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Marco Giuliano Leone.
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RES PVBLICA
NAZIONE DEI ROMANI
Cinque anni, e tutto quello in cui abbiamo sperato è stato costruire un'associazione, una sorta di partito. Fare i conti con la realtà è tutta un'altra cosa: la speranza va bene, ma non troppa, un soldato prima di andare in battaglia, mette sempre in conto anche la sconfitta. Qualcuno di molto intelligente diceva che se combatti il sistema con le sue stesse armi, ti mangerà, lasciandoti solo frustrazione: l'idea di essere uno dei tanti e di esserti perso nella marea inquantificabile di partitini e associazioni che smaniano per ricavarci qualcosa. Il rischio è enorme: quello di rendere disperata un'intera generazione, la nostra.
Se invece combatti con la leggerezza del cuore, con il sorriso, l'irriverenza, la pazienza, la gioventù, l'ubriachezza allora troverai prima o poi la magia, il gioco di prestigio che cambierà il mondo. E la generazione disperata di prima, sarà bagnata dalla luce di una giovinezza eroica.
Caio Giulio Aquila, Caio Regolo Cicerone, Paolo Tullio Traiano, Jacopo Vibio Frentano, Publio Cornelio Tacito, Catone, Simone, Lepido, Lupo, Massimo, Paolo, Crasso, Conti, Scipio, Bruto, Gallo, Catullo, fratelli miei, vi ricordo tutti uno per uno. Noi non siamo di certo Eroi, e non dovremmo neanche diventarlo. Siamo la normalità e la fantasia. Abbiamo messo in piedi Costituzioni e processi, trattati, giochi ed impegni, con la nostra fantasia. Siamo gli ultimi figli di Roma. Questo me lo concedo.
Ciclicamente Roma torna a chiamarci e a volte facciamo finta di non sentire. Ci manca la volontà, quella straordinaria arma dell'Oltreuomo.
I Romani prima di noi sono stati tutti Oltreuomini. Lo sono stati non perchè volessero divinizzarsi, perchè non furono uomini che ambirono alla divinità, ma fu la divinità stessa a scegliere loro: la Tradizione, la Storia parlarono per voce loro come fossero emanazioni stesse di Roma sulla Terra. Furono più come dei Geni, nel significato antico del termine, fusione di filosofia e potenza politica. Uomini più che mai, ma addestrati alla Conoscenza del Bene, un Bene che in questo caso si chiama Romanità. Da questo si deduce che Roma non è mai nata nè stata fondata da alcuno ma esiste da sempre e ciclicamente come un ideale immortale si manifesta nella Storia, per questo non può morire, e noi con Lei.
Chi ha ancora voglia di sperare in qualcosa, io lo invito a diventare adesso uno dei padri fondatori di questa SOVRANAZIONE indipendente che abbraccerà uomini e donne romane di tutta Europa e di qualsiasi altro posto essi provengano. In tutto il mondo dobbiamo far sapere che esiste una Nazione dei Romani, uno Stato internazionale aterritoriale e autoproclamato che prende il posto e il ruolo di tutte le forme di micronazione che l'hanno preceduto; nell'apice della crisi e della fine di tutte le micronazioni storiche, il faro di tutto il movimento!
Fratelli! Roma è il paradiso dei giusti, il luogo fatato da cui provengono le nostre anime.. -
DioNero94.
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Ci sto! . -
Caio Fabio Massimo.
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Ovviamente ci sto, è quello che dicevo nell'altro post! . -
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Roma è la mia casa. . -
Marco Giuliano Leone.
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dai così! . -
Un'avventura.
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Roma chiama, Scipio risponde.
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Caio Fabio Massimo.
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Comunque mi dovete spiegare una cosa, com'è che quando lo proposi io tutti a darmi contro mentre adesso ci state tutti? (tralasciando scipio e dionero) . -
Marco Giuliano Leone.
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Aquila ci è sempre stato, io sono stato convinto da Lorenzo, tuttavia dovremmo trovare in compromesso per definire chiaramente la natura di tutto questo. . -
~Jegan.
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Ovviamente ci sto, cari "vecchi" fratelli romani! . -
Marco Giuliano Leone.
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Lepido
Massimo
Aquila
Leone
Scipio
Tacito
Al momento siamo noi, speriamo veramente che qualcun altro del gruppo storico si unisca. Chi può parlare con Jacopo?
Vi espongo quello che io e Lorenzo avevamo pensato per il futuro di Res Publica.
Innanzitutto portare avanti il concetto di SOVRANAZIONE, una sorta di stadio evolutivo di Micronazione. Semplicemente un approccio diverso al fenomeno: non più da un punto di vista quantitativo ma qualitativo.
La SOVRANAZIONE esprime l'idea dell'Internazionalità, ma sopratutto il fatto di posizionarsi tra e al di sopra dei comuni Stati Nazionali. Avevamo pensato anche a questo status: uno Stato internazionale aterritoriale autoproclamato.
In questo momento tutte le micronazioni storiche sono cadute, Vitla, Cisalpina, Promolands, perfino lo SMORA, il Gordjan e le altre sembrano essere quasi sparite, resistono solo piccoli e giovanissimi gruppi.
Il ritorno di Res Publica è un evento che va pubblicizzato, il ritorno del faro e della colonna del fenomeno micronazionale.
In nome di questa internazionalità che dovremmo darci propongo di scrivere una nuova Costituzione in inglese.
Per quanto riguarda il contenuto, sono favorevole ad una profonda modifica delle strutture di governo.
Gli associati di Res Publica eleggono un Senato, che a sua volta elegge il Princeps. I Semplici Cittadini, in Assemblea Popolare eleggono il Presidente dell'Assemblea Popolare o Presidente del Popolo, che a sua volta nomina un Tribunato Romano del Popolo, composto da 3-4 elementi che collaborano col Presidente.
Il Tribunato ha la funzione di Organo di Garanzia, Commissione Disciplinare, svolge i lavori dell'Assemblea. Al Presidente e al Tribunato viene delegato quindi tutta la Giustizia.
Al Princeps, in quanto uomo immagine di Res Publica vengono delegati gli Affari Esteri e i rapporti con l'esterno.
Tutti eleggono un Console unico, Portavoce di Res Publica, che a sua volta nomina i suoi collaboratori: il Questore (che si occupa di arichivi, attività interne, e se possibile, Erario), il Censore (cittadinanza e circoli, radicamento sul territorio) e l'Edile (informazione, propaganda, organizzazione eventi, simboli e biblioteca). Il Console e i suoi collaboratori formano la Direzione Generale.
La Direzione Generale insieme a Princeps e Presidente formano il Consiglio Nazionale.
Decade l'apparto militare ma non il sistema delle onorificenze.. -
Caio Fabio Massimo.
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Non mi pare una modifica così profonda delle strutture di governo rispetto a prima. Comunque mi piace come idea, bisogna approfondirla. . -
Marco Giuliano Leone.
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Beh, le cariche sono ridimensionate in numero, il Console unico è già un cambiamento importante. Poteri esecutivi anche al Principe e all'ex Tribuno che prende in mano la giustizia. Sparisce la Corte, spariscono i militari e si governa a due livelli, il primo la Direzione, il secondo il Consiglio. . -
S.M.O.R.A..
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Scusate se interveniamo, ma viste che ci avete tirato in ballo lo SMORA NON è SCOMPARSO si sta solo ristrutturando in un qualcosa tra cui il SIRA ( SUPREMO IMPERO ROMANO ADRIANEO ) di cui avevamo la reggenza ,ma richiesto il ripristino nella riunione generale del 21/24 giugno 2012. La ristrutturazione è tecnicamente e giuridicamente complessa ,ma non sarei leggero nel giudicare lo SMORA quasi estinto quando è in atto tutto ciò , sono in essere varie convenzioni ,insomma ci stiamo preparando per il 2013 e non prenderei un PICCOLO problema di salute del Governatore per il problema dello SMORA 8lo ha ribadito in un discorso Lui stesso ) . Noi ci siamo, non viviamo sempre su internet ma anche nel reale ,esistiamo da XXXI anni senza contare gli anni della repubblica e dell'Impero se no andremmo a 40 ed è nostra intenzione rimanere per altrettanto ed altrettanto ancora. Poi basta guardare su fb la mostra sul micronazionalismo per vedere che non siamo estinti ne ammosciati !
In bocca al lupo a tutti per il vostro ritorno. Nel frattempo il mondo micronazionale ha nuovi protagonisti e tante altre cose da dire.
La Segreteria. -
Un'avventura.
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Sono d'accordo sull'eliminazione dei militari: di fatto non sono mai serviti.
Potremo, in futuro, istituire nuovamente un organo con poteri giudiziari (il vecchio tribunale) e un altro organo che controlli la costituzionalità delle leggi.
Credo, tuttavia, che sia doveroso discutere di queste faccende aprendo una assemblea costituzionale, che dovrebbe iniziare con la nomina di un presidente dell'assemblea e di un dittatore (secondo il vecchio ordinamento) che si faccia carico dell'ordinaria amministrazione (ad esempio dare la cittadinanza a chi la richiede e l'eventuale nomina di ambasciatori che vadano ad annunciare la rinascita di Res Publica in giro per il mondo micronazionale).
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Marco Giuliano Leone.
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Sono d'accordo sull'eliminazione dei militari: di fatto non sono mai serviti.
Potremo, in futuro, istituire nuovamente un organo con poteri giudiziari (il vecchio tribunale) e un altro organo che controlli la costituzionalità delle leggi.
Credo, tuttavia, che sia doveroso discutere di queste faccende aprendo una assemblea costituzionale, che dovrebbe iniziare con la nomina di un presidente dell'assemblea e di un dittatore (secondo il vecchio ordinamento) che si faccia carico dell'ordinaria amministrazione (ad esempio dare la cittadinanza a chi la richiede e l'eventuale nomina di ambasciatori che vadano ad annunciare la rinascita di Res Publica in giro per il mondo micronazionale).
Io consiglio in questo processo davvero poca burocrazia, siamo pochi adesso, dividiamoci i compiti per l'amministrazione e le cose varie.
Per la Costituzione, facciamola subito partendo da quella vecchia e modificandola punto per punto. Prima però discutiamo su come e dove modificarla. Io una proposta l'ho fatta..
RES PVBLICA, La Nazione dei Romani. |
