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In che senso entrambi.. -
Marco Giuliano Leone.
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Nel senso che si elegge una coppia, e non un singolo.
Se da una parte ci sono i candidati Crasso-Massimo e dall'altra Aquila-Lepido, chi vince forma un governo con questo Consolato ed entrambi hanno potere sulla scelta dei Ministri.. -
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Ma è pur sempre un'elezione unica, non doppia. Presidente e Vice-Presidente. Il che, se permettete, non cambia assolutamente il carnet in campo.
Realizza solo due effetti principali:
1) Impedisce qualsiasi accordo d'unità nazionale, nell'ipotesi di stallo assembleare non diversamente risolvibile. Impedisce anche semplici accordi di maggioranza tra due forze rispetto a tre. Non cambia nulla rispetto alla prassi di prima, semplicemente restringe il campo d'azione.
2) Non risolve la questione principale: chi è preminente? Se è il Console Presidente (Primo non piace eh?) allora questo deve avere la possibilità, in caso straordinari, di revocare l'incarico al Console Vice-Presidente. Se non vi è preminenza, allora si configura un semplice incarico irrevocabile, il che non segue nessuna logicità giuridica.. -
Marco Giuliano Leone.
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Parità consolare vuol dire Parità. No Presidente e vice Presidente. Che senso ha dire che i Consoli devono camminarr insieme se uno può revocare l'incarico all'altro? Se nel diritto romano questa era la situazione perché non possiamo seguire la via della Tradizione? . -
.Parità consolare vuol dire Parità. No Presidente e vice Presidente. Che senso ha dire che i Consoli devono camminarr insieme se uno può revocare l'incarico all'altro? Se nel diritto romano questa era la situazione perché non possiamo seguire la via della Tradizione?
Ho usato quei termini perchè in sostanza costruisci una figura di questo tipo. Il sistema Romano era assolutamente diverso e lo stesso potere di governo non corrisponde al potere di giurisdizione.
Non è questione di seguire o non seguire la tradizione, ma di trovare soluzioni efficaci che diano risposte efficaci. Ed è sicuramente efficace sapere facilmente individuare un soggetto politico responsabile dell'azione di governo, senza crea né restringimenti di campo, né possibili blocchi istituzionali.. -
Marco Giuliano Leone.
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Non so, i Consoli romani venivano eletti dai Comizi giusto? . -
.Non so, i Consoli romani venivano eletti dai Comizi giusto?
Non è questione di procedure di cooptazione. Ma di competenze, senso delle competenze, funzioni, che oggi sono intraducibili.. -
DioNero94.
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In caso di stallo istituzionale non potremmo ricorrere ad una prass, cioè che uno dei due consoli vincenti lascia il posto a uno dell'altra coalizione per formare un governo? . -
.In caso di stallo istituzionale non potremmo ricorrere ad una prass, cioè che uno dei due consoli vincenti lascia il posto a uno dell'altra coalizione per formare un governo?
Ma no, quello è mica stallo istituzionale.
Io insisto su una questione, che considero fondamentale: sic et simpliciter, la riforma in senso paritario del magistero consolare costruisce di fatto una figura inamovibile e pesante per l'azione politica di un governo. Posto così rischia di essere solo una questione di facciata.
Se qualcuno ha soluzioni convincenti, proponga, perché discutere è una cosa importante. Ma come ne ero convinto nel 2007, dopo mesi di ragionarci su, ne sono convinto anche ora: il primo consolato, implicito, è l'unica strada percorribile.. -
Marco Giuliano Leone.
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Per me la questione importante è che i Consoli abbiano pari dignità.
Mi spiego: per me possiamo anche mantenere il primo consolato, ed egli può nominare il suo collega, ma una volta nominato che questi abbia pari dignità dell'eletto. Ovvero, secondo la mia interpretazione una volta nominato, il primo console non può rimuoverlo dall'incarico come fosse un normale ministro.
Il problema è: se il primo console nomina il secondo, di logica ha anche il potere di rimuoverlo.
Come si può risolvere questa situazione? Se la Costituzione specificasse che una volta nominato il secondo console assume pari dignità del primo, sarebbe un fatto conclamato.. -
.Per me la questione importante è che i Consoli abbiano pari dignità.
Mi spiego: per me possiamo anche mantenere il primo consolato, ed egli può nominare il suo collega, ma una volta nominato che questi abbia pari dignità dell'eletto. Ovvero, secondo la mia interpretazione una volta nominato, il primo console non può rimuoverlo dall'incarico come fosse un normale ministro.
Il problema è: se il primo console nomina il secondo, di logica ha anche il potere di rimuoverlo.
Come si può risolvere questa situazione? Se la Costituzione specificasse che una volta nominato il secondo console assume pari dignità del primo, sarebbe un fatto conclamato.
Allora di che parliamo
Il Primo Consolato è proprio per poter permettere questo potere al Console eletto, che non deve assolutamente costretto a ritrovarsi una persona rivelatasi incompetente ed incapace. E così come toglie il questore, il censore, deve potergli revocare il mandato.
Parimenti, deve essere chiaro di chi è la responsabilità politica del governo. Cioè del Primo Console, che ne risponde personalmente e del cui incarico vive il governo.
Io mi ci sforzo, ma non sono mai riuscito a capire perché dobbiamo trovare soluzioni non efficienti, però cavolo sono la tradizione.. -
DioNero94.
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CITAZIONECome si può risolvere questa situazione? Se la Costituzione specificasse che una volta nominato il secondo console assume pari dignità del primo, sarebbe un fatto conclamato.
Però anche tu hai ammesso sopra che questa modifica mancherebbe di logica, in quanto si parificherebbe il Console Eletto dal Console Nominato.. -
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Aspetto una risposta per capire come muoverci . -
DioNero94.
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Io direi di accantonare un momento questa discussione per concentrarci sul Senato, che è quella più importante ed urgente.
Riporto qui il testo originale:CITAZIONEArt. 37
Il Senato della Res Publica è composto fino ad un massimo di dieci Senatori:
- sei Senatori sono eletti dai cittadini nei modi previsti da apposita legge elettorale;
- due Senatori possono essere nominati del Principe del Senato per particolari meriti verso la Res Publica; la loro senatura onoraria ha la durata della legislazione corrente in cui vengono nominati ed è in ogni caso revocabile dal Principe del Senato salvo diversa disposizione normativa.
Sono eleggibili e nominabili tutti i cittadini che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età.
Domanda: come ci organizziamo per i Senatori nominati? Perchè ad una certa quota non avrebbero nemmeno senso.. -
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I nominati non sono obbligatori. "Possono" essere nominati. .