così alle fasi deliberanti, e la sua convocazione avviene per mezzo o del Presidente o per mezzo della maggioranza dei territori o dei 2/3 dei Fratelli Associati delegati a tal ruolo.
    E’ presieduta dal Presidente o dal Vice-presidente o da un delegato da parte del primo o dal più anziano dei presenti.
    La Direzione si impegna ad organizzare almeno una seduta annuale.

    - Il Senato onorifico dei Fratelli illustri

    Il Senato onorifico dei Fratelli illustri è l’assemblea onoraria formata presieduta dal Principe del Senato, ivi eletto a maggioranza assoluta, e composta da 8 Senatori, scelti tra Fratelli illustri che si sono impegnati a lungo per la crescita dell’organizzazione e che vantano grandi meriti e grandi onori in essa.
    Esso esprime solo deliberazioni consultive non vincolanti per quanto concerne le scelte politiche dell’associazione.
    Viene convocato in forma di organo di garanzia per quanto concerne le procedure ed il tesseramento, organo giudicante nel caso di gravi violazioni dello statuto denunziate presso di esso e neutrale in caso di problemi interpretativi delle norme della fratellanza.
    Le sanzioni che può infliggere devono essere motivate e possono essere esclusivamente quella dell’espulsione dell’affratellato, della sospensione dall’ufficio, dell’annullamento dell’atto.
    Il suo mandato dura tre anni, periodo contato singolarmente per ogni senatore e non come assemblea nel suo insieme. L’ufficio non è né cedibile, né sostituibile. I suoi membri vengono eletti o tutti in un’unica seduta, qualora nessuno sia decaduto prima ed il loro mandato abbia medesima decorrenza, o in fasi diverse o alterne qualora si abbia diversa decorrenza dei termini del mandato.
    Il Senato si impegna ad organizzare almeno una seduta ogni 18 mesi.


    - L'Esecutivo

    L'Esecutivo è l'organo amministrato ed esecutivo dell'associazione.
    Il suo mandato è di due anni e viene eletto a maggioranza assoluta dei votanti dalla Direzione Nazionale in una speciale seduta apposita definita Congresso.
    E’ presieduto dai Portavoce Nazionali, detti anche Consoli, che presiedono un anno ciascuno l’Esecutivo, fungendo quello di riserva da vice.
    Costoro sono i massimi rappresentanti dell'associazione ed hanno l'onere di guidare e governare l'intera Res Publica nelle sue scelte politiche ed in tutte le sue attività.
    Nominano un Esecutivo, che deve essere dotato di fiducia da parte dell'Assemblea Generale e che è formato da:
    - Responsabile dell’Organizzazione territoriale e del Fondo Comune, detto anche Questore;
    - Responsabile al Tesseramento ed alla Documentazione, detto anche Censore;
    - Delegato alla Giustizia, Legalità e Legislazione, detto anche Pretore;
    - Delegato all’Informazione, della Propaganda e delle Strutture Informatiche, detto anche Edile Ceriale;
    - Delegato all’Istruzione, Università e Ricerca, detto anche Edile Curule;
    L'Esecutivo ha diritto di partecipare a tutti le Assemblee, senza tuttavia possedere diritto di voto.
    Esso si impegna ad organizzare una seduta propria almeno due volte all’anno.




    Le Fratellanze Territoriali



    Chiunque si affratelli alla Res Publica ha diritto di fondare e di federarsi, a seguito di una delibera di approvazione da parte dell’Esecutivo, sempre impugnabile dalla Direzione, alla comunità romana.
    La comunità della Res Publica si risolve in una comunità di fratellanze territoriali federate ad una organizzazione nazionale.
    Ogni fratellanza territoriale ha per unità i dipartimenti provinciali statali, si dota da sé autonomamente di uno statuto e si impegna a rispettare sempre le delibere e le regole comuni dell’organizzazione nazionale nei limiti di un’ampia e larga autonomia.
    A loro volta si diramano in fratellanze comunali e si collegano in fratellanze regionali, sempre nel rispetto della comunità nazionale.
    Punti di riferimento, posti sotto la supervisione dell’Esecutivo e della Direzione, sono i Portavoce Territoriali, responsabili della gestione delle attività dell'associazione all’interno delle fratellanze romane provinciali.
    Una fratellanza territoriale si considera legittimata una volta svolto il primo Congresso, richiesto dal Comitato Promotore della suddetta organizzazione locale e deliberato dall’Esecutivo Nazionale.
    La perdita dello status di fratellanza territoriale avviene per provate irregolarità da parte dei Portavoce territoriali, per cessazione dell’attività all’interno del territorio o per espulsione deliberata con maggioranza dei due terzi da parte della Direzione Nazionale a seguito di azioni disonorevoli, fermo restando il diritto del membro stesso al contraddittorio ed ad impugnare la decisione dinanzi al Senato.



    Fondo comune e Bilancio




    Il fondo comune è costituito dall’insieme delle contribuzioni liberamente fatte dai Fratelli Associati stessi.
    Risorse patrimoniali ed economiche sono costituite da:
    - Contribuiti ordinari e straordinari dei membri;
    - Finanziamenti esterni;
    - Beni, immobili e mobili;
    - Contributi da terzi privati o pubblici;
    - Donazioni e lasciti;
    - Rimborsi:
    - Attività marginali di carattere commerciale e produttivo;
    - Ogni altro tipo di entrate;
    L’associazione si dota di un proprio fondo comune ai sensi dell’art 37 del c.c.
    Entro il 31 dicembre l’Assemblea approva il bilancio preventivo per il successivo anno, stabilendo eventuali quote associative.
    Entro il 30 gennaio di ogni anno l’Assemblea approva il rendiconto finanziario dell’esercizio precedente.



    Ammissione e Giuramento dei Fratelli associati




    Fratelli associati sono coloro che sottoscrivono l’iscrizione, in forma di Tesseramento, o se ammesso dalla Direzione anche di pre-tesseramento, stabilito dall’Associazione per un determinato anno.
    Possono essere fratelli associati della Res Publica tutti i cittadini e le cittadine della Repubblica Italiana.
    La Res Publica può conferire lo status di Fratelli Onorari a persone, enti o istituzioni che abbiano contributo in maniera determinante, con la loro opera od il loro sostegno ideale oppure economico, alla costituzione ed alla vita della stessa.
    L’ammissione al suo interno è subordinata alla sottoscrizione dell’iscrizione ed al suo accoglimento da parte della dirigenza dell’associazione.
    L’ottenimento della qualifica di Fratello Associato dà diritto a partecipare alla vita ed attività della Res Publica ed a frequentarne i locali, occuparne incarichi, ma conferisce il dovere di difendere il buon nome ed osservarne le regole.
    La perdita dello status di Fratello Associato avviene per mancato rinnovo dell’iscrizione, per dimissioni volontarie comunicate per mezzo di lettera scritta, per morosità in caso mancato pagamento di quota di partecipazione, per espulsione deliberata dall’assemblea generale a seguito di azioni disonorevoli, fermo restando il diritto del membro stesso al contraddittorio.
    Il Giuramento è il seguente:

    “Nel nome sacro di Roma, della sua gloria e dei suoi vessilli. Nel nome sacro del Senato e del Popolo Romano. Nel nome dei miei Fratelli, credenti nella sacra causa Romana, che hanno lottato e son morti, che hanno creduto e son gloriosi, che lottano e continuano a portare il messaggio della città dell'amore e della civiltà,

    Per quei doveri che mi legano al sacro focolare domestico ed alle terre dei posti a me cari, dove vissero i miei antenata, dove vivono i miei consanguinei e dove vivranno i miei discendenti. Per l'amore verso la libertà e la civiltà, verso l'universalità ed il
    merito, verso la mia patria e verso il mio popolo, verso l'onore e verso l'amor proprio e degli altri.
    Per il ricordo di un tempo passato dove l'uomo e la civiltà eran al centro del mondo, dove esisteva un unico diritto ed un'unica legge, dove i diritti e doveri eran uguali per tutti e dove romano era simbolo di qualcosa umanamente e culturalmente superiore.
    Per la memoria dell'antica potenza dei vessili, delle insegne, dei littori e delle aquile spiegate al vento, per la voglia di tornare a quell'antica potenza ed unità che tutta quest'Europa ebbe, crescendo, illustre ed unica, dinnanzi a tutto il mondo.
    Per la venerazione verso Roma e quello che rappresentò nelle coscienze di tutti i popoli con cui ebbe contatto, che non furon diversi, ma divenner romani, oltre che essi stessi, in quanto romano era principio di università e progresso

    io N.C., in quanto nuovo fratello degli affratellati nella Res Publica,

    convinto della necessità di ritornare alla mia antica origine e di lottare per il progresso della civiltà ove nacqui e ove nacquero i miei predecessori,

    convinto nella missione civilizzatrice ed universale di Roma, in quanto ideale sublime del genere umano e non posto, ma pura gloria e sviluppo delle facoltà che ogni uomo possiede,

    convinto della necessità di ripristinare il Senato ed il Popolo di Roma nei posti che gli furono convenuti, dalla volontà degli uomini, della storia, del destino e della divinità,

    e convinto di consacrare tutto me stesso e ciò che mi appartiene a questa nobile causa, considerandola quale apostolato e missione di vita,

    offro i miei servigi alla Res Publica, chiedendo di esservi associato in tutto e per tutto, facendo causa comune con quelli che considero e considererò i miei fratelli come se fossero di sangue,

    e giuro di promuoverne lo sviluppo e la crescita, ogni progetto ed ogni decisione, apportando tutto ciò che rientra nelle mie facoltà umane, senza risparmiare alcunché di me, desiderando che i miei servigi siano utili alla causa comune e siano utili ai fratelli miei associati,

    e giuro di rispetterare le decisioni leggittime dei suoi organi sovrani cosìccome di rispettare le decisioni del Senato e del Popolo di Roma una volta ricostituito, di partecipare alle sue attività, di difendere i miei fratelli associati, con tutte le mie forze e facoltà mentali,

    per ora e per sempre,
    giuro di essere io stesso fratello associato,

    se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell'idea, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario.

    In fede, Nome Cognome”



    Norme
    Transitorie e Finali



    -Transitorie

    I - Entrata in vigore
    Lo Statuto della Res Publica entra in vigore in forma provvisoria dal 21 Aprile 2012, con riserva di ratifica da parte della Direzione Nazionale, e su decisione dell’Esecutivo.
    Il presente dovrà essere di seguito discusso e votato per giungere alla sua validità permanente alla prima Direzione Nazionale convocata e con ordine del giorno apposito.

    II - Deroghe
    - Sulla Direzione Nazionale, per cui fino a quanto non verrà raggiunto un numero cospicuo di Fratelli Associati essa sarà composta da tutti i Fratelli Associati validamente tesserati;
    Sarà la Direzione stessa a deliberare il passaggio al regime statutario.
    - Sull'Esecutivo Nazionale, per cui fino a quanto non verrà convocata la prima Direzione Nazionale approvante definitivamente tale Statuto verrà insediato un Esecutivo Provvisorio;
    - Sul Senato onorario, che il suo primo mandato comprenderà coloro la cui partecipazione al progetto sia stata almeno di tre anni in tutte le forme che lo hanno preceduto, ciò finché o saranno trascorsi sei mesi, e quindi sarà decaduto, o si sarà svolta l’elezione in seno alla Direzione.


    - Finali

    I - Scioglimento della Res Publica
    Lo scioglimento della Res Publica può essere deliberato dalla Direzione Nazionale in qualità di organo sovrano qualora la stessa lo approvi con la maggioranza qualificata dei 2/3 degli aventi diritto ed esclusivamente nel caso la convocazione sia avvenuta con ordine del giorno apposito.
    In conformità di quanto prescrive la legge, in caso di scioglimento, cessazione od estinzione dell’Associazione, i beni che residuano dopo la liquidazione saranno devoluti ad Organizzazioni operanti nel medesimo settore.

    II - Validità e Modifiche allo Statuto
    Il presente statuto è valido a tempo indeterminato per tutte le Fratellanze Territoriali che aderiranno a Res Publica, associazione Nazionale.
    Qualsivoglia modifica al presente statuto dovrà essere approvata in Direzione Nazionale dalla maggioranza dei 2/3 dei votanti, su proposta di uno dei Fratelli Associati o dell’Esecutivo.

    III - Controversie
    Per qualsiasi controversia inerente l’organizzazione nazionale nel suo insieme si considera sede principali dei suoi affari Roma e dunque sarà competente il Foro di Roma.
    La Res Publica non risponde nel suo complesso dell’azione dei singoli qualora essi non abbiano agito su espressa delega della sua organizzazione, né dell’azione delle singole fratellanze territoriali in quanto dotate di piena autonomia.


     
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  2. Marco Giuliano Leone
     
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    Io approvo lo spirito del testo e mi dichiaro FAVOREVOLE allo Statuto dell'associazione.
     
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  3. DioNero94
     
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    Approvo lo spirito dello Statuto e voto FAVOREVOLE il presente testo.
     
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    Romano

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    Io approvo lo spirito del testo e mi dichiaro FAVOREVOLE allo Statuto dell'associazione.
     
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  5. Marco Quinzio Latino
     
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    Approvo in toto lo spirito del testo, sono assolutamente favorevole allo statuto. Ora rimbocchiamoci le maniche.
     
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  6. Marco Giuliano Leone
     
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    Lo Statuto è approvato.
    L'Assemblea Costituente, ultimato il suo scopo, può essere dichiarata sciolta.
     
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5 replies since 15/12/2011, 17:21   41 views
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