Alternativa Democratica

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    Romano

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    Ti ringrazio di aver anche trovato l'errore di refuso. Sono 8. 6 eletti + 8 nominati. Principe escluso.
    Comunque dopo aver dimostrato di aver saputo fare copia ed incolla, cosa altro hai dimostrato?
     
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  2. RomulusLupus
     
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    Ah se c'è un errore nel testo della costituzione, mi scuso. Comunque ho dimostrato che non c'è un minimo di senatori, o meglio anche se 6 fosse il minimo degli eletti, su 12 cittadini si può avere un senato!

    Comunque direi di finirla con le scaramucce! Perdiamo solo tempo.
     
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    Romano

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    CITAZIONE (RomulusLupus @ 9/4/2013, 00:30) 
    Ah se c'è un errore nel testo della costituzione, mi scuso. Comunque ho dimostrato che non c'è un minimo di senatori, o meglio anche se 6 fosse il minimo degli eletti, su 12 cittadini si può avere un senato!

    Comunque direi di finirla con le scaramucce! Perdiamo solo tempo.

    In realtà sta scritto che sono 6. Estendibili a 8 se vuole il Principe.

    Comunque ripeto: non ha senso su 10 persone, escluderne 4 per fare il senato di 6. E' assurdo.
     
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  4. Alexander Eastwood
     
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    I miei migliori auguri a questo partito di nuova formazione!
     
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  5. ~Jegan
     
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    Io sono sempre stato il difensore del diritto di legiferare del Senato e del diritto di iniziativa legislativa dell'Assemblea Popolare, del ruolo del Tribuno della Plebe come garante della democrazia e della separazione dei poteri. Ho sempre creduto che la nuova costituzione sarebbe dovuta essere redatta dal Senato, o comunque da un numero limitato di esperti nominati direttamente dall'Assemblea Popolare, per poi far tornare il testo direttamente in AP e ottenere l'approvazione definitiva (con una sorta di doppia legittimità). Tuttavia, non essendo il Senato (da quanto ho capito) eletto dai cittadini romani, sarebbe più corretto far legiferare direttamente all'Assemblea Popolare... o almeno consentire a quest'ultima di poter dire la sua tramite Tribuno della Plebe ( che tuttavia avrebbe il difetto di non essere eletto) e voto finale decisivo per l'approvazione.
    In caso contrario, tutti gli strumenti di garanzia democratica verrebbero meno e la Costituzione sarebbe una sorta di "testo sacro" calato dall'alto... un pò come la legislazione di Licurgo a Sparta :D
     
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  6. Marco Giuliano Leone
     
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    CITAZIONE (~Jegan @ 10/4/2013, 07:41) 
    Io sono sempre stato il difensore del diritto di legiferare del Senato e del diritto di iniziativa legislativa dell'Assemblea Popolare, del ruolo del Tribuno della Plebe come garante della democrazia e della separazione dei poteri. Ho sempre creduto che la nuova costituzione sarebbe dovuta essere redatta dal Senato, o comunque da un numero limitato di esperti nominati direttamente dall'Assemblea Popolare, per poi far tornare il testo direttamente in AP e ottenere l'approvazione definitiva (con una sorta di doppia legittimità). Tuttavia, non essendo il Senato (da quanto ho capito) eletto dai cittadini romani, sarebbe più corretto far legiferare direttamente all'Assemblea Popolare... o almeno consentire a quest'ultima di poter dire la sua tramite Tribuno della Plebe ( che tuttavia avrebbe il difetto di non essere eletto) e voto finale decisivo per l'approvazione.
    In caso contrario, tutti gli strumenti di garanzia democratica verrebbero meno e la Costituzione sarebbe una sorta di "testo sacro" calato dall'alto... un pò come la legislazione di Licurgo a Sparta :D

    Caro Tacito, ricorderai bene che l'ultima volta si aprì un dibattito molto duro sulla composizione dell'Assemblea Costituente, per cui molti di voi, invocavano una composizione elitaria, che non includesse tutta la cittadinanza, sia per motivi pratici che per motivi politici.
    Noi quando ci siamo riuniti e abbiamo formato il nuovo Senato lo abbiamo fatto nel rispetto della tradizione romana. Con il decano che ci ha guidati. Che poi è stato eletto Princeps. Non c'era niente e nessuno intorno.
    La situazione è la stessa di tempo fà. Non capisco perchè si voglia rallentare tutto. Qualcuno poi dovrà prendersi la grave responsabilità di un nuovo fallimento.
     
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  7. ~Jegan
     
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    E' proprio quello che ho ricordato: in quel dibattito io difesi con le unghie e i denti l'autonomia del Senato, come unica assemblea legislativa e l'unica titolare di redigere la nuova Costituzione. Tuttavia, le condizioni sono diverse oggi: manca un Tribuno della Plebe, eletto dai cittadini, che rappresenti l'AP e il Senato attuale non ha avuto una legittimità dal basso ma dall'alto. Sono due elementi di deficit democratico che fanno venire meno la posizione che difendevo in passato.
    Ripeto, secondo me la soluzione migliore sarebbe di compromesso: lavorate pure voi come senatori per redigere il nuovo testo della Costituzione, ma almeno consentite che l'ultima parola ce l'abbia l'Assemblea Popolare. Insomma l'approvazione finale richiede il consenso di tutti i cittadini.
     
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36 replies since 6/4/2013, 19:02   350 views
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