Alternativa Democratica

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  1. DioNero94
     
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    Cari cittadini, carissimi amici.

    Una nuova alba è sorta dalle ceneri della precedente Repubblica, esattamente come l'araba fenice fa, ciclicamente, ogni 500 anni. Ma la Storia di Roma è segnata da ciclici momenti di Gloria e Prosperità ed altri di Decadenza e Morte. Per questo ho sempre sostenuto che il nostro Popolo e la nostra Idea fossero dominati prima di tutto da una Forza invincibile basata sull'eterno ritorno. Sempre abbiamo assunto su di noi con leggerezza il compito difficile di superare vecchi sistemi morali per crearne degli altri, sempre la nostra Volontà ci ha permesso di rialzarci e combattere, di ricostruire tutto da capo anche quando tutto era perduto.

    Oggi, il regime tanto agognato di transizione costituzionale è inziato e presto avremo una nuova Costituzione, che verrà approvata nei sei mesi durante i quali saremo guidati dal saggio Principe e Dittatore Cicerone.

    Ma questo è solo il primo passo: la nuova Res Publica dovrà essere un luogo di incontro per tutti i Romani italiani e non italiani, siano essi inglesi, francesi, tedeschi o addirittura cinesi. Per sopravvivere questa volta avremo bisogno di internazionalizzarci, creando un dibattito che sarà sorretto anche dal favore dei fusi orari differenti e alimentato da differenti backgruond culturali.
    Da questo incontro potrà nascere una nuova cultura romana, più cosmopolita ed attrattiva di prima.

    Ma ancora non basta.

    Occorre alimentare il dibattito politico per avvicinare le persone alla futura Sovranazione. Per questo ritengo giusto proporre la elezione diretta dei dicasteri, per consentire ai cittadini di poter votare il Ministro che ritengono più adatto a ricoprire quel ruolo.Dovremo inoltre dare più peso all'Assemblea Popolare, centro potenziale di un dibattito che riesca a coinvolgere tutti i cives non Senatori, attribuendole alcune prerogative rispetto ad altre che verranno concesse al Senato.

    Ma se vogliamo crescere non possiamo fermarci a buoni teorici propositi di dibattito interno. Dobbiamo attaccare, diffondere come un'epidemia il nostro messaggio di romanità attraverso i social network FaceBook e Twitter, collegando i nostri account "sociali" ad un sito (o blog come riterremo più opportuno), il quale si occupi non solo di dar notizia al mondo della nostra esistenza, ma anche di diffondere la cultura umana e le nostre idee a tutti.

    La nostra missione più difficile sarà quella di convincere anche gli scettici del nostro progetto, per questo io intendo portare avanti un progetto che non sia di mera alternativa romana, ma di alternativa democratica; perchè è questo quello che serve più di tutto a Res Publica dopo la morte dei partiti che tradizionalmente l'hanno governata, perchè è ora più che mai abbiamo bisogno di guardare apertamente a tutto il mondo, senza escludere nessuno e cercando di includere quante più persone e associazioni (anche non italiane) al progetto di Ricostruzione della Civiltà Romana.

    Chiunque voglia iniziare questo processo di rinascita ed internazionalizzazione, sia esso democratico e non, può entrare in questo progetto politico che spero possa portare un forte vento di cambiamento all'interno di Res Publica.

    Lorenzo Emilio Lepido
    Tribuno della Plebe
     
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    Romano

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    Bellissimo discorso, davvero
     
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  3. Filippo Techel
     
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    Sono scettico sul fatto dell'internazionalizzazione. E' vero che la romanità è un concetto universale che travalica i confini del nostro paese, ma dobbiamo ache fare i conti con la realtà. Siamo ripartiti da pochi giorni, siamo pochi numericamente, penso che adesso ci si debba confrontare sui nostri problemi prima di pensare a quelli del mondo.
     
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  4. DioNero94
     
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    Infatti in questo prorgramma, se così vogliamo chiamarlo, ho messo obiettivi sia di breve, che di medio-lungo periodo. Se qualcuno poi ha qualcosa da aggiungere, faccia pure. ;)
     
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  5. Caio Regolo Cicerone
     
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    Mi va bene come indirizzo programmatico e ritengo assolutamente il progetto ambizioso e in ogni caso condivisibile.
    E' un manifesto che ben fa presente le nostre idee e sarà senza dubbio alla base della movimentazione politica di res publica.

    E' vero, dobbiamo, però, essere pragmatici e iniziando il nostro lavoro fin da ora nelle costituente e soprattutto nel nostro forum con il dibattito cresceremo e potremo agognare a raggiungere queste vette.

    Filippo pensa giustamente nell'ottica iniziamo dal basso e Lorenzo invece colpisce in alto, ma le vostre visioni coesistono e il vostro impegno per un particolare, o per agognare un universale si compatteranno in un'azione di comune rinascita e avvio della micronazione.
     
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  6. Marco Giuliano Leone
     
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    Stavolta non mi trovo d'accordo con Lorenzo. Un movimento chiamato Alternativa Democratica mi lascia perplesso, "respublicamente" parlando un regime totalmente democratico cozza con la natura della Costituzione Mista originaria della Romanità e farebbe credere, inoltre, che la nostra Comunità non si regga su principi squisitamente popolari.
    Ti faccio gli auguri comunque Lorenzo, finalmente hai raggiunto la maturità per lanciarti verso ambiziosi lidi. Condivido con te la questione dell'internazionalizzazione perché Res Publica è la vera Sovranazione di tutti i cittadini spiritualmente romani.
     
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  7. DioNero94
     
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    Alternativa Democratica perchè è aperta a tutti, non perchè Res Publica manchi di democrazia. Il nome, cosa intuibile nel testo, è usato perchè appunto si vuole creare un'alternativa che guardi a tutti, senza fermarsi ai soli di sinistra, va intesa, quindi, nel suo senso "berlingueriano".
     
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  8. Marco Licinio Crasso
     
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    Auguri! ^_^
     
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    Romano

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    La democrazia cozza con Roma?
     
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  10. Marco Giuliano Leone
     
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    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 8/4/2013, 01:02) 
    La democrazia cozza con Roma?

    Si Aquila, nel modo più assoluto. Difatti siamo in dittatura. E credo tu conosca bene la questione. Un regime democratico non è per forza popolare, un regime popolare non è per forza democratico. Data la natura popolare della nostra Repubblica ho tante volte sostenuto la necessità della separazione dei poteri in stile romano, ma nessuno mi ha mai ascoltato.
    Il potere esecutivo del governo centrale romano deve essere monocratico come vuole la tradizione, quello giudiziario popolare, il legislativo all'aristocrazia dei filosofi.
     
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    Romano

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    CITAZIONE (Marco Giuliano Leone @ 8/4/2013, 12:12) 
    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 8/4/2013, 01:02) 
    La democrazia cozza con Roma?

    Si Aquila, nel modo più assoluto. Difatti siamo in dittatura. E credo tu conosca bene la questione. Un regime democratico non è per forza popolare, un regime popolare non è per forza democratico. Data la natura popolare della nostra Repubblica ho tante volte sostenuto la necessità della separazione dei poteri in stile romano, ma nessuno mi ha mai ascoltato.
    Il potere esecutivo del governo centrale romano deve essere monocratico come vuole la tradizione, quello giudiziario popolare, il legislativo all'aristocrazia dei filosofi.

    La Res Publica è un regime democratico. Io ne ho sempre sostenuto la necessarietà di questo. Ponendo delle garanzie per evitare derive come queste, come il tribunato onorario, con la quale smuovere politicamente le acque. Ora, indebolito, dopo anni di polemiche.
    Farà piacere ai tanti idioti che si sono affaccendati nel tempo, come Bellico dentro o Ossola fuori, che forse avevo ragione quando dicevo che la garanzie democratiche erano necessarie, che la democrazia non si regge magicamente da sola.
    Qui di fronte mi trovo una persona che non solo nega la storia di Res Publica e la sua Costituzione, ma prova, con arteficio retorico, a convincermi che il potere non sia del popolo e che ci sia qualcuno che possa parlare per il popolo.
    Se vuoi una lezione di storia, te la do. Il popolo romano, composto da soldati, se la democrazia veniva meno, a chi la rompeva tagliava la gola. Non giocate col fuoco.
     
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  12. DioNero94
     
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    CITAZIONE (Marco Giuliano Leone @ 8/4/2013, 12:12) 
    CITAZIONE (Caio Giulio Aquila @ 8/4/2013, 01:02) 
    La democrazia cozza con Roma?

    Si Aquila, nel modo più assoluto. Difatti siamo in dittatura. E credo tu conosca bene la questione. Un regime democratico non è per forza popolare, un regime popolare non è per forza democratico. Data la natura popolare della nostra Repubblica ho tante volte sostenuto la necessità della separazione dei poteri in stile romano, ma nessuno mi ha mai ascoltato.
    Il potere esecutivo del governo centrale romano deve essere monocratico come vuole la tradizione, quello giudiziario popolare, il legislativo all'aristocrazia dei filosofi.

    La tradizione può anche essere superata se è necessario, o se la stessa tradizione cessa di essere utile. Per quanto riguarda la divisione dei poteri la considero una cosa classista utile 2000 anni fa, quando appunto ancora eravamo divisi tra patrizi e plebei; ma ora che questa divisione futile è cessata, non vedo alcuna neccessità in quanto tu sostieni.
     
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  13. RomulusLupus
     
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    Lo ripeto per l'ennesima volta, non mi sembra affatto il caso di polemizzare su un qualcosa di provvisorio, volto alla ripresa delle attività di Res Publica. Vi invito a portare pazienza, anche nel rispetto nei confronti di chi sta lavorando.
     
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  14. DioNero94
     
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    Quindi non si possono porre nemmeno critiche costruttive sul metodo con cui si sta lavorando? Perché capisco le esigenze, per questo nulla ho detto sulla nomina del senato di cui anch io faccio parte, ma bypassare totalmente l'AP mi pare una scelta priva di buonsenso e rispetto per quanti sono tornati in Res Publica, vogliono parteciparvi e si vedono evitare così dal Senato su di una questione si tale elevatura ed importanza. Inoltre qui non mi pare qualcuno abbia apertamente criticato il modo, quindi cerchiamo di non soffocare il dibattito sul nascere per imporre un pensiero unico, per favore.
     
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  15. RomulusLupus
     
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    Dionero non fraintendermi: non è mia intenzione soffocare alcunchè, bensì ridurre le sterili polemiche.

    In ogni caso rimango dell'opinione che le assemblee popolari costituiscano una perdita di tempo, ADESSO.
     
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36 replies since 6/4/2013, 19:02   350 views
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